Jplay è un player che da il meglio se si utilizzano contemporaneamnte due pc: il primo fa da "controller" su di esso si trova la musica che viene materialmente passata tramite lan al secondo pc (chiamato audio pc) che è quello collegato al dac e su cui gira jplay come servizio.
Questo nell'ottica di ridurre al minimo i compiti da eseguire.
Sempre in quest'ottica utilizzo per entrambi i pc una versione di Windows Server 2012 priva di gui ossia di interfaccia grafica e su cui sono stati bloccati tutti quei servizi inutili al fine di ascoltare la musica.
Il concetto sarebbe quello per cui un pc nasce come macchina che fa tantissime cose, in questo modo si cerca di trasformarlo eliminando tutte le componenti software superflue ai fini dell'ascolto audio.
Doverosa precisazione: sono un ex informatico dunque tutte queste "assurdità" per me sono un divertimento, ma per i miei orecchi portano un netto miglioramento ai fini "uditivi".
Il primo appunto che si può muovere a questo approccio minimalista (o il contrario a seconda dei punti di vista da cui si guarda) è che basta che un player sia bit perfect che tutto il resto è superfluo.
Il bit perfect ci assicura che il software non faccia manomissioni sulla musica riprodotta, ma ciò non toglie che l'insieme sistema operativo + software possano introdurre jitter, possibilità che si riduce e minimizza nel caso in cui si adotti un approccio estremo come il mio.
Ovviamente riconosco di essere malato, in quanto tale spero non mi diate del pazzo.
Questo nell'ottica di ridurre al minimo i compiti da eseguire.
Sempre in quest'ottica utilizzo per entrambi i pc una versione di Windows Server 2012 priva di gui ossia di interfaccia grafica e su cui sono stati bloccati tutti quei servizi inutili al fine di ascoltare la musica.
Il concetto sarebbe quello per cui un pc nasce come macchina che fa tantissime cose, in questo modo si cerca di trasformarlo eliminando tutte le componenti software superflue ai fini dell'ascolto audio.
Doverosa precisazione: sono un ex informatico dunque tutte queste "assurdità" per me sono un divertimento, ma per i miei orecchi portano un netto miglioramento ai fini "uditivi".
Il primo appunto che si può muovere a questo approccio minimalista (o il contrario a seconda dei punti di vista da cui si guarda) è che basta che un player sia bit perfect che tutto il resto è superfluo.
Il bit perfect ci assicura che il software non faccia manomissioni sulla musica riprodotta, ma ciò non toglie che l'insieme sistema operativo + software possano introdurre jitter, possibilità che si riduce e minimizza nel caso in cui si adotti un approccio estremo come il mio.
Ovviamente riconosco di essere malato, in quanto tale spero non mi diate del pazzo.