Pls select your own language, using the translator in the left-hand corner
amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale - Pagina 2
Il Gazebo Audiofilo

Human Pleasure HI-END

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale


    mariovalvola
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3194
    Data d'iscrizione : 19.12.14

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da mariovalvola Gio Ott 31 2019, 21:21

    Ottimo. 
    -Ma con un ferro di uscita, se ti ritrovi una risposta ottima tra 15 e 45 kHz ma con una risonanza a 80 KHz di +12 dB. la devi evidenziare?
    -Nei single ended non è tanto la quantità ma lo spettro della distorsione. In altri casi ci si potrebbe davvero sbizzarrire sulla composizione. Poi rimane il problema della cancellazione armonica.
    -Interessante il discorso del fattore di smorzamento.  Un audiofilo, nelle risposte sul single ended con 2A3 ha linkato un ampli con il medesimo tubo con dati di veramente interessanti e/o fantasiosi
    -il tasso di cosntroreazione, effettivamente, sarebbe bello lo dichiarassero veramente.
    -il rapporto segnale/rumore, soprattutto con potenze molto basse e in presenza di DHT, sarebbe un indicatore potentissimo (molto più di quello che potrebbe sembrare)
    mariovalvola
    mariovalvola
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3194
    Data d'iscrizione : 19.12.14
    Località : Brescia

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da mariovalvola Gio Ott 31 2019, 21:42

    Per spiegarmi ancora meglio: io ho un debole per le leghe nobili nei trasformatori di uscita. In un Push-pull, anche solo un Fe-Ni ben realizzato fa la differenza.  Quanti costruttori impiegano realmente nei loro ampli componenti simili? Audio Tekne? poi?
    Attenzione: questi componenti non hanno solo indiscutibili pregi
    Nimalone65
    Nimalone65
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3393
    Data d'iscrizione : 11.12.10
    Località : Roma

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da Nimalone65 Gio Ott 31 2019, 21:55

    mariovalvola ha scritto:Ti posso capire ma bisognerebbe contestualizzare alcuni aspetti. Una premessa: tutto quello che appare scritto in questo logorroico intervento non vuole essere spocchioso. Vuole essere solo un piccolo segnale di allarme. Forse l'offerta è a tratti miserrima e lacunosa perché la domanda è troppo spesso, a questo livello. 
    1) Lato costruttori: questi (a volte sedicenti) artigiani si possono incasellare per alcuni aspetti peculiari.
    Ne esistono di poco strutturati con una formazione piuttosto raffazzonata con capacità progettuali e visioni alquanto ristrette. Questo non vuol dire che le loro realizzazioni suonino male. Semplicemente il caso può avere agito anche a loro favore (succede non così raramente). Ciò non toglie che le loro realizzazioni, ad onta (non sempre ) di un'apparenza sontuosa e impeccabile ( e costosa ), nascondano miserie indicibili al loro interno. Parlavo spesso con fornitori di materiali ferromagnetici di alcuni di questi "costruttori di macchine musicali". Ebbene: erano prodotti talmente tirati al risparmio che pure loro stesso inorridivano per le schifezze che ordinava il committente. Su questo si dovrebbero fare alcuni ragionamenti.
    Una minoranza risulta molto più strutturata e in grado di realizzare oggetti egregi. Ripeto: sono una minoranza. Spesso criticata e poco compresa.
    Alla luce di tutto ciò, che tipo di comunicazione ci possiamo aspettare? E' divertente analizzare le loro presentazioni. Soprattutto i più incapaci in termini di progettualità non possono che fare leva sull'immaginifico, sul sogno, sull'alchimia e sulla magia (per carità con gli amplificatori single ended, non è che ci siano molti argomenti).
    Chi è più strutturato potrebbe anche fornire più info ma, a questo punto, ci sarebbe da chiedersi: quali dovrebbero essere i dati realmente significativi?
    Quando si tratta di singoli componenti molto speciali il discorso è diverso.
    Se uno mi vendesse un trasformatore d'uscita, che andrebbe comunque ascoltato in un sistema più o meno complesso, qualche dato dovrebbe fornirlo (e qui si apre un mondo ma lasciamo perdere).
    l'induttanza primaria, il rapporto di trasformazione la risposta in frequenza (dagli infrasuoni agli ultrasuoni) la resistenza degli avvolgimenti, la perdita d'inserzione, dati sul materiale del nucleo, tipo di filo impiegato, ecc.

    Su un ampli finito? è più difficile. Oltretutto, quanti comprenderebbero? 

    2) lato appassionati (potenziali utenti)  In un mondo dove molti appassionati non vogliono o non riescono ad andare oltre i trasformatori di alimentazione ben dimensionati (ma si dilettano in sostituzioni di tubi acefale e selvagge con annesse dotte analisi). Cosa sarebbe importante fare passare? che tipo di dati servirebbero?
    Facciamo un  test. allego due link  dove un "atipico venditore/costruttore" descrive un ampli artigianale. Rimane qualche lacuna ma c'è anche molta sostanza (molta più del solito).
    Se un normodotato ( anche senza laurea in ingegneria ) mediamente strutturato alla luce delle indicazioni fornite riesce a clonare l'ampli con percentuali di aderenza molto prossime al 100%, cosa hanno compreso gli audiofili medi di oggi (quelli plagiati dalla pura classe A nei single ended )?
    Attendo commenti e, soprattutto porgo una domanda: che dati considerate significativi? i costruttori di ampli li stanno cercando dal secondo dopoguerra (se non prima) con risultati apparentemente da discutere.
    Alla fine cosa si vuole fare da grandi? 
    Io che compro componenti e mi costruisco ampli per gli affaracci miei, i "pezzi" cruciali li devo osservare/provare su due livelli che coesistono. Quello meramente tecnico e quello assolutamente soggettivo: che valore aggiunto mi fornisce all'ascolto quel determinato componente?
    Ma chi compra un ampli che info vuole/vorrebbe? 
    Capisco chi vuole crescere e orientarsi ma i dati se provengono dal "lato marketing" dicono poco. Dal lato asetticamente tecnico potrebbero essere fraintesi e considerati semplicemente orridi (nei single ended la cosa potrebbe non essere così peregrina). La loro indicatività risulta sempre problematica
    P.S. non me ne vogliate.  affraid

    https://youtu.be/osgXz88FKlY
    https://youtu.be/2IakQL7iNHM

    Se volete ridere guardate i commenti veramente incredibili di questa realizzazione. Fantastiche e molto indicative. 
    https://youtu.be/ir5uAFCT8rI

    Si badi bene: non sto osannando queste realizzazioni. Semplicemente, a fronte di una chiarezza espositiva sopra la media, il povero "relatore" si ritrova in balia di un fantastico florilegio di soggetti "particolari".
    Buon divertimento

    Mario permettimi , senza offesa , ma le tue analisi sono sempre alquanto condivisibile quanto stucchevoli ed ora ti spiego ...

