A proposito di buon senso, hai avuto l'esperienza del sub che c'era ma....non c'era, e il fatto che tu ci sia rimasto male è prendere atto dell'errore con la ripromessa di affinare i padiglioni la prossima volta.
Il fatto che ti sia successo terlino io non ne farei un dramma, credo che sia un inciampo capitato a più di qualcuno che sguazza in questa passione e che non è "nato imparato".
A me è capitata qualche simile defaillance ma come detto, in primis mi ha spronato a far meglio, con tutti i miei limiti.
Ma senza deprimermi più di tanto perchè nel mio piccolo credo faccia parte di un percorso di crescita, proporzionale ad ogni tipo di possibilità a cui ognuno può attingere.
Anche perchè, penso che non essere certi (o rispettosi) delle proprie scelte, che non vuol dire "irremovibili", vada a minare la propria autostima con la sensazione di essere alla mercè altrui, che sinceramente trovo più preoccupante di qualche piccola frustrazione da "valutazione mancata".
Quando invece abbiamo visto che nel calderone ci possiamo stare tutti, dagli onesti nella critica ai falsi guru, ai manifestamente competenti e ai neofiti scalpitanti, ecc.
Può essere una suggestione anche il timore di essere giudicati nel valutare bene o valutare male qualcosa, sicchè..
In merito al tuo aneddoto, io alla prima occasione col nipote stapperei un paio di birre e mi farei due risate per l'abbaglio preso, dandoci dei grulli.
E magari con l'intento di non caderci più, nel limite del possibile.
Il tutto rigorosamente IMHO.
Il fatto che ti sia successo terlino io non ne farei un dramma, credo che sia un inciampo capitato a più di qualcuno che sguazza in questa passione e che non è "nato imparato".
A me è capitata qualche simile defaillance ma come detto, in primis mi ha spronato a far meglio, con tutti i miei limiti.
Ma senza deprimermi più di tanto perchè nel mio piccolo credo faccia parte di un percorso di crescita, proporzionale ad ogni tipo di possibilità a cui ognuno può attingere.
Anche perchè, penso che non essere certi (o rispettosi) delle proprie scelte, che non vuol dire "irremovibili", vada a minare la propria autostima con la sensazione di essere alla mercè altrui, che sinceramente trovo più preoccupante di qualche piccola frustrazione da "valutazione mancata".
Quando invece abbiamo visto che nel calderone ci possiamo stare tutti, dagli onesti nella critica ai falsi guru, ai manifestamente competenti e ai neofiti scalpitanti, ecc.
Può essere una suggestione anche il timore di essere giudicati nel valutare bene o valutare male qualcosa, sicchè..
In merito al tuo aneddoto, io alla prima occasione col nipote stapperei un paio di birre e mi farei due risate per l'abbaglio preso, dandoci dei grulli.
E magari con l'intento di non caderci più, nel limite del possibile.
Il tutto rigorosamente IMHO.