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Notizie sconfortanti dalla SME
Il Gazebo Audiofilo

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    Notizie sconfortanti dalla SME

    AlessandroCatalano
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    Messaggio Da AlessandroCatalano Mer Dic 04 2019, 21:03

    Cari Tutti,

    E' stata diramata questa notizia: SME non venderà più i suoi bracci al dettaglio ma solamente assieme ai propri giradischi, che implementerà nel prossimo futuro. Verrà comunque mantenuta l'assistenza per manutenzione dei bracci. Ecco il link ove è stata data la notizia e le parole del CEO di SME Ltd, Stuart McNeilis: https://www.stereonet.co.uk/news/sme-leaves-the-tonearm-business?fbclid=IwAR0NJgXqQtiY4k5uVieaqUo6XuvLA9Kijgql-E0rKMOLDcgTsf47-ZRiBGQ


    E' un vero peccato !


    Un saluto


    Alessandro


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    Messaggio Da carloc Mer Dic 04 2019, 21:17

    Perché un peccato? Non bisogna fossilizzarsi su un prodotto. Esistono moltissimi ottimi bracci in giro che non rimpiangeremo gli SME.


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    Messaggio Da terlino Gio Dic 05 2019, 07:10

    Sarà anche vero che di buoni bracci in giro se ne trovano ma io il mio SME V non lo cambio con nessuno!
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    Messaggio Da Franz84 Gio Dic 05 2019, 11:14

    Quoto Carloc, Notizie sconfortanti dalla SME 704751
    per carità saranno pure buoni bracci, ma a mio avviso sono esageratamente ed ingisutificatamente cari. I bracci SME di attuale produzione sono l'esempio di come noi appassionati siamo considerati dei polletti da spennare .. poi compri un braccetto con 50 anni sulle spalle, lo fai revisionare per benino se necessario e ti accorgi che va meglio in determinati contesti di un braccio da migliaia di euro di produzione attuale .. ed io mi chiedo se ciò sia normale .. ho sentito n volte i bracci graham e non mi hanno mai convinto, pur costando un occhio della testa .. discorso diametralmente opposto per i bracci ikeda, che in giappone costano esattamente la metà del mercato nostrano, 3000 € circa .. la scelta di sme sarà quindi dettata dalla volontà di spennare ulteriormente gli appassionati del marchio, costringendogli all'acquisto di un loro giradischi .. ovviamente dal costo spropositato ..


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    Messaggio Da AlessandroCatalano Gio Dic 05 2019, 14:39

    Carissimi,

    Posso concordare con Voi ma ... minore è l'offerta e minore concorrenza fa si che gli altri produttori di bracci aumenteranno i loro listini e quindi sempre noialtri ci rimettiamo.

    Un saluto

    Alessandro


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    Messaggio Da alanford Gio Dic 05 2019, 21:46

    AlessandroCatalano ha scritto:Carissimi,

    Posso concordare con Voi ma ... minore è l'offerta e minore concorrenza fa si che gli altri produttori di bracci aumenteranno i loro listini e quindi sempre noialtri ci rimettiamo.

    Un saluto

    Alessandro

    non vedo proprio questo rischio!
    mai come in questo periodo l'offerta di bracci nuovi e vintage e' cosi' alta  
    ci sono bracci per tutte le tasche e di tutti i tipi  
    non focalizzate la vostra attenzione sui soliti 2/3 marchi, il mondo analogico e' in pieno fermento Notizie sconfortanti dalla SME 972395
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    Messaggio Da Franz84 Gio Dic 05 2019, 22:05

    Notizie sconfortanti dalla SME 3734829163Notizie sconfortanti dalla SME 3734829163Notizie sconfortanti dalla SME 3734829163Notizie sconfortanti dalla SME 3734829163 Le alternative sono moltissime.. il fatto e' che bisognerebbe poter fare prove comparative in casa per rendersi conto del reale valore di un componente .. ad esempio a me piace molto l'rs309d ortofon, nuovo 2000 euro, usato circa 1000, e non sono affatto convinto che gli sme di attuale produzione suonino meglio. Ci sono oggetti sdegnati ed ignorati senza motivo, come i vecchi bracci audiotechnica, vecchi bracci denon, eccetera. Vorrei proprio vedere come se la cava un graham in confronto ad un epa100 in perfetto stato manutentivo .. ripeto che l'ikeda 345/407 in jap si compra a 3000 euro, e parliamo di un riferimento assoluto. I prezzi sono letteralmente drogati e non proporzionati al livello sonico del componente


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    Messaggio Da AlessandroCatalano Gio Dic 05 2019, 22:17

    Franz84 ha scritto:Notizie sconfortanti dalla SME 3734829163Notizie sconfortanti dalla SME 3734829163Notizie sconfortanti dalla SME 3734829163Notizie sconfortanti dalla SME 3734829163 Le alternative sono moltissime.. il fatto e' che bisognerebbe poter fare prove comparative in casa per rendersi conto del reale valore di un componente .. ad esempio a me piace molto l'rs309d ortofon, nuovo 2000 euro, usato circa 1000, e non sono affatto convinto che gli sme di attuale produzione suonino meglio. Ci sono oggetti sdegnati ed ignorati senza motivo, come i vecchi bracci audiotechnica,  vecchi bracci denon, eccetera. Vorrei proprio vedere come se la cava un graham in confronto ad un epa100 in perfetto stato manutentivo .. ripeto che l'ikeda 345/407 in jap si compra a 3000 euro, e parliamo di un riferimento assoluto. I prezzi sono letteralmente drogati e non proporzionati al livello sonico del componente
    Ciao Franz,

    Concordo con Te. Purtroppo non è affatto semplice poter provare alcuni abbinamenti se sono felici o meno o quantomeno soddisfano i propri gusti. Ad esempio io ho acquistato una Lyra Delos (che non ero preventivamente riuscito ad ascoltare sul mio set.up) e purtroppo non mi ci ci sono trovato affatto bene. Non che suoni male, tutt'altro ma ha un'apertura che a me non piace molto ... è anche vero che provenivo da Benz e ... sono tornato a Benz.

