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La favola breve è finita (HD 800 e altre cuffie)
Il Gazebo Audiofilo

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    La favola breve è finita (HD 800 e altre cuffie)

    Lo Zio
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    Messaggio Da Lo Zio Lun Lug 11 2011, 00:12


    « “Contessa, che è mai la vita?
    È l'ombra di un sogno fuggente.
    La favola breve è finita,
    Il vero immortale è l'amor »


    (Giosuè Carducci, Jaufre Rudel)





    Devo alla cortesia di alcuni amici la possibilità di un confronto tra le cuffie Sennheiser HD 430, AKG340 (entrambe uscite nel 1979), Sennheiser HD650, Sennheiser HD800 e gli amplificatori per cuffia VHF-1 dell' amico Bandalex (versione di McNerone: bilanciato, sbilanciato e uscita bilanciata a trasformatori Megahertz) e il cosiddetto Clone dell' amico Domenico ADO (d' ora in poi lo chiamerò direttamente ADO). La sorgente utilizzata è un modesto e decoroso Denon 1611-UD, lettore universale da 449 E. di listino, il cui DAC è il BB 1781.

    I primi giorni ho avuto a disposizione unicamente l' amplificatore ADO e le cuffie AKG340 e Sennheiser HD430. L' impatto non è stato positivo. Entrambe le cuffie esigono bassi volumi di ascolto e presentano imbarazzanti ristrettezze dinamiche. Capita tale esigenza ed escluse (per via di una serie di controlli incrociati, effettuati a più riprese) responsabilità dell' amplificatore ADO in ordine al loro pilotaggio, ho provato a tarare i livelli di ascolto a quelli sostenibili dalle cuffie.

    La Sennheiser HD430 ha una timbrica eccezionale, notevole soprattutto nella restituzione degli archi e dei fiati. Un ascolto più meditato avverte una leggera chiusura dell' acuto, che, tuttavia, poco toglie alla luminosità degli strumenti, che sfuma con grazia incomparabile.
    E' tale voluttuosità capiente a mascherare una bassa capacità di dettaglio, che si indetermina in un suono avvolgente e indistinto. Le basse frequenze vanno più intuite che ascoltate. I limiti dinamici sono drammatici: non solo il volume di ascolto deve essere prossimo al sussurro, ma per la prima volta mi è capitato di imbattermi in crescendo rossiniani che non crescono. Passato lo sconcerto (e non è stato facile), ho compreso perché questa cuffia, a partire da chi me l' ha prestata, ha i suoi estimatori. Non solo per i meriti di cui ho appena riferito, ma perché, per quanto fuorviante, quel suono argenteo e sussurrato, unito alla leggerezza e comodità della cuffia (la più comoda tra tutte quelle che ho provato) si sposa con ascolti mollemente adagiati , sottofondi libreschi, fugaci bisbigli nelle ore di ufficio.

    La AKG340 per me rimane un mistero. Non capisco come per mesi un oggetto in fondo così modesto sia stata fatto oggetto di culto, con ricorrenti e inusitate espressioni di giubilo in un climax di pandemica eccitazione. Ha limiti dinamici importanti, anche se non arriva alle sciagure della Sennheiser HD430, acuti armonicamente poco definiti (sferraglianti con tendenza allo strillo, ove appena ci si illuda di poter alzare il volume), nessuna magia, voci impiegatizie, bassi dotati di una qualche consistenza in confronto con la HD430, ma flosci e neghittosi.
    Nell' epicedio dei suoi difetti, la HD 430 può essere considerata una cuffia onirica: folle, ma divertente, se si accettano i suoi limiti (per me difficilmente digeribili).
    La AKG340 così modesta, così mediocre, così umana, ci ricorda che l' obitorio è la nostra stazione finale e che nella decomposizione dei corpi nessuna redenzione ci attende.
    Le sue prestazioni sono blandamente peggiorate con l' utilizzo del VHF-1: nessun vigore aggiunto dall' amplificatore di Bandalex (che si è dimostrato nel tempo un progetto intelligente e meditato), ancora più insofferenza nell' ostentazione della sua natura prosaica.

