Tutti cerchiamo, nel limite delle proprie possibilita', di entrare in possesso di un impianto audio in grado di farci apprezzare la musica al livello piu' alto, con la chimera di ottenere una sensazione simile al live. Certo, essere agganciati dall'emozione che la musica puo' dare vale lo sforzo e tutti di sforzi ne abbiamo fatti tanti.
Nell'immaginario abbiamo un impianto hi-end in una sala dedicata di dimensioni adeguate e trattata acusticamente, in modo da ricavare dal sistema la maggiore emozione possibile.
Tuttavia, l'impianto che ho ascoltato e che piu' di tutti gli altri (e di gran lunga) mi ha fatto godere dell'evento musicale ed emozionare al punto che il ricordo non mi lascia mai era composto da un giradischi datato ma di qualita' (un Pioneer in legno discretamente pesante acquistato negli USA alla fine degli anni '60), un integrato Yamaha a ss degli anni '70 (che comunque non aveva niente a che vedere con i prodotti consumer attuali) e due casse medio-piccole che non mi ricordo messe su uno scaffale in mezzo ai libri. Il tutto era accanto ad un caminetto acceso, in una porzione di casolare sulle colline lucchesi ("Vecchia Romagna etichetta nera" ci faceva un baffo... ).
La sensazione dell'insieme era tale che nessun impianto hi-end in nessuna stanza trattata la potra' mai ricreare. In quel contesto la musica ti entra dentro diventando parte di te e l'unico componente dell'impianto che abbia importanza risulta essere la qualita' del contenuto musicale.
Siccome sto cercando di cambiare casa, puo' darsi che per avere il miglior risultato cerchero' un caminetto invece che una stanza da "sacrificare" all'audio.