    In merito ai prezzi gonfiati ... si qui non ci piove, ma questo riguarda un po tutto il discorso HiFi. Ho recentemente ascoltato un impianto CH (pre + finale) che vanno molto bene ma cavoli costa 130.000,00 Euro ... ma sti svizzeri cosa ci hanno messo dentro ???? Bah

    Un caro saluto

    Alessandro


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    Messaggio Da carbonizer Ven Dic 06 2019, 08:33

    Vivremo bene anche senza gli sme, ci sono bracci accellenti in giro e qualcuno anche meglio degli sme. sunny


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    Messaggio Da terlino Ven Dic 06 2019, 09:41

    A parte che definire gli SME bracci nuovi è una forzatura, per non dire altro!
    Sono il IV ed il V sono in produzione da oltre 40 anni.
    Io penso che il vero must degli SME è che sono costruiti in modo impeccabile, sono robusti,facili da montare e mettere a punto. Poi per me sono tra i più belli perché sobri!
    Vedere dei Pluto mi fa venire da dire come possa piacere!
    Anche l'occhio vuole ....
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    Messaggio Da Franz84 Ven Dic 06 2019, 10:29

    Caro Alessandro,

    begli ultimi 2/3 anni ho dedicato gran parte della ns passione all'abbinamento braccio/testina insieme ad altri amici appassionati, ed avendo avuto complessivamente a disposizione molti bracci, ci siamo fatti un'idea generale, ultimamente anche grazie ad un noto riparatore di testine di Roma .. l'abbinamento braccio/testina è secondo me il punto più critico del set up analogico, seguito subito dopo dall'interfacciamento elettrico. Il furbone di J. Carr, per le sue costosissime lyra, fornisce indicazioni quanto mai generiche, indicando massa media per i bracci e carico da 100 a 900 ohms con stadio phono attivo, e da 5 a 15 ohms con step up. Detto ciò la delos che ho provato in più occasioni non ha il suono da te descritto, e ritengo non possa viaggiare sullo sme IV da 10/11 grammi complessivi. Servono almeno 15/16 grammi di massa del braccio, ed il suono credimi cambia radicalmente. Le mc giapponesi di attuale produzione hanno una cu di 12 x 10 - 6 dyne a 100 hz, ed è errato moltiplicare quel dato per due, come invece sostengono in moltissimi. Una cu a 24 a 10 hz corrisponde a testine a medio alta cedevolezza, quali non sono né le lyra, né le dynavector, né le xyz - tutte con cedevolezza di 12 / 10 cu. Non so la sme cosa avesse in mente quanto progettò questi bracci, ma non certo le lyra. Questo non significa che il braccio non sia di qualità, ma l'abbinamento è certamente errato. Poi la delos monta il micro ridge, che a differenza del contact line ogura presente sui modelli superiori, non perdona nulla - meno presente in gamma media, più analitico , piùasciutto in gamma bassa. Se la massa del braccio è troppo bassa il suono è sparato sulle alte frequenze in modo del tutto innaturale e fastidioso, stancante e molto poco analogico. Suppongo che la tua delos peccasse in dimanica, e non riuscisse a portare in vanati la scena verso l'ascoltatore. Sono giunto alla conclusione che non si possa comprare una testina di pregio senza averla prima provata sul proprio braccio/gira. A mio avviso i costruttori di testine dovrebbero indicare con esattezza la massa del braccio ottimale da abbnare, ma credo che scelte di mercato impongano questa confusione, a nostro danno. Comunque la logica ci può aiutare, se ad esempio ortofon per le sue testine vende shell ad hoc di massa da 13 grammi a 18, è impensabile montare una anna od una windfeld su uno sme da 11 grammi con shell incorporato, non suoneranno mai .. da questo punto di vista i bracci con shell intercambiabile sono una vera e propria panacea, e già con l'ortofon rs 309 d si può vivere serenamente con quasi tutte le testine in produzione


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    Messaggio Da terlino Ven Dic 06 2019, 10:49

    Se piace giocare con le testine nessun problema, meglio lo shell intercambiabile
    Ma io penso che una connessione in più è un ulteriore punto debole, anche meccanicamente.
    Io sullo SME V ho avuto la Clavis DC e la Helicon ed andavano alla grandissima!
    Ora monto una Audio Thecnica ART 7 ed è una bellezza ciò che riproduce.
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    Messaggio Da AlessandroCatalano Ven Dic 06 2019, 12:24