    La Sennheiser HD800 è stata, per me, una rivelazione. Nulla di quanto letto sui suoi presunti difetti si è dimostrato vero, nella mia esperienza. Non gli acuti, i migliori in assoluto tra tutte le cuffie in cui mi sia capitato di imbattermi, anche se, come ovvio, inferiori per qualità e quantità a un qualunque ascolto dal vivo di musica acustica. Dico questo, all' apparenza ovvio, perché il primo concerto che ho ascoltato dopo l' arrivo della HD800 mi ha confortato sulla correttezza del suo bilanciamento tonale. Non nella resa delle basse frequenze, finalmente soddisfacenti, per estensione, forza, articolazione, impatto. Non nella restituzione delle voci, al limite di ogni possibile realismo.
    Perché allora tanto sconcerto, così variamente espresso, su una cuffia eccellente?
    Ho provato a darmi una risposta, anche grazie ai confronti che ho potuto fare con i due amplificatori a disposizione. La Sennheiser hd 800 propone un tipo di suono, non solo con riferimento alla sua localizzazione, ma complessivamente come qualità dell' esperienza sonora, che simula una posizione di ascolto in balconata a teatro o, nei teatri all' italiana, propria del cosiddetto palco reale (ho avuto la ventura, per vicende rocambolesche, di sedere in prima fila al palco reale della Fenice). I suoni, rispetto a quando si siede in platea, ovvero si condivide il pavimento con il palco, sembrano galleggiare in aria. L' estensione e l' intelleggibilità è totale, ma la percezione delle basse frequenze, anche le più gravi, emesse da un timpano o una grancassa, mancano di quella evidenza tattile riscontrabile in un ascolto da platea. Il bilanciamento tonale è leggermente più bianco e sembra di molto più nitido. Sono sicuro di questo perché, in occasione del concerto di Pogorelich al Toniolo di Mestre, ebbi l' accortezza di ascoltare la prima metà del concerto all' estrema sinistra della prima fila della balconata, per scendere, durante la seconda parte, nel posto corrispondente in platea, anche se dalla parte opposta, in nona fila. Il suono in platea appariva più "sporco" rispetto alla chiarezza e alla pulizia di quanto percepito in balconata.

    Per chi è abituato ad un ascolto in platea, il mediobasso della HD800 non potrà che risultare eccessivamente smorzato, così come inesistente l' impatto delle frequenze più gravi. Qui peraltro capisco come si acuisca lo sconcerto. Da un lato infatti chiunque può sentire un' estensione in frequenza nella parte bassa dello spettro incomparabilmente superiore a quella, per fare un esempio, della Sennheiser hd 650. D' altra parte a questa percezione si accompagna la netta impressione di un mancamento nell' aspetto più visivamente tattile dell' impatto delle basse frequenze. Questo già un minimo sconcerta, o affascina, a teatro, nella realtà dell' ascolto della balconata rispetto alla platea. Nella riproduzione in cuffia, quest' aspetto, non etereo, ma di una fisicità quasi inconscia, non può che sconcertare nel caso di ascolti di musica non classica (in senso metastorico).

    La HD 800 ha tutto per fare teoricamente felice un ascoltatore di musica rock o metal, o prog, o hard: fulmineità dei transienti, una dinamica davvero ampia, bassissima distorsione, sorprendente estensione in frequenza. Tuttavia questo modo distante e aereo di offrire la germinazione dei suoni, che appare sempre lontano anche quando è vicino, non può che indispettire chiunque non ascolti musica cosiddetta classica, perché estraneo alla concreta prassi dell' esperienza concertistica.
    Di contro la Sennheiser hd 650 (in sé una cuffia nemmeno brutta, ma palesemente superata) può essere più appagante per l' ascoltatore di musica rock e dintorni, pur avendo una troppo grande minore estensione in bassa frequenza e, contrariamente a quanto più volte scritto, un impatto minuscolo se confrontato con quello della HD 800. Questo perché il suono che nella HD650 spinge dentro la testa può dare l' illusione di un più puntuale effetto presenza, a differenza della HD 800 che fa di tutto per ricordarci come l' aria sia il medio della propagazione sonora, che compie un tragitto per arrivare sino a noi e per farlo impiega del tempo.
    Peraltro, i bassi maestosi della HD800 possono essere compiutamente apprezzati sono ad un ascolto a volume realistico o che comunque tenti di approssimarvisi. In caso di ascolto a volume medio più basso, la pesante equalizzazione della HD650 risulta preferibile. Pertanto la HD800 conferma la sua predilezione con musica ad alta dinamica, come la musica "classica", a differenza della 650, che non apprezza gli scarti dinamici, ma può confortare con il proprio illusorio effetto-presenza.