    Quando si fanno certe critiche , bisogna pure avere l’onestà intellettuale di fare nome e cognome , di dire di che apparecchi parliamo , cosa era reamente obsoleto e perché ,,,,,altrimenti mi perdonerai la franchezza il tuo a me appare come un dire supponente , di uno che si mette in cattedra e bacchetta. 
    Io penso sempre che chi non dice o lo fa perché non sa le cose ed inventa oppure le sa ma non gli conviene dirle . 
    La terza alternativa sarebbe quella di tacere . 

    Forse la cosa che dovremmo ammettere a noi stessi per primi , è che al di là di una preparazione specifica che abbiamo curato magari in tanti anni ,siamo persone normali che non verranno ricordate post mortem . E se il sottoscritto come medico non verrà ricordato come Watson & Crick che pure hanno solo evidenziato la catena del dna , una banalità al giorno d’oggi , ne tu come ingegnere non verrai ricordato come Shindo come Matti Otala o Imai .
    Facciamocene una ragione , che si può essere comunque buoni medici ed ottimi ingegneri anche senza rosicare e senza fama immortale . 

    sunny


    _________________
    Saluti,Enrico

    Platine Verdier + Ortofon 309D + DENON 103r  + EMT TSD15 + Koetsu Black Gold + Step up Audio Tekne 4818+ Ortofon t20 MKII + Ortofon T5 +  Audio Note M1 Riaa +Topping D70mqa +  Kondo Kegon + Audio Note OTO +  Heresy Red Cloth + Rogers Ls3/5A +  Reimyo ALS777 + Cavi e Accessori Harmonix Combak+ Cavi Audio Note + Cavi Auditorium 23 + Cavi Duelund .
    mariovalvola
    mariovalvola
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3194
    Data d'iscrizione : 19.12.14
    Località : Brescia

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da mariovalvola Gio Ott 31 2019, 22:18

    Posso capirti pur non essendo assolutamente d'accordo.
    Non cogli per niente il senso della mia risposta. Oltretutto, lo scontento dell'opacità dei costruttori nostrani non ero io, almeno in questo caso.
    Quali sarebbero le critiche? (vuoi forse mettere tutti i costruttori artigianali italiani sullo stesso livello)? Cosa sarebbe l'onestà intellettuale? spiegamelo tu per favore. Cosa c'entra l'obsoleto? chi ne ha scritto? 
    io non rosico assolutamente. Non ne vedo il motivo oltretutto. Io, mi considero un divertito osservatore. Non sono propriamente un tipico appassionato e non sono un costruttore artigianale. 
    Vedo che per individuare dei grandi, non ti servono i miei suggerimenti. Te la cavi perfettamente da solo
    Francamente, mi pare che anche tu con la bacchetta, pur sbagliando bersaglio, non ci scherzi per nulla
    sunny
    mariovalvola
    mariovalvola
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3194
    Data d'iscrizione : 19.12.14
    Località : Brescia

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da mariovalvola Gio Ott 31 2019, 22:27

    Alta fedeltà ha colto perfettamente il senso del mio intervento. 
    Ha dei suoi personali parametri che considera, almeno in via ipotetica, dei potenti indicatori qualitativi.
    Il senso era questo.
    Io potrei averne altri, Alan Ford, altri ancora. Se davvero si vogliono dati, sarebbe bello sapere anche quali.
    Probabilmente, come ho scritto, il miglioramento dell'offerta passa solo attraverso il miglioramento qualitativo della domanda
    Nimalone65
    Nimalone65
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3393
    Data d'iscrizione : 11.12.10
    Località : Roma

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da Nimalone65 Gio Ott 31 2019, 22:34

    mariovalvola ha scritto:Posso capirti pur non essendo assolutamente d'accordo.
    Non cogli per niente il senso della mia risposta. Oltretutto, lo scontento dell'opacità dei costruttori nostrani non ero io, almeno in questo caso.
    Quali sarebbero le critiche? (vuoi forse mettere tutti i costruttori artigianali italiani sullo stesso livello)? Cosa sarebbe l'onestà intellettuale? spiegamelo tu per favore. Cosa c'entra l'obsoleto? chi ne ha scritto? 
    io non rosico assolutamente. Non ne vedo il motivo oltretutto. Io, mi considero un divertito osservatore. Non sono propriamente un tipico appassionato e non sono un costruttore artigianale. 
    Vedo che per individuare dei grandi, non ti servono i miei suggerimenti. Te la cavi perfettamente da solo
    Francamente, mi pare che anche tu con la bacchetta, pur sbagliando bersaglio, non ci scherzi per nulla
    sunny

    Scrivi : “.... Ciò non toglie che le loro realizzazioni, ad onta (non sempre ) di un'apparenza sontuosa e impeccabile ( e costosa ), nascondano miserie indicibili al loro interno. Parlavo spesso con fornitori di materiali ferromagnetici di alcuni di questi "costruttori di macchine musicali". Ebbene: erano prodotti talmente tirati al risparmio che pure loro stesso inorridivano per le schifezze che ordinava il committente. Su questo si dovrebbero fare alcuni ragionamenti.....”


    Ora dimmi : 
    1) quali sono le miserie indicibili , quando è dove le hai riscontrate (contest) ?
    2)di quali apparecchi parliamo (Marche) ?
    3)Chi  sono questi rivenditori che vendono schifezze e deridono chi li compra ?


