Gustard U18. Ho buttato via i miei soldi?

Mi stanno dicendo in tanti che il Gustard U18 è inutile abbinato al DAC Smsl DO200. I miglioramenti sarebbero impercettibili per via del chip uguale. Ho buttato via i soldi secondo voi? Forse sarà l'effetto placebo ma a me sembra che miglioramenti ci siano

Ho parecchi amici che ritengono l'U18 elemento importante per il miglioramento generale della qualità del suono, soprattutto se la si usa per passare da USB ad I2S. Personalmente non saprei dirti.

fabpatr ha scritto:Mi stanno  dicendo in tanti che il Gustard U18 è inutile abbinato al DAC Smsl DO200. I miglioramenti sarebbero impercettibili per via del chip uguale. Ho buttato via i soldi secondo voi? Forse sarà l'effetto placebo ma a me sembra che miglioramenti ci siano

Eccomi... allora io la uso la U18, vorrei capire bene la tua configurazione e poi ti spiego alcune cose per usarla al meglio.

La uso con l'Holo Spring3 KTE e altri amici con il DAC Gustard R26 (ma anche l'X26 Pro che ho avuto in prova anch'io per qualche settimana).

Se per "chip uguale" intendi la versione dell'interfaccia USB Xmos  Xu216 è vero ma l'implementazione è diversa per quello che riguarda l'R26 e la U18, i percorsi dei segnali non sono i medesimi soprattutto per alimentazione e terra.

Con un cavo USB speciale realizzato da Alberto K-Mood, devo dire che il risultato sonoro è davvero molto buono, grande silenzio di fondo, dinamica percepita e fluidità. 

Questo tipo di implementazione sembra essere il migliore dopo alcuni mesi di "smanettamenti" con questa interfaccia. 

poi ci sarebbe anche la faccenda del master clock esterno ma oltre ad una prova con il suo masterclock C18 non ho ancora fatto, devo provare alcuni prodotti più economici e che sembrano andare anche meglio.... ma vedremo....

Uso il Gustard con lo SMSL DO200 (XMOS XU-216). La mia catena è PC Roon con DSD on PCM sempre attivo (amo questo upsampling) --> cavo USB abbastanza costoso che va al Gustard U18 --> DAC SMSL DO200 --> amplificatore audio gd master 19 (consigliatomi proprio su questo sito e molto grato per la dritta perchè per me suona ottimamente) --> cuffia Hifiman Arya Stealth.
Ho voluto sentire sulla questione del Gustard il forum di Audio Science Review e mi hanno tempestato di equazioni e formule matematiche che avrò capito 1/100 di quello che intendevano. Ho capito solo che potevano dimostrare scientificamente l'apporto inutile del Gustard U18 all'interno della mia catena. Una volta ho seguito il loro consiglio sul Topping da loro tanto decantato e ho comprato una serie 90 che aveva misurazioni strabilianti. Le mie orecchie dopo un giorno di ascolto si sono rifiutate di andare oltre e l'ho restituito. Questo per dire che la musica veniva sì riprodotta con una definizione chirurgica, tutti i dettagli presenti ma non aveva un minimo di godibilità nell'insieme, almeno per me. Infatti le loro misurazioni dei DAC R2R sono quasi sempre pessime e guarda caso sono i DAC che, a prescindere dal valore economico, per me sono i migliori. Ho avuto un Hifiman EF400 e il Gustard R26. Altro che topping. Il Gustard l'ho dovuto restituire perchè costava troppo e sono rientrato dei soldi..

fabpatr ha scritto:Uso il Gustard con lo SMSL DO200 (XMOS XU-216). La mia catena è PC Roon con DSD on PCM sempre attivo (amo questo upsampling) --> cavo USB abbastanza costoso che va al Gustard U18 --> DAC SMSL DO200 --> amplificatore audio gd master 19 (consigliatomi proprio su questo sito e molto grato per la dritta perchè per me suona ottimamente) --> cuffia Hifiman Arya Stealth.
Ho voluto sentire sulla questione del Gustard il forum di Audio Science Review e mi hanno tempestato di equazioni e formule matematiche che avrò capito 1/100 di quello che intendevano. Ho capito solo che potevano dimostrare scientificamente l'apporto inutile del Gustard U18 all'interno della mia catena. Una volta ho seguito il loro consiglio sul Topping da loro tanto decantato e ho comprato una serie 90 che aveva misurazioni strabilianti. Le mie orecchie dopo un giorno di ascolto si sono rifiutate di andare oltre e l'ho restituito. Questo per dire che la musica veniva sì riprodotta con una definizione chirurgica, tutti i dettagli presenti ma non aveva un minimo di godibilità nell'insieme, almeno per me. Infatti le loro misurazioni dei DAC R2R sono quasi sempre pessime e guarda caso sono i DAC che, a prescindere dal valore economico, per me sono i migliori. Ho avuto un Hifiman EF400 e il Gustard R26. Altro che topping. Il Gustard l'ho dovuto restituire perchè costava troppo e sono rientrato dei soldi..