    Ho avuto modo di apprezzare le differenze tra l' amplificatore Ado e il VHF-1 proprio con la HD800 e la HD650.
    L' Ado, raffinatissimo, si sposa alla perfezione con la HD800, pare essere stato progettato apposta per lei.
    Il tipo di suono che offre, e non solo per ciò che riguarda la "scena", è comparabile a quello da lontano della HD800. Infatti descrive un arco che parte dalla sommità centrale del capo, sino alla perpendicolare delle orecchie. Questo può dare all' inizio l' impressione di un raggruppamento centrale dell' evento sonoro, che diventa benedetto in occasione del picco orchestrale, quando il suono si dispiega felicemente ai lati, libero di espandersi.
    Al contrario, il VHF-1 tende a offrire una finestra di ascolto assai più prossima, schiacciato sulla testa, con marcata separazione tra i canali. Tale effetto fa perdere quel po' di illusione di profondità di cui è capace la HD800 con alcune registrazioni (con atre sembra di ascoltare con l' orchestra alle spalle: i suoni frontali stannlo a metà della parte superiore della testa, sviluppandosi in quella posteriore. Ricordo ne parlò Ema) disordinandone la ricostruzione non solo prospettica, ma sintattica del discorso musicale. Bilanciando la cuffia, la situazione peggiora drasticamente, spingendo il suono ai bordi dell' estremo inferiore dell' orecchio, come se stesse appiccicato ai lobi e pollice e indice li tirassero giù.
    Ciò non comporta effetti solo per quanto concerne la distribuzione spaziale, ma insiste anche sul bilanciamento tonale e la qualità del suono proposto.

    L' ADO offre l' acuto proprio come in un ascolto non da troppo vicino, possibilmente in balconata o palco reale: c'è tutto, è chiarissimo, lucente, ma ha quel minimo di garbo in più, rispetto al tocco puntiglioso di un ascolto di prima fila in platea. Nel caso della HD800 si avverte come l' ADO operi nella medesima situazione, senza sforzo, in simbiosi. Con il VHF-1 si avverte che il movimento dell' amplificatore, che ci vuole portare nella prima fila della platea, è antagonista rispetto a quello della cuffia, saldamente assisa in posizione di parapetto di palco centrale. Questa sorta di sofferenza per mancato garbo, dagli esiti sovraeccitati e tonitruanti, è amplificata dall' utilizzo del VHF-1 nella configurazione a ponte.
    L' effetto è il medesimo di uno che prendesse a calci sul sedere un corridore: non è che quello corre di più, gli dà solo fastidio!

    La situazione risulta perfettamente rovesciata con l' utilizzo della HD650 (che non sono riuscito a utilizzare in bilanciato XRL). L' ADO le conferisce una dolcezza zuccherosa nelle voci femminili, che può piacere, ma non è per nulla realistica. Gli acuti sembrano non freddi, ma troppo essenziali, come se si sentisse la fondamentale, ma non le armoniche. Al contrario il VHF-1 fa della HD650 una cuffia equilibrata, con un acuto non smagliante, ma sicuramente più luminoso, nei limiti delle possibilità di quella cuffia, delle voci non così magiche, ma sicuramente più credibili (soprattutto le maschili, improvvidamente svrilizzate dall' ADO).
    Come nella situazione descritta nel paragrafetto precedente, ma puntualmente rovesciata, è avvertibile che il VHF-1 opera nella stessa direzione della HD650 e risulta premiata la medesima direzione di marcia. Al contrario l' ADO sembra nell' occasione un maschio imbelle incapace di soddisfare, scuotendola a sferza, le voglie di una femmina smaniosa.
    Stessa sorte è toccata alla mia modesta HD555.

    Questo mi ha dato modo di riflettere su due considerazioni, su cui mi piacerebbe confrontarmi con voi.
    La prima è che, contrariamente a quanto spesso mi è capitato di leggere, l' amplificatore non deve correggere, operando in senso opposto, la cuffia che è chiamato a pilotare. Anzi viene premiata la combinazione felicemente simbiotica.

