il consiglio in realtà è a monte: ma ne vale la pena upgradare il mio impianto, ne avrò dei benefici?
la domanda sorge spontanea nel momento in cui vi spiego la mia situazione.
impianto attuale:
Topping d90, collegato direttamente al pc via USB
rotel a10
indiana line tesi 561
ascolto musica: prevalentemente tidal, saltuariamente file flac (quello che non trovo su tidal)
sono moderatamente soddisfatto di questo impianto, considerando che è quasi un entry level puro, lo era fino a un mesetto fa quando come dac avevo un cambridge dac magic100, sostituito poi con il topping d90.
ora, perchè mi chiedo se valga la pena upgradare?
innanzitutto perchè sento dei problemi nella resa, che vi spiegherò, ma non sono certo siano colpa dell'impianto.
il perchè è presto detto: ho una stanza che è un incubo per la resa sonora. la stanza è veramente grande (siamo intorno ai 40/50 mq), ma paradossalmente lo spazio per i diffusori in estensione e in profondità è minimo. per cui adesso sono posizionati a circa 40/50 cm dalla parte posteriore e a circa 2 mt tra di loro, con punto di ascolto standard a circa 2,5 mt. solo che tutta la zona di ascolto è spostata sul fronte sinistro di un lato della stanza, quindi già con forti asimmetrie laterali. infine la stanza ha almeno due incavi importanti, entrambi posteriori ai diffusori, che fanno penso da cassa di risonanza sopratutto per le frequenze basse.
risultato: i suoni dei vari strumenti, presi singolarmente su brani adatti, non mi dispiacciono per niente, ma messi insieme diventa un disastro. c'è corretta spazialità, vedo gli strumenti nello spazio, i toni alti e medi non sono male, ma il problema è sull'impasto sonoro che diventa una marmellata quando gli strumenti suonano insieme, finendo per essere poco chiaro il tutto e con le voci che si perdono un pò. secondo me il problema nasce principalmente quando subentrano le frequenze basse.
ho provato a trattare l'unica parete che al momento posso trattare, quella posteriore al punto di ascolto, con due grossi fonoassorbenti che hanno dato un piccolo miglioramento ma poco possono fare se restano una marea di angoli, spigoli, incavi e altro.
per fare un esempio: heroes di Bowie sembra prodotto di merda e tutto l'incastro sonoro si perde in un amalgama confusa
nei prossimi giorni farò gli ultimi tentativi "a basso costo", con sostituzione dei cavi e inserimento di distanziatori da pavimento per i diffusori.
dopodichè mi troverò di fronte ad un dilemma: ma posso risolvere o mitigare in parte il problema migliorando la catena sonora o il problema è unicamente la stanza e, quindi, anche mettendo componenti ben più "performanti" continuerò ad avere un suono pastoso e mal amalgamato?
se potessi migliorare upgradando l'impianto, mi conviene partire dai diffusori o dall'amplificatore?
la domanda sorge spontanea nel momento in cui vi spiego la mia situazione.
impianto attuale:
Topping d90, collegato direttamente al pc via USB
rotel a10
indiana line tesi 561
ascolto musica: prevalentemente tidal, saltuariamente file flac (quello che non trovo su tidal)
sono moderatamente soddisfatto di questo impianto, considerando che è quasi un entry level puro, lo era fino a un mesetto fa quando come dac avevo un cambridge dac magic100, sostituito poi con il topping d90.
ora, perchè mi chiedo se valga la pena upgradare?
innanzitutto perchè sento dei problemi nella resa, che vi spiegherò, ma non sono certo siano colpa dell'impianto.
il perchè è presto detto: ho una stanza che è un incubo per la resa sonora. la stanza è veramente grande (siamo intorno ai 40/50 mq), ma paradossalmente lo spazio per i diffusori in estensione e in profondità è minimo. per cui adesso sono posizionati a circa 40/50 cm dalla parte posteriore e a circa 2 mt tra di loro, con punto di ascolto standard a circa 2,5 mt. solo che tutta la zona di ascolto è spostata sul fronte sinistro di un lato della stanza, quindi già con forti asimmetrie laterali. infine la stanza ha almeno due incavi importanti, entrambi posteriori ai diffusori, che fanno penso da cassa di risonanza sopratutto per le frequenze basse.
risultato: i suoni dei vari strumenti, presi singolarmente su brani adatti, non mi dispiacciono per niente, ma messi insieme diventa un disastro. c'è corretta spazialità, vedo gli strumenti nello spazio, i toni alti e medi non sono male, ma il problema è sull'impasto sonoro che diventa una marmellata quando gli strumenti suonano insieme, finendo per essere poco chiaro il tutto e con le voci che si perdono un pò. secondo me il problema nasce principalmente quando subentrano le frequenze basse.
ho provato a trattare l'unica parete che al momento posso trattare, quella posteriore al punto di ascolto, con due grossi fonoassorbenti che hanno dato un piccolo miglioramento ma poco possono fare se restano una marea di angoli, spigoli, incavi e altro.
per fare un esempio: heroes di Bowie sembra prodotto di merda e tutto l'incastro sonoro si perde in un amalgama confusa
nei prossimi giorni farò gli ultimi tentativi "a basso costo", con sostituzione dei cavi e inserimento di distanziatori da pavimento per i diffusori.
dopodichè mi troverò di fronte ad un dilemma: ma posso risolvere o mitigare in parte il problema migliorando la catena sonora o il problema è unicamente la stanza e, quindi, anche mettendo componenti ben più "performanti" continuerò ad avere un suono pastoso e mal amalgamato?
se potessi migliorare upgradando l'impianto, mi conviene partire dai diffusori o dall'amplificatore?