Il PC roon è Roon Rock o Roon Core su windows?

comunque sei in una condizione molto simile alla mia a mio avviso sono determinanti i cavi con cui entri nella U18, l'USB e altrettanto determinante l'I2s. Per inciso cavo costoso non è scontato che possa lavorare al meglio in tutte le situazioni, non avevo ancora la DDC ma con la SOtM io ed una mico ci siamo letterlamente scambiati i cavi, lui mi ha dato il Wireworld Platinum e io l'Audioquest Diamond, da lui il Platinum suonava troppo aggressivo con la sua amplificazione stato solido, mentre l'Audioquest èra più fluido e anche silenzioso, mentre da me l'aggressività in gamma medio alta del wireworld andava molto bene...

certo sono "equalizzazioni" che in qualche modo trovano il tempo che trovamo, ma ci stanno e alla fine ci fanno migliorare a volte di poco a volte di più la nostra esperienza di ascolto. Tutto qui.

Se non fossimo lontani potrei farti provare i miei cavi oppure potrei anche spedirteli, per capire appunto..

Tutto sommato si tratta di un pò di 'tana del coniglio'. Con Roon (non il nucleo) che mi fa l'upsampling in DSD e la strumentazione che posseggo, ammetto che provo godimento nell'ascolto della musica. Secondo me quando si hanno queste sensazioni di completezza occorre sapersi fermare altrimenti si innesca il classico meccanismo del "si ma aggiungendo anche questo forse miglioro" e senza accorgersene vanno via un sacco di soldi. O si fa un upgrade serio tipo il tuo Holo Spring3 KTE che ritengo sia un end-game oppure meglio accontentarsi del buono che si ha (che non è poco considerato che ascoltavo la musica con il walkman  )

fabpatr ha scritto:Tutto sommato si tratta di un pò di 'tana del coniglio'. Con Roon (non il nucleo) che mi fa l'upsampling in DSD e la strumentazione che posseggo, ammetto che provo godimento nell'ascolto della musica. Secondo me quando si hanno queste sensazioni di completezza occorre sapersi fermare altrimenti si innesca il classico meccanismo del "si ma aggiungendo anche questo forse miglioro" e senza accorgersene vanno via un sacco di soldi. O si fa un upgrade serio tipo il tuo Holo Spring3 KTE che ritengo sia un end-game oppure meglio accontentarsi del buono che si ha (che non è poco considerato che ascoltavo la musica con il walkman  )

Sinceramente non si puù mai dire come avviene per i cavi in una catena come suonerà un componente, perché occorre appunto capire come muta l'equilibrio generale.

detto questo per quello che riguarda le interfaccie digitali e quindi anche i DAC, non è tanto una questione di aggiungere per migliorare, ma capire cosa occorre per ascoltare la propria sorgente digitale al meglio e sentirla suonare per le sue vere caratteristiche e non un insieme di disturbi e problemi del segnle digitale.

La U18 con i cavi giusti mi ha fatto sentire fondamentelmente il suono del mio DAC e finalmente cosa può apportare alla qualità d'ascolto nel mio impianto.

Tutto qui, nessuna rincorsa all'ultimo upgrade a mio avviso anche perché il cavo USB come ti ho descritto è facilmente relizzabile con pochi euro e il cavo I2s costa al massimo 70-80 Euro (facciamo 100 con la spedizione ecco)

Come vedete il Gustard X26 pro con Gustard U18?

fabpatr ha scritto:Come vedete il Gustard X26 pro con Gustard U18?

Prima hai scritto che hai restituito l'R26 perchè costava troppo, ma l'X26 Pro ha un prezzo simile (solo 100 euro in meno circa) Se vuoi prendere un dac d.s. allora a mio parere sarebbe meglio puntare sul nuovo A26.

fabpatr ha scritto:Come vedete il Gustard X26 pro con Gustard U18?

