Franz84 ha scritto:Ringrazio molto per la vs disponibilità e cordialità. Sulla tecnologia utilizzata, stato solido/ valvole/ ibrida, ritengo che non via sia grande differenza se il progetto a monte e la componentistica sia di primario livello. Io uso da anni il phono del convergent e da alcuni mesi anche un phono accuphase e devo dire che il suono non è poi dissimile, trattandosi di apparecchi di vertice. Come avviene la connessione tra il vs sut ed il pre phono?
Suggeriamo connessioni bilanciate su XLR da testina a finali. Il SUT3 ha in/out sia su XLR che su RCA così come il prefono (ed il pre che a breve uscirà). Dopodiché la testina di suo è una bobina quindi anche se collegata con il classico cavo coassiale con RCA sarà sempre flottante (se non è messa a massa come normalmente dovrebbe essere) sebbene soffrirà più facilmente di interferenze, gli step up sono trafi quindi anche loro 'bilanciati, il nostro prefono è differenziale e lavora sempre e comunque in 'bilanciato' e così anche il pre. Le connessioni su doppino intrecciato e schermato con connettori XLR sono più immuni al rumore, per phono e microfoni non fa mai male proteggere le poche frazioni di mV disponibili. Un GiraLP con uscita solo su RCA + connettore di massa si può riadattare velocemente per farlo funzionare con una connessione bilanciata verso il prefono o step up con vantaggio e poca spesa.
Per quanto concerne la tua considerazione sulla tecnologia, a mio avviso per gli stadi di segnale non esiste il dispositivo 'migliore' in assoluto, se viene assicurata una prestazione minima (rumore, THD, banda passante) del progetto nel suo insieme. Nel nostro SMA, un apparecchio modulare in gestazione, ho usato jFET, valvole, transistor e mosfet dove servivano ... insomma una bella macedonia ;-)
I diversi componenti attivi (valvole, jFET, transistor, opamp) in effetti permettono di ottenere risultati strumentalmente differenti soprattuto per la soglia di rumore. Escludendo residui di alimentazione e problemi di massa o interferenza, il rumore minimo è offerto da alcuni jFET ed opamp poi seguono transistor e valvole. Chiaramente il come si usano fa anche una differenza non da poco. Gli altri parametri strumentalmente rilevabili come banda passante, precisione RIAA, distorsione etc... sono più che sovrabbondanti in ogni caso salvo progetti semplicistici o realizzazioni non curate. Nello specifico per i prefono si arriva a rumori pesati A riferiti ad input di 5mV di 80dB tipici con lo stato solido e 70 con le valvole nelle realizzazioni pregiate, si scende a 70 e 60 rispettivamente senza accortezze o studi particolari. Una testina MC di suo ha un segnale/rumore di 70dB imposto proprio dalla fisica in gioco (impedenza e grandezza segnale in uscita) quindi bisogna stare sopra questo numero come minimo, io lo guardo sempre tra le righe delle specifiche e test su riviste. Attenzione a come è specificato e che riferimento e guadagno viene usato per misurarlo ... è facile far uscire sulla carta numeri molto alti. Oltre gli 80dB bisogna cominciare a sudare e faticare molto per strappare dB.
Un altra differenza è che lo stato solido e gli opamp possono avere guadagni ad anello aperto enormi quindi diventa obbligatorio usare controazione globale o come minimo locale, questo porta giù la distorsione (che è un bene) ma non bisogna farsi prendere la mano. Con le valvole il guadagno è sempre inferiore e si può fare totalmente a meno di controreazone in molti casi (con pro e contro come sempre). Da ciò discendono alcune essenziali differenze di topologia circuitale tra stato solido e valvole.
Nei circuiti di alimentazione, soluzioni a stato solido hanno prestazioni di molto superiori alle valvole. Nei finali o pre di linea a valvole un raddrizzamento a valvole con dispositivi seguenti per la regolazione, se presenti, a stato solido può avere senso mentre nei prefono personalmente preferisco evitare raddrizzamento a valvole pur avendola usata ed apprezzata. A dire il vero anche nei finali a valvole sono passato ad una alimentazione molto da stato solido e con alcune soluzioni si assicura anche una salita delle tensione con una rampa lenta e benefica per le valvole che simula appunto i diodi a vuoto.
Infine esiste la realtà ... un transistor costa 0.5$-2$, un opamp costa 1$-5$, un jFET doppio selezionato 10$-15$, una valvola 5$-500$
Nel BeCube phono usiamo jFET doppi a bassissimo rumore per il segnale, l'alimentatore utilizza un regolatore con transistor ed opamp per la correzione dei disturbi che assicura reiezione del rumore di 100dB ed oltre.