Sono d'accordo, peraltro è cosa nota la tendenza (che ho segnalato sopra anche io) di OMR/MoFi di fare dei remaster piuttosto corposi, ovviamente rispettando sempre regole dinamiche ferree, ma diciamo che tra tutte è forse l'etichetta che ha una sua impronta sonora, data dalle particolari macchine progettate per loro.
Alla fine, come dicevo, l'acquisto del disco di particolare fattura e costo (propongo di non chiamarli più "audiofili" in maniera generica, perché lo trovo un qualcosa di estremamente riduttivo, settoriale e per qualcuno forse anche negativo) oltre che per un fatto sonoro rientra in un calderone di motivi in cui c'è un controllo maggiore sui difetti, un materiale vinilico di maggiore qualità, un packaging più spesso e durevole con aspetto grafico meglio riprodotto (anche riprodurre i giusti colori di copertina ha il suo perché), una maestria generale e un processo sicuramente più vicino possibile alla fonte analogica (che ovviamente non abbiamo ascoltato, si va a fiducia e a gusto).
Ma detto questo, io ad esempio degli Steely Dan acquisterei molto più volentieri una vecchia edizione americana, trovandola in buone condizioni.
@Pinve: in alcuni negozi specializzati, su discogs da privati o negozi, anche in certe catene internazionali come Amazon a volte. Io li trovo sia qui in città (Firenze) in un negozio che li importa oppure mi servo spesso da Sound & Music di Lucca, sono molto seri, imballano bene, spediscono velocemente e sono attenti a qualsiasi problema post-vendita. Non per fargli pubblicità, è solo la mia esperienza positiva e credo possa servire ad altri. Last but not least li puoi ordinare anche direttamente dalle etichette stesse, ma occhio che nel caso degli USA le tasse d'importazione colpiscono sempre duro e le spese di spedizione costano un occhio.
Comunque non farti prendere dalla "scimmia", puoi provare con qualcosa trovandolo a un costo umano (ad esempio gli Speakers Corner costano cifre più abbordabili). Ma ricordati che il bello del disco in vinile resta pur sempre mantenere tutte le porte aperte, ascoltare la musica, cercare nei mercatini le vecchie edizioni e non diventare uno di quegli audiofili che se una cosa non è prodotta secondo i loro canoni non la ascoltano. :)
P.s. scusate poi dimenticavo: l'importante è poi avere a casa dei dischi che ci piacciono e ci fanno stare bene quando si abbassano braccio e testina. Quel sorrisetto d'istinto quando il suono "si fa vivo". Frequento alcuni gruppi di appassionati, ad esempio su facebook anche quello molto grande di discogs dove spesso la gente fa a gara a postare gli screenshot del valore della propria collezione. Esiste gente che compra dischi costosi solo per vedere quel numeretto (presunto e scollegato imho dalla realtà) alzarsi. Ecco, questo è il peggio che possa capitare a un appassionato di dischi in vinile.
Avere in mano una bellissima edizione e ascoltarne le doti è emozionante, rende onore alla musica. Ma scovare in un mercatino il disco che cercavamo, nell'edizione originale che volevamo, portarlo a casa e sentirlo suonare bene... non c'è niente di più emozionante (tranne la musica che contiene ovviamente). :)