Quando ho avuto in prova l'X26 pro l'ho sempre usato con la U18 e mi piaceva, forse il migliore dei sigma delta che ho provato.

ma suona più "sintetico" dell'R26... ma se ti piace, è veloce e dinamico.

come ho già scritto fino alla noia ho sempre trovato il suono dei DAC R2R più credibile e "organico".

Ciao, scusate l’ignoranza… ma con R26 usato come
Streamer/DAC come si collega l’U18? Non si dovrebbe collocare tra Streamer USB e DAC i2S?

darkfenice ha scritto:Ciao, scusate l’ignoranza… ma con R26 usato come
Streamer/DAC come si collega l’U18? Non si dovrebbe collocare tra Streamer USB e DAC i2S?

Si confermo, l'R26 ha l'ingresso I2s e la U18 è pensato proprio per questo tipo di inserimento nella catena digitale.

Ciao a tutti,
Scusatemi ma non ho bene capito a cosa serve questo U18.
Io p.es. ho un gustard x16, potrei utilizzarlo?

genodave ha scritto:Ciao a tutti,
Scusatemi ma non ho bene capito a cosa serve questo U18.
Io p.es. ho un gustard x16, potrei utilizzarlo?

se non sbaglio è uno dei primi DAC della Gustard, controlla solo che il pinout della suo ingresso digitale I2s-H sia lo stesso dei dac attuali come l'X26 pro

ho provato a googolare in fretta e non sono riuscito a trovarla. sulla U18 il pinout Gustard è appunto quello di default.

E' una inferfaccia digitale che si interpone tra il tuo Player digitale, che può essere un PC o un laptop oppure uno streamer minimale e la reindirizza su un'altra tipologia digitale, preferibile la I2s quando suopportata da DAC, nel tuo caso si, occorre come ti ho detto controllare la piedinatura che sia identica.

Credo che l'x16 sia la quarta generazione di dac di Gustard... Non uno dei primi...  

Nella linea di prodotti il 16 è la catena da scrivania "entry" che prevede U16 - C-16 - X16 - H16.
Che sono rispettivamente interfaccia di connessione, clock, convertitore e amplificatore cuffie.

La linea 18 è il livello intermedio che è stata pensata per l'X18, anche in questa linea esiste il C18 ma non hanno mai rilasciato l'H18 (l'amplificatore cuffie).

La U18 come dice Mantra è una DDC ovvero un convertitore Digitale-Digitale che tipicamente serve per ripulire il segnale che arriva da una USB, se questa è particolarmente disturbata.
L'interfaccia USB infatti porta in eredità i famigerati 5V che in questi convertitori recenti non servono a nulla e se la sorgente (laptop o PC) è alimentato male possono compromettere la qualità di riproduzione.
In alternativa può essere usata se il convertitore ha solo ingressi SPDIF.

La U18 è una elettronica superiore alla U16, e la sua I2S (uscita proprietaria) è compatibile con tutti i Gustard.
La I2S in Gustard non sempre porta giovamenti perchè i primi modelli ad implementata chiedevano almeno 3V al Pin 18... Quindi si tratta di un percorso non realmente isolato.
Per quei modelli (x20, x22 ecc...) era sicuramente isolato meglio della USB che invece risente molto della sorgente.

Con i recenti (x16, 18, 26, A26 e R26) hanno cambiato pinout e il percorso è finalmente isolato, ma al tempo stesso hanno migliorato moltissimo anche l'implementazione della USB.
In particolare i dac della serie 26 (X, A e R) hanno in pratica una U18 già integrata a bordo, l'uso nei top di gamma è marginale, potrebbe invece incidere molto di più il Clock esterno C18.

Pertanto con una U18 o una U16 connessi al tuo x16 potresti avere miglioramenti, ascoltare differenze (più o meno evidenti) come non averli.
Dipende tutto da cosa hai a monte (PC e come è alimentato) e a valle (speaker, cuffie ecc...)...

Ottima dianima JackPollock.

La mia esperienza suggerisce sempre di provare e fondamentale è la qualità del cavo I2s tra la DDC e il DAC, Ho provato con cavi video HDMI e risultati scarsi, suono molto digitale, ma già con l'ottimo cavo che faceva Gustard il senso di pulizia e fluditità analogica erano notevoli (cavo ottimo anche come prezzo attorno agli 80 Euro).

