-risposta in frequenza a -3 db (0-50000hz)
-500v rms
-thd 0,09% (400v)
-transistor BU2722af (10ma-12ma)
-ingressi Dual jfets
-pot ALPS rk27114
-connettori Neutrik
-cavo di segnale Sommercable
-transistor Toshiba
QUesti i dati salienti.
Sal.
biscottino ha scritto:
Caro MAgister, ormai rimettere in discussione la nostra metodologia d'ascolto, è all'ordine del giorno.
Il Diablo è molto piu' simile al 600Limited di quanto si pensi, pur tuttavia mantenendo una propria impronta sonora, che lo rende decisamente accattivante e di una godibilità estrema con la 009!
Dopo aver ascoltato e posseduto diversi amplificatori per elettrostatiche, sia a valvole che ibridi, e per ultimo lo stato solido del thread, potrei azzardare delle ipotesi su quali siano le caratteristiche "necessarie" che debba avere l'ampli ideale della 009, che sono(IMHO) differenti a tutte le altre cuffie elettrostatiche(007 e 507) fin qui ascoltate.
Una generosa alimentazione, che permetta di avere una grande energia quando serve, perchè è vero che la cuffia è incredibilmente dinamica, ma è anche vero che ci si ritrova spesso ad ascoltare a volume sostenuti, quindi è d'obbligo poter disporre di grandi quantità di energia tali da evitare durezze.
Timbrica piu' neutra possibile, questo è d'obbligo con la 009, ogni componente "suonante" messo a monte, cavo o ampli e sorgente che sia, sarà come messo sotto la lente d'ingrandimento, la lente ovviamente è la 009, strumento perfetto che di suo non aggiunge nulla, piu' qualità si ha prima, piu' la cuffia ve la farà sentire.
Le caratteristiche peculiari di un cavo ad esempio, saranno di facile lettura con la 009, non vi sfuggirà nulla!
Silenziosità dell'apparecchio, fondamentale con la 009, il famoso "nero" infrastrumetale è percepito con maggior intellegibilità attraverso la cuffia, quindi è importante che il progetto, qualuncue esso sia, valvolare ibrido a transistor, debba tener conto di questo importante fattore.
Anche il fattore "musicalità" è da tener presente, ovvero, ho avuto l'impressione che l'assenza di colorazioni da parte della 009, tenda a delegare enorme importanza a tutto cio' che c'è a monte, quindi è fondamentale la ricerca dell'equilibrio di sorgente/ampli/cavi.
E qui che si sposta l'interesse e la difficolà se vogliamo, di mettere assieme una "catena" d'ascolto che abbia una certa musicalità, che dia al sound quella ricchezza di armonici tali da determinare la piacevolezza d'ascolto ma che non faccia perdere tutti i dettagli che sono registrati nei nostri amati dischi, equilibrio è la parola magica!
Ritornando all'input dato da FIl, e da quella che io chiamo FILosofy, un progetto semplice, ma che tiene ben presente di quelle "necessità" di cui sopra, puo' essere vincente !
Da qui, è un attimo pensare al Limited come soluzione definitiva, il non poter cambiare valvole, lo trovo un valore aggiunto, e non come un problema come i piu' possano pensare,anche io da smanettone di valvole penso che sia meglio cosi', l'equilibrio si potrà raggiungere per una strada diversa, ma sarà ugualmente efficace, il cambio di un cavo puo' essere comunque efficace e manterrà integre le caratteristiche "elettriche" dell'amplificatore.
Lo stesso accade nel Diablo, ieri parlando con Enrico, ci siamo soffermati sul fatto che all'interno non c'è tantissima roba, non ci sono "esasperazioni" costruttive e/o particolari magie, meglio, in questo apparecchio prevale la semplicità costruttiva e l'efficacia di alcuni componenti, come l'utilizzo di transistor Toshiba, cavetteria Sommercable e potenziometro ALPS, niente di particolarmente esoterico ma all'ascolto, wow, suona eccome!!
Sal.
fil ha scritto:
Considerato però che spesso il "valore aggiunto" dato dalla presenza delle valvole, nell'ascolto di un ampli, si manifesta sensibilmente nell' aspetto dell'ampiezza scenica, ti chiederei di "misurare"/valutare specificatamente, questo aspetto del tuo nuovo ampli a stato solido.
fil ha scritto:
Per ampiezza scenica, tengo a precisare, intendo anche riferirmi al suo aspetto qualitativo (quindi non solo quantitativo: estensione...). Cioè lo scenario (di norma, poi ovviamente dipenderà dalla registrazione), dovrebbe non presentare "buchi" e quindi svilupparsi in un fluido "continuum", proprio a dimostrazione che (anche) l'ascolto in cuffia, non dovrebbe essere marcatamente bilaterale.
Aspetto quindi di leggerti in merito.
