Il vinile del giorno

Cari amici amanti del Disco nero, cosa dite di scambiarci fra noi opinioni su cosa acoltiamo giornalmente?
Diamoci delle dritte sugli amati LP scambiandoci info oltre che sull'artista anche sulla copia in nostro possesso.

Oggi è una giornata in cui mi sento non troppo per la quale, quindi ho messo su qualcosa di calmo e molto orecchiabile che mi aiutasse a rilassarmi, un vinile di meravigliose musiche brasiliane è quello che ci vuole.
Ho messo sul girapadelle Desafinado grande disco di Bossa nova & Samba del grande sassofonista Coleman Hawkins dove ci sono musiche meravigliose, oltre quella che da il titolo al vinile, Onenote Samba,O pato, Samba para Bean ecc.
Coleman Hawkins è accompagnato da due grandi chitarristi Howard Collins e Barry Gaibraith.
Quella in mio possesso è una ristampa italiana del 1978 della CGD, l'originale prima stampa è della abc Impulse del 1962. Le sensazioni provate ascoltando questo disco sono indescrivibili, bisogna assolutamente ascoltarlo.
La copia in mio possesso nonostante sia una ristampa Italiana non è niente male anzi direi sul buono andante, cosa dire, cercate in rete, alle fiere, ai mercatini ma compratelo non vi pentirete.

Ragazzi calma non affollatevi c'è posto per tutti.
Oggi ho ascoltato un classico del Jazz,una bellissima versione dello schiaccianoci di Chaikovsky suonata dalla grande orchestra di Duke Elligton.
la stampa da me ascoltata è un originale del 1960 made in USA della Columbia, versione Odyssey, incisione perfetta ed ascolto coinvolgete.
Questo per Elligton è il primo esperimemto di trasposizione in Jazz di un classico, riuscito magnificamente.
Caldamente consigliato, ci sono anche rimasterizzazioni, ma come si sentono non saprei dirvelo non avendole mai asccoltate.

quando torno volentieri partecipo
recupererò!

Buon ponte.

Vorrei partecipare,ma non posso ascoltare i miei amati Vinili

Comunque la maggior parte è musica Anni 70-80

Marco sappiamo della tua passione per tutta la musica, senz'altro al più presto avrai l'apportunità di riascoltare i tuoi amati vinili e ci parlerai dell'indimenticato Rock di quegli anni.

Massimo ha scritto:Buon ponte.

??
ponte lungo: sono a lavorare all' estero da marzo, torno meta dicembre!

montanari ha scritto:

Massimo ha scritto:Buon ponte.

??
ponte lungo: sono a lavorare all' estero da marzo, torno meta dicembre!

Ti chiedo scusa pensavo ti riferissi alle attuali festività, non ricordavo che fossi all'estero.

macche!
immagino di non essere al centro dei tuoi pensieri!
Italia mi manchi..

montanari ha scritto:macche!
immagino di non essere al centro dei tuoi pensieri!
Italia mi manchi..

Ti sbagli, tutti gli amici del Gazebo sono nei miei pensieri.
Ti aspettiamo e ti stiamo vicini per farti sentire meno lontano da casa.

Ciao ! ieri sera ho voluto rilassarmi riascoltando per l'ennesima volta l'album di Alan Parson Eye in the sky.
Io adoro Alan Parsons. insieme ad Oldfield, mi ha fatto conoscere la vera musica con la M maiuscola. Posseggo tutti i suoi dischi in vinile e in cd e l'ho visto in concerto più volte.

Penso di aver speso bene i miei soldi .... Parson rimarrà sempre un grande artista !!!

PS non posso aggiungere immagini e video sono in viaggio .

Ciao Lilly grazie del tuo apporto e BUON VIAGGIO.

Massimo ha scritto:Ciao Lilly grazie del tuo apporto e BUON VIAGGIO.

Grazie Massimo ! Buon week end lunghissimo !!

Mica male i suggerimenti della Lilly. Brava

Metto io un dischino doppio 180gr ECM

X me, senza se e senza ma, il miglior disco della banda Jarrett - semplicemente fantastico. Tutti sono infoiati x il Kohln Concert che dopo i primi minuti stellari, onestamente si perde x strada. Questo, metti 4 facciate di fila e scorre via senza accorgersene. Se vi piace il trio jazz, uno dei migliori dischi in assoluto e meglio incisi.

pluto ha scritto:Mica male i suggerimenti della Lilly. Brava

Metto io un dischino doppio 180gr ECM

X me, senza se e senza ma, il miglior disco della banda Jarrett - semplicemente fantastico. Tutti sono infoiati x il Kohln Concert che dopo i primi minuti stellari, onestamente si perde x strada. Questo, metti 4 facciate di fila e scorre via senza accorgersene. Se vi piace il trio jazz, uno dei migliori dischi in assoluto e meglio incisi.