Non per perorare la mia causa, in quanto ne sto vendendo una usata, ma non è costosissima e si rivende praticamente allo stesso prezzo

Con l'X26 pro che ha la medesima interfaccia Xmos 216 (mi pare= nel mio impianto lavorava molto bene, ma da un amico il risultato sembrava il medesimo. Però io ho un PC fanless con alimentatore swtiching mentre l'amico un NUC con il lineare....

c'è poco da fare occorre sempre provare, un conto le misure del laboratorio e un conto la situazione reale di ciascun impianto in case e impianti elettrici e dati (collegamento internet) differenti.

Questi paragoni li faccio sempre con le cuffie, gli speaker confondono perchè risentono troppo delle dinamiche ambientali e sebbene sia in una situazione coerente e simmetrica in entrambe le catene non ho un trattamento adeguato che mi permette un riferimento costante... I rumori che provengono dall'esterno o dagli appartamenti confinanti si sentono molto più dei "neri infrastrumentali" e altri descrittori qualitativi.


La U18 con il mio x26Pro connesso al Nucleus le differenze erano zero, anche rispetto alla I2S.
Ma se leggi le specifiche della serie 26 ritrovi praticamente tutti i componenti della U18 alimentazione e ingresso clock separata inclusi.
Stessa cosa dal Macbook dove però la I2s la spuntava anche se non con un distacco netto e percepibile con tutte le cuffie.

Esperienza diversa con le generazioni precedenti tipo l'x20Pro il cui ingresso USB è veramente rognoso e la U18 è consigliatissima a meno che non hai un trasporto dedicato molto curato lato USB.
In questo caso la sostanza cambia, tutto il fronte sonoro è arricchito in particolare aumentano densità e code armoniche (la persistenza nell'ambiente della nota).

L'x16 dell'amico non lo conosco... Bisognerebbe capire con cosa ascolta.

JacksonPollock ha scritto:In particolare i dac della serie 26 (X, A e R) hanno in pratica una X18 già integrata a bordo, l'uso nei top di gamma è marginale, otrebbe invece incidere molto di più il Clock esterno C18.

Credo che volessi scrivere U18...

Esatto... Refuso.

È sempre bello leggere i vostri commenti… come siete PRO! Io non utilizzando l’USB (Utilizzo NUC + ROON + Gustard R-26) non mi esprimo. Mi rimane sempre la voglia di provare ad affiancarci il Clock esterno… Ma come al solito non si trova un rivenditore che te lo possa fare ascoltare prima… Neanche di altre marche :( A scatola chiusa onestamente non me la sento…

Mi interessa il Gustard U18. Ho però un dubbio: dovrei obbligatoriamente collegarlo al DAC in coassiale. Mi pare però di capire che l'uscita migliore sia la I2S. È penalizzato nelle prestazioni, collegandolo in coassiale?

Attualmente da dove parte il segnale digitale e come entra nel tuo DAC? Diciamo che senza I2S è relativo cavo di qualità non esprime tutte le potenzialità ma potrebbe essere comunque un buon upgrade

Ho una U16  che uso in collegamento coassiale e ottico, il suono cambia in modo notevole, e non intendo meglio o peggio, ma cambia anche piu' che sostituire dac diversi.

Come contro prova  ho anche preso una interfaccia diversa, una Mutec 1.2, e il risultato sonico e di nuovo tutta un'altra direzione. Con entrambe gli apparecchi lo stage si allarga e gli estremi di banda si espandono, questa suggestione mi piace molto e le tengo.

Aggiungo, il silenzio e' totale, e questo era lo scopo iniziale per cui ho preso l'interfaccia, il laptop produceva rumore via usb, anche con cavo 'fighetto'

Agg. Ho preso bel cavo I2s, io differenze tra Spdif e I2s non ne sento, per le mie orecchie scarsamente performanti e' inutile spendere soldi 

Confermi la stessa esperienza di cui scrivevo sopra.

L'x26Pro che vedo nella tua foto con una sorgente USB pulita o SPDIF anche nel mio caso vede differenze zero, anzi se è ottimizzata e isolata la USB potrebbe anche suonare meglio.
Con il mio Matrix è così: I2S e USB del Gustard sono identiche, preferisco la USB solo perchè riesco a far passare più formati.