Caro Vito, mi chiedo, ma esiste davvero il suono valvolare o esiste il suono di valvole NOS?Pazzoperilpianoforte ha scritto:
Nell'ottica quindi di una perfetta integrazione di suono tra una valvola ed un FET, ha ragione Salvatore, la possibilità di cambiare valvole sul 600 potrebbe essere - qualora esistesse - più un rischio che un desiderabile vantaggio. E' vero che il 600 limited non ha un suono valvolare nel senso classico del termine. Ma per suono valvolare si intende un suono bello ma - ammettiamolo, visto che siamo tutti amanti del suono valvolare - spesso caratterizzato. Il 600 come tutti i migliori ibridi, ambisce ad un suono del tutto neutro, quindi del tutto non caratterizzato...
Pazzoperilpianoforte ha scritto:
P.S.: ringrazio Salvatore che con i suoi lunghissimi post mi fa sentire meno solo... chissà se i suoi sono criticati quanto i miei...
Pazzoperilpianoforte ha scritto:
Comunque interessante notare come anche Stax, a seguito dell'introduzione della 009, abbia affiancato all'ibrido "storico" SRM 007tII e all'outsider ibrido SRM 600 Limited, un ampli tutto transistor quale l' SRM 727 II, .
fil ha scritto:Vito, il 727II a stato solido è un progetto precedente a quello della 009.
Mentre il 600ltd (peraltro l'unica sensibile innovazione di progetto per quanto riguarda le elettroniche) nasce contestualmente alle nuove cuffie: serie 507 e poi (uscita in ritardo) la 009.
Comunque credo che, prima o poi, riuscirò a provare il 727II.
E non dici nulla???Pazzoperilpianoforte ha scritto:
Per quanto di mi riguarda, sto da qualche tempo ascoltando il 600 Limited....
biscottino ha scritto:Per Guido e gli altri curiosi un po' di caratteristiche tecniche del Diablo:
-risposta in frequenza a -3 db (0-50000hz)
-500v rms
-thd 0,09% (400v)
-transistor BU2722af (10ma-12ma)
-ingressi Dual jfets
-pot ALPS rk27114
-connettori Neutrik
-cavo di segnale Sommercable
-transistor Toshiba
QUesti i dati salienti.
Sal.
biscottino ha scritto:Lenardo mi ha detto guardando gli schemi che c'è un pó di retroazione...è grave?
Sal
Pazzoperilpianoforte ha scritto:No, non è grave .
E' che la controreazione negativa nei circuiti a transistor è una delle maggiori imputate per quella "durezza" e mancanza di liquidità che viene attribuita alle circuitazioni a transistor. Le nuove tendenze progettuali tendono a ridurla al minimo, se non addirittura a non utilizzarla affatto.
biscottino ha scritto:Non ci crederete mai, ma è un prodotto diy!
Sal
Pazzoperilpianoforte ha scritto:No, non è grave .
E' che la controreazione negativa nei circuiti a transistor è una delle maggiori imputate per quella "durezza" e mancanza di liquidità che viene attribuita alle circuitazioni a transistor. Le nuove tendenze progettuali tendono a ridurla al minimo, se non addirittura a non utilizzarla affatto.
Edmond ha scritto:
Svantaggi teorici: la controreazione tende a sporcare il suono, introduce dei ritardi temporali e sfasamenti, addirittura provoca la perdita di microdettaglio, per cui se possibile, è meglio evitarla!
Lo Zio ha scritto:Pazzoperilpianoforte ha scritto:No, non è grave .
E' che la controreazione negativa nei circuiti a transistor è una delle maggiori imputate per quella "durezza" e mancanza di liquidità che viene attribuita alle circuitazioni a transistor. Le nuove tendenze progettuali tendono a ridurla al minimo, se non addirittura a non utilizzarla affatto.
Non sono un tecnico, ma parlando con persone esperte ne esce un quadro più ampio di quanto da te sintetizzato. Non c'è un solo modo di applicare la retroazione e, ancora più importante, non tutti i carichi la soffrono al medesimo modo. In più quel marchingegno risolve molti problemi, non è che lo applicano perché sono brutti e cattivi. Dalla sua presenza o assenza non credo si possa di per se stessa dedurre la qualità di un progetto.
PS: la presenza di valvole o trasformatori di uscita non è garanzia di assenza di controreazione, nemmeno di quella globale.
Edmond ha scritto:Biscottino, esistono circuitazioni che NECESSITANO di controreazione (i PP a valvole, ad esempio) ed altre no. Come sempre ciò che comanda è la circuitazione nel suo complesso............. Dire tout-court che la controreazione è dannosa è un non senso.........
Lo sentirò sabato?
Edmond ha scritto:
Porto la 507, così vedo come va anche lei con il DIY.......
Edmond ha scritto:Maurizio, molto volgarmente possiamo definirla così:
La controreazione, anche detta NFB (Negative Feed Back - retroazione negativa) viene utilizzata negli amplificatori riportando all'ingresso una quota parte del segnale di uscita, in modo da potere confrontare il segnale di uscita con quello di ingresso.
.....................................
archigius ha scritto:Edmond ha scritto:Maurizio, molto volgarmente possiamo definirla così:
La controreazione, anche detta NFB (Negative Feed Back - retroazione negativa) viene utilizzata negli amplificatori riportando all'ingresso una quota parte del segnale di uscita, in modo da potere confrontare il segnale di uscita con quello di ingresso.
.....................................
Ottima sipegazione, finalmente ho capito cos'è sta caspita di controreazione.