stai facendo il miglior lavoro possibile, ma non è l'ottimale... stai usando dei filtri parametrici a fase minima e l'unica cosa che stai osservando è la risposta in frequenza.
Quando però modifichi la risposta in frequenza non puoi fare a meno di intervenire anche sulla fase... finche sono frequenze per le quali il comportamento dell'ambiente è anch'esso a fase minima non ci sono problemi ma dove questo non accade è probabile che tu stia peggiorando un aspetto mentre cerchi di migliorare l'altro.
Tipicamente il comportamento è a fase minima alle basse frequenze ma anche in quella gamma non è sempre così:
http://www.roomeqwizard.com/wizardhelpv5/help_en-GB/html/minimumphase.html
Ci sono problemi della risposta in frequenza che puoi affrontare solo intervenendo sulla fase, cosa che non puoi fare con successo utilizzando filtri a fase minima:
http://diracdocs.com/Understanding%20more.pdf
In poche parole il risultato che puoi ottenere manualmente con l'EQ dei tuoi diffusori, per quanto tu sia bravo, è necessariamente peggiore di quello che puoi ottenere con lo strumento che hai scelto da tempo (Dirac Live)
Io mi concentrei sulla definizione della curva target, variazioni anche di un solo dB su un'ampia regione di frequenze portano a udibili differenze ed è significativo come variazioni della risposta in frequenza possano essere percepite come aspetti di tutt'altra natura, come ad esempio la posizione delle voci e la profondità della scena... se ne parla qui:
http://forum.videohifi.com/discussion/355313/curve-target-#Item_3
@ rphal
se il calabrone è Calabrese e ti riferisci ad aspetti come il wall dip, risonanze modali, tre pareti ecc. ecc. sull'esistenza del problema ha certamente ragione.
Tutti i comuni ambienti hanno questo tipo di problemi, non è certo una novità visto che si è iniziato ad affrontare il problema negli anni nei quali lavoravo nel settore... ahimè molto tempo fa
Ciao, Flavio