Premetto che non apro facilmente thread nuovi, ma mi è arrivato da qualche giorno a casa il nuovo ampli cuffie di Teorema Acustico, che ha sede a Messina, prodotto che merita, a mio parere, di essere segnalato. Dello stesso costruttore possedevo già un altro ampli, sempre a stato solido e molto ben suonante con svariate cuffie, ma con il quale sentivo che la Susvara non esprimeva tutte le sue potenzialità (con la Abyss ero già molto contento). Al costruttore ho quindi voluto dare dopo Pasqua “carta bianca” commissionando un ampli cuffie che avesse come “mission” quella di fare emergere le prestazioni della Susvara fin lì usata di sovente collegata al mio finale di riferimento per diffusori (cosa che non gradisco vista la necessità di alternare i morsetti con i diffusori). La costruzione dell ampli, purtroppo, ha richiesto molto più tempo del previsto, ed è stata completata in circa 8 mesi per difficoltà internazionali nell’ approvvigionamento dei componenti. Le differenze con la precedente versione, da un punto di vista estetico, non sono enormi e si concentrano nella presenza di un display che indica il livello del volume e nelle manopole sicuramente più gradevoli alla vista mentre le differenze sostanziali stanno sotto il “cofano”. Innanzitutto è un ampli a doppio telaio con la presenza di un alimentazione totalmente separata (dal “modesto” peso di circa 23 kg). Il sistema può pilotare anche i diffusori (come la versione precedente) ed eroga circa 42 watt in classe A (nessuna prova è stata fatta ancora dal sottoscritto in proposito). Le specifiche lato cuffia prevedono 10 watt per canale a 32 ohm per finire a 870 mw per canale su 600 ohm. (la precedente versione erogava 4 watt per canale lato cuffia e 14 lato diffusori). La componentistica (da quanto fatto sapere dal costruttore) è davvero “no compromise; la manopola del volume (molto bella) adesso ha la corsa quasi libera ed è anche telecomandata.
L ampli si presenta bene, in un classico parallelepipedo nero bello pesante (peserà una quindicina di kg). È ben costruito e tutto, dal volume alle “levette”, da una bella sensazione di solidità. Davanti abbiamo tutte le uscite cuffie desiderabili (una xlr 4 pin, una 2x xlr 3 pin e la classica 6.3), il selettore delle impedenze, lo switch per la fase (180), quello per i diffusori e quello per gli ingressi (xlr/rca, gli ingressi sono 4, due bilanciati e due sbilanciati). Sul retro, oltre ai 4 ingressi, abbiamo i morsetti per i diffusori. L ampli è stato inserito nel mio sistema costituito da un Cocktail x50d come sorgente, Denafrips Terminator come dac modificato nel clock e alimentazione . I cavi sono degli Zavfino Fusion Mk2 xlr ; il Cocktail è collegato al dac con un MIT MA-X in coassiale .
I miei riferimenti passati sono le decine di ampli posseduti, alcuni di ottimo livello, mentre il mio riferimento attuale è l altro ampli cuffie in mio possesso, un Apex Pinnacle, valvolato con delle magnifiche PX4.
Veniamo al suono. In sintesi: suono dì livello assoluto. Non ho mai sentito suonare la Susvara in questo modo, neanche dal mio finale dì riferimento, ove pur acquisendo potenza e “gigantismo” cedeva in raffinatezza e rumore di fondo. Qui ho sentito una cuffia devastante per dinamica ma con una timbrica di una bellezza assoluta unita a un soundstage non enorme (coerente con le caratteristiche della cuffia) ma assolutamente perfetto per focalizzazione degli strumenti. Una vera esperienza (e chi mi conosce sa bene che raramente mi lascio andare a voli pindarici quando commento delle prove d ascolto). Con altri finali di potenza (ne ho provati svariati), inoltre, la Susvara tendeva a “saturare” presto con il suono che a ore 9 o 10 del potenziometro si induriva. Qui si può sfruttare meglio la corsa del potenziometro, a volume “40 - 45” (su 63 massimo) la cuffia suona fortissimo ma è maestosa mantenendo tutte le sue doti di raffinatezza e coerenza timbrica.
Le differenze con la Abyss sono adesso molto più chiare. Con il precedente ampli (che pure erogava 2*4 watt) preferivo il suono della Abyss ma adesso il confronto tra le due “regine” si è riequilibrato. Emerge chiaramente come la Abyss abbia un soundstage più esteso e una impostazione più “live” con un sub basso più presente e maggiore “slam” ove la Susvara, pur possedendo un grande impatto, ha come punto dì forza una timbrica meravigliosa e una coerenza tra le frequenze perfetta unita a un basso profondo e controllatissimo. Due grandissime cuffie in ogni caso la cui preferenza a volte va data anche brano per brano.
Altra cosa, il Teorema pur erogando tanta potenza è comunque molto flessibile. Attualmente il mio parco cuffie è limitato (oltre alla Susvara e alla Abyss 1266 Phi, possiedo la Raal1, la Sennheiser hd800 e Fostex 909) ma l ampli si è veramente comportato bene con le due dinamiche. Non ho visto un “matching migliore” (anche se l accoppiata con la Susvara è incredibile) l ampli fa veramente suonare al massimo tutte le cuffie testate : impatto, dinamica, profondità dello stage, dettaglio e musicalità.