    Franz84 ha scritto:Caro Alessandro,

    begli ultimi 2/3 anni ho dedicato gran parte della ns passione all'abbinamento braccio/testina insieme ad altri amici appassionati, ed avendo avuto complessivamente a disposizione molti bracci, ci siamo fatti un'idea generale, ultimamente anche grazie ad un noto riparatore di testine di Roma .. l'abbinamento braccio/testina è secondo me il punto più critico del set up analogico, seguito subito dopo dall'interfacciamento elettrico. Il furbone di J. Carr, per le sue costosissime lyra, fornisce indicazioni quanto mai generiche, indicando massa media per i bracci e carico da 100 a 900 ohms con stadio phono attivo, e da 5 a 15 ohms con step up. Detto ciò la delos che ho provato in più occasioni non ha il suono da te descritto, e ritengo non possa viaggiare sullo sme IV da 10/11 grammi complessivi. Servono almeno 15/16 grammi di massa del braccio, ed il suono credimi cambia radicalmente. Le mc giapponesi di attuale produzione hanno una cu di 12 x 10 - 6 dyne a 100 hz, ed è errato moltiplicare quel dato per due, come invece sostengono in moltissimi. Una cu a 24 a 10 hz corrisponde a testine a medio alta cedevolezza, quali non sono né le lyra, né le dynavector, né le xyz - tutte con cedevolezza di 12 / 10 cu. Non so la sme cosa avesse in mente quanto progettò questi bracci, ma non certo le lyra. Questo non significa che il braccio non sia di qualità, ma l'abbinamento è certamente errato. Poi la delos monta il micro ridge, che a differenza del contact line ogura presente sui modelli superiori, non perdona nulla - meno presente in gamma media, più analitico , piùasciutto in gamma bassa. Se la massa del braccio è troppo bassa il suono è sparato sulle alte frequenze in modo del tutto innaturale e fastidioso, stancante e molto poco analogico. Suppongo che la tua delos peccasse in dimanica, e non riuscisse a portare in vanati la scena verso l'ascoltatore. Sono giunto alla conclusione che non si possa comprare una testina di pregio senza averla prima provata sul proprio braccio/gira. A mio avviso i costruttori di testine dovrebbero indicare con esattezza la massa del braccio ottimale da abbnare, ma credo che scelte di mercato impongano questa confusione, a nostro danno. Comunque la logica ci può aiutare, se ad esempio ortofon per le sue testine vende shell ad hoc di massa da 13 grammi a 18, è impensabile montare una anna od una windfeld su uno sme da 11 grammi con shell incorporato, non suoneranno mai .. da questo punto di vista i bracci con shell intercambiabile sono una vera e propria panacea, e già con l'ortofon rs 309 d si può vivere serenamente con quasi tutte le testine in produzione
    Ciao Franz,

    Non metto assolutamente in dubbio su quanto hai argomentato. Io d'altro canto ho lo SME IV e me lo tengo e peraltro mi piace parecchio oltre che da punto di vista della bellezza pura e semplice anche e soprattutto dal punto di vista tecnico. E' molto ben costruito, è senz'altro robusto e molto facile da regolare. Tornando al discorso Lyra, e questo non me lo puoi negare, è notorio che sono testine aperte, direi leggermente più spinte verso i medio-alti. La Delos e la serie attuale sono state un pochino addomesticate sotto questo punto di vista, per così dire sono state rese un po più morbide/addocite. D'altro canto ho avuto modo di ascoltarle la delos su altri set-up ed il suono appariva comunque più aperto. In merito al discorso della cedevolezza della Delos è tutt'altro che bassa ... viene dichiarato - a 100 Hz - un valore di 12 x 10 cmm/dyne che riportato a 10 Hz corrisponde a circa "21" e la FR del sistema SME IV - Lyra Delos - vitine risulta essere pari a circa 8 Hz (Dato confermato con disco test), quindi l'abbinamento non è errato. 

    Infine io non ho detto che suoni male, anzi tutt'alto ... i bassi ci sono e profondi, idem i medi, medio-alti ed alti, ottima dinamica ed un grande dettaglio, ma nel complesso è un suono che non mi aggrada (è questione di gusti). Aggiungerei che tale tipologia di suono accomuna più o meno tutte le testine giapponesi, ma tra quelle che ho avuto modo di ascoltare (Lyra, Koetsu, Dynavector) la Lyra è senz'altro la migliore. Sono tornato ad una Benz Micro ACE SL (in attesa che mi arrivi una ben più performante Benz Micro LP) e mi sembra di essere rinato ... ho ritrovato il piacere di ascoltare la musica. Alla fine ritengo che si tratti solo ed esclusivamente di gusti personali ed infatti credo che a Te il suono Benz non piaccia. Ma qui siamo usciti fuori argomento e per tale motivo mi scuso, resta però il fatto che uno scambio di idee è e sarà sempre costruttivo.

    P.S. - Ho avuto modo di testare sul mio impianto anche una VDH Grassopper III GLA che anch'essa non mi aggrada, però quest'ultima e la stessa Delos su un impianto a tubi rendono decisamente meglio.

    Un caro saluto

    Alessandro


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    Messaggio Da pepe57 Ven Dic 06 2019, 15:34

