Edmond ha scritto:Grazie Gian, spero che così capiscano meglio......... Evidentemente non riesco a spiegarmi.....
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Edmond ha scritto:Grazie Gian, spero che così capiscano meglio......... Evidentemente non riesco a spiegarmi.....
Fausto ha scritto:Scusa tanto, sai com'è vicino a "loculo"........
Non vedendo altri Fausti........
Scusa ancora Pluto
Edmond ha scritto:Pilotare un diffusore non è come guidare una macchina o una moto........... Il diffusore DEVE essere alla portata dell'utente che lo acquista, fornendo delle prestazioni medio-alte sin da subito, con qualsiasi accoppiamento di elettronica previsto dal costruttore....... Se non accade, ribadisco, progetto o progettista fallati.....
Io la Gallardo non l'ho mai fatta fumare, se non in pista in controsterzo in curva............
iano ha scritto:Io le Avantgarde duo le ho ascoltate a casa di un amico pilotate da due finali Klimo Beltaine.
Il posizionamento delle casse era sciagurato perchè non era possibile fare altrimenti.Pure sembravano suonare bene grazie anche ad alcune malizie,come mettere diffusori di Elmotz sul tetto obliquo tipo mansarda.
Un'altra cosa che mi ha sorpreso è,nostante il mio amico mi indicasse categoricamente il punto di ascolto ideale,a me tenere quella posizione non è sembrata cosa di stringente necessità.
un minimo di fatica di ascolto c'era,ma più che accettabile considerato il posizionamento obbligato.
In generale quindi non mi sono parse casse difficili,ma prima di comprarle mi chiederei se ci ho l'ambiente e solo dopo mi chiederei se ci ho i soldi e io non ce li ho tutte e due.
Certo qualunque impianto poi merita di essere pilotato a dovere,ma se l'ascolto delle avantgarde in negozio mi stuzzicasse e decidessi di comprarle vorrei che il negoziante me le mettesse a punto lui a casa.Ma se poi non mi piacciono a casa mia come và a finire?
Diciamo che mi sembrerebbe giusto pagare il disturbo.
Ma ripeto io non potrei mai comprarle,ma non mi dispiacerebbe passare intere giornate da Atelier del Suono ad ascoltarle a scrocco.
Però non lo farei mai perchè mi sentirei appunto uno scroccone.
Mi sentirei più a mio agio se potessi pagare un biglietto per entrare,come al cinema.
Lo stesso dicasi per le Cessaro delle quali ricordo una bella recensione di Daniele Pons e Mayandi.Dicevano in sostanza che produrre un oggetto così valido,ma anche così audace, ci vuole molto molto coraggio..
Ciao Sebastiano.