    La seconda riguarda la dinamica e la sua percezione. L' ADO e il VHF-1 non mi pare differiscano quanto a capacità di pilotaggio, almeno con le cuffie da me provate. L' ADO pilota molto bene la AKG 340, quanto il VHF-1 dal punto di vista elettrico, meglio di lui da quello sonoro.
    Tuttavia l' ADO appare più signorile, anche se parimenti fermo, esattamente come il suono di un 'orchestra sinfonica in palco centrale a 15 metri di distanza rispetto al medesimo in prima fila in platea. Il VHF-1 sembra sempre pronto a scuotere. Non che abbia più dinamica o prontezza nella risposta impulsiva dell' ADO. Si trova bene con le cuffie che in qualche modo desiderano essere sottomesse e premute sino allo sgorgare del piacere, come se il godimento venisse esperito da un viatico di violenza. L' amplificatore di Bandalex si conferma come un progetto meditato e intelligente perchè si sposa benissimo con le cuffie Sennheiser dalla fine degli anni 90 a prima della HD 800.
    Questo induce a dedurre che la 650 non ha bisogno di "tanta corrente", come spesso si è scritto, in aperto contrasto con le specifiche della casa produttrice, i cui dati testimoniano di una cuffia dalla buona efficienza. Eppure in quell' errore c' era del vero: si è confuso come richiesta di corrente un tipo di trattamento del suono da parte dell' amplificazione ai limiti della rudezza, ma questa esigenza non ha a che fare con la quantità di corrente erogata, ma col tipo di proposta sonora offerta dall' amplificazione.
    Significa che c'è qualcosa, che io non-tecnico non riesco a definire e che provo a illustrare con imperfetta metafora, che non importando l ' erogazione della corrente e nemmeno, credo, la semplice raffinatezza circuitale (entrambi la possono vantare), impronta una determinata firma sonora, il cui felice abbinamento con il carico parrebbe non riassumibile nel mero soddisfacimento delle richieste elettriche.



    PS: ringrazio Dino, Salvatore, Massimiliano, Domenico, Alessandro per l' istruttiva possibilità offertami e tutti gli amici di inesauste chiaccherate telefoniche ed espistolari, a partire da Zio BoB e Fabri 61. Mi scuso se dimentico di nominare qualcuno. Mi scuso ancora di più per avere tardato così gravemente a terminare la stesura delle mie impressioni di ascolto. Non dirò che ci ho messo molto, perché non sarebbe vero. Il tempo impiegato corrisponde a due mezze serate. La verità, quella più facile a dire, è che più passo il tempo e più divento pigro. La seconda, più complicata da raccontare, è che passato l' istante in cui tutto sembra sulla punta del cervello, nell' immediatezza postrema, i ricordi non scompaiono ma si inabissano in una fossa solipsistica e la loro estrazione per il racconto esige il forcipe. Ci vuole delicatezza e voglia per non danneggiarli.


    Ultima modifica di Lo Zio il Ven Set 16 2011, 22:58 - modificato 3 volte.
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    Messaggio Da archigius Lun Lug 11 2011, 10:39

    Complimenti per l'esposizione, Zio, una delle migliori recensioni che mi sia capitato di leggere.
    Quanto al contenuto...concordo sulla proposta sonora "distante" della HD800 che risulta estremamente affascinante con alcuni generi musicali (vedi classica e jazz) ma perde un po' col rock, dove l'ascoltatore vuole essere scosso, vicino al palco virtuale, travolto.
    Non a caso col rock le migliori cuffie restano le Grado, che, pur forse tecnicamente inferiori alla HD800 (specie nell'estensione in gamma bassa), riescono a dare un coinvolgimento totale.

    Poi da quello che ho capito l'ADO deve essere un ampli capace di smuovere davvero i trasduttori delle Sennheiser, porgendo un suono morbido e garbato in gamma alta, dunque un matrimonio che dovrebbe essere molto riuscito.


    Ultima modifica di archigius il Lun Lug 11 2011, 10:45 - modificato 2 volte.


