Per diversi motivi che, come dicevi, qui non è possibile sviscerare.
Comunque si, sulla varietà della liquida disponibile ero rimasto indietro.....e niubbo.
Per curiosità, quale sarebbe il canale undergound ripudiato? (se si può dire)
Poonie ha scritto:Ho dato un'occhiata a Qobuz, rimango perplesso.
Per diversi motivi che, come dicevi, qui non è possibile sviscerare.
Comunque si, sulla varietà della liquida disponibile ero rimasto indietro.....e niubbo.
Per curiosità, quale sarebbe il canale undergound ripudiato? (se si può dire)
apeschi ha scritto:Io sul giradischi analogico ho un parere molto personale.
Premesso che l'ascolto della musica e' (per me) una passione, un divertimento, un hobby, e premesso che sono ormai 44 anni che ascolto musica avendo iniziato a circa 15 anni con un giradischi ovviamente analogico (in realta' da bambino l'unico mezzo era la fonovaligia, poi e' arrivato il gelosino o il lenco, poi il mangianastri a cassette), il giradischi e' stato un qualcosa che ha segnato profondamente i miei inizi musicali domestici.
Nel corso degli anni, sono lentamente passato al CD (mantenendo inizialmente sempre anche il giradischi analogico), poi con meno convinzione sono passato agli mp3 (comodi ma scarsi come qualita') per finire ai file flac looseless meglio se ad alta frequenza di campionamento.
Il giradischi quindi l'ho sempre considerato una necessita', la miglior fonte sonora esistente (ai miei tempi), ed ho comunque moltissimi 33 giri, la maggior parte storici, altri ereditati, qualcuno piu' recente (per curiosita'), alcuni comprati usati recentemente.
Per me quindi il giradischi non e' una scoperta, una moda, ma un qualcosa che ho sempre avuto e che tutt'ora mantengo sia per poter ascoltare i miei vecchi dischi, sia per continuita' con il passato.
Ritengo pero' che (a meno di motivi eccezionali, o di casi particolari), non sia raccomandabile digitalizzare i propri 33 giri (il 99.9 % dei miei dischi li ho ritrovati o in formato flac oppure in formato CD, se ci tenevo li ho ricomprati gia' in digitale divertendomi a confrontarli con l'analogico).
Nei rari casi eccezionali (dischi non piu' esistenti in formato digitale che per comodita' ho voluto digitalizzare), ho provveduto alla conversione (ma solo per pura comodita', e per puro desiderio di salvaguardia del passato, ma se voglio ascoltare la musica come realmente era stata registrata, ascolto il disco analogico).
Non ha (secondo me) alcun senso, comprare in analogico e digitalizzare in casa.
(Poi ovviamente, essendo un gioco, un divertimento, una passione, ciascuno e' giusto che si diverta come meglio crede, ci mancherebbe).
Fatta la lunga premessa, il mio parere e' che, chi vuole sperimentare e' giusto lo faccia (per passione, divertimento, per motivi culturarli, per farsi l'esperienza dell'analogico), chi e' nato con l'analogico, come me, molto probabilmente non ha mai voluto abbandonarlo (anche per motivi storici, perche' ama i propri vinili e magari ne ha molti, perche' diventando vecchi si tende a mantenere le proprie cose che da giovani ci facevano piacere, tra cui i dischi analogici).
Chi invece nel 2020, vuole ascoltare tranquillamente ottima musica, in modo semplice, facilmente riproducibile, con meno problemi, non vedo perche' debba comprarsi nel 2020 un giradischi analogico. A che pro?
O e' veramente appassionato ed il suo motivo principale e' conoscere la storia dell'hifi, allora fa benissimo, ma se l'obiettivo e' quello di ascoltare della musica riprodotta con minori costi e minori problemi, io eviterei (a chi non ha mai avuto un giradischi analogico in vita sua), di comprarselo se poi pensa di digitalizzarsi i 33 giri.
A che pro?
L'analogico e' una passione, puo' dare soddisfazioni enormi, ma a patto di amarlo, a patto di comprarlo per passione, non per moda o perche' piace il disco nero che gira.
Altrimenti meglio un buon impianto di musica liquida con un ottimo Dac e un buon controllo remoto.
Capisco (e ne sono felice), se la moda attuale per il vinile nasce dalla passione per l'utilizzo del vinile stesso (migliorando il suono passo dopo passo), ma se nasce dal desiderio di sfoggiare un piatto in sala (senza possedere alcun 33 giri e dovendo comprarseli dal nulla), con il desiderio di digitalizzarseli, sinceramente, in tutta sincerita' e schiettezza, e senza peli per la lingua, non ne comprendo proprio ne' l'utilita' e nemmeno il senso.
Poi ovviamente ben venga chi si avvicina all'analogico, ma deve esserne convinto.
Poonie ha scritto:Premetto che sono d'accordo, ma forse il discorso è un poco complesso, quand'anche soggettivo.
Ho ventilato io l'ipotesi della digitalizzazione dei vinili, ma solo perchè umbert66 sostiene di averne una ventina ed era accompagnato da dubbi sul ripristino del gira.
Devo ammettere che la mia alla fine è stata una boutade, ed è stata incauta perchè per digitalizzare i suoi dischi avrebbe comunque avuto bisogno del piatto in funzione, cosa che in quel momento mi era sfuggita, quindi a quel punto entrano a pieno merito le tue osservazioni.
