Da Pacecio Mar Nov 21, 2023 9:40 am
Dal basso della mio udito fallace lo trovo silenzioso, un bel nero, per intenderci tendente all’oled (per usare una metafora visiva). Il livello di dettaglio e separazione lo trovo anche questo superiore all’RU7, senza però essere mai aspro o tagliente. I suoi alti hanno un ottimo livello di dettaglio, decisamente superiore all’ RU7. Lo trovo meno caldo del cayin, con un bel punch dei bassi ed una buona estensione (quest’ultima lievemente superiore ad RU). I medi li definirei deliziosi (per il volume ed il costo), le voci hanno carattere e si percepiscono molte sfumature che mi mandano in brodo di giuggiole. Gli strumenti acustici, soprattutto le corde (impazzisco per oud, liuto, mandolino e chitarra), sono resi con una naturalezza che mi ha sorpreso ed una timbrica davvero naturale. Anche relativamente alla profondità, separazione e dettaglio, lo vedo superiore. Il dettaglio (forse la cosa che più mi piace) tuttavia non si traduce in asprezze o ascolti prolungati affaticanti. Gli alti mi piacciono molto, quasi sempre esenti (nei limiti della qualità della registrazione e del hw a cui viene affiancato) da fastidiosi picchi. Forse l’unico ambito in cui l’RU7 potrebbe essere lievemente migliore nella resa è l’ampiezza della scena. Anche usato in modalità desktop lo trovo superiore (anche se la mia catena per ascolto con diffusori non è nulla di eccezionale) la resa sull’ultimo album della compianta Carla Bley (in cd) era ottima, collegata con cavo ottico da lettore cd (Marantz cd 6007, a Denon Pma 600ne, diffusori Elac debut ). Un altro elemento, ma non lo conterei molto stante la presenza della batteria, è la capacità di pilotaggio di molte cuffie overear, la resa con spirit Torino Rafiante e Focal Clear, la trovo superiore. Anche il DSP è stato molto ben sviluppato, assieme al cross-feed, non pensavo ma mi sono trovato spesso ad utilizzarlo, soprattutto il cross-feed, per ovviare alla eccessiva separazione dei canali in alcune vecchie registrazioni. Circa l’assenza di uscita bilanciata non mi manca tanto, la cura nella progettazione è tale che, a mio avviso, la resa finale, rispetto ad altri dac trasportabili e dongle bilanciati, fa sì che l’ascolto non subisca detrimento da questa “assenza”. Devo dire che per quel che ho potuto constatare, i prodotti della chord in generale mi sono sempre sembrati molto ben fatti, al netto degli alti prezzi.
Nella speranza di essere stato utile, scusandomi per la scarsa precisione della descrizione delle qualità del Mojo 2, devo dire riassumendo che, per la mia esperienza ed udito, è superiore sotto quasi tutti i punti di vista.