Un saluto a tutti, voglio condividere con voi una comparativa tra cuffie che ho potuto fare qualche settimana fa, avendole avute contemporaneamente in casa.
Trattasi della Sennheiser hd 598 (quella color beige) e della Audio-Technica ath-m50x in finitura “Gun Metal”.
La precisazione sul colore della 598 non è causale, perché esiste una versione closed back di colore nero pressoché identica, mentre la beige mi risulta esistere solo aperta: nel collocamento dei prodotti in gamma, trovo Sennheiser generalmente poco chiara, e anche sui prezzi di listino i tedeschi si tengono spesso molto larghi (tanto che la 598 è venuta via con un forte sconto); mentre Audio-Technica colloca la 50 nel novero dei prodotti professionali, con scontistica molto risicata e promozioni molto rare.
Le cuffie sono agli antipodi come tipologia (la Senny è aperta, la AT chiusa), ma molto simili come fascia di prezzo...diciamo che lo “street price” si aggira intorno ai 150 euro.
Vi chiederete: perché un confronto tra una cuffia aperta e una chiusa? Lo ritengo molto utile per chi volesse approcciare per la prima volta al mondo cuffie in maniera consapevole (come ho iniziato a fare io qualche mese fa).
L’uso ed il fine per i quali le due cuffie sono state concepite è abbastanza diverso: la Senny è una cuffia da home hi-fi, la AT invece viene definita "monitor" ed è molto apprezzata negli studi di registrazione.
Le cuffie sono assimilabili invece, oltre che per il prezzo, per il fatto che ambedue sono “over ear”, nonché per alcuni dati elettrici, in particolare l’impedenza molto bassa, che le rende adatte anche ad un ascolto tramite dispositivi portatili.
Più avanti tornerò sui dati tecnici, partiamo intanto dagli elementi esteriori:
Costruzione ed estetica:
La costruzione è in materiale plastico per ambedue, ma la Sennheiser è di fattura superiore, molto più rifinita e curata anche nei dettagli (pads in velluto, archetto in ecopelle, intarsi in finta radica); non discuto sul gusto che è sempre soggettivo (avrei magari preferito un colore meno classico del beige), ma oggettivamente è ben realizzata e la qualità dei materiali - almeno quella percepita - è eccellente.
Di contro la Audio-Technica risulta meno curata; la ritengo anche meno riuscita esteticamente, ma tolte le valutazioni, la costruzione, seppur solida, risulta meno rifinita e in qualche tratto persino dozzinale.
La finitura richiama un grigio metallizzato scuro denominato “gun metal” (ma gli elementi metallici sono pressoché inesistenti).
Sul web ho letto qualche parere che loda la robustezza della giapponese; al momento si sono rivelate piuttosto solide ma non saprei dire quale delle due sia più robusta; prove di sforzo non ne ho fatte e la resistenza dello chassis si vedrà, ovviamente, alla lunga.
Dotazione:
Qui vince Audio-Technica a mani basse.
Mentre la Sennheiser arriva in una confezione blister senza sacchetto né custodia, con un solo cavo da 3 m e adattatore da 6,3 a 3,5, la AT 50 presenta un custodia rigida molto gradevole e robusta, un cavo spiralato da 3 m e uno normale da 1,2 m (comodo per collegarla al cellulare), con un adattatore da 3,5 a 6,3.
Ergonomia:
La più comoda è la tedesca. “Fitta” benissimo anche sulla mia testa, non proprio piccola, non stringe, i pads sono morbidi e soprattutto hanno quella forma ellittica che avvolge completamente l’orecchio; la Audio-Technica invece ha i padiglioni di forma circolare più regolare, e qualcuno con le orecchie più grandi potrebbe avere problemi a farle entrate (stavolta la cosa non mi riguarda); la giapponese inoltre risulta stringere un po’ troppo (forse anche per il fatto che, essendo chiusa, deve isolare nel miglior modo possibile); non mi è parsa scomoda, ma probabilmente potrebbe diventarlo dopo lunghe sessioni.