    Personalmente considero gli SME in magnesio ottimi ed una perdita la decisione di SME.
    A mia opinione personale:
    Trovo che ben pochi bracci a cuscinetti riescano a raggiungere la precisione meccanica di questi bracci (altro che quelli pur validi ai tempi per le testine di allora).
    Dal punto di vista dell' equilibrio tonale sono un pelino dolci (confrontati con altri cuscinetti tipo: Pluto, Triplanar...) e un pelino aperti (se confrontati con altri a cuscinetti tipo: Toho, Ikeda, Epa 100, FR...) e molto simili ai Da Vinci/Reed.
    Dinamicamente li trovo validi.
    L' abbinamento con testine moderne è sempre facile (specie con il V che ha la possibilità di essere usato dinamicamente) e la "voce" della testina dovrà venire scelta,abbinata e regolata in base a tutto il "sistema" (intendendo: Ascoltatore e sue aspettative, impianto e stanza).
    Se si parla di testine Giapponesi, io farei attenzione a generalizzare i dati dichiarati. ZYX lo fa a 10 Hertz per tutti i modelli, Dynavector ora lo fa a 10 Hertz e ai tempi li dava in statica (modelli ormai vecchi) e così via.
    Per quanto riguarda la "voce" di alcuni marchi, per me, è abbastanza evidente che, pur avendo nel tempo "smussato" alcune peculiarità, ci sono caratterizzazioni evidenti. Tipo: Lyra ha un medioalto evidenziato per cui, chi avesse un sistema che (nelle sue aspettative) reputa "chiuso" potrebbe prenderla in considerazione.
    Viceversa una Kondo potrebbe avere l' alto un po' "ambrato" e quindi venire usata di conseguenza.
    Poi c'è anche modo di intervenire con piccole correzioni sulla voce della testina, sia tramite le regolazioni che il carico (tipo di carico e valore dello stesso) e beninteso la qualità di quello he si abbina dietro (che più è alta e meno dovrebbe intervenire). Comunque alla fin fine si tratta di piccole variazioni, la" voce" è quella, bisogna solo abbinarla meccanicamente bene per far si che possa esprimersi.
    Le considerazioni d' ascolto, beninteso, sono personali e legate ai diversi sistemi dove si possono confrontare i singoli oggetti. Perciò io cerco di fare le mie "mediando" quello che ho riscontrato nei miei sistemi.
    Quelle meccaniche invece sono oggettive. 
    Un abbinamento che porta una testina a "ballare" nel solco o a "tirare" da un lato (facendola in entrambi i casi distorcere lungo tutta la banda audio) è sbagliato. 
    Punto.
    Se uno utilizza un V e imposta il peso a 2 grammi senza usare la bilancina e poi lo verifica con questa, vede che è perfetto. Provate a farlo con un EPA 100, un Ultracraft, un Black Widow (non cito qualche "mostro sacro" per non sollevare polemiche) e poi verificate che c'è da piangere...
    Inoltre se dopo 6 mesi vorrete ricontrollare con la bilancina come siete messi vedrete che è rimasto tutto perfetto.
    Sulla prova "frizione" si è messi molto bene (non a livello di Unipivot, ma quasi) e comunque molto meglio di altri "mostri sacri" sia che onestamente dichiarano valori (molto scarsi) in linea con la realtà (tipo il DV507 MKII) che invece dichiarano ottimi valori che poi alle misure risultano medi (e qui mi taccio...).
    sunny sunny sunny

    PS: ho letto che qualcuno domandava come sarebbe un confronto EPA 100 vs Graham.
    Pur non essendo, a parer mio, corretto confrontare un cuscinetti con un Unipivot (in quanto reputo il primo meccanicamente più complesso e naturalmente soggetto a problemi sconosciuti agli Unipivot) ....Io l' ho fatto con il Phantom II e, per me, pur essendo costruito bene  l' EPA 100 (fra l' altro comodissimo per la regolazione "on Fly" di VTL e di abbinamento con le testine) non regge assolutamente il confronto. "gnucco" in mediobasso e quasi monocorde (come l' FR64) sull' estremo basso. Tracciamento buono ma "moscio" in gamma media (anche a causa del mediobasso che lo "comprime").
    sunny sunny sunny


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    Messaggio Da AlessandroCatalano Ven Dic 06 2019, 15:59

    pepe57 ha scritto:Personalmente considero gli SME in magnesio ottimi ed una perdita la decisione di SME.
    A mia opinione personale:
    Trovo che ben pochi bracci a cuscinetti riescano a raggiungere la precisione meccanica di questi bracci (altro che quelli pur validi ai tempi per le testine di allora).
    Dal punto di vista dell' equilibrio tonale sono un pelino dolci (confrontati con altri cuscinetti tipo: Pluto, Triplanar...) e un pelino aperti (se confrontati con altri a cuscinetti tipo: Toho, Ikeda, Epa 100, FR...) e molto simili ai Da Vinci/Reed.
    Dinamicamente li trovo validi.
    L' abbinamento con testine moderne è sempre facile (specie con il V che ha la possibilità di essere usato dinamicamente) e la "voce" della testina dovrà venire scelta,abbinata e regolata in base a tutto il "sistema" (intendendo: Ascoltatore e sue aspettative, impianto e stanza).
    Se si parla di testine Giapponesi, io farei attenzione a generalizzare i dati dichiarati. ZYX lo fa a 10 Hertz per tutti i modelli, Dynavector ora lo fa a 10 Hertz e ai tempi li dava in statica (modelli ormai vecchi) e così via.
    Per quanto riguarda la "voce" di alcuni marchi, per me, è abbastanza evidente che, pur avendo nel tempo "smussato" alcune peculiarità, ci sono caratterizzazioni evidenti. Tipo: Lyra ha un medioalto evidenziato per cui, chi avesse un sistema che (nelle sue aspettative) reputa "chiuso" potrebbe prenderla in considerazione.
    Viceversa una Kondo potrebbe avere l' alto un po' "ambrato" e quindi venire usata di conseguenza.
    Poi c'è anche modo di intervenire con piccole correzioni sulla voce della testina, sia tramite le regolazioni che il carico (tipo di carico e valore dello stesso) e beninteso la qualità di quello he si abbina dietro (che più è alta e meno dovrebbe intervenire). Comunque alla fin fine si tratta di piccole variazioni, la" voce" è quella, bisogna solo abbinarla meccanicamente bene per far si che possa esprimersi.
    Le considerazioni d' ascolto, beninteso, sono personali e legate ai diversi sistemi dove si possono confrontare i singoli oggetti. Perciò io cerco di fare le mie "mediando" quello che ho riscontrato nei miei sistemi.
    Quelle meccaniche invece sono oggettive. 
    Un abbinamento che porta una testina a "ballare" nel solco o a "tirare" da un lato (facendola in entrambi i casi distorcere lungo tutta la banda audio) è sbagliato. 
    Punto.
    Se uno utilizza un V e imposta il peso a 2 grammi senza usare la bilancina e poi lo verifica con questa, vede che è perfetto. Provate a farlo con un EPA 100, un Ultracraft, un Black Widow (non cito qualche "mostro sacro" per non sollevare polemiche) e poi verificate che c'è da piangere...
    Inoltre se dopo 6 mesi vorrete ricontrollare con la bilancina come siete messi vedrete che è rimasto tutto perfetto.
    Sulla prova "frizione" si è messi molto bene (non a livello di Unipivot, ma quasi) e comunque molto meglio di altri "mostri sacri" sia che onestamente dichiarano valori (molto scarsi) in linea con la realtà (tipo il DV507 MKII) che invece dichiarano ottimi valori che poi alle misure risultano medi (e qui mi taccio...).
    sunny sunny sunny