Così come sono d'accordo che per un giovane che non è passato per il periodo storico del vinile risulterebbe anacronistico l'approccio contemporaneo, per tutta una serie di fattori.
Dico anacronistico per riassumere quella serie di aspetti, anche se potrei mettermi anch'io in questa fascia dal momento che sto realizzando la mia sezione analogica da neofita.
E' anche vero però, secondo me, che un buon momento bisogna pur cominciare, partire da zero, per poi crescere nel tempo facendo esperienza, l'importante credo, è partire coi giusti presupposti e rapportarsi con le proprie e adeguate possibilità.
Come dire, se sei convinto del passo, consapevole della grossa fase di documentazione, delle spese a cui si va incontro e della mole di lavoro necessario sia per la messa a punto che per i test di volta in volta, allora l'analogico può fare per te, visto e considerato che tempo, risorse e pazienza spesi, sarebbero il giusto preludio alla soddisfazione finale.
Io sono anche del parere che se si è preda di una certa frenesìa odierna, tipica dei ragazzi d'oggi molto "virtualizzati", forse si può trarre maggior appagamento dalla liquida che dal vinile, ma è una mia idea.
Io sul tema liquida ne so poco, ho esposto le mie perplessità probabilmente da profano, ma di primo acchitto, dopo aver dato in questa occasione una veloce occhiata al sito Qobuz, non credo faccia per me, almeno per ora.
E qui mi fermo, data l'ampia parentesi che si aprirebbe.
Dico solo che in questo senso, mi riallaccio alle tue parole "L'analogico e' una passione, puo' dare soddisfazioni enormi, ma a patto di amarlo, a patto di comprarlo per passione, non per moda o perche' piace il disco nero che gira".
Anche se, onestamente, il suo fascino in quanto sorgente meccanica, secondo me ce l'ha.
Assolutamente.RockOnlyRare ha scritto:
Se si parla di fascino, cominciando dalle meravigliose cover di alcuni vinili, gli inserti, i testi le immagini etc etc, finendo per il giradischi in se che indubbiamente è uno dei componenti esteticamente più belli se non il più bello in assoluto dell'impianto, penso che non ci sia neppure partita.
Però senza dimenticare costi, tempo e pazienza che l'analogico indubbiamente richiede e che oggi non sono molti i fortunati che possono disporne.
Poonie ha scritto:
Assolutamente.
I tempi purtroppo sono questi.
Però per quanto mi riguarda il fascino non sono solo i punti che hai esposto (che riportano alle mie perplessità sulla liquida) e che condivido al 100%, ma anche il tempo necessario e che ci si prende per accendere l'apparecchio, aspettare un poco se in presenza di tubi termoionici, e nel frattempo estrarre delicatamente il vinile dai suoi involucri apprezzando sempre immagini e foto delle copertine, nonchè qualche didascalìa.
Un po' di pulizia preventiva del disco, l'appoggio sul piatto e....clic, via al girotondo.
Meglio ovviamente se nel giusto silenzio casalingo, luce soffusa e telefono rigorosamente spento o silenziato.
Perciò per chi pensasse ad un possibile feticismo su vinili e Co., consideri che non si tratta solo del fascino del supporto.
Per me almeno.
nohoooslash ha scritto:Io ,oggi , punterei a diffusori amplificati. E ciaone !
Su questo non c'è dubbio.Purus ha scritto:
il mondo va avanti
Mentre altri direbbero "che pizza..."RockOnlyRare ha scritto:
Si certo tra gli aspetti che segnalavo pensavo appunto al "rito" per far partire la musica, senza trascurare che ci si deve alzare spesso per cambiare la facciata, e che c'è sempre il problema pulizia e rumore del disco a disturbare. Però quando ascolto la musica "punto e stop", nel senso che non faccio qualcosa d'altro, io lo trovo piacevole e rilassante.
Non so cosa intendi per "migliorarlo".umbert66 ha scritto:Chiedo agli amici del forum un ultimo passaggio, prima che io decida qualcosa e buttare via i soldi.
Voglio mettere il mio Trends Audio 10.2 nelle migliori "condizioni d'uso" per poterlo ascoltare definitivamente e poi poterlo semmai affiancare con nuovo amplificatore che mi e' stato consigliato.
Premetto che non voglio fare modifiche all'interno e lasciarlo 'puro'.......
Cosa devo fare?
Semmai cambio i diffusori prima.......giusto?
Il Trends Audio 10.2 e' descritto e utilizzato ancora da molti con grandi soddisfazioni e io non lo vendero' mai. (pero' avrei piacere di migliorarlo)
Grazie ancora a tutti Voi......
Nel frattempo mi sto ascoltando Coldplay - The Scientist- flac - purtroppo con cuffie
umbert66 ha scritto:Ciao JacksonPollock, ma hai letto il prezzo?
Se avessi quella cifra, mi ricomprerei il mio amatissimo Meishu.......
Purtroppo devo rimanere con i piedi x terra......
X me la soluzione rimane il diffusore passivo a cifre x me accessibili
umbert66 ha scritto:Slash hai ragione anche tu......
Alla ricerca di nuovi diffusori da pavimento possibilmente con reflex anteriore
alimentatore 1.6 A MAX 47-63hz.slash ha scritto:
il tuo Trends Audio 10.2 come lo alimenti?