    Per me essere intellettualmente onesto vuol dire rispondere e spiegare alle domande qui sopra esposte mentre si scrivono certe cose . 


    _________________
    Saluti,Enrico

    Platine Verdier + Ortofon 309D + DENON 103r  + EMT TSD15 + Koetsu Black Gold + Step up Audio Tekne 4818+ Ortofon t20 MKII + Ortofon T5 +  Audio Note M1 Riaa +Topping D70mqa +  Kondo Kegon + Audio Note OTO +  Heresy Red Cloth + Rogers Ls3/5A +  Reimyo ALS777 + Cavi e Accessori Harmonix Combak+ Cavi Audio Note + Cavi Auditorium 23 + Cavi Duelund .
    Nimalone65
    Nimalone65
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3393
    Data d'iscrizione : 11.12.10
    Località : Roma

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da Nimalone65 Gio Ott 31 2019, 22:40

    mariovalvola ha scritto:Alta fedeltà ha colto perfettamente il senso del mio intervento. 
    Ha dei suoi personali parametri che considera, almeno in via ipotetica, dei potenti indicatori qualitativi.
    Il senso era questo.
    Io potrei averne altri, Alan Ford, altri ancora. Se davvero si vogliono dati, sarebbe bello sapere anche quali.
    Probabilmente, come ho scritto, il miglioramento dell'offerta passa solo attraverso il miglioramento qualitativo della domanda

    Tutti li anno i propri parametri , che c’entra ! 
     
    Ma alla fine si sceglie tra le cose che ci vengono offerte , per lo più ,,,,al di là di ciò che ci possiamo o meno permettere economicamente .


    _________________
    Saluti,Enrico

    Platine Verdier + Ortofon 309D + DENON 103r  + EMT TSD15 + Koetsu Black Gold + Step up Audio Tekne 4818+ Ortofon t20 MKII + Ortofon T5 +  Audio Note M1 Riaa +Topping D70mqa +  Kondo Kegon + Audio Note OTO +  Heresy Red Cloth + Rogers Ls3/5A +  Reimyo ALS777 + Cavi e Accessori Harmonix Combak+ Cavi Audio Note + Cavi Auditorium 23 + Cavi Duelund .
    mariovalvola
    mariovalvola
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3194
    Data d'iscrizione : 19.12.14
    Località : Brescia

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da mariovalvola Gio Ott 31 2019, 22:55

    Quindi per essere onesti intellettualmente bisogna rischiare querele e divulgare informazioni confidenziali? creando problemi ad altri? 
    la tua idea di onestà intellettuale è molto personale e fa acqua da tutte le parti.
    Di questa tua presunta onestà, ne faccio volentieri a meno e preferisco la mia come mie sono le terga in gioco.
    dove ho scritto di oggetti obsoleti? 
    Nel mio piccolo cerco di fare vedere le cose in modo diverso a prescindere dalle sontuose apparenze.
    Se vuoi te lo spiego meglio. Ci sono artigiani italiani che commissionano ferri di alimentazione e di uscita talmente tirati all'osso da essere tutt'altro che oggetti esoterici. Esistono ampli di artigiani italiani che osservando come sono costruiti, ti fanno davvero pensare. Ognuno, se studiasse un poco e analizzasse freddamente gli oggetti che ha a casa, potrebbe farsi  qualche idea con poche semplici misure in grado di indicare la bontà dei trasformatori di alimentazione e la bontà di quelli di uscita. Non serve essere Imai o Otala. Credimi. Ci vorrebbero piuttosto riviste in grado di formare gli appassionati. Saprai anche tu come si comportano nelle loro analisi. Spero che anche qui tu non voglia nomi e cognomi nel rispetto di una comica e singolare concezione di onestà intellettuale.
    Non ci credi perché quello che affermo, secondo te, è figlio di mancanza di onestà intellettuale? sentiti libero.
    Piuttosto che chiudere occhi e cervello prova a farti qualche verifica o incarica qualcuno che consideri onesto intellettualmente. Te li farà lui i nomi e i cognomi.
    mariovalvola
    mariovalvola
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3194
    Data d'iscrizione : 19.12.14
    Località : Brescia

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da mariovalvola Gio Ott 31 2019, 22:57

    Nimalone65 ha scritto:

    Tutti li anno i propri parametri , che c’entra ! 
     
    Ma alla fine si sceglie tra le cose che ci vengono offerte , per lo più ,,,,al di là di ciò che ci possiamo o meno permettere economicamente .

    Mi spiace. Vedo che continui con ostinata reiterazione a non voler capire. Me ne scuso. Non riesco a spiegarmi. Amen
    Nimalone65
    Nimalone65
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3393
    Data d'iscrizione : 11.12.10
    Località : Roma

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da Nimalone65 Gio Ott 31 2019, 23:02

    mariovalvola ha scritto:Quindi per essere onesti intellettualmente bisogna rischiare querele e divulgare informazioni confidenziali? creando problemi ad altri? 
    la tua idea di onestà intellettuale è molto personale e fa acqua da tutte le parti.
    Di questa tua presunta onestà, ne faccio volentieri a meno e preferisco la mia come mie sono le terga in gioco.
    dove ho scritto di oggetti obsoleti? 
    Nel mio piccolo cerco di fare vedere le cose in modo diverso a prescindere dalle sontuose apparenze.
    Se vuoi te lo spiego meglio. Ci sono artigiani italiani che commissionano ferri di alimentazione e di uscita talmente tirati all'osso da essere tutt'altro che oggetti esoterici. Esistono ampli di artigiani italiani che osservando come sono costruiti, ti fanno davvero pensare. Ognuno, se studiasse un poco e analizzasse freddamente gli oggetti che ha a casa, potrebbe farsi  qualche idea con poche semplici misure in grado di indicare la bontà dei trasformatori di alimentazione e la bontà di quelli di uscita. Non serve essere Imai o Otala. Credimi. Ci vorrebbero piuttosto riviste in grado di formare gli appassionati. Saprai anche tu come si comportano nelle loro analisi. Spero che anche qui tu non voglia nomi e cognomi nel rispetto di una comica e singolare concezione di onestà intellettuale.
    Non ci credi perché quello che affermo, secondo te, è figlio di mancanza di onestà intellettuale? sentiti libero.
    Piuttosto che chiudere occhi e cervello prova a farti qualche verifica o incarica qualcuno che consideri onesto intellettualmente. Te li farà lui i nomi e i cognomi.

