Edmond ha scritto:Vito, dovresti charirci meglio cosa intendi per "certi files" e come "partecipi tu all'evento di riproduzione di certi files..........
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Analoga esperienza si prova quando si passa dalla musica degli archi ad un pezzo di musica elettronica o rock molto ricco di alte frequenze... La sensazione di fastidio d'ascolto è generalmente quasi immediata.... Occorre pertanto "resettarsi" per poter far cancellare la "curva di risposta" impostata dal nostro cervello....
Passato il forzato adattamento precedente, la musica rock appare quasi normale e dopo pochi minuti d'ascolto, generalmente, la riproduzione appare normale........
Ma è forse cambiato l'impianto??? Certamente no! Siamo noi il ricettore fuori posto...........
Per questo dico, Vito, se le percezioni che hai a seguito dell'ascolto di quei files dipendono dalla tua presenza all'ascolto o meno... Se tu fossi li ad ascoltare, è normale che la tua percezione venga alterata dall'adattamento alle condizioni al contorno.
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Puoi spiegare meglio la questione della colorazione del suono dell'impianto dovuta all'uso "di certi files"??? Soprattutto la questione della colorazione permanente, che mi sfugge...
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Spiego meglio.
In linea generale, per me l'impianto non deve costringermi a nessun "reset" cerebrale quando passo da un brano all'altro. Se questo succede, c'è qualcosa che non va. Nel senso che mai dal vivo ho avuto problemi di fastidio dall'ascolto di violini per orchestra o chitarre elettriche (a meno che l'impianto audio facesse veramente schifo, in quest'ultimo caso). Ma questa è la mia opinione personale. Poi, certo, io utilizzo un sistema di riproduzione digitale, il CD, che non è proprio un toccasana in gamma alta.... ma che vuoi farci, si fa quello che si può.
DEtto questo, io parlo di file di rodaggio fatti girare sull'impianto lettore CD+ampli+cuffia
in mia assenza per cicli di un'ora circa. Io non passo un'ora a sentire fischi di rodaggio dalle cuffie, penso chiunque al mio posto farebbe i suoi comodi mentr eil disco "di rodaggio" gira....
Né credo che debba interessarci come sono fatti i file in questione: nel senso che se un sistema audio non può modificarsi temporaneamente a seguito del funzionamento continuato con file audio critici, questo non deve succedere qualunque sia la natura del file audio che ci faccio girare. O no?
Avevo preso l'abitudine di far girare per il riscaldamento (non servirà, ma comincio l'ascolto sempre un'ora dopo l'accensione degli apparecchi), nel mio sistema audio in cuffia, un file realizzatomi per il rodaggio della gamma media. Ho dovuto smettere questa abitudine perché il suono acquistava molto di metallico, come se alcune frequenze del medioalto fossero accentuate, dopo aver fatto girare il file (in mia assenza) per un'ora nell'impianto. Inoltre alcune registrazioni finivano per presentare una accentuazione del riverbero ambientale finanche fastidiosa. Smesso di effettuare questi "riscaldamenti forzati" dell'impianto, il suono dello stesso è tornato "normale" nell'arco di circa cinque ascolti, protratti con un ritmo medio di una scolto ogni tre giorni.
Essendo protratto il tempo di "ritorno alla normalità", faccio fatica a pensare che possa essersi trattato delle mie orecchie, o di problemi congiunturali della rete (elettrica) in quel momento.
Sottolineo: io non asserisco nulla su quale possa essere il fenomeno che ha provocato questa serie di eventi. Mi domando solo se c'è una spiegazione in merito. Che però non può essere una accusa di mia sensibilità alle allucinazioni: troppo comodo
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Le mie cuffie sono elettrostatiche.
Ciao
P.S.: anch'io sono molto sensibile alla gamma alta dei sistemi audio, quindi anch'io come "Edmond" non amo sistemi con la gamma alta innaturalmente radiografante...