    PS: ho letto che qualcuno domandava come sarebbe un confronto EPA 100 vs Graham.
    Pur non essendo, a parer mio, corretto confrontare un cuscinetti con un Unipivot (in quanto reputo il primo meccanicamente più complesso e naturalmente soggetto a problemi sconosciuti agli Unipivot) ....Io l' ho fatto con il Phantom II e, per me, pur essendo costruito bene  l' EPA 100 (fra l' altro comodissimo per la regolazione "on Fly" di VTL e di abbinamento con le testine) non regge assolutamente il confronto. "gnucco" in mediobasso e quasi monocorde (come l' FR64) sull' estremo basso. Tracciamento buono ma "moscio" in gamma media (anche a causa del mediobasso che lo "comprime").
    sunny sunny sunny
    Ciao Pepe,

    Sei sempre risolutivo !!! Grande.

    Un caro saluto

    Alessandro


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    Messaggio Da briciola Ven Dic 06 2019, 18:46

    terlino ha scritto:Se piace giocare con le testine nessun problema, meglio lo shell intercambiabile
    Ma io penso che una connessione in più è un ulteriore punto debole, anche meccanicamente.
    Io sullo SME V ho avuto la Clavis DC e la Helicon ed andavano alla grandissima!
    Ora monto una Audio Thecnica ART 7 ed è una bellezza ciò che riproduce.
    confermo, io ho ancora una Lyra clavis dc che si accoppia perfettamente con uno SME IV
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    Messaggio Da terlino Sab Dic 07 2019, 11:22

    Ho anch'io il Graham Phantom II Supreme e confermo quanto detto da Pepe
    Confermo anche quanto detto sullo SME, ottima disamina.
    Comunque 2 grandissmi bracci e son contento di possederli
    Io al contrario di quanto fanno molt,i non contrasto le peculiarità, ma anzi le assecondo e per esempio lo SME V è montato su uno Gyrodek Orbe con testina Audio Thecnica ART 7 che è una testina dolcissima, non ha la magia della ART 1 ma penso che nessuna altra testina sia mai esistita che possedesse la stessa magia.
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    Messaggio Da Franz84 Sab Dic 07 2019, 14:55

    La mia non era affatto una critica verso gli ottimi sme, ma solo una considerazione in merito ad un un'abbinamento a mio avviso errato. Le lyra sono testine di media cedevolezza, non di alta cedevolezza e secondo me suonano male su bracci da 10 grammi shell incluso, virando il suono verso le alte frequenze. Non sarà un caso se un noto giornalista del settore le fa suonare con l'ikeda 407, di massa ben differente dello sme in oggetto. Poi per carità, questa passione è molto soggettiva, e questo è anche il bello. Sulle testine giapponesi impossibile generalizzare il loro suono, si va da denon ad air tight, koetsu,lyra, zyx, ikeda, dynavector, insomma di tutto di più, con sonorità estremamente diverse tra loro .. poi si può preferire il suono benz al suono lyra per carità, ma il panorama giapponese più variegato. La mia era una mera riflessione sugli abbinamenti, poi ognuno la pensa a modo suo, e l'unica riprova sarebbe sul campo, installando la delos prima sullo sme e poi su un braccio dalla massa più alta,nello stesso impianto .. una testina di alto rango, prima di essere bocciata deve essere abbinata al meglio, e basta un cavo phono per snaturare il suono, quindi le valutazioni del suono delle testine sono molto molto opinabili .. ovviamente il tutto secondo me


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    Messaggio Da pepe57 Sab Dic 07 2019, 18:26

