Ciao Bertox,Bertox ha scritto:Franz 84: "A me il Linn non è mai piaciuto, ho sempre ritenuto nettamente superiore il 125. Poi se parliamo di modelli upgradati da oltre 20.000 euro forse suoneranno pure, me lo auguro per i possessori di tali oggetti. Ma a quelle cifre francamente ce ne sono di grandi giradischi. Detto ciò caro Alessandro ho visto un lp12 a Senigallia a 1300 euro ...
Un pò mi dispiace andare off topic in un thread di presentazione di un Thorens 160 piacevolmente restaurato. A proposito, complimenti per il risultato estetico. Su quello sonoro non si può che prendere atto della soddisfazione del proprietario.
Detto questo, leggere che un Thorens 125 sia "nettamente superiore" ad un Linn LP 12 mi sembra un'affermazione, diciamo così, abbastanza sorprendente.
Sorprendente perché rilegge gran parte della storia dell'Hi-FI britannica e non; diciamo il quindicennio a partire dagli anni '80 fino alla metà dei '90: il periodo d'affermazione del Sondek come uno dei giradischi meglio suonanti e un vero riferimento con cui i "nuovi arrivati" (Oracle, Pink Triangle, Sota, Gyrodeck, VPI 19, Voyd: la lista di giradischi a controtelaio sospeso su molle potrebbe continuare) venivano messi a confronto. E' stato il periodo della "dittatura" del giradischi a controtelaio con trazione a cinghia; naturalmente ci sono state eccezioni, in genere più costose, una su tutte il Goldmund Studio - un trazione diretta anch'esso sospeso con braccio tangenziale integrato - ma, in linea di massima, il giradischi hi-end per eccellenza era per l'appunto l'evoluzione, affinamento del progetto dei giradischi AR e...Thorens, prima il 150, poi il 125.
A chi segue i fora britannici sarà sicuramente capitato di leggere come un tipico up-grade del set up analogico a partire dalla fine degli anni '70 era per l'appunto il passaggio da un Thorens con l'onnipresente braccio SME 3009 a Linn Lp12, prima con lo stesso braccio, poi con il Grace, di cui la Linn cominciò la distribuzione in GB unitamente alle testine Supex, fino all'arrivo del Braccio Linn Ittok, prodotto in Giappone dalla Denon Parts - nessuna parentela con l'altra Denon.
La Linn ha letteralmente costruito un piccolo impero industriale sulla vendita del suo Sondek, per anni unico oggetto prodotto, basandosi proprio sulla superiorità sonica del suo giradischi - inteso come semplice base meccanica, braccio e testina esclusi - nei confronti della concorrenza che era rappresentata, all'epoca, da una pletora di giradischi giapponesi e dai... Thorens.
Erano tutti sordi? Eravamo tutti sordi? Non credo.
Il Thorens 125 (1968) è stato un gran bel giradischi nei suoi anni, era stato pensato come rimpiazzo del td124 con un cambio di filosofia che andasse incontro all'aumento della potenziale domanda determinata dal miglioramento del tenore di vita della piccola e media borghesia negli anni del boom economico: un giradischi di qualità ma esente da problemi di collocazione tipica di un giradischi a telaio rigido (TD 124) in un'epoca in cui concepire uno stand dedicato all'impianto stereo sarebbe apparso meritevole di una... visita specialistica:fkjur:.
Sollevate il mat del 125 e di un Sondek. A me sembra che la diversa fattura meccanica del piatto interno e di quello esterno dei due giradischi sia evidente. Il "segreto" del successo del Sondek - Sound deck: la base che suona - è proprio nella qualità delle parti meccaniche. E nel suo telaio in legno massello. Per il resto, il Sondek LP 12 degli esordi era un giradischi meno raffinato del TD 125: da una parte un elementare alimentatore, probabilmente simile a quello descritto da Martin Logan; dall'altra una macchina che vantava una elettronica per il controllo della velocità. Sicuramente, quest'ultimo aspetto contribuisce non poco al risultato sonoro di un giradischi, come peraltro dimostra proprio l'evoluzione del Linn Lp 12 che ha introdotto il suo primo controllo elettronico interno nel 1982 con il Walhalla, perfezionandolo nel 1990 con il Lingo, a sua volta migliorato fino all'attuale IV versione del 2018. E qui stiamo parlando dell'alimentazione del motore in AC da sempre presente nel Linn come nel Thorens. Nel 2009 la Linn ha introdotto il Radikal: motore in corrente continua con relativo alimentatore, le prestazioni migliorano e l'esborso aumenta.
Insomma, questo è un forum in cui piacevolmente chiacchieriamo della qualità del suono che è fenomeno che rinvia non alla parola ma all'udito:|. Non so Franz84 con quale versione del Sondek ha confrontato il suo Thorens, però di come suona un Lp12 abbastanza "spinto", quando questa pandemia sarà debellata, lui così come altri amici del forum potranno farsene un'idea uditiva diretta, venendomi a trovare con i loro vinili di riferimento.
P.S. In questo momento, un TD 125 mk2, "in condizioni favolose", col suo braccio e testine Shure è in vendita non a 1500,00, non a 1300,00 ma a 790,00 euri.
P.P.S. E' vero che la versione top, "Klimax", del pacchetto Sondek LP 12 costa 23.000,00 euri. Però per correttezza bisogna pur dire che questo comprende non solo il giradischi "stricto sensu"ma anche il braccio Ekos SE (4850,00), il pick up MC Kandid (3900,00) e il pre phono mc interno analogico Urika/ digitale Urika II (3100,00/3350,00).
Come ho già accennato nel mio precedente post sono sempre stato attirato dal prendere un Linn LP12 e poi metterci su le mani per implementarlo e dunque certamente è uno dei gira di riferimento. Ho avuto modo di ascoltare un Linn LP12 con tutte le implementazioni possibili e sicuramente suonava molto molto bene con un sound decisamente romantico. Ma altrettanto devo dire che per mia tigna sul voler modificare/restaurare ho avuto modo di lavorare a lungo sui Thorens (TD 165 - TD 160 - TD 125 e TD 126) e mi sono reso conto che la più importante miglioria che permetteva ad avvicinarsi e per certi versi anche ad eguagliare il Linn era il plinto: infatti passare da quello di seria ad uno creato ad-hoc in noce massello le cose cambiavano radicalmente. Certo, come dici Te, alzare il tappetino ci troviamo di fronte - dal punto meramente estetico - che piatto e sottopiatto sono apparentemente meglio realizzati quelli Linn, ma non dimentichiamoci che molte parti del Linn sono realizzati dalla SME (visto con i miei occhi in occasione di una visita alla SME). Quindi certamente il Linn ha scritto parte della storia dei giradischi inglesi a telaio sospeso ma Ti sei dimenticato completamente di SME che considero un riferimento "assoluto" in questo settore in quanto ha sempre adottato una politica costruttiva a dir poco maniacale.
Per concludere e per tornare al Thorens nulla vieta di implementarlo e Ti posso assicurare che se investirai cifre analoghe son più che certo che tanto faticherai a distinguere la sonorità dell'uno rispetto all'altro, anche perché non ultimo ma certamente non ultimo i progetti di un TD 160 e di un Linn sono pressoché sovrapponibili.
Un saluto
Alessandro