    Ok . Finialoa qua. 

    Un forum è fatto x condividere informazioni tra le altre cose . 
    Lanciare il sasso e nascondere la mano , non lo trovò un bello sport . 

    Non contestualizzare , è come parlare di cosa avrebbero potuto fare oggi nella Roma e nella Juve Totti e Del Piero ,,,chiacchiere da bar dello sport .

    Insomma solo chiacchiere, per lo più inutili . 

    Ciao . 

    sunny


    _________________
    Saluti,Enrico

    Platine Verdier + Ortofon 309D + DENON 103r  + EMT TSD15 + Koetsu Black Gold + Step up Audio Tekne 4818+ Ortofon t20 MKII + Ortofon T5 +  Audio Note M1 Riaa +Topping D70mqa +  Kondo Kegon + Audio Note OTO +  Heresy Red Cloth + Rogers Ls3/5A +  Reimyo ALS777 + Cavi e Accessori Harmonix Combak+ Cavi Audio Note + Cavi Auditorium 23 + Cavi Duelund .
    Nimalone65
    Nimalone65
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3393
    Data d'iscrizione : 11.12.10
    Località : Roma

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da Nimalone65 Gio Ott 31 2019, 23:03

    mariovalvola ha scritto:

    Mi spiace. Vedo che continui con ostinata reiterazione a non voler capire. Me ne scuso. Non riesco a spiegarmi. Amen

    Non , no , io capisco tutto ! 
    Non condivido semmai !


    _________________
    Saluti,Enrico

    Platine Verdier + Ortofon 309D + DENON 103r  + EMT TSD15 + Koetsu Black Gold + Step up Audio Tekne 4818+ Ortofon t20 MKII + Ortofon T5 +  Audio Note M1 Riaa +Topping D70mqa +  Kondo Kegon + Audio Note OTO +  Heresy Red Cloth + Rogers Ls3/5A +  Reimyo ALS777 + Cavi e Accessori Harmonix Combak+ Cavi Audio Note + Cavi Auditorium 23 + Cavi Duelund .
    mariovalvola
    mariovalvola
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3194
    Data d'iscrizione : 19.12.14
    Località : Brescia

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da mariovalvola Gio Ott 31 2019, 23:20

    Ti ringrazio per il tuo parere. Se quello che ho scritto le consideri chiacchiere da bar non posso che prenderne atto.
    Del resto, questi locali non li frequento e non conosco il calcio ma vedo che di bar e di calcio te ne intendi.
    E' da quello che scrivi che dimostri di non aver capito nulla ma sicuramente è colpa della mia inesistente onestà intellettuale e della mia incapacità a spiegare quello che intendo. Mi scuso ancora.
    Se invitare la gente a ragionare su alcuni aspetti in modo critico e invitarli a effettuare alcune verifiche ti sembrano chiacchiere da bar, mi dispiace. 
    Se provare a cercare un comune intendere in termini di dati sono chiacchiere da bar, ne prendo atto.
    Se invito a diffidare da dati strombazzati alla membro di segugio sono chiacchiere da bar, sono sempre più contento.
    Se si paragonano i marchi dei costruttori alle squadre di calcio si riduce tutto a una infantile e ridicola questione di tifoseria. Che tristezza.

    Buon riposo
    alanford
    alanford
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 2430
    Data d'iscrizione : 03.06.12
    Località : monza

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da alanford Gio Ott 31 2019, 23:25

    mario,
    ho apprezzato quel che hai scritto ed i video che hai postato, con particolare riguardo ai primi 2
    che, a mio avviso, vanno nella giusta direzione
    un artigiano che vuol convincermi della bonta' del suo prodotto, potrebbe utilizzare un video per descrivere
    1 il progetto e la costruzione
    2 i componenti
    3 le misure
    4 il budget

    ovviamente con termini comprensibili ad un non addetto ai lavori ma comunque un consumatore appena evoluto al quale normalmente il prodotto artigianale si rivolge

    se mi dice che il prodotto e' particolare perche' sono stati utilizzati trafo di uscita custom con lamierini 01 mi pare poco quale indice di qualita'

    rimanendo ai trafo d'uscita dovrebbe dirmi ad esempio perche' ha preferito il trafo x al trafo y oppure z
    a maggior ragione se utilizzi componenti custom
    ad esempio se il progetto riguardasse un se 211 la prima cosa che gli chiederei e' l'impedenza del trafo (10Kohm) per essere sicuro che venga utilizzato un trafo ad hoc, oltre ovviamente l'estensione della risposta in frequenza a+/-3 db ma anche a +/-6 db, il numero degli avvolgimenti, anche lo spessore dei lamierini il materiale usato per il nucleo anche se l'utilizzo di materiale nobile non e' sempre sinonimo di qualita' se non erro



    alanford
    alanford
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 2430
    Data d'iscrizione : 03.06.12
    Località : monza

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da alanford Gio Ott 31 2019, 23:29

    certo e' che se l'artigiano utilizzasse trafi hashimoto, tango o tamura probabilmente roumperei di meno su misue e caratteristiche tecniche e mi concentrerei sugli altri aspetti summenzionati amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 1f602
    Nimalone65
    Nimalone65
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3393
    Data d'iscrizione : 11.12.10
    Località : Roma

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da Nimalone65 Gio Ott 31 2019, 23:37

    mariovalvola ha scritto:Ti ringrazio per il tuo parere. Se quello che ho scritto le consideri chiacchiere da bar non posso che prenderne atto.
    Del resto, questi locali non li frequento e non conosco il calcio ma vedo che di bar e di calcio te ne intendi.
    E' da quello che scrivi che dimostri di non aver capito nulla ma sicuramente è colpa della mia inesistente onestà intellettuale e della mia incapacità a spiegare quello che intendo. Mi scuso ancora.
    Se invitare la gente a ragionare su alcuni aspetti in modo critico e invitarli a effettuare alcune verifiche ti sembrano chiacchiere da bar, mi dispiace. 
    Se provare a cercare un comune intendere in termini di dati sono chiacchiere da bar, ne prendo atto.
    Se invito a diffidare da dati strombazzati alla membro di segugio sono chiacchiere da bar, sono sempre più contento.
    Se si paragonano i marchi dei costruttori alle squadre di calcio si riduce tutto a una infantile e ridicola questione di tifoseria. Che tristezza.