    Franz84 ha scritto:La mia non era affatto una critica verso gli ottimi sme, ma solo una considerazione in merito ad un un'abbinamento a mio avviso errato. Le lyra sono testine di media cedevolezza, non di alta cedevolezza e secondo me suonano male su bracci da 10 grammi shell incluso, virando il suono verso le alte frequenze. Non sarà un caso se un noto giornalista del settore le fa suonare con l'ikeda 407, di massa ben differente dello sme in oggetto. Poi per carità, questa passione è molto soggettiva, e questo è anche il bello. Sulle testine giapponesi impossibile generalizzare il loro suono, si va da denon ad air tight, koetsu,lyra, zyx, ikeda, dynavector, insomma di tutto di più, con sonorità estremamente diverse tra loro .. poi si può preferire il suono benz al suono lyra per carità, ma il panorama giapponese più variegato. La mia era una mera riflessione sugli abbinamenti, poi ognuno la pensa a modo suo, e l'unica riprova sarebbe sul campo, installando la delos prima sullo sme e poi su un braccio dalla massa più alta,nello stesso impianto .. una testina di alto rango, prima di essere bocciata deve essere abbinata al meglio, e basta un cavo phono per snaturare il suono, quindi le valutazioni del suono delle testine sono molto molto opinabili .. ovviamente il tutto secondo me
    Usare un errato abbinamento braccio/testina non diventa giusto perché c'è chi lo usa (noto giornalista o meno che sia).
    Magari, c'è chi sbaglia da sempre e manco lo sa (cosa che capita molto raramente a chi davvero è stato appassionato da sempre all' analogico e molto di frequente a chi ci si è avvicinato solo negli ultimi 20 anni dove troppe errate "mode" hanno convinto l' ignaro) "ignaro" perché poi mette un "cerotto" sulla ferita usando un trafo che nasconde le evidenze senza risolvere nulla (quindi lasciandolo inconsapevole che il problema resta).
    O chi si è "bevuto" la frottola che siccome le radio ai tempi usavano testine rigide (e alti pesi di lettura, con bracci certi  pesanti) senza Anti-Skating... allora senza AS le testine suonano meglio...Razz.
    C'è chi è a conoscenza invece del fatto che ai tempi le radio, per evitare che lo stilo scendendo "diagonalmente" sull' LP non centrasse esattamente il punto di inizio, usavano questi sapendo che (data la scarsa estensione della banda trasmessa) le distorsioni che chiaramente ne derivavano venivano "mediate" in trasmissione.
    C'è anche chi consapevolmente sfrutta una FR leggermente sbagliata (ed è tutto' altra cosa) per ottenere il risultato voluto.
    Una FR TROPPO bassa (o alta) comunque non è MAI auspicabile (a meno di volere distruggere la propria testina/impianto).
    Un abbinamento fra una testina troppo "dura" su un braccio di massa relativa troppo bassa, comunque non "apre" il suono in gamma medio alta (come l' inverso non la "chiude"). 
    Si gioca tutto e solo sulle frequenze mediobasse e basse e sulla qualità contatto stilo/solco.
    Ovviamente l' equilibrio tonale ne risulterà influenzato.
    In ogni caso, una testina come la Lyra che ha una cedevolezza dichiarata attorno ai 12cu a 100 Hertz (quindi 18/19 a 10 Hertz) con un braccio di 10 grammi di massa avrà una FR attorno agli 8.5 Hertz (0.5 Hertz in più o in meno in base al braccio) e quindi pur se leggermente bassa ancora nel range buono.
    Se poi, nell' insieme del sistema si preferisce  usare un braccio da 16 grammi (dove avremmo una FR attorno ai 7 Hertz (0.5 +/- in base al braccio).... Quindi fuori dal buon range di uso. Comunque  ancora raramente pericolosa per l' impianto (specie usando un SUT), comunque sempre per l' LP causa il pegiorl contatto stilo/solco... e che interviene sul suono che ne deriva (per rinforzare dei mediobassi scarsi), la cosa può ancora stare bene. 
    Con un braccio di massa superiore... (tipo 30 grammi, e succede a volte anche più "pesanti") avremmo in ogni caso una FR < a 6 Hertz (anche sotto ai 5, in base al braccio)!
    Bracci di questo genere andavano bene ai tempi che erano dominati da testine dalla cedevolezza bassissima (che oggi non esistono più).
    Come i 12" (che andavano bene quando esistevano dischi di diametro > di 30 cm) ormai anacronistici (ma di gran moda) e inferiori ai 10.5" e ai 9" da ogni punto di vista tecnico (a parte un insignificante minor errore  di tangenza).
    Un 407 è costruito  bene, è un bell' oggetto a vedersi, è nostalgico nell' approccio, ma salvo casi specifici di abbinamenti particolarissimi... (tipo piatti molto grandi e/o testine molto rigide) prestazionalmente inferiore allo stesso 345 (senza voler entrare in altri marchi).
    Fare dei test con testine su un braccio del genere è mettere il 90% delle attuali testine in crisi, cercare di valutare il tutto, magari usando un SUT darà sempre e comunque delle considerazioni errate.
    Come usare un motore a vapore per valutare la qualità della benzina usata...
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    Messaggio Da pepe57 Sab Dic 07 2019, 18:36

