flaviolenzi ha scritto:
Non è la prima volta e non sarà l'ultima che parlo di questo argomento... Allora c'è da dire che nel mondo pro c'è tantissima confusione e ignoranza, davvero un'infinità che non vi potete immaginare... purtroppo il digitale ha portato tanta praticità ma con il fatto che comunque funziona sempre c'è gente che dovrebbe andare a comprarsi una ferrari invece di farsi lo studio e spacciarsi per ingegnere del suono... si sentono dei dischi anche di nomi altisonanti fatti con il meglio che c'è in commercio e..inspiegabilmente non suona... gli studi di mastering che tolgono ormai ogni briciolo di dinamica, tagliano le frequenze con l'accetta... beh... per non parlare di cosa usano per ascoltare, mixare, etc... monitor che non metterei nemmeno in un grande magazzino per fare sottofondo da tanto che sono brutti... senti li sopra un pianoforte, e ti è diventato una farfisa ahahhahah
Multimicrofoniche o no... il discorso è lunghissimo, le registrazioni di cui parli a seconda del materiale registrato erano (quelle stereo) fatte con una ripresa stereo appunto (2 mic) per situazioni in cui funzionava bene questo tipo di ripresa, pero' ad esempio la decca e altre usavano la stella Neumann o Decca Three, composta da 3 microfoni, due side e uno al centro, a distanza e gradi variabili, ed ad altezza variabile, ripresa bellissima ma tremenda da mettere a punto, è precisissima ma davvero difficile perche ci vogliono un sacco di prove per trovare la posizione giusta in sala, a volte, anzi spesso essendo questa ripresa usata sopra l'ensemble ed essendo molto asciutta veniva coadiuvata con una ambientale per un totale di 5 mic... negli anni 50/60 registravano in diretta su nastro stereo o al massimo 4 tracce e da un mixer ci dovevano passare per forza, ogni cosa ha il suo posto e il suo uso corretto, se hai una ferrari non è che devi per forza usarla sempre a 12.000 giri al minuto in autostrada, puoi divertirti anche con le curve e scoprire che quello è guidare, naturalmente se non sai guidare usi sempre tutto a palla in un bel dirizzone!!! lo stesso succede con l'audio, i mixer se sono buoni sono componente fondamentale, quelle registrazioni non è che sono state fatte dirette microfono-nastro-vinile/CD/Files... hanno subito un ulteriore passaggio che prima era spesso fondamentale che si chiama mastering, che oggi andrebbe chiamato smastering o sdinamic!!! hahahaha :-D
Si ma l'ingegniere del suono aveva le palle e faceva le cose x bene. Senza dimenticare che conosceva a menadito l'acustica della Kingsway Hall e cambiava solo la disposizione a seconda se registravano grande orchestra o piccoli ensemble x i quartetti trii etc etc.
Ti do ragione (parzialmente) sull'asciutezza che citi di alcuni dischi. Questo sembra essere la prima reazione di chi ascolta x la prima volta un Decca serie 2000 x es A Midsummer nights dream di Mendelsshon con Peter Maag alla direzione. Il nr è SXL 2060. In realtà al secondo ascolto capisci che non è asciutto ma di una naturalezza disarmante
Andrò a sentire la tua registrazione. Il TFKN è arrivato appena ricondizionato in Germania