Questa sera è venuto a trovarmi il Sig. Luca58
L'ho invitato ad iscriversi, così magari si esprimerà lui direttamente
Ringrazio Alessandro che mi ha informato dell'esistenza di questo forum, che mi permettera', spero, di impararare qualcosa senza stressare ulteriormente il mio riferimento di S. Giuliano.
Per la mia poca esperienza di impianti, devo dire che effettivamente l'ASR con le Dragonfly (col Wadia 6, cavi SW etc.) rende una trasparenza disarmante. Inoltre sembra di ascoltare un minidiffusore, ma col basso (miraggio che tutti i possessori di LS3/5a cercano inutilmente di raggiungere).
La coerenza e' ottima, il senso di evento live anche; suono fermo come una roccia (e guardate che sono geologo
). Per le voci le LS3/5a hanno una magia irripetibile, ma questo e' essenzialmente il motivo del loro successo.
Per i miei gusti attuali, in continua evoluzione grazie a queste esperienze di ascolto, il suono mi e' sembrato un po' asciutto, ma la stessa sensazione la provai la prima volta che misi le LS3/5a sugli stands B.C.D.; successivamente mi sono accorto che quello che mancava erano solo le risonanze fastidiose degli altri stands.
L'ASR e', secondo me, il piu' bell'ampli che abbia mai visto, degno del Guggenheim; nel moderno "spinto" trovo difficile superarlo esteticamente.
Confermate le doti del Wadia 6, che avevo ascoltato col Premier 10/17 + MV60SE + B&W 803N/ProAc D25; quello che mi era rimasta impressa era la accentuata modulazione della voce di Di Stefano nella famosa Boheme con la Callas (EMI, in mono) e ieri sera ho avuto la conferma che dipendeva dal lettore.
Una riflessione che ho fatto stanotte e' che, comunque, le prestazioni degli altri componenti dell'impianto sono tali che il Wadia non ha "brillato come unica star" come nelle precedenti configurazioni nelle quali lo avevo ascoltato. Non avrebbe potuto essere diversamente.
Ciao.
Luca