    Buon riposo


    ...”E' da quello che scrivi che dimostri di non aver capito nulla.......”


    Non ti permettere più di giudicarmi ,,,,,altrimenti sarà da me che riceverai una querela ! 


    In campana ! 


     amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 95624


    _________________
    Saluti,Enrico

    Platine Verdier + Ortofon 309D + DENON 103r  + EMT TSD15 + Koetsu Black Gold + Step up Audio Tekne 4818+ Ortofon t20 MKII + Ortofon T5 +  Audio Note M1 Riaa +Topping D70mqa +  Kondo Kegon + Audio Note OTO +  Heresy Red Cloth + Rogers Ls3/5A +  Reimyo ALS777 + Cavi e Accessori Harmonix Combak+ Cavi Audio Note + Cavi Auditorium 23 + Cavi Duelund .
    mariovalvola
    mariovalvola
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3194
    Data d'iscrizione : 19.12.14
    Località : Brescia

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da mariovalvola Ven Nov 01 2019, 08:07

    Nimalone65 ha scritto:Non ti permettere più di giudicarmi ,,,,,altrimenti sarà da me che riceverai una querela ! 


    In campana ! 

    Mi hai definito disonesto intellettualmente, rosicone, maestrino con la bachetta, faccio pure chiacchiere da bar e poi sono io a giudicare gli altri quando mi sono pure scusato perché non riesco a spiegarmi? E' davvero fantastica. 

    Mi spiace che tu la prenda così. Mi scuso io con Alan Ford per avere sporcato la discussione.

    Tutti sono in grado di valutare  i contenuti, le modalità, la pertinenza e il rispetto all'opener. Non penso che serva il mio giudizio. 

    Detto questo, mi scuso per la genericità da bar e cerco di rientrare in tema con tutti i miei limiti .
    Sarebbe bello che tutto fosse pubblicato come fa Imai. A prescindere dalle sue idee, non dimostra nessuna reticenza e le misure le esibisce. Nel bene e nel male.
    Certo, dopo anni di "lavaggio del cervello" è più facile far vedere come distorce un push-pull. E' difficile che risultino indigeste anche se sono particolari e molto andrebbe spiegato.
    Mi ricordo un formidabile articolo di Luca Chiomenti e Fabio Camorani (mi pare) su Fedeltà del Suono. Grandioso articolo. Analisi formidabile di un capolavoro di IMAI (un push-pull di 6B4)
    Molti altri costruttori sono più avari. A mio parere la trasparenza giova sempre. Anche questo potrebbe essere un indicatore indiretto di qualità. Non è un caso che le realizzazion idel Maestro giapponese siano fotografate in tutte le angolazioni facendo vedere il superbo cablaggio, la razionalità del Layout, e la semplicità votata a un risultato.
    Purtroppo gli oggetti di punta costano ma, anche se qui si ritorna a sfiorare il bar, non tutto quello che costa, vale questi soldi.

    Ritornando alla componentistica, le cose si complicano. Se hai la migliore farina la migliore acqua e il miglior lievito madre, non è detto che il pane ci riesca sempre.Sono elementi essenziali ma non bastano. Senza nessun rosicamento  posso affermare tranquillamente che non tutto quello che ho realizzato in questi anni, pur con componenti da ottimi a stellari può essere definito celestiale. La bravura di chi concepisce l'ampli pesa e non poco. Mi sento tranquillo. Non ho intortato nessuno, non ho millantato nulla, ho imparato qualcosa. Non essendo un costruttore artigianale, me lo posso permettere.
    Si parlava di 211.   in single ended. Tra qualche ora cercherò di raccontarvi qualcosa con tutti i miei limiti. Scusatemi ancora
    alanford
    alanford
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 2430
    Data d'iscrizione : 03.06.12
    Località : monza

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da alanford Ven Nov 01 2019, 16:48

    mariovalvola ha scritto:


    Si parlava di 211.   in single ended. Tra qualche ora cercherò di raccontarvi qualcosa con tutti i miei limiti. Scusatemi ancora

    DICCI, DICCI....... cheers
    mariovalvola
    mariovalvola
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3194
    Data d'iscrizione : 19.12.14
    Località : Brescia

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da mariovalvola Ven Nov 01 2019, 17:43

    Quello che segue vuole semplicemente essere una chiacchierata per entrare un poco più nel merito di alcuni aspetti senza voler far scendere nulla dall'alto (sono del resto nozioni elementari).
    Mi permetto, con la massima umiltà, di sottolineare alcuni aspetti del filmato illustrato dal progettista senza, per questo, volerlo criticare. Il senso di questo video era, del resto, quello di far comprendere alcuni aspetti che stanno a monte di una realizzazione audio. Il valore formativo, sarebbe stato ancora maggiore se si fossero superati alcuni piccoli limiti che affiorano ma le sue scelte, essendo Lui il padre rimangono, comunque,  sovrane. Il ferro di uscita, viene decantato come un componente assoluto. Ha sperticato lodi sul frazionamento sulla laminazione e sulle sue qualità soggettive. Purtroppo non si sa molto di più ( ovviamente ne ha la facoltà). 
    Ora, soprattutto con un tubo come la 45,  che presenta una Rp intorno ai 1,6K /1,7K (dipende dal reale punto di lavoro e dalle reali caratteristiche del tubo utilizzato), risulta davvero importante un'induttanza primaria del trasformatore non bassa come al solito  e qui bisogna aprire una piccola parentesi.
    Il trasformatore come carico anodico, potremmo immaginarcelo come un componente (visto lato avvolgimento primario) che si comporta, per la corrente, continua come una resistenza uguale al valore resistivo del suo avvolgimento mentre alle frequenze audio diviene una "resistenza" che varia al variare della frequenza. Parlare di induttanza  è un modo diverso di indicare questa resistenza e per questo motivo sarebbe bello che si indicasse una determinata frequenza e una determinata ampiezza del segnale.La formula per il calcolo è : XL = 2 x π x f x  L  ovvero: 6,28 moltiplicato per la frequenza moltiplicata per l'induttanza
    per comodità:
    http://www.claredot.net/it/sez_Elettronica/reattanza_induttiva.php

