E' da parecchio tempo che non scrivo sul forum principalmente per impegni lavorativi e famigliari ed oggi, assieme a mia moglie Maria, siamo andati andati a trovare l'amico Rocco-hr, grande appassionato di musica e molto soddisfatto, dopo una veramente estrema ottimizzazione e messa a punto, dei risultati raggiunti dal suo affascinante sistema. Abbiamo trascorso una bellissima mattinata assieme all'insegna dell'amicizia che ci lega da oltre 15 anni.
Passiamo all'ascolto del sistema di Rocco, che mi era gia' capitato altre volte di ascoltare, ma mai per cosi' tanto tempo ed in modo cosi' controllato. Come suona il sistema di Rocco? Devo confessare che essendo appasionato di suoni valvolari ero al riguardo estremamente curioso, visto i giudizi favorevoli espressi dalle persone che hanno avuto modo di ascoltare a lungo il "Principe degli Impianti", almeno per quello che’ il mio modo di ascoltare e vivere la musica, la mia esperienza audiofila ventennale.
Dopo oltre un’ora di ascolti. Prendo un po’ di fiato , in effetti chi ascolta il suo sistema poi trova grossa difficoltà a tornare nella realta' , almeno questa e' stata la mia impressione , parlare di buon equilibrio timbrico ,bassi controllati , calore , definizione , ariosità , pur essendo parametri fondamentali per un ottimo ascolto sono termini comuni da utilizzare per descrivere un suono.
Oltre a questo il suono che viene fuori sembra essere scolpito prendendo forma e dimensione creando una immagine incredibilmente reale; si avverte la profondita' degli strumenti le voci si materializzano il tutto con un dettaglio estremamente raffinato; basta chiudere gli occhi e ti sembra di sognare, un piacere d’ascolto ad altissimo livello, mai prima d’ora avevo ascoltato qualcosa del genere.
La prima fondamentale e sorprendente caratteristica e’ la velocita’, risposta ai transienti, precisione in gamma mediobassa, attacco di strumenti percussivi (il principe dei quali e’ il pianoforte) sono questi i punti in cui il magnifico sistema Burmester dimostra la sua elevatura superiore. Poi’ la timbrica, splendida, lucida, rifinita, coerente, dettagliatissima, dalla gamma bassa fino all’estremo acuto tutto viene reso con estrema tranquillita’ e decisione, come se i due finali mono 911 MK3 (con il superlativo connubbio Burmester: pre 808 MK5 e sorgente cd player 069) sono in grado di lavorare con una risoluzione di tre o tre quattro ordini di grandezza superiore a tanti altri blasonati e costosissimi finali a me noti. E ancora le voci realistiche, vivide, raffinatissime e dettagliate. Anche il contrabbasso ed il basso elettrico acquistano lucentezza e rotondita’, mai ascoltate prima allo stesso modo. Profondita’, ma soprattutto estrema velocita’, precisione e capacita’ musicali nei fraseggi piu’ difficili di Ray Barretto o Joe Lovano. Stratosferica e’ la dislocazione della scena sonora che risulta precisa, salda e naturale. Ma e’ la pulizia, la splendida precisione e la timbrica seducente e lineare che mi spinge ad inserire ancora un disco che ha per protagonista piano e voce, per godere di buona, splendida, affascinante, commovente buona musica che mi spinge oltre la riproduzione sonora accompagnandomi come all’interno di una realta’ musicale virtuale. E come ogni realta’ virtuale il trauma esplode improvviso quando si torna alla normalita’, quando si ritorna ad un mondo, quello dei comuni mortali (forse volevo dire comuni sistemi hi-fi dal costo eccessivo, ma senza nuances) che non possiedono niente di magico. Il modo elegante e magico di porgere la musica e’ unico per il contenuto dei particolari, qualita’ e quantita’, assenza di grana, freschezza e vivacita’ di fraseggio anche nei passaggi piu’ impegnativi, ricchezza armonica e bilanciamento tonale nella riproduzione di strumenti acustici quali il violino, percussioni e contrabbasso, trasmettendo ascolti che rendono molto “reali” gli esecutori e che diventa addirittura incantevole con le voci, chitarra ed il pianoforte. La timbrica e’ ammaliante, affascinante, seducente e lineare, splendida, luminosa, rifinita da tanta aria, pulita, coerente, precisissima, dettagliatissima, controllata dalla gamma bassa fino all’estremo acuto e tutto viene reso con estrema facilita’ di emissione e decisione. Con questo sistema ascoltare musica puo’ risultare commovente perche’ "spinge" oltre la riproduzione sonora accompagnandoti come all’interno di una realta’ musicale virtuale, ovvero di pura magia musicale ricca armonicamente di nuances e sfumature mai ascoltate prima. La dislocazione naturale e ben salda della scena sonora e’ veramente incredibile per naturalezza, precisione, proporzioni, dimensioni e matericita’ e soprattutto svincolata in profondita’ e ben oltre i bordi esterni dei diffusori. Ascoltare la grande orchestra, il canto barocco, i fiati ed il jazz oltre che sorprendente e’ semplicemente fantastico per il respiro dell’evento musicale presente in ogni repertorio. Praticamente sparisce quella sensazione di musica riprodotta che ti lascia stupito e rapito da tanta magia di massa sonora e capace di "graffiare" l’anima di ogni vero purista. Una vera e propria scultura musicale.Questo sistema Reference Line Burmester perfettamente ed acusticamente ottimizzato, cablato Nordost Top di gamma ed accesori vari Taoc, Basso Continuo, Oyade e Shunyata, e’ un circuito capace di far battere, e forte, il "cuore" di ogni VERO appassionato.
Al buon Rocco, ringrazio pubblicamente per avermi concesso la disponibilita’ di un ascolto cosi’ seducente e che ha lasciato in me e mia moglie un "segno" importante ed indelebile e stupiti e rapiti da tanto coinvolgimento emotivo.
P.S.: La mia decisione e' ormai finalizzata a considerare l'acquisto dell'amplificazione integrata Burmester 032, ascoltato gia' in diverse occasioni ed ho sempre colto impressioni eccellenti.
P.P.S.: Consiglio vivamente a tutti gli appasionati di questo bellissimo forum qualora si presentasse l'occasione di ascoltare un sistema burmester reference, ben ottimizzato e messo a punto, di non farsi scappare una simile e forse unica esperienza di rara espressione di ultra hi-end assoluto.