fabiovob ha scritto:Per molti anni ho usato, e le possiedo ancora, un paio di Bose 901 VI serie. Che dire, sono da ascoltare.
IMHO:
Con queste, fai suonare la stanza...
Inoltre l' array di midwoofers e' limitante.
JoY!
fabiovob ha scritto:Per molti anni ho usato, e le possiedo ancora, un paio di Bose 901 VI serie. Che dire, sono da ascoltare.
aircooled ha scritto:purtroppo in acustica non esiste il fai da te
microfast ha scritto:Non la metterei così sul drammatico.
Per cominciare il trattamento delle frequenze basse e mediobasse, servendosi della correzione attiva si ottiene facilmente, con minor spesa e risultati migliori che non affidandosi solamente ad un trattamento tradizionale.
E per le frequenze medie, medio alte ed alte, risulta invece facilmente percorribile la strada tradizionale.
Non fatevi pelare un'infinita' di soldi inutilmente.
Riempirsi la stanza di decine di rotoloni oltre che costare un occhio ed ingombrarvi la stanza, ammazza pure la dinamica, nel senso che il suono risulta poi troppo soffocato.
Saluti
Marco
Massimo ha scritto:Si dovrebbero trovare soluzioni piu'alla portata della maggior parte degli amanti della musica, non tutti possono permettersi di chiamare una ditta specializzata nella acustica per farsi sistemare la stanza dove suona l'impianto.
matley ha scritto:Massimo ha scritto:Si dovrebbero trovare soluzioni piu'alla portata della maggior parte degli amanti della musica, non tutti possono permettersi di chiamare una ditta specializzata nella acustica per farsi sistemare la stanza dove suona l'impianto.
d'accordo Massimo....
Ma Non estremizziamo...è uno su mille che può fare una simile cosa e.. (beato lui) Però vorrei far capire (secondo me) e secondo l'esperienza che ho accumulato in anni di prove, come il discorso stanza si "dovrebbe" affrontare, e perchè mi stà tanto a cuore.Capita di rado si è vero,essere contenti dei risultati conseguiti, perchè di rado corrispondono alle nostre aspettative.Bene.. allora vi dico la mia teoria.In una sala da concerto l'ottimo non esiste, o perlomeno è variabile a seconda del tipo di musica che si suona. Tutti gli appassionati sanno,ad esempio,che l'ambiente ideale per un quartetto di musica barocca ha una quantità di riverbero decisamente maggiore di quello ideale per una grande orchestra sinfonica.
Ma per l'alta fedeltà,fortunatamente, non esistono problemi di questo tipo, in quanto le informazioni ambientali sono già contenute, o dovrebbero esserlo.Non si tratta quindi di ottimizzare l'acustica per questo o quel tipo di musica,ma solo alle caratteristiche soniche dell'impianto.Perciò LE RIFLESSIONI DELL'AMBIENTE DEVONO SERVIRE SOLTANTO PER PERMETTERE AL SUONO DI RESPIRARE E PER CREARE LA SCENA ACUSTICA .....
che nasce propio dal fatto che una parte del suono,quella riflessa appunto, a causa del maggiore percorso che deve compiere,giunge al nostro orecchio con un certo ritardo rispetto a quella diretta. Ma ciò non significa che tanto maggiore è la quantità di suono riflesso,tanto + credibile diventa il Soundstage, perchè vi è un limite oltre il quale le riflessioni influiscono pesantemente fra loro e col suono diretto, generando quei famosi "impastamenti"che vanno a scapito della pulizia e dell'intelleggibilità dell'insieme.
Ecco allora che l'ottimale... si ha quando?
quando smanettiamo con ammenniccoli di natura elettronica?...
oppure quando?..
a VOI..
matley ha scritto:LE RIFLESSIONI DELL'AMBIENTE DEVONO SERVIRE SOLTANTO PER PERMETTERE AL SUONO DI RESPIRARE E PER CREARE LA SCENA ACUSTICA [/b].....
che nasce propio dal fatto che una parte del suono,quella riflessa appunto, a causa del maggiore percorso che deve compiere,giunge al nostro orecchio con un certo ritardo rispetto a quella diretta. Ma ciò non significa che tanto maggiore è la quantità di suono riflesso,tanto + credibile diventa il Soundstage, perchè vi è un limite oltre il quale le riflessioni influiscono pesantemente fra loro e col suono diretto, generando quei famosi "impastamenti"che vanno a scapito della pulizia e dell'intelleggibilità dell'insieme.
Elcaset ha scritto:matley ha scritto:LE RIFLESSIONI DELL'AMBIENTE DEVONO SERVIRE SOLTANTO PER PERMETTERE AL SUONO DI RESPIRARE E PER CREARE LA SCENA ACUSTICA [/b].....
che nasce propio dal fatto che una parte del suono,quella riflessa appunto, a causa del maggiore percorso che deve compiere,giunge al nostro orecchio con un certo ritardo rispetto a quella diretta. Ma ciò non significa che tanto maggiore è la quantità di suono riflesso,tanto + credibile diventa il Soundstage, perchè vi è un limite oltre il quale le riflessioni influiscono pesantemente fra loro e col suono diretto, generando quei famosi "impastamenti"che vanno a scapito della pulizia e dell'intelleggibilità dell'insieme.
Con gli NXT il problema evidenziato in neretto non esiste , per questo adoro questa tecnologia di trasduzione
microfast ha scritto:Altra bella teoria, che purtroppo frana miseramente nella pratica il 99,9% delle volte.
Prova a misurare in ambiente e poi vedi quanto la tua stanza ( nonostante lo spostamento dei mobili ) deturpa il segnale.
Ci sara' un motivo se tutti, inclusa un'ultra tradizionalista e conservativa MCintosh, stanno uscendo con correttori attivi dell'acustica ambientale.
Io sono stato un precursore di queste tecniche ed orgogliosamente posso dire che avevo visto giusto ...
Un sano mix delle due tecniche, se applicato correttamente, porta a risultati degni di nota sempre e comunque.
Saluti
Marco
Mi fa piacere per temicrofast ha scritto:Altra bella teoria, che purtroppo frana miseramente nella pratica il 99,9% delle volte.
Prova a misurare in ambiente e poi vedi quanto la tua stanza ( nonostante lo spostamento dei mobili ) deturpa il segnale.
Ci sara' un motivo se tutti, inclusa un'ultra tradizionalista e conservativa MCintosh, stanno uscendo con correttori attivi dell'acustica ambientale.
Io sono stato un precursore di queste tecniche ed orgogliosamente posso dire che avevo visto giusto ...
Un sano mix delle due tecniche, se applicato correttamente, porta a risultati degni di nota sempre e comunque.
Saluti
Marco
Massimo ha scritto:
Chi non puo' o non vuole diffusori con tecnologia NXT si arrangia come puo'
Elcaset ha scritto:
Hai risposto a me o a Massimo?
aircooled ha scritto:le stanze sono a tutti gli effetti dei filtri acustici, e più piccole sono le loro dimensioni peggiore è il loro effetto, in qualsiasi sala di regia è importante osservare l’effetto dell’acustica dalla prospettiva del monitoraggio, il fenomeno può essere apprezzato facendo suonare lo stesso CD sullo stesso impianto in stanze diverse, ma orecchie allenate possono in realtà notare differenze già spