Alcune premesse.
1)I tubi NOS, non sono tutti uguali. Esiste NOS antichissimo che richiede specifiche precauzioni e NOS meno esigente.
Di che si parla? tubi a riscaldamento indiretto o diretto? in torio tungsteno oppure a ossidi?
2) I tubi NOS in linea di massima, come già sottolineato dal bravissimo heartbreaker ( che ricordo con affetto ), non avrebbero bisogno di essere risvegliati. Non sono "cadaveri" in criostasi.
Detto questo, più che di risvegli, avrebbero bisogno di gente sveglia in grado di comprendere che i tubi prima si testano a banco e dopo si utilizzano nei circuiti audio normali. Perché?
Per verificare le reali condizioni di un tubo, semplificando, devi poterlo accendere con precisione, devi poter fare arrivare un'alta tensione regolabile, devi poter regolare la corrente circolante attraverso una tensione negativa alla griglia controllo. Ancora, perché? Per verificare i parametri ( NOS non significa in perfette condizioni ) non puoi usarlo in un circuito audio e farlo ad orecchio. Per vedere se ci sono leakages tra gli elettrodi, serve un minimo di analisi, se devi verificare eventuali correnti di griglia e loro eventuali variazioni nel tempo e/o al variare della corrente circolante, devi lavorare a banco. In tubi sicuramente più antichi potrebbe essere necessario verificare la stabilità dei parametri derivante da gas dispersi in ampolla. Riscaldandoli, spesso, si porta il getter a lavorare al meglio per ristabilire il vuoto. Far lavorare, soprattutto su un tubo nuovo, il filamento senza corrente anodica potrebbe portare all'avvelenamento della superficie emittente. Aggiungo che le diversità di funzione, di epoca e di tecnologia, imporrebbe attenzioni specifiche. Molti tubi in torio tungsteno, per esempio, consentirebbero una sorta di riattivazione delle capacità emittenti originarie ma occorre attenzione.
Comunque, soprattutto dove esistono nei circuiti di destinazione regolazioni specifiche, sarebbe furbo "prestabilizzare" il tubo con un centinaio di ore di funzionamento per non vanificare la regolazione con un tubo nuovo. Un esempio, potrebbe essere quello del Marantz 8
La 6CG7, andrebbe un poco rodata prima di effettuare la taratura
Quando mi capita qualche triodo DHT apparentemente NOS ( e cominciano i problemi ) le analisi da fare sono tantissime. Non basta infilarlo nell'ampli e vedere l'effetto che fa. Più ci pensi e più trovi agio a effettuare verifiche. Per esempio: esistono tecniche, se hai esperienza vissuta, per controllare la "freschezza" emissiva dei catodi. Da qui, puoi iniziare a comprendere la relativa verginità del tubo. Non basta analizzare il getter. Non tutti variano con il calore come quelli americani. Il tema diverrebbe lunghissimo