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    Messaggio Da realmassy Lun Lug 11 2011, 10:40

    Complimenti anche da parte mia, veramente uno scritto efficace, ben esposto e sopratutto piacevole da leggere.
    E tra l'altro mi hai fatto venire voglia di provare sia la HD800 che l'ampli di Ado...Well done!


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    Messaggio Da madmax Lun Lug 11 2011, 10:55

    applausi applausi applausi cheers sunny sunny

    Grandissimo La favola breve è finita (HD 800 e altre cuffie) 972395 La favola breve è finita (HD 800 e altre cuffie) 972395


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    Messaggio Da Edmond Lun Lug 11 2011, 15:58

    Caspita Guido, che pistolotto d'autore!!!!!!!!!!!!!!!!! affraid affraid affraid applausi applausi applausi


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    Messaggio Da Lo Zio Lun Lug 11 2011, 16:17

    Edmond ha scritto:Caspita Guido, che pistolotto d'autore!!!!!!!!!!!!!!!!! affraid affraid affraid applausi applausi applausi

    Dispettoso,
    cosa aspetti a manifestare puntualmente consensi e dissensi? Hai l' Ado, hai provato il Bandalex in versione Mcneroriana, possiedi la 800, conosci la 650 e la AKG 340...
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    Messaggio Da Ospite Lun Lug 11 2011, 16:30

    Guido, quanto mi piacerebbe leggerti (anche) in merito ad un ascolto meditato con un buon sistema elettrostatico...(come dico io).
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    Messaggio Da Edmond Lun Lug 11 2011, 17:50

    Guido, non era un dispetto, quanto una sfottente manifestazione di stima per quanto hai scritto. Nessuno può permettersi una recensione di questo tipo........ cheers cheers cheers

    Riguardo alle mi personalissime, quanto relativissime, valutazioni posso dirti:

    1. dissento completamente sul giudizio relativo alla K340;
    2. concordo pienamente sul giudizio relativo alla HD-800, pilotata con driver 300B e trasformatori d'accoppiamento;
    3. ho apprezzato molto nel tempo la HD-650 senza le spugnette interne, ritenendola una eccellente cuffia in accoppiata con driver 300B. Anche se le preferisco la HD-600.

    Riguardo ai driver, ho apprezzato molto l'accoppiata HD-800/ADO (come ti avevo peraltro già evidenziato) mentre mi è piaciuto, ma senza emozioni particolari, il VHF-1, provato peraltro solo con la HD-800.


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    Messaggio Da madmax Lun Lug 11 2011, 18:57

    Voglio ringraziare Guido per avermi convinto,grazie al suo entusiasmo,a non vendere più la HD 800 La favola breve è finita (HD 800 e altre cuffie) 456861

    Attualmente la ascolto molto con il mio Woo Audio WA5-LE 300B e ne sono molto soddisfatto sunny sunny

    Grazie ancora Zio applausi cheers applausi cheers


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    Messaggio Da Lo Zio Lun Lug 11 2011, 19:08

    Massimiliano,
    ma che, scherzi? Grazie a te e a tutti gli amici, che vi siete fidati a inviarmi oggetti così preziosi.
    Per me si è trattata di una prova davvero istruttiva e sono felice se sono riuscito a comunicare almeno una piccola parte del mio entusiasmo.
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    Messaggio Da Ospite Lun Lug 11 2011, 19:30

    Caro Zio, se c´é la volontá le favole non finiscono mai.
    e soprattutto in quest´ultimo periodo c´é tanta bella roba in giro
    aldo
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    Messaggio Da realmassy Lun Lug 11 2011, 19:35

    Alota ha scritto:Caro Zio, se c´é la volontá le favole non finiscono mai.
    e soprattutto in quest´ultimo periodo c´é tanta bella roba in giro
    aldo
    Caro Aldo, non so nel caso dello Zio, ma nel mio non si tratta di volonta'!! La favola breve è finita (HD 800 e altre cuffie) 424797


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    Messaggio Da il giullare Mar Lug 12 2011, 00:13

    ...musica...
    e parlar di musica...
    forse stasera sono la medesima cosa...!!!