    Ora, per ottenere induttanze primarie alte in un trasformatore traferrato, rischi di peggiorare il comportamento alle alte e altissime frequenze.
    Quindi: soprattutto in un trasformatore per ampli single ended, più è alta la Rp del tubo, più dovrebbe essere alta la sua induttanza primaria  (e quindi la sua impedenza primaria)complicando costi e risultati.decenti diventano difficili da raggiungere richiedendo uno studio del ferro molto più certosino e accurato per minimizzare gli effetti degli elementi parassiti
    Ci spieghiamo quindi il proliferare di ampli con 2A3 e 300B. Si riescono a ottenere prestazioni sufficienti con poco più di 10H (che "casualmente" si possono esprimere in termini di reattanza induttiva a 40Hz come un resistore da 2500 Ohm) semplificando il lavoro di avvolgimento dovendo ricorrere a tecniche non esageratamente elaborate. Questi aspetti si potevano spiegare e fornire qualche dato in più su questi fantomatici trasformatori. 
    la 2A3 mediamente presenta una Rp intorno a 800 Ohm e la 300B circa 700 Ohm. Attenzione. Questo valore potrebbe variare in funzione della scelta del punto di  lavoro effettuata dal progettista. Ci sono simpatici ausilii per giocare con le rette di carico e stimare i parametri al variare del punto di lavoro.
    Ora una 45, lo sappiamo, presenta una Rp tra  1600 Ohm e 1700 Ohm. Richiede, pertanto un trasformatore di uscita più complesso, critico e costoso.
    Il progettista, davanti a un foglio bianco questi aspetti li deve tenere presente. La scelta del carico anodico (resistivo o induttivo negli stadi di segnale, induttivo negli stadi finali) è una delle armi più potenti i mano al progettista. Un carico anodico alto, per esempio, permette di ottenere impedenze di uscita inferiori, distorsioni più basse ma potenza minore. Però affinché questo funzioni correttamente, non basta ragionare in termini di corretto rapporto di trasformazione ma anche in termini induttivi in modo da fare sì che anche a frequenze basse il carico anodico offra una impedenza suffcientemente alta e quindi un carico anodico realmente alto.
    Qualche tool per divertirsi
    https://www.vtadiy.com/loadline-calculators/loadline-calculator/#calculator
    https://www.trioda.com/tools/triode.html

    Con la 211, tutte queste problematiche risultano amplificate e la realizzazione divene complicata da una tensione anodica davvero alta. Se noi andiamo a vedere il datasheet
    http://www.tubecollectors.org/archives/vt4c.pdf
    Ci accorgiamo che anche solo in classe A1, senza quindi scomodare la classe A2, il tubo offre potenze più che ragguardevoli. Certo: i carichi anodici risultano davvero alti. Del resto, la Rp risulta molto alta: tra i 3600 Ohm e i 4400 Ohm (andate a vedere i valori di una 300B)
    Ora con queste caratteristiche, non a caso, si sono scelte impedenze primarie ottimali intorno ai 16k. Realizzare un trasformatore grosso abbastanza da reggere le potenze in gioco, isolato bene per le alte tensioni presenti ( che si sommano all'importante segnale audio) con un' induttanza primaria ragguardevole, diventa veramente difficile.
    I vecchi Hirata Tango rimangono ottimi anche se hanno un'impedenza di soli 10K
    Interessanti i Lundahl da 20K che arrivano a un'induttanza primaria di 110 H a 70mA 30Hz. 
    https://www.lundahltransformers.com/wp-content/uploads/datasheets/1691B.pdf
    Pensando , quindi, all'alimentazione pesante, costosa, complessa, ai trasformatori di uscita realmente impegnativi, Si capisce perché solo certi ampli "apicali" possono permettersi questa regina? Da chiedersi, quindi, come i cinesi possano vendere certi giocattoli con la 845/211 in vista.

    C'è da meditare. 
    Il senso di questo pippone è quello di far comprendere che dati miracolosi, in ampli single ended privi di controreazione, non possono esistere. Partendo dalle caratteristiche del solo tubo finale, ci si può rendere conto di tanti aspetti, si può iniziare a formarsi un "pacchetto" personale di informazioni forse significative.


    Ultima modifica di mariovalvola il Ven Nov 01 2019, 17:56 - modificato 2 volte.
    Edmond
    Edmond
    Sordologo

    Numero di messaggi : 12061
    Data d'iscrizione : 17.04.10
    Località : Brescia

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da Edmond Ven Nov 01 2019, 17:52

    Sempre un piacere leggerti, Mario...  applausi


    _________________
    Giorgio


    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Firma12


    Non fateci caso... sono sordo!!! E pure GURU!!! affraid
    mariovalvola
    mariovalvola
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3194
    Data d'iscrizione : 19.12.14
    Località : Brescia

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da mariovalvola Ven Nov 01 2019, 18:35

    Grazie Giorgio  Embarassed
    calibro
    calibro
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 1722
    Data d'iscrizione : 13.05.12

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da calibro Ven Nov 01 2019, 22:32

    Concordo assolutamente con Edmond 👍👍👍


    _________________
    In salotto: 
    LG Plasma 50" HD, SKYHD optical out > DRC Behringer DEQ2496 > DAC Keces Aurion Audio DA131 >>
    Oppo Aurion Audio BD-83 SE > Musical Fidelity Aurion Audio A1 > Crites Klipsch Cornscala III
    Al PC:

    Sony DVP-SR100 > Dayton DTA-1 > Acoustical Nota Amadeus
    In aereo: 

    Iphone + Tidal Hi-Fi > iem YXWin bluetooth + custom tips
    In giro: 

