Ripesco questo argomento oggi, ad un anno di distanza, per fare delle considerazioni sulla mia esperienza.
Immagino molti di voi sappiano che finora avevo tenuto ad alimentare il mio impianto due filtri di rete blacknoise: il primo, quello di maggior capacità di filtraggio prodotto dalla casa, collegato al CD player, il secondo, quello all'opposto di minor filtratura della casa, collegato all'amplificatore.
Qualche tempo fa, non so in che frangente (forse parlando di rivalvolatura) mi sono reso conto che il mio Graaf GM50 andava molto meglio, una volta rivalvolato con KT90 di potenza, se collegato direttamente alla rete: interponendo il filtro di rete, anche se BlackNoise lo certifica per finali di potenza potentissimi (!), il suono era dinamicamente molto compresso nella gamma grave. Da allora ho escluso l'ampli integrato dal filtraggio.
Ieri, provando varie soluzioni con l'impianto, ho collegato - a mò di verifica - il CD player Accuphase direttamente alla rete. Ebbene, nonostante la ricostruzione della scena fosse peggiorata rispetto all'uspo col filtro, mi sono reso conto che anche il CD player non filtrato guadagnava in estensione e potenza dell'estremo grave, ma anche in rotondità sugli acuti. Dopo varie prove ho lasciato il CD player collegato al filtro più blando, continuando ad utilizzare il filtro più energico (l'Extreme) solo con il DVD player. In questo modo ottenevo un suono pressocché identico a quello senza filtraggio ma con un maggior ordine per quanto riguarda la ricostruzione scenica dell'impianto.
Mi sono a questo punto reso conto che il filtro più intenso caratterizzava molto il timbro dell'impianto sul medioalto, al punto da far sembrare molto più simili le registrazioni le une alle altre. L'Accuphase in queste nuove condizioni è sorprendente, nel somigliare al vinile senza però quelle opacità e "attufature" tipiche dei CD che fanno il verso all'analogico.
La summa di tutta questa esperienza? Spesso il filtro di rete aiuta. Ma occorre utilizzare solo il filtro di rete più basso che permetta la conservazione dei benefici senza alterazione del timbro. La logica è: filtrare sempre il minimo necessario. Con questa strategia si possono ottenere buoni risultati quasi senza colpo ferire.
Questo giusto per raccontare la mia storia, ed aggiungere un tassello alla questione della stabilizzazione di rete.