    è un mondo dificile!!!
    Servo Vostro.
    il giullare.
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    Messaggio Da ado Mar Lug 12 2011, 17:30

    ...i ricordi non scompaiono ma si inabissano in una fossa solipsistica e la loro estrazione per il racconto esige il forcipe. Ci vuole delicatezza e voglia per non danneggiarli...

    e meno male...!! cheers

    Grazie Guido; ora ne sò di più anch'io. La favola breve è finita (HD 800 e altre cuffie) 588790

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    Messaggio Da vulcan Mar Lug 12 2011, 19:42

    applausi applausi applausi applausi applausi

    Appassionante lettura sunny La favola breve è finita (HD 800 e altre cuffie) 775355



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    Messaggio Da Carlito Mar Lug 12 2011, 23:57

    Congratulazioni Zio, ottimo resoconto. Le aspettavo da tempo.

    Tuttavia mi convinco sempre più che gli abbinamenti rendono variegate e soggettive le nostre impressioni, basate comunque sui propri gusti.

    Ho avuto la 800, ho la 340, posseggo un VHF1 all mode, ne ho realizzato uno con transistor differenti, ho ascoltato anch'io l'ADO dei primi momenti, che sembra essere rimasto tale, nel tempo.

    Concordo sul fatto che entrambi Ado e VHF1 non facciano tirare i capelli alla 340, ma ad una 340 bilanciata debbo dire che il VHF1 le tira la corda. Ma rimane una cuffia difficile. Ne ho avute 2, entrambe diverse dal cielo alla terra.

    La 800 l'ho sentita splendidamente attacata all'uscita (ripartizionata secondo lo schema di Nelson Pass) ad un ibrido.
    Eccellente. Semplicemente eccellente.

    Dove il VHF1 da' il meglio di se' è con la denon D5000. Una classe e una presenza che lascia la 800 in seconda fila, nel catalogo delle mie scelte personali.

    Ritornando al tuo resoconto, non mi ritrovo in generale con le descrizioni o i paragoni circa la timbrica ingentilita dell'ADO, e col fatto che il VHF1 sia sempre pronto ad essere energico, quasi senza raffinatezza.

    A mio modo di ascoltare, ADO propone il messaggio sonoro quasi senza apparire. Potrebbe essere un vantaggio, eh.
    Vhf1 propone il messaggio sonoro con energia, laddove è richiesta, unita ad una alta raffinatezza costante.

    Non escludo sia dovuto, quasi certamente, al fatto che alcuni condensatori li ho messi e levati, apprezzando la differenza, notevolmente. Col Vhf1 ci ho giocherellato, e nel mio contesto (parlo di un lettore cd Cyrus) le differenze ci sono e sono apprezzabilissime. tanto che mi fecero esprimere "suona quasi come un valvola Brimar nel pre". noterete il quasi spero.

    Con questo, comunque ti ringrazio per il tuo piacevole resoconto. E' gradita occasione per uno scambio di opinioni.
    applausi applausi

    I 2 ampli hanno caratteristice differenti, e sonicamente lo fanno notare. Altrimenti avremmo tutti un solo ampli, se cosi' non fosse. cheers


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    Messaggio Da Ospite Mer Lug 13 2011, 00:18

    Carlito ha scritto:Congratulazioni Zio, ottimo resoconto. Le aspettavo da tempo.


    Con questo, comunque ti ringrazio per il tuo piacevole resoconto. E' gradita occasione per uno scambio di opinioni.
    La favola breve è finita (HD 800 e altre cuffie) 326688 La favola breve è finita (HD 800 e altre cuffie) 326688

    I 2 ampli hanno caratteristice differenti, e sonicamente lo fanno notare. Altrimenti avremmo tutti un solo ampli, se cosi' non fosse. La favola breve è finita (HD 800 e altre cuffie) 22474
    piccolo o.t.:tu scompari per mesi e poi riappari cosí e per questo ti domando:
    che ci dici del tuo betaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa????????????????????????????????????????
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    Messaggio Da biscottino Mer Lug 13 2011, 19:53

    Una attenta e precisa disamina dello Zio GUido, che mi trova piuttosto d'accordo, alcuni spunti intelligenti che possono alimentare una discussione sul discorso dell'headstage e sulla percezione maggiore di alcune frequenze a discapito di altre, che magari col tempo approfondiremo.
    Qualche perplessità anche sul vhf-1, lecite, perplessità che ha avuto anche Alex, creatore del progetto da molti acclamato(anche da me nella precedente versione), nel particolare, voglio postare una parte della mail ricevuta da Alex, che ha avuto anche lui modo di ascoltare il vhf-1 assemblato da MHZ.

