petrus ha scritto: Pazzoperilpianoforte ha scritto: petrus ha scritto:Premessa per un punto di vista esclusivamente "audiofilo";
giudicare un supporto implica necessariamente giudicare anche una sorgente.
Oggi credo, sono molto più frequenti le occasioni per ascoltare una buona sorgente digitale che non una analogica e questo è legato al fatto che allestire una catena analogica ben suonante è una impresa assai più difficile che non allestirla nel dominio digitale, vedi abbinamenti, sinergie regolazioni, ecc. e non tutti gli audiofili, giustamente, amano avere tutti quei problemi.
Detto ciò, la mia esperienza mi porta a preferire l'analogico in quanto personalmente non cerco la massima fedeltà alla registrazione ottenuta a suon di bit e campionamenti straordinari ma cerco l'eccitazione, il brivido, il soul, la realtà dei suoni ascoltati dal vero e non la realtà bella o brutta esattamente come l'hanno udita i fonici chiusi nei loro gabbiotti.
Devo sentire il suono naturale, graffiante, ruvido come l'analogico sà essere come la realtà sà essere.
Voglio sentire il suono degli strumenti e non degli strumenti suonare.
Lorenzo
Io però credo che tutte queste cose non siano precluse al digitale in assoluto, ma che siano molto difficili da raggiungere col digitale formato CD (44,1/16).
Col digitale in formato CD purtroppo occorre spendere molto, ma molto per ottenerle, e magari ottenerle in misura minore di giradischi top (che magari costano ancora di più!). Il problema rimane sempre lo stesso: a parte pochi generi musicali il percorso vinile, per chi vuole sentire musica - cioè tutta la musica che gli interessa - il percorso vinile, dicevo, è semplicemente non percorribile.
aspettando il Blu-Ray audio (ma abbiamo già il Blu-Ray video) o i file FLAC dalla rete...
In assoluto no di sicuro ma, almeno per me, che conosco molto bene il suono analogico di altissimo livello, nell'analogico restano superiori, anche quando un ottimo lettore digitale fosse in grado di offrirci qualcosa di analogo.
Lasciando stare come dicevo l'aspetto musicofilo della cosa e fosse anche per giudicare un solo disco ed un solo CD-SACD-BLU
la perfezione del digitale va verso una direzione e la naturalezza del vinile verso un'altra e non convergeranno mai, per cui se amo un certo suono, se cerco una particolare espressione dell'estetica sonora ne avrò la massima espressione solo con l'uno o con l'altro a seconda di ciò che cerco.
Massima fedeltà al supporto ? CD
Massima naturalezza ? LP o Bobina
Lorenzo
Secondo me quello che ho evidenziato in grassetto mette perfettamente in evidenza una cosa: non è che l'analogico è superiore al digitale, è che il suono dell'analogico può essere preferito da alcuni o molti (come vi fa più comodo
) al suono digitale. Lo dico anche perché vi faccio notare che la tecnologia analogica ha raggiunto una piena maturità già vari anni fa (per non dire un decennio e più), mentre il digitale ancora oggi mostra un buon margine di miglioramento possibile, col fronte dei supporti HD o della musica liquida non compressa ad alto campionamento.
Se mi pongo difronte ad una banda di paese, per ritornare ad un thread di qualche tempo fa, e registro ciò che succede con le migliori apparecchiature di registrazione digitale o analogiche attuali, io ho un suono che è diverso dall'evento reale. l'analogico avrà quella caratteristica di calore in gamma media che molti gli riconoscono, che è cosa piacevole, ma non è cosa contenuta nel messaggio originale (e lo sa chiunque abbia realmente ascoltato una banda). Al contempo potrà avere problemi di estensione e/o distorsione in gamma estremamente acuta o grave (e dico potrà, perché non è detto che tali problemi siano di rilevanza tale da essere udibili). Se ascolteremo la registrazione digitale, non sarà al centro tonda e calda come quella analogica, ma per assurdo sarà proprio per questo più vicino al suono reale. Non avremo problemi di distorsione né al grave né all'acuto, ma solamente se l'apparecchiatura di registrazione, il campionamento ed il numero di bit adottati saranno altissimi - ai limiti di quanto oggi disponibile - avremo in queste bande articolazione, fluidità, naturalezza.
Quindi analogico e digitale sono due sistemi perfettibili, entrambi con difetti, entrambi verosimili ma non identici al suono che cercano di catturare. Si crea però un caso particolare: con i supporti ad alta definizione (file internet, Blu-Ray), io sarò in grado (con alcuni Blu-Ray di opera o concerti sono già in grado di farlo oggi) di avere a casa
una copia identica al master da studio. Ripeto, una copia identica. Con il sitema analogico questo è, semplicemente, impossibile. Perché se io facessi una copia su nastro a bobine del nastro a bobine master, avrei comunque una copia analoga, certamente non identica, ma anzi peggiorata rispetto all'originale.
Ecco perché chiunque abbia ascoltato file flac non compressi ad alto campionamento dalla rete, scaricati da siti come quello LInn Records - e stiamo parlando di file superiori alla qualità DSD del SACD - ha poi parlato di una verosimiglianza e di una qualità audio finora assolutamente impensabili per l'audio domestico.
Da tutto questo si ricava che: l'analogico è sistema maturo che al suo massimo grado di maturazione non è riuscito per propri limiti invalicabili a portarci la qualità del master originale nelle nostra mura domestiche. E' però sistema altamente musicale che supera molte delle sue mende con una riproduzione musicale e molto ariosa in gamma alta ed articolata al grave, cosa che i sistemi digitali a basso campionamento (includendo tra questi in parte anche il CD) non sono riusciti ad ottenere. Ma il digitale ad alto campionamento ha buone possibilità di portarci a casa il master originale, portando una rivoluzione nella fruizione musicale indubbia ed emozionante. Già ora vi posso dire che se ascoltate una registrazione d'opera da Blu-Ray vi dimenticate completamente di tutte le classificazioni standard - alti, bassi, ariosità, musicalità - legate alla riproduzione e restate disarmati dalla naturalezza e freschezza di riproduzione (nonostante io stia usando come meccanica una sorgente molto consumer a questo scopo).
A quel punto ci sarà comunque chi sceglierà il vinile per continuare ad ascoltare la sua musica a casa propria. Anche perché magari la sua musica è legata al periodo ed al mondo del vinile. Però non sarà più vero, e non lo è nemmeno adesso nel confronto col Blu-Ray, che lo farà per una qualità d'ascolto superiore, ma solo per una questione di gusto personale. My-Fi?
P.S.: in Blu-Ray oltre ad ascoltare l'evento a qualità strabiliante, l'evento si vede pure. Sarà questo che ne aumenta il coinvolgimento, come dal vivo? Che Air abbia ragione?