    Franz84 ha scritto:La mia non era affatto una critica verso gli ottimi sme, ma solo una considerazione in merito ad un un'abbinamento a mio avviso errato. Le lyra sono testine di media cedevolezza, non di alta cedevolezza e secondo me suonano male su bracci da 10 grammi shell incluso, virando il suono verso le alte frequenze. Non sarà un caso se un noto giornalista del settore le fa suonare con l'ikeda 407, di massa ben differente dello sme in oggetto. Poi per carità, questa passione è molto soggettiva, e questo è anche il bello. Sulle testine giapponesi impossibile generalizzare il loro suono, si va da denon ad air tight, koetsu,lyra, zyx, ikeda, dynavector, insomma di tutto di più, con sonorità estremamente diverse tra loro .. poi si può preferire il suono benz al suono lyra per carità, ma il panorama giapponese più variegato. La mia era una mera riflessione sugli abbinamenti, poi ognuno la pensa a modo suo, e l'unica riprova sarebbe sul campo, installando la delos prima sullo sme e poi su un braccio dalla massa più alta,nello stesso impianto .. una testina di alto rango, prima di essere bocciata deve essere abbinata al meglio, e basta un cavo phono per snaturare il suono, quindi le valutazioni del suono delle testine sono molto molto opinabili .. ovviamente il tutto secondo me
    Tutti questi articoli dovrebbero, a mio avviso, essere contestualizzati, con foto dell' ambiente e impianto (meglio se diversi) in cui sono fatte le prove, con spiegazioni dettagliate del perché si è riscontrato un certo risultato in modo di avvalorare i test.
    Mai usare per i test  solo i SUT che, pur se comodi e a volte utili, introducono diversi ulteriori elementi di confusione e modifica della percezione e relativa valutazione.
    All' estremo meglio usare solo un ingresso MC attivo.
    Io, al contrario di alcuni, non metto mai in dubbio la buonafede o le "orecchie" di chi scrive. Però critico, e molto, il metodo e l' esposizione incompleta del percepito.
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    Messaggio Da pepe57 Sab Dic 07 2019, 18:56

    terlino ha scritto:Ho anch'io il Graham Phantom II Supreme e confermo quanto detto da Pepe
    Confermo anche quanto detto sullo SME, ottima disamina.
    Comunque 2 grandissmi bracci e son contento di possederli
    Io al contrario di quanto fanno molt,i non contrasto le peculiarità, ma anzi le assecondo e per esempio lo SME V è montato su uno Gyrodek Orbe con testina Audio Thecnica ART 7 che è una testina dolcissima, non ha la magia della ART 1 ma penso che nessuna altra testina sia mai esistita che possedesse la stessa magia.
    L' Audio Technica ART1 è stata a fine anni 80 una bella testina.
    A mio avviso comunque, se guardi nel panorama generale, ne potresti trovare diverse altre che avevano ed hanno lati anche più emozionanti.
    Poi logicamente dipende da cosa ci emoziona, cosa cerchiamo, quali generi ascoltiamo e in quale contesto inseriamo il singolo pezzo per raggiungere il risultato voluto.
    A mio parere ci sono comunque molte strade per raggiungere un obbiettivo (quando questo ci è chiaro nella mente).
    Perché non una sola strada? Perché una persona di solito vive in un certo ambiente che può essere dedicato o meno all' ascolto, che comunque sarà diverso da un altro. Avrà una storia personale che gli fanno apprezzare determinate cose diverse da quelle apprezzate da altri, etc etc. Perciò troverà la sua strada per arrivare allo scopo che alla fin fine ci accomuna. Emozionarci ascoltando (e ciascuno si emozionerà per ragioni proprie).
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    Messaggio Da terlino Dom Dic 08 2019, 08:16

    Probabilmente la ART 1 è arrivata in un contesto favorevole, e forse le altre di valore pari o maggiore, che non sto a menzionare, non erano nella condizione ideali, ma forse per una costruzione che non ha avuto rivali e che non è più stata replicata dava al suono qualcosa che non ho mai più ritrovato.
    Chi non ha mai avuto modo di vedere come fosse costruita la ART 1 lo invito a cercarsi notizie a riguardo.
    Probabilmente mai poi riprodotto perché eccessivamente complicato e quindi costoso.
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    Messaggio Da Franz84 Dom Dic 08 2019, 12:16

    Pur non volendo generare alcuna polemica, ritengo che poiché lyra produce un trafo, significa che le sue testine vadano col trafo. Idem dynavector, ikeda, ecc. Poi si possono usare direttamente con lo stadio phono attivo, si può preferire un suono all'altro, ma non si può dire che il trafo, nel caso di lura da 7 k, metta una pezza ad un errato interfacciamento braccio/testina. Se così fosse il noto giornalista sbaglierebbe abbinamento ma grazie al tango nel caso specifico otterrebbe un suono apparentemente corretto. Con tutto il dovuto rispetto rimango molto perplesso. Non ho mai sentito suonare a dovere una lyra moderna su bracci leggeri, ed un braccio da 10 grammi con shell incorporato è indubbiamente leggero. L'ikeda 407 e' per me un braccio attualissimo, straordinario, con una notevole fluidità del suono, naturalissimo. Il 345 più veloce e dinamico,come tutti i bracci da 9/10 rispetto a bracci da 12, un pelino più compassato e morbido. Tu stesso caro Pepe ne parlasti molto bene qui .. https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://melius.club/topic/258859-bracci-fidelity-research-e-ortofon/&ved=2ahUKEwiZ_YSW9KXmAhUDDuwKHaLeDBcQFjABegQIAxAB&usg=AOvVaw0jkmBW-VW-w92etc4u4vjZ.
    Ad ogni modo cercherò di ottenere una risposta da j. Carr sul corretto interfacciamento delle sue testine, e se mi risponderà la posterò. Credo sia cosa gradita per tutti ottenere lumi dai costruttori, soprattutto per valorizzare i ns acquisiti. Buoni ascolti domenicali a tutti


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    Messaggio Da terlino Dom Dic 08 2019, 12:22

    Io le vecchie Lyra le ho sempre preferite caricate a 47.000 ohm dopo la Clavis DC e la Helikon non ne ho più prese.
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    Messaggio Da pepe57 Dom Dic 08 2019, 14:08

