Testina per ristampe mono moderne

Ciao a tutti. 
Non so voi, ma io trovo che le nuove ristampe di edizioni molto datate, spesso piene di gadget anche carini, difettino di alcune informazioni che sarebbero importanti, soprattutto quando le copertine sono quasi le esatte repliche delle originali.
Chiedo perciò ai più esperti se faccio danni utilizzando, per le ristampe moderne di dischi mono (per esempio le prime Goldberg incise da Gould), una testina mono (in particolare se si tratta di una true mono).
Nel dubbio utilizzo una testina stereo, poco male, però mi resta il tarlo...

Grazie e un saluto - Marco

La testina mono è nata per fare quello, perché danni?

Se la matrice originaria ha solo una modulazione orizzontale, non vedo perché una ristampa possa/debba avere anche una modulazione verticale. Mica è stereo... A meno che qualcuno non si diverta volutamente a fare catazze.
Diverso il discorso, pur se relegato sostanzialmente ai 78 giri, se la matrice originaria avesse solo la modulazione verticale. Ma anche in questo caso se nasce verticale, rimane verticale.
Il problema, tuttavia, è confinato ad incisioni fino alla seconda metà degli anni '30 del millennio scorso.
Se hai incisioni mono degli anni '50 e '60 sono tutte a modulazione orizzontale (che io sappia).

Pensavo che utilizzassero i nastri o addirittura i riversamenti digitali. Non credevo che ripartissero dalle matrici. Se è così sono ristampe a tutti gli effetri e non nuove edizioni.

Nuove edizioni possono essere remaster digitali,  ma poi si passa sempre attraverso in tornio. Se l'origine è mono...

non ho una risposta certa alla domanda formulata, nella mia esperienza effettivamente quando ascolto dischi mono degli anni 50 e 60 l'utilizzo della mia testina mono (at33mono) fornisce un risultato migliore rispetto ai set up con testina stereo mentre quanto ascolto ristampe moderne (seppur di livello audiophile.. tipo acoustic sounds, analogue productions etc) il risultato all'ascolto è sostanzialmente equivalente.. sul perchè mi sono posto anche io la domanda.. non ho una risposta certa.. la mia idea è che forse quelle moderne vengano realizzate su con macchinari nonrmalmente predisposti per vinili stereo e fermo restando che la traccia stampata è mono non cambia poi molto se si usa una testina mono o stereo, viceversa con i vinili mono d'annata evidentemente tutta la catena di produzione era mono e quindi l'uso di una testina stereo raccoglie un mare di rumore nella lettura del vinile e qui dunque l'uso di una testina mono da un evidente vantaggio all'ascolto. si tratta ovviamente solo dell'idea che mi sono fatto sulla base di questa diretta esperienza..

Le macchine da stampa dischi sono delle presse ove usando le due matrici riscaldano il vinile è quando parte la pressatura né esce un disco stampato su due lati, quindi l'unica cosa che può variare sono le matrici originali stereo o Mono a cui andranno abbinate le relative testine.
Non vedo problemi !!!!

Ok. Grazie per gli ultimi interventi. Quindi, nel dubbio, è meglio evitare di usare, per le nuove edizioni dei dischi mono, una testina "true mono" che, se non vado errato, non ha il movimento sull'asse verticale.