    Alex:

    Ciao Salvatore, ho aperto il pacco ed è tutto a posto, l'ampli non ha riportato alcun danno da trasporto.

    Ieri sera l'ho acceso e gli ho collegato l'AQVOX USB2 D/A, il dac che uso ormai da molto tempo per i miei ascolti.

    Mi dispiace Sal, ma credo che tu non abbia ancora ascoltato il VHF-1. Quello che ho sentito ieri sera non si avvicina neanche, è un'altra cosa!

    Insomma, non mi piace proprio come si sente...

    Alex mi ha promesso che sarebbe andato a fondo della questione, cercando di capire cosa non è andato nel verso giusto nell'assemblaggio della macchina che ricordo ai piu', è stata modificata dalla versione basic all'ultima piu' performante, la "e", cosi' capiremo perchè questo vhf-1 non suona come l'originale.

    Sal.

    PS. Sono d'accordo con Carlo sul discorso k340, una cuffia che per essere pilotata a dovere ha bisogno di grandissima energia, parliamo di una 2x400ohm, essendo una due vie(?!?), per cui non è una cuffia per un buco qualsiasi.

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    Messaggio Da Lo Zio Dom Lug 17 2011, 21:09

    Attendiamo il responso del prode Bandalex, allora! Anche perchè c'è il concreto rischio mi abbiate fatto fare mezzo lavoro per nulla affraid

    @Carlito: se intendo bene, tu preferisci il VHF-1 (che a questo punto ancora non conosco santa ) all' ADO, giusto? Tu scrivi che l' ADO tende a scomparire: non so se sono in tutto d' acordo, nel senso che una sua fisionomia l' amplificatore di Domenico mi pare averla, col suo offire un suono tal quale si ascolta a una distanza di una quindicina di metri, ma la tua annotazione mi consente di rimediare a una dimenticanza. L' amplificatore ADO fa suonare in modo diverso le diverse cuffie colegategli. Forse era deducibile da quanto scritto all' inizio, ma credo valga la pena esplicitarlo.

    Sulla 340, leggo siete tutti in dissenso, ma l' ampli di ADO non aveva alcun problema a muoverla (nemmeno quello inviatomi da Salvatore), ma, in tutte le varie prove che ho condotto, più l' ho ascoltata e più ho trovato inspiegabile la sua buona fama.


    In linea generale, al di là persino delle cuffie oggetto del mio modesto trattatello, mi piacerebbe se vi esprimeste sui due punti che ho cercato di accennare alla fine, ovvero la correzione della cuffia ad opera dell' elettronica, per cui a una cuffia chiara andrebbe abbinata un amplificatore scuro, e la percezione della dinamica. Mi sembrano due idola da porre decisamente in discussione.



    Ultima modifica di Lo Zio il Dom Lug 17 2011, 21:23 - modificato 1 volta.
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    Messaggio Da vulcan Dom Lug 17 2011, 21:15

    La 340 è un oggetto strano l'ho avuta per qualche tempo insieme alla ATH 9000 electret, per me andava meglio la seconda, ma presumo fosse legato all'ampli che usavo

    Se non ricordo male la regalai a Nik


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    Messaggio Da il giullare Lun Lug 18 2011, 00:34

    Carlito ha scritto:
    A mio modo di ascoltare, ADO propone il messaggio sonoro quasi senza apparire. Potrebbe essere un vantaggio, eh.

    Carlo

    ...e neppure da poco...!!!

    è un mondo dificile!!!
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    Messaggio Da Carlito Gio Lug 21 2011, 23:52

    Rispondo un po' a tutti:

    @Alota:
    scrivo poco, è vero, sono sempre più preso dal lavoro e dallo studio.
    Il beta è li' che mi aspetta triste.