    IPad + Tidal Hi-Fi > Cipher > Audeze Isine 10
    alanford
    alanford
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 2430
    Data d'iscrizione : 03.06.12
    Località : monza

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da alanford Sab Nov 02 2019, 11:45

    mario  innanzitutto grazie e per cortesia procedi con le tue riflessioni
    premesso che sono assolutamente a digiuno di tecnica ma curiosita' e' tanta

    Vorrei sottoporti alcune domande  

    1) un trafo a 16/20K con la 211 dovrebbe garantire una minor distorsione rispetto ad un trafo da 10K ma quale potrebbe essere l'altra faccia della medaglia?  banda di frequenza?
    2) confrontando i datashet del lundahl da 20K con il classico tango x-10s da 10K noto che il primo pesa 4,6 kg ed il secondo 7,7kg, significa qualcosa?
    3) ritieni che i lundhal da te indicati siano l'attuale riferimento per i TU  211 compatibili oppure vi sono altre marche  che possono competere?
    mariovalvola
    mariovalvola
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3194
    Data d'iscrizione : 19.12.14
    Località : Brescia

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da mariovalvola Sab Nov 02 2019, 12:30

    Un carico anodico alto, diminuisce la distorsione, migliora il fattore di smorzamento, diminuisce la potenza di uscita e, potenzialmente, potrebbero ripeto potrebbero pesare maggiormente alcuni elementi parassiti del ferro (esempio le resistenze del filo degli avvolgimenti) che potrebbero addirittura diminuire o almeno diluire i vantaggi del carico alto.
    L'altro rovescio della medaglia è la complicazione in aumento. Fare un 20K vero significa dover considerare nel progetto un'induttanza primaria molto alta e questo collide con le altre esigenze. 
    Per spiegarmi meglio: tenere una risposta in frequenza correttamente ampia, senza vistose risonanze in banda ultrasonica, richiede una perizia notevole. Non è semplicissimo con un 5K, è difficile con un 10K , non sarà per nulla una passeggiata con un 20K. 
    Tango (ma anche Kondo) spesso è piuttosto avara  con l'induttanza primaria spingendo molto la linearità in alto. Non a caso, un Tango XE-20s arriva  flat a 50KHz e entro pochissimi dB a 100KHz!!
    I nuovi ISO X-10S non li ho provati ma anche solo i vecchi ISO (Tango) X-10S erano diversi dai vecchi Hirata Tango. I nuovi, per motivi che mi sfuggono, presentano la presa per collegare anche la Gs al trasformatore ( come si fa nei push-pull di pentodi/tetrodi a fascio ) in configurazione  ultralineare. I vecchi X-10S, no. Hanno una buona induttanza primaria, son flat fino a 30KHz per scendere con dolcezza fino a 100 KHz con una lieve risonanza a 70KHz.
    La risposta in frequenza è stata misurata dalla casa in modo crudele e impietoso: segnale non alto (4V) con impedenza del generatore pari all'impedenza del ferro. Questo penalizza moltissimo le prestazioni in basso (facendo circolare anche una forte corrente continua nel primario). Queste sono condizioni più severe di quelle previste nelle normali condizioni di funzionamento.
    Non so. Ho un caro amico che è molto soddisfatto dei Lundahl che, oltretutto possono anche essere avvolti con filo in argento su nuclei in amorfo. 
    Li utilizza anche Mayer.
    Non li ho mai avuti in casa. I Tango X-10S, ovviamente li ho e li ho usati in passato con la 211 e la RS237 (immagine presa dalla rete)
    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 4305040863

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 20191110

    Il peso effettivamente è minore ma considera anche  (nel caso del Tango) un case pesante e il materiale smorzante molto abbondante.
    mariovalvola
    mariovalvola
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3194
    Data d'iscrizione : 19.12.14
    Località : Brescia

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da mariovalvola Sab Nov 02 2019, 12:35

    Grazie calibro. Apprezzo il vostro riscontro. Embarassed
    mariovalvola
    mariovalvola
    Vip Member
    Vip Member

    Numero di messaggi : 3194
    Data d'iscrizione : 19.12.14
    Località : Brescia

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da mariovalvola Dom Nov 03 2019, 21:41

    Un'ulteriore precisazione per eventuali critici dalla lettura, forse, troppo svelta.
    Perché tutte queste banali nozioni (forse non tutte chiare)? 
    All'appassionato che desidera un arnese per ascoltare al meglio la propria musica servono? 
    Per me si. Da quello che vedo, un certo sottobosco di costruttori improvvisati si espande grazie all'inconsapevolezza di chi acquista e, come ho scritto, per migliorare la qualità dell'offerta, forse, potrebbe essere un'ottima cosa migliorare la qualità della domanda. 
    E' un poco come per gli orologi tarocchi venduti per buoni anche da venditori qualificati. Se si ha un minimo di conoscenze (senza essere orologiai) si riescono a evitare clamorose fregature.
    Questo vale dappertutto. Solo  acquirenti un poco più consapevoli possono discriminare e apprezzare prodotti tecnicamente e qualitativamente migliori. Ovviamente i costruttori bravi e coscienziosi (ne esistono ancora pure in Italia e sono eroici) lavoreranno allo stesso modo ma quelli un poco più tirati via, alla lunga, saranno obbligati a fare qualche ragionamento un poco diverso.
    Un esempio  reale per far comprendere l'infimo livello di un operatore italiano (già narrato su questi lidi). Almeno dieci anni fa, mi trovavo a una delle solite mostre milanesi di alta fedeltà. Erano periodi più prodighi di tubi NOS. Si trovava ancora parecchio a prezzi umani. Un famoso (e pure stimato!!) venditore teneva in esposizione delle raddrizzatrici globe americane (erano delle 80 mi pare) Le vendeva per NOS NIB e pure a caro prezzo. In box lo erano, old stock sicuramente, purtroppo erano tutt'altro che nuove e lo vedevi visivamente dallo stem (il tubo di vetro schiacciato dove passano gli elettrodi) che era disastrosamente devastato da alberi di piombo. Avrebbero anche potuto essere perfettamernte in caratteristica ma erano da scartare. Un sedicente specialista che vende per nuovi tubi simili, o è un ignorante colossale o è in malafede. Gli stress termici reiterati, soprattutto nei tubi antichi, generavano la cosiddetta elettrolisi del vetro facendo depositare sugli elettodi (all'interno dello stem) del piombo cristallizzato e  ramificato. La loro presenza indica inequivocabilmente un uso prolungato e più che intenso. Quando sono particolarmente estese, si crea una perdita d'isolamento nello stem tra gli elettrodi con tutto quello che ne può conseguire.
    Se tutti sapessero queste piccole cose, i venditori eviterebbero di fare simili figure barbine e qualificherebbero l'offerta diversamente. Nell'ignoranza generalizzata, facendo leva su una bella scatola antica e un tubo globe, ci si prova. Sono questi gli atteggiamenti vergognosi che trovo inqualificabili. Per notizia, il venditore lavora ancora. Allego una foto per buona memoria così, quando ne osserverete di simili, ci starete alla larga.