Suono:
Probabilmente è quanto più interessa a voi lettori, fermo restando che si tratta delle mie impressioni.
Le due cuffie vanno molto bene ma mi sento di preferire la AT come rendimento complessivo; benché la rf risulti più movimentata e con un andamento a “V” (anche se non troppo accentuato), la giapponese risulta più completa agli estremi di banda, più dettagliata, presenta una ottima separazione degli strumenti e un buon palcoscenico; la Senny è un po’ leggera in basso e con il tipico timbro di fabbrica che la porta ad essere molto più morbida e gradevole per ascolti rilassati, ma meno dettagliata della AT.
La 598 da buona cuffia aperta risulta preferibile per il palcoscenico, anche se non ho notato sfigurare la AT50 in questo parametro.
Ricordo che l’impedenza é molto simile, così come il rendimento acustico (benché la giapponese sia meno sensibile): ambedue risultano molto facili da pilotare con il mio Prism Sound Callia, dotato di un uscita cuffia molto curata.
Ribadito che le impressioni di ascolto sono molto soggettive, a maggior ragione quando si parla di cuffie dato va tenuto conto anche della forma anatomica dell'orecchio e del padiglione auricolare di ognuno, passo ad elencarvi i dati tecnici delle due cuffie, con tanto di grafico della risposta in frequenza, presa dalla svariate prove fatte sul web.
HD 598 ATH-m50x
Fitting Over-Ear Over-Ear
Peso 0.6 lbs (270g) 0.63 lbs (285g)
Impedenza 50 Ω 38 Ω
RF 12 - 38500 Hz 15 - 28000 Hz
Sensibilità 112 dB 99 dB
HD 598
ATH-m50x
Che dire…spero di aver fatto cosa gradita nell'elencare sensazioni, pregi e difetti di due cuffie abbastanza “entry” come prezzo e prestazioni, mettendole a confronto secondo le mie (limitate) possibilità di tempo e di risorse.
A voi la parola, laddove vogliate intervenire, ed un saluto.
Trattasi della Sennheiser hd 598 (quella color beige) e della Audio-Technica ath-m50x in finitura “Gun Metal”.
La precisazione sul colore della 598 non è causale, perché esiste una versione closed back di colore nero pressoché identica, mentre la beige mi risulta esistere solo aperta: nel collocamento dei prodotti in gamma, trovo Sennheiser generalmente poco chiara, e anche sui prezzi di listino i tedeschi si tengono spesso molto larghi (tanto che la 598 è venuta via con un forte sconto); mentre Audio-Technica colloca la 50 nel novero dei prodotti professionali, con scontistica molto risicata e promozioni molto rare.
Le cuffie sono agli antipodi come tipologia (la Senny è aperta, la AT chiusa), ma molto simili come fascia di prezzo...diciamo che lo “street price” si aggira intorno ai 150 euro.
Vi chiederete: perché un confronto tra una cuffia aperta e una chiusa? Lo ritengo molto utile per chi volesse approcciare per la prima volta al mondo cuffie in maniera consapevole (come ho iniziato a fare io qualche mese fa).
L’uso ed il fine per i quali le due cuffie sono state concepite è abbastanza diverso: la Senny è una cuffia da home hi-fi, la AT invece viene definita "monitor" ed è molto apprezzata negli studi di registrazione.
Le cuffie sono assimilabili invece, oltre che per il prezzo, per il fatto che ambedue sono “over ear”, nonché per alcuni dati elettrici, in particolare l’impedenza molto bassa, che le rende adatte anche ad un ascolto tramite dispositivi portatili.
Più avanti tornerò sui dati tecnici, partiamo intanto dagli elementi esteriori:
Costruzione ed estetica:
La costruzione è in materiale plastico per ambedue, ma la Sennheiser è di fattura superiore, molto più rifinita e curata anche nei dettagli (pads in velluto, archetto in ecopelle, intarsi in finta radica); non discuto sul gusto che è sempre soggettivo (avrei magari preferito un colore meno classico del beige), ma oggettivamente è ben realizzata e la qualità dei materiali - almeno quella percepita - è eccellente.