    @Guido
    hai centrato il senso delle sensazioni che volevo esprimere, l'ampli regala la sua timbrica, è come si sforzasse di voler dire: "io ci sono eh".
    La diatriba sull'abbinamento di una cuffia chiara (per es. la 800) con un ampli scuro posso dire che non è sempre veritiera.
    Nel caso della 800, questa nobile Signora suona benissimo se pilotata a circa 110-120 Ohm. Sembra sia la morte sua un pilotaggio a media impedenza.

    Nel caso dell'Ado, questi mi sembra di capire sia un SE trattato con transistor dalle capacità tali da ricordarmi (in piccolo) i Nad di una volta. Vuole esprimere il messaggio con una certa naturalezza, quasi senza gridare "io ci sono", piuttosto vorrebbe dire: "vedi che ti porgo queste note, se le accetti, ascoltale".

    Fa suonare diversamente le cuffie, è vero, questa differenza la notai ed era evidente, spiccando subito all'orecchio.
    Al punto da farmi piacere cuffie anonime come le Philips 8900 e 9000. Con loro andava a braccetto, con cuffie un attimino più personalizzate, ne faceva risaltare le eccedenze di personalità.

    Tutto qui, e aggiungerei, aspettiamo anche i ritocchi di Alex sul VHF-1 di Salvatore.
    Quando dico che suona quasi come un valvolare, non esagero. Tutto dipende dall'assenza di un paio di condensatori "troppo" correttivi verso l'asciutezza del suono.
    Come scrissi, il VHF-1 suona bene a metà fra la versione e la f. ( o era d ed e ) bu??

    @Fabrizio:
    mi felicito che sei contento del suono di Ado, vuol dire che ti appaga, e questo è il punto: gioire del proprio modo di ascoltare.
    Auguri, avevo visto qualche foto del tuo Ado, un gran bell'apparecchio.

    Per il resto, in questi ultimi mesi sto facendo una scorpacciata di Cloud computing, che purtroppo nulla ha a che fare con la buona musica, anzi... studio una cosa che di fatto non esiste, tale è virtuale! Bah!


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    Messaggio Da Ospite Ven Lug 22 2011, 07:45

    Carlito ha scritto:Rispondo un po' a tutti:

    @Alota:
    scrivo poco, è vero, sono sempre più preso dal lavoro e dallo studio.
    Il beta è li' che mi aspetta triste.

    si, ma non te la puoi cavare cosí.
    aspetto un sostegno alle mie impressioni da, ormai, tantissimo tempo
    un altro forumer sta per avere un beta.
    sarebbe bello confrontare le proprie impressioni dato che io attualmente e da piú di un anno sono l´unico possessore scrivente e una persona(soprattutto il sottoscritto)non fa testo
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    Messaggio Da ado Ven Lug 22 2011, 12:28

    Ieri sera ho ripreso (sotto i ferri ed in test) un mio altro pre/amplicuffie ibrido, realizzato tre anni fa;
    sezione pre con ecc83+ecc82 (Philips selezionate bilanciatissime); sezione amplicuffie ("ado" fet+bjt);
    quell’ampli lo congegnai anche per sperimentare degli "incroci" tra le varie sezioni;
    infatti comprende dei relè che "sostituiscono" la sezione fet dell’amplicuffie con i triodi del pre, che così pilotano lo stadio di uscita (che non è single ended ma simmetria complementare);

    prove già fatte in passato; confermato anche ieri; con i triodi non ha quella "magia";

    insisto;
    interpongo una rete che modifichi l’interfacciamento tra l’uscita dei triodi e l’ingresso dei bjt finali; nessun miglioramento; devono esserci quei fet (oltre che quei bjt e quei cond.).

    Mi sono riletto la preziosa "report collection" (24 report; un doc. di 28 pagine), frutto della collaborazione, competenza ed impegno di tanti esperti, che anche qui ringrazio;
    il filo d’unione delle impressioni riportarte cè ed è ben solido (ricorrente, quasi sistematico);
    insomma emerge che quell’ampli ha una sua connotazione specifica; efficace nella sua neutralità frutto di un massimizzato equilibrio e trasparenza al transito del segnale;
    direi che tratta al meglio ciò che gli arriva dalla sorgente e rende alle cuffie un pilotaggio senza forzature, che consente ad esse di esprimere le proprie qualità "naturali" di trasduttore.

    Ma forse esistono anche cuffie che piacciono di più quando sono "modellate" dall’ampli.


    Dom

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