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Alberi10

    Tornando agli ampli, dovremmo aver compreso che ogni tubo, per quanto ovvio, presenta svantaggi e vantaggi e che la scelta del carico anodico e quindi del trasformatore più adatto, è un'arma efficace ma richiede un minimo di accortezza. Non è un caso che molti tra i migliori costruttori di amplificatori offrano, anche solo in opzione, la possibilità di utilizzare componenti realizzati dai migliori produttori mondiali. Tamura, Hashimoto, Lundahl e pochi altri.  
    Bisognerebbe considerare altri parametri su questi diabolici arnesi che possono influenzare il percepito. La Rdc del primario e quella del secondario impattano sull'impedenza di uscita e quindi su un fattore di smorzamento geneticamente scarso del suo essendo, molto frequentemente,  l'ampli privo di feedback. Il materiale del nucleo e la sua laminazione sono fondamentali ( nella laminazione intendo anche tutti i processi termici e le lavorazioni volte a rendere il nucleo un prodotto finito ).

    Sui materiali si apre un mondo. le leghe nobili con Fe-Ni, erano ampiamente conosciute già alla fine degli anni '30 da WE. Non sono materiali nuovissimi. Tanti costruttori, hanno provato a introdurli nei trasformatori per single ended. Qualche vantaggio lo possono dare ma il rovescio della medaglia risulta pesante in termini di risposta in frequenza, capacità di lavorare con potenze relativamente più alte 
    La serie 7000 Tamura, con Ni intorno al 30%, risulta particolarmente indovinata. Sono trasformatori semplicemente stellari che possono fungere bene con 45, RE604, WE VT52, 2A3 monoplacca, AD1 TFK. Sono davvero incantevoli. Peccato che da anni non siano più in commercio. Dovrebbero essercene in Italia circa 10-20 coppie. 
    Troppo estremo il piccolo Tango #10429  (Ni al 78%) che rimane, comunque, un componente realmente incredibile.
    Esistono, anche senza scomodare il Fe-Ni, ottimi componenti per amplificatori single ended. Le laminazioni ottenibili oggi permettono risultati davvero notevoli anche con leghe ben trattate di Fe-Si.
    Lundahl soprattutto negli ultimi anni sta offrendo un catalogo splendido ben diversificato e assolutamente performante. Anche per il mio amplificatore per Stax impiego un trasfo di uscita Lundahl. I nuclei e i rocchetti sono in vista. La loro costruzione non lascia spazio a imbrogli. Se usano nuclei in amorfo (ottimi) si vede. Se usano l'argento negli avvolgimenti riesci a scorgerlo. Non devi fare nessun atto di fede.
    Anche Hashimoto produce ottime cose apprezzate pure da alcuni artigiani (uno francese). Memorabile un grosso interstadio simile al Tango NC-20. Ottimi i trasformatori di uscita per preamplificatori (HL-20K-6), da capire il single ended da 5K grosso. Veramente sbalorditivi i loro trasformatori di alimentazione (se ne scriverà dopo).
    Ci sarebbe anche il Finemet che dovrebbe essere considerato il materiale ideale per fare trasformatori di uscita. E' una sintesi con i pregi delle leghe ad altissimo tenore di Ni e i vantaggi del Fe-Si.
    Industrialmente non è costoso ma viene impiegato, a caro prezzo in audio da pochi fabbricanti (uno ha chiuso l'anno scorso).
    Il trasformatore giusto andrebbe scelto anche per la sua risposta in frequenza. Ecco che immancabilmente affiorano le scuole di pensiero. C'è chi predilige una banda amplissima (lato alte frequenze) anche con qualche trucco e chi predilige una banda più stretta. La risposta giusta, non ce l'ho. Ci sono ottimi e pessimi esempi da entrambe le parti.
    In realtà si sta a scalfire solo la superficie. Ci sarebbe da scrivere molto di più.
    carbonizer
    carbonizer
    JuniorMember
    JuniorMember

    Numero di messaggi : 381
    Data d'iscrizione : 20.04.17

    amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 Empty Re: amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale

    Messaggio Da carbonizer Mar Nov 05 2019, 16:59

    in primis vorrei ringraziarti per alcuni dei tuoi suggerimenti che non conoscevo. Grazie.
    Ho compreso già dal primo tuo post in questo 3D dove volevi andare a parare e mi trovi in completo accordo: è la domanda che deve cambiare affinchè cambi l'offerta, ma per poter cambiare la domanda serve di essere un poco meno ignoranti e siccome io un poco lo sono ti chiedo se puoi illustrarci altre cose che potrebbero metterci in guardia sui tubi. Ho letto qualcosa sul sito di jac music ma le lacune restano; io ad esempio guardo il getter quando visibile. Ma tubi nos non ne acquisto, mentre sula produzione attuale acquisto  da venditori che reputo affidabili, tra questi AudioKit, diversamente lascio stare anche perchè pure sulle nuove produzioni le fregature le ho prese.
    Grazie


    _________________
    io c'ho llo sterio e tu?   amplificazioni a valvole italiane di tipo artigianale   - Pagina 2 650957


    "Science is like sex: Sometimes, something useful comes out - but that's not the reason we are doing it."


      La data/ora di oggi è Dom Nov 24 2024, 02:25