Anche con la 800, notoriamente non al massimo con ampli a ss il suono è di gran livello. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che il Teorema, pur avendo una impronta votata alla neutralità, ha comunque quel calore e quella pienezza di timbro che evita alla 800 di “strillare”. Non è forse l ampli ideale se si possiede solo la 800, questo è indubbio (anche per la cifra richiesta per l acquisto) ma chi ha più cuffie e tra queste la 800 indubbiamente si toglierà grosse soddisfazioni.
L unico “difetto” che in questo momento si può ascrivere all ampli è quello di condurre precocemente alla sordità visti i livelli sonori che può raggiungere senza scomporsi minimamente e senza alterare il palcoscenico sonoro.
Non ho ascoltato ampli “top” con le “845” (che pare siano anch essi favolosi con la Susvara) ma alla fine della fiera ritengo di aver trovato per me un ampli pressoché “definitivo” per dinamiche e planari (nel nostro mondo è quasi ridicolo da dire, lo so…), e che in ogni caso penso si possa confrontare senza remore con i “pesi massimi” di molte case produttrici. Certamente non uscirà facilmente da casa mia …
Scusate il pistolotto ma volevo condividere il mio entusiamo...
L ampli si presenta bene, in un classico parallelepipedo nero bello pesante (peserà una quindicina di kg). È ben costruito e tutto, dal volume alle “levette”, da una bella sensazione di solidità. Davanti abbiamo tutte le uscite cuffie desiderabili (una xlr 4 pin, una 2x xlr 3 pin e la classica 6.3), il selettore delle impedenze, lo switch per la fase (180), quello per i diffusori e quello per gli ingressi (xlr/rca, gli ingressi sono 4, due bilanciati e due sbilanciati). Sul retro, oltre ai 4 ingressi, abbiamo i morsetti per i diffusori. L ampli è stato inserito nel mio sistema costituito da un Cocktail x50d come sorgente, Denafrips Terminator come dac modificato nel clock e alimentazione . I cavi sono degli Zavfino Fusion Mk2 xlr ; il Cocktail è collegato al dac con un MIT MA-X in coassiale .
I miei riferimenti passati sono le decine di ampli posseduti, alcuni di ottimo livello, mentre il mio riferimento attuale è l altro ampli cuffie in mio possesso, un Apex Pinnacle, valvolato con delle magnifiche PX4.
Veniamo al suono. In sintesi: suono dì livello assoluto. Non ho mai sentito suonare la Susvara in questo modo, neanche dal mio finale dì riferimento, ove pur acquisendo potenza e “gigantismo” cedeva in raffinatezza e rumore di fondo. Qui ho sentito una cuffia devastante per dinamica ma con una timbrica di una bellezza assoluta unita a un soundstage non enorme (coerente con le caratteristiche della cuffia) ma assolutamente perfetto per focalizzazione degli strumenti. Una vera esperienza (e chi mi conosce sa bene che raramente mi lascio andare a voli pindarici quando commento delle prove d ascolto). Con altri finali di potenza (ne ho provati svariati), inoltre, la Susvara tendeva a “saturare” presto con il suono che a ore 9 o 10 del potenziometro si induriva. Qui si può sfruttare meglio la corsa del potenziometro, a volume “40 - 45” (su 63 massimo) la cuffia suona fortissimo ma è maestosa mantenendo tutte le sue doti di raffinatezza e coerenza timbrica.
Le differenze con la Abyss sono adesso molto più chiare. Con il precedente ampli (che pure erogava 2*4 watt) preferivo il suono della Abyss ma adesso il confronto tra le due “regine” si è riequilibrato. Emerge chiaramente come la Abyss abbia un soundstage più esteso e una impostazione più “live” con un sub basso più presente e maggiore “slam” ove la Susvara, pur possedendo un grande impatto, ha come punto dì forza una timbrica meravigliosa e una coerenza tra le frequenze perfetta unita a un basso profondo e controllatissimo. Due grandissime cuffie in ogni caso la cui preferenza a volte va data anche brano per brano.
Altra cosa, il Teorema pur erogando tanta potenza è comunque molto flessibile. Attualmente il mio parco cuffie è limitato (oltre alla Susvara e alla Abyss 1266 Phi, possiedo la Raal1, la Sennheiser hd800 e Fostex 909) ma l ampli si è veramente comportato bene con le due dinamiche. Non ho visto un “matching migliore” (anche se l accoppiata con la Susvara è incredibile) l ampli fa veramente suonare al massimo tutte le cuffie testate : impatto, dinamica, profondità dello stage, dettaglio e musicalità.
Anche con la 800, notoriamente non al massimo con ampli a ss il suono è di gran livello. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che il Teorema, pur avendo una impronta votata alla neutralità, ha comunque quel calore e quella pienezza di timbro che evita alla 800 di “strillare”. Non è forse l ampli ideale se si possiede solo la 800, questo è indubbio (anche per la cifra richiesta per l acquisto) ma chi ha più cuffie e tra queste la 800 indubbiamente si toglierà grosse soddisfazioni.
L unico “difetto” che in questo momento si può ascrivere all ampli è quello di condurre precocemente alla sordità visti i livelli sonori che può raggiungere senza scomporsi minimamente e senza alterare il palcoscenico sonoro.
Non ho ascoltato ampli “top” con le “845” (che pare siano anch essi favolosi con la Susvara) ma alla fine della fiera ritengo di aver trovato per me un ampli pressoché “definitivo” per dinamiche e planari (nel nostro mondo è quasi ridicolo da dire, lo so…), e che in ogni caso penso si possa confrontare senza remore con i “pesi massimi” di molte case produttrici. Certamente non uscirà facilmente da casa mia …
Scusate il pistolotto ma volevo condividere il mio entusiamo...