Fantastico Jarret !!!! ho il Cd lo ascolto spessissimo !!! Credo di averlo consumato .... È il sottofondo musicale quando ceniamo con gli amici !!!

I gusti di Gian sono sepre raffinati, ottimo consiglio

Complice la giornata di festa stamattina ho deciso di ascoltare un disco che anche se non famoso mi piace in modo particolare, " A Song Was Born" di Papa Blue & Viking Jazz Band.
Jazz molto orecchiabile di tipica impronta Nord europea.
Tutti i brani molto Belli, come il 1° del lato A "Stardust", ma il mio preferito è " When The Saints" versione un po diversa da quella maggiormente conosciuta di Armstong, voce roca molto simile a quella di Louis, qualche flash di assolo di batteria molto ben riusciti, clarinetto con qualche nota di tristezza che sparisce con l'attacco del trombone di Arne Bue Jensen( Papa Blue).
Ora parliamo del Vinile, questo originariamente è un Direct-to-Disc della Jeton stampato nel 1981, la copia in mio possesso è una rimasterizzazione analogica da 180 gr. della Cleraudio.
Suono moilto bello e preciso e chiaro, volendo trovare il pelo nell'uovo direi che il medio alto forse è di un pelo più presente.
Poi didende molto dall'ambiente e dall'impianto.
Comunque tutto questo per dire che non può mancare in una discoteca Jazz.

Nonostante sia appassionata di jazz non conosco questo lp .....proverò ad ascoltare qualche brano su you tube appena possibile.
Grazie per la segnalazione Massimo hai aggiunto qualcosa di nuovo per me !!!!

Lilly non ho trovato la versione dell'album, ma te ne mando un'altra di mix live sempre di Papa blue trovata su you tube, ascoltala anche se è una registrazione semplicemente pietosa.

Suggerirei anche questi:














Pietro

Grazie Massimo !! L'ascoltero' volentieri ...appena posso il viaggio e' lungo! tappa a Paestum per i templi

@Pietro ..grazie anche a te ascolterò qualche brano, non li conoscevo !
E' un piacere averti conosciuto. A presto ciao !

Lilly, come, vieni dalle mie parti e non dici niente

zakir Hussian è un suonatore prodigio di origine indiana di Tabla.
Quasi tutta la sua famiglia suonava diversi strumenti e lui era il più giovane, ancora adolescente iniziò i suoi tour musicali.
A 22 anni collaborò con G. Harrison nell' album Living in tha material world.
Collaborò in diverse occasioni anche con J. Mc. Laughin con cui appena 24 incise il suo primo album indo-jazz.
Making music arriva (1987) quando ormai Zakir ha già raggiunto una maturità personale e musicale assoluta diventando anche docente di Tabla a S. Francisco.
In quel momento fra i due c'è una perfetta intesa artistica, infatti in Making Music JML dedica un "pezzo" a Zakir ed insieme ne scrivono due intitolato "me and you".
John Garbarek, grande sassofonista interprete di world music non si lasciò certo sfuggire l' occasione di un album con lui e JML registrato a "casa sua".
La musica è a tratti rarefatta, mai artefatta, grazie agli interventi quasi "onirici" di Hariprasad Chaurasia, suonatore indiano di Bansuri, che fa da contrappunto a JG e a tratti esplosiva con gli improvvisi, quasi inattesi interventi contrastati di Zakir stesso, che sembrano "tuoni" nel deserto delle fiabe.
Fra l' altro, la registrazione di questo Lp ECM è molto buona.

Pietro

Pietro grazie per la tua rece sul primo disco di quelli che hai postato.
Appena puoi speriamo che ci illustrerai anche gli altri.

Gilgamesh è un gruppo fndato dallo sfortunato tastierista inglese Alan Gowen che morì d leucemia a soli 34 anni.
Illustre esponente della scena del rock di Canterbury.
Collaborò anche con membri della band di rock progressivo (caratterizzata da un rock estremamente raffinato) Hatfield and the North nel gruppo National Health.
Gilgamesh comunque era un gruppo che faceva jazz fusion sempre caratterizzato dalle sonorità raffinate e dalle struttore estremamente elaborate.
Terminata la sua collaborazione in The National Health, Gowen rifondò Gilgamesh e incise questo (secondo) disco del gruppo in una sapiente summa di jazz fusion rock.
Un mare di idee in continua evoluzione.
Purtroppo la sopraggiunta morte non ha permesso altre cose.
Disco inciso molto bene.


Pietro