spronati sullo stage dal nostro Db abbiamo deciso di dire tutto quello che nessuno ha mai avuto il coraggio di dirvi sullo stage
per far ciò abbiamo organizzato un incursione nel pisano prendendo spunto dal film amici miei
io pavel e classeA andiamo nel duono dei pisanacci
pavel è armato di un sax soprano, lo piazziamo su una sedia al centro della chiesona attorno ha centinaia di metri cubi d’aria e due uomini silenziosi, uno è classeA che si occupa della registrazione l’altro sono io che mi diletto a fare foto prima che pavel inizi a suonare, a un certo punto il nostro saxxofonista provetto prova a scaldare mani e polmoni sullo strumento, nel frattempo classeA ha messo a circa tre metri davanti a lui l’asta con i due microfoni, pavellone inizia a smanettare e soffiare nello strumento e io piazzo la mia testolina fra i microfoni(prego evitare battuttacce) e sento un suono che mi arriva dal davanti, esattamente centrale, ben definito e contornato, netto e pieno di energia, con tutto attorno l’eco avvolgente della cattedrale a far da immenso contorno, poi mi allontano di pochi metri e quest’esatta sensazione di presenza si sfalda, si collassa, adesso sento il suono provenire da ogni angolo, anfratto, superficie, colonna, altare, scranna, statua, panca, in sostanza non so più dove sia pavel con il suo sax soprano, o perso il fuoco e il riverbero ha preso il sopravvento a questo punto, spallatissimo non mi rimane che andare a vedere se trovo qualche donzella compiacente per impegnare il tempo che pavel impieghera per terminare la registrazione
ovvio che trovo, colpisco e sparisco
nel frattenpo pavel e classeA hanno finito la registrazione, a questo punto non rimanre che masterizzare il tutto previo sapiente decimazione per poi andare a vedere che succede sugli impianti
1) impianto con stage e fuoco ai vertici
se l'impianto è congruo( e questo lo è) dovra restituire fedelmente ciò che ho sentito con la testa fra i microfoni, ovvero il sax suonato da pavel lievemente più vicino al pavimento di come fosse in realtà, questo a causa della prima riflessione sul pavimento della chiesa del suono del sax che i microfoni avranno fedelmente ripreso, oltre a questo il sax deve apparire al centro della scena sonora occupando lo spazio di una sedia, i contorni dello stesso devono essere netti come se una linea lo dividesse dal suono dell’eco della cattedrale, il quale deve riempire tutto il resto del fronte sonoro, si percepisce chiaramente che il sax è abbastanza piccolo nei confronti della maestosità dell’ambiente di registrazione, ma anche che la sua energia sonora è elevata e concentrata mentre il suono riflesso circostante risultera chiaramnente diffuso e rarefatto
2)impianto con stage buono ma fuoco poco pronunciato, ovvero un impianto con buona localizzazione
con un impianto non propio ai vertici il sax risultera comunque ben posizionato al centro, si avra comunque una sensazione di messa a fuoco potendolo individuare geograficamente bene ma i suoi contorni e la sua matericita nel 3D risulteranno rarefatti e coincidenti se non addirittura confusi in certi passaggi dinamici con il resto dell'ambienza, anche alcune riflessioni primarie che nel primo impianto si riusciva a distingure abbastanza chiaramente qua andranno a confondersi nell'ambienza della riproduzione, e solo sui picchi di segnale riusciremo ad individuare anche se in maniera debole e non molto definita da dove provengano
3 impianto da caciari
beh.., qua il sax è grosso, non è per niente difinito nei contorni ed è praticamente sovrapponibile sull'ambienza, lo stage generale è molto ampio e piatto, in pratica non esiste quasi più nulla da localizzare il fuoco ovviamente non si sa cosa sia, il tutto risulta mescolato e intrecciato, nessuna differenza tra suono diretto e ambienza, la profondita non esiste più, un magma di suono indefinito che ci investe, magari piacevole ma molto lontano dalla realta
se il vostro impianto risponde come nel primo caso... siete a posto
se invece è più vicino al secondo... beh con qualche alchimia sui cavi potete sperare di risolvere se non ci riuscite con essi allora son dolori perche dovete riprovare a resettare con nuovi componenti il tutto
se invece vi riconoscete nel terso esempio.. son cazzi amari, o entrate a far parte della schiera di sapienti che asseriscono che lo stage è una puttanata inesistente.. o buttae tutto l'impianto e ricominciate dai cavi
ps
non ponete domande su che siano i propietari dei rispettivi impainti persi ad esempio, perche tanto nulla vi sarà dato di sapere
rips
i microfoni utilizzati sono i Newman a tubi, come masterizzatore il solito teac. per i cavi non velodico neppure sotto tortura
per far ciò abbiamo organizzato un incursione nel pisano prendendo spunto dal film amici miei
io pavel e classeA andiamo nel duono dei pisanacci
pavel è armato di un sax soprano, lo piazziamo su una sedia al centro della chiesona attorno ha centinaia di metri cubi d’aria e due uomini silenziosi, uno è classeA che si occupa della registrazione l’altro sono io che mi diletto a fare foto prima che pavel inizi a suonare, a un certo punto il nostro saxxofonista provetto prova a scaldare mani e polmoni sullo strumento, nel frattempo classeA ha messo a circa tre metri davanti a lui l’asta con i due microfoni, pavellone inizia a smanettare e soffiare nello strumento e io piazzo la mia testolina fra i microfoni(prego evitare battuttacce) e sento un suono che mi arriva dal davanti, esattamente centrale, ben definito e contornato, netto e pieno di energia, con tutto attorno l’eco avvolgente della cattedrale a far da immenso contorno, poi mi allontano di pochi metri e quest’esatta sensazione di presenza si sfalda, si collassa, adesso sento il suono provenire da ogni angolo, anfratto, superficie, colonna, altare, scranna, statua, panca, in sostanza non so più dove sia pavel con il suo sax soprano, o perso il fuoco e il riverbero ha preso il sopravvento a questo punto, spallatissimo non mi rimane che andare a vedere se trovo qualche donzella compiacente per impegnare il tempo che pavel impieghera per terminare la registrazione
ovvio che trovo, colpisco e sparisco
nel frattenpo pavel e classeA hanno finito la registrazione, a questo punto non rimanre che masterizzare il tutto previo sapiente decimazione per poi andare a vedere che succede sugli impianti
1) impianto con stage e fuoco ai vertici
se l'impianto è congruo( e questo lo è) dovra restituire fedelmente ciò che ho sentito con la testa fra i microfoni, ovvero il sax suonato da pavel lievemente più vicino al pavimento di come fosse in realtà, questo a causa della prima riflessione sul pavimento della chiesa del suono del sax che i microfoni avranno fedelmente ripreso, oltre a questo il sax deve apparire al centro della scena sonora occupando lo spazio di una sedia, i contorni dello stesso devono essere netti come se una linea lo dividesse dal suono dell’eco della cattedrale, il quale deve riempire tutto il resto del fronte sonoro, si percepisce chiaramente che il sax è abbastanza piccolo nei confronti della maestosità dell’ambiente di registrazione, ma anche che la sua energia sonora è elevata e concentrata mentre il suono riflesso circostante risultera chiaramnente diffuso e rarefatto
2)impianto con stage buono ma fuoco poco pronunciato, ovvero un impianto con buona localizzazione
con un impianto non propio ai vertici il sax risultera comunque ben posizionato al centro, si avra comunque una sensazione di messa a fuoco potendolo individuare geograficamente bene ma i suoi contorni e la sua matericita nel 3D risulteranno rarefatti e coincidenti se non addirittura confusi in certi passaggi dinamici con il resto dell'ambienza, anche alcune riflessioni primarie che nel primo impianto si riusciva a distingure abbastanza chiaramente qua andranno a confondersi nell'ambienza della riproduzione, e solo sui picchi di segnale riusciremo ad individuare anche se in maniera debole e non molto definita da dove provengano
3 impianto da caciari
beh.., qua il sax è grosso, non è per niente difinito nei contorni ed è praticamente sovrapponibile sull'ambienza, lo stage generale è molto ampio e piatto, in pratica non esiste quasi più nulla da localizzare il fuoco ovviamente non si sa cosa sia, il tutto risulta mescolato e intrecciato, nessuna differenza tra suono diretto e ambienza, la profondita non esiste più, un magma di suono indefinito che ci investe, magari piacevole ma molto lontano dalla realta
se il vostro impianto risponde come nel primo caso... siete a posto
se invece è più vicino al secondo... beh con qualche alchimia sui cavi potete sperare di risolvere se non ci riuscite con essi allora son dolori perche dovete riprovare a resettare con nuovi componenti il tutto
se invece vi riconoscete nel terso esempio.. son cazzi amari, o entrate a far parte della schiera di sapienti che asseriscono che lo stage è una puttanata inesistente.. o buttae tutto l'impianto e ricominciate dai cavi
ps
non ponete domande su che siano i propietari dei rispettivi impainti persi ad esempio, perche tanto nulla vi sarà dato di sapere
rips
i microfoni utilizzati sono i Newman a tubi, come masterizzatore il solito teac. per i cavi non velodico neppure sotto tortura