Di contro la Audio-Technica risulta meno curata; la ritengo anche meno riuscita esteticamente, ma tolte le valutazioni, la costruzione, seppur solida, risulta meno rifinita e in qualche tratto persino dozzinale.
La finitura richiama un grigio metallizzato scuro denominato “gun metal” (ma gli elementi metallici sono pressoché inesistenti).
Sul web ho letto qualche parere che loda la robustezza della giapponese; al momento si sono rivelate piuttosto solide ma non saprei dire quale delle due sia più robusta; prove di sforzo non ne ho fatte e la resistenza dello chassis si vedrà, ovviamente, alla lunga.
Dotazione:
Qui vince Audio-Technica a mani basse.
Mentre la Sennheiser arriva in una confezione blister senza sacchetto né custodia, con un solo cavo da 3 m e adattatore da 6,3 a 3,5, la AT 50 presenta un custodia rigida molto gradevole e robusta, un cavo spiralato da 3 m e uno normale da 1,2 m (comodo per collegarla al cellulare), con un adattatore da 3,5 a 6,3.
Ergonomia:
La più comoda è la tedesca. “Fitta” benissimo anche sulla mia testa, non proprio piccola, non stringe, i pads sono morbidi e soprattutto hanno quella forma ellittica che avvolge completamente l’orecchio; la Audio-Technica invece ha i padiglioni di forma circolare più regolare, e qualcuno con le orecchie più grandi potrebbe avere problemi a farle entrate (stavolta la cosa non mi riguarda); la giapponese inoltre risulta stringere un po’ troppo (forse anche per il fatto che, essendo chiusa, deve isolare nel miglior modo possibile); non mi è parsa scomoda, ma probabilmente potrebbe diventarlo dopo lunghe sessioni.
Suono:
Probabilmente è quanto più interessa a voi lettori, fermo restando che si tratta delle mie impressioni.
Le due cuffie vanno molto bene ma mi sento di preferire la AT come rendimento complessivo; benché la rf risulti più movimentata e con un andamento a “V” (anche se non troppo accentuato), la giapponese risulta più completa agli estremi di banda, più dettagliata, presenta una ottima separazione degli strumenti e un buon palcoscenico; la Senny è un po’ leggera in basso e con il tipico timbro di fabbrica che la porta ad essere molto più morbida e gradevole per ascolti rilassati, ma meno dettagliata della AT.
La 598 da buona cuffia aperta risulta preferibile per il palcoscenico, anche se non ho notato sfigurare la AT50 in questo parametro.
Ricordo che l’impedenza é molto simile, così come il rendimento acustico (benché la giapponese sia meno sensibile): ambedue risultano molto facili da pilotare con il mio Prism Sound Callia, dotato di un uscita cuffia molto curata.
Ribadito che le impressioni di ascolto sono molto soggettive, a maggior ragione quando si parla di cuffie dato va tenuto conto anche della forma anatomica dell'orecchio e del padiglione auricolare di ognuno, passo ad elencarvi i dati tecnici delle due cuffie, con tanto di grafico della risposta in frequenza, presa dalla svariate prove fatte sul web.
HD 598 ATH-m50x
Fitting Over-Ear Over-Ear
Peso 0.6 lbs (270g) 0.63 lbs (285g)
Impedenza 50 Ω 38 Ω
RF 12 - 38500 Hz 15 - 28000 Hz
Sensibilità 112 dB 99 dB
HD 598
ATH-m50x
Che dire…spero di aver fatto cosa gradita nell'elencare sensazioni, pregi e difetti di due cuffie abbastanza “entry” come prezzo e prestazioni, mettendole a confronto secondo le mie (limitate) possibilità di tempo e di risorse.
A voi la parola, laddove vogliate intervenire, ed un saluto.