    Franz84 ha scritto:Pur non volendo generare alcuna polemica, ritengo che poiché lyra produce un trafo, significa che le sue testine vadano col trafo. Idem dynavector, ikeda, ecc. Poi si possono usare direttamente con lo stadio phono attivo, si può preferire un suono all'altro, ma non si può dire che il trafo, nel caso di lura da 7 k, metta una pezza ad un errato interfacciamento braccio/testina. Se così fosse il noto giornalista sbaglierebbe abbinamento ma grazie al tango nel caso specifico otterrebbe un suono apparentemente corretto. Con tutto il dovuto rispetto rimango molto perplesso. Non ho mai sentito suonare a dovere una lyra moderna su bracci leggeri, ed un braccio da 10 grammi con shell incorporato è indubbiamente leggero. L'ikeda 407 e' per me un braccio attualissimo, straordinario, con una notevole fluidità del suono, naturalissimo. Il 345 più veloce e dinamico,come tutti i bracci da 9/10 rispetto a bracci da 12, un pelino più compassato e morbido. Tu stesso caro Pepe ne parlasti molto bene qui .. https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://melius.club/topic/258859-bracci-fidelity-research-e-ortofon/&ved=2ahUKEwiZ_YSW9KXmAhUDDuwKHaLeDBcQFjABegQIAxAB&usg=AOvVaw0jkmBW-VW-w92etc4u4vjZ.  
    Ad ogni modo cercherò di ottenere una risposta da j. Carr sul corretto interfacciamento delle sue testine, e se mi risponderà la posterò. Credo sia cosa gradita per tutti ottenere lumi dai costruttori, soprattutto per valorizzare i ns acquisiti. Buoni ascolti domenicali a tutti
    Ma no Franz.
    Non penso di aver parlato bene del 407 (se non dal punto di vista della costruzione, come anche ho già scritto sopra).
    Al massimo l' ho considero migliore rispetto a certi vecchi 12" ormai a rischio e adatto solo a pochissime testine dalla cedevolezza bassissima (tipo le "vecchie" Ikeda senza cantilever che sono iper rigide, ovviamente).

    Un trafo, quando la FR è sbagliata, di fatto è una pezza/cerotto.
    Non dico che il suo scopo sia di fare da pezza, infatti se usato con abbinamenti validi braccio/testina fa il suo vero lavoro, elevare un segnale.
    Ma se l' abbinamento è errato, allora diventa una pezza.
    Tu osserva un woofer come "balla" quando l' FR è sbagliata e sei collegato diretto ad un fono attivo MC e come smette di ballare se ci interponi un Trafo.
    Questo perché, c'è poco da inventarsi, un trafo, per buono che sia, taglia le frequenze basse (e quindi frequenze dell' ordine di 3/4/5 Hertz sono evidentemente filtrate/cancellate prima di arrivare al pre).
    Ma il woofer che non balla più nasconde ma non risolve il problema in origine (la testina che balla nel solco e si disfa).
    Il suono finale, come ti dicevo, è il risultato di un insieme di elementi che interagiscono.
    Se il tuo impianto, ad esempio, è vuoto sui bassi, una fonte corretta (così come un abbinamento corretto) te lo fa sentire
    e, un abbinamento errato, potrebbe correggere il problema e tu, logicamente, lo preferiresti.
    Per questo, come ti dicevo, spesso non condivido il metodo di chi presenta gli oggetti.
    Quando io uso un braccio (come il Da Vinci) da 12" con le Montagna, (ed ho una FR di circa 8,5 Hertz) lo faccio proprio per "rinforzare" una gamma mediobassa leggera delle casse. Lo so e scelgo Quel braccio con Quella tipologia di testina (intesa come cedevolezza) per ottenere un certo risultato (comunque mai mi sognerei un abbinamento che mi porti a una FR di 6 o 7 Hertz, a quel punto cambierei casse).
    Un mio amico possiede le Montagna e usa una Lyra Atlas con un Graham Phantom III (prima la usava con uno SME V) su base SME 30. Non usa trafo e lamenta una certa leggerezza nel medio basso. In effetti il suono, anche a parer mio è molto buono ma un po' "leggero". Gli avevo suggerito alcune soluzioni basate sul cambio braccio/testina per risolvere.
    Lui, prima, ha deciso di aggiungere una quarta via per rinforzare quella gamma (che gli arriverà). 
    In seguito, ha anche deciso di agire sul fronte testina/braccio in modo da avere 2 fonti (queste gli sono in parte arrivate ma non ancora installate).
    Io sono convinto che già con l' altro front end avrà dei risultati appaganti e che quando gli arriverà la 4^ via, avrà risultati appaganti anche con il "vecchio" abbinamento Graham/Atlas.
    Se quella testina/braccio fosse stata montata su un impianto di diverso equilibrio tonale, le valutazioni su questa testina, penso sarebbero state diverse. 
    Se avesse fatto un abbinamento braccio/testina meccanicamente sballato, beninteso non del tutto, mica si può pensare a distruggere oltre a una testina  anche il resto dell' impianto (non usando lui il trafo), avrebbe probabilmente trovato un risultato finale che andava maggiormente verso quanto cercava.
    Non so chi sia il recensore di cui parli (anche perché saranno 30 anni che non leggo recensioni, cartacee/on line) e che impianto/ambiente, ma se usa un Ikeda 407 con una Lyra e un Tango, e il risultato lo soddisfa (e immagino che ci senta), allora probabilmente li abbinerà a casse piuttosto esili/poco dinamiche/efficienti (tipo isodinamica, nastri, elettrostatiche o piccoli bookshelf/da stand) specie in gamma medio bassa (forse anche in ambiente non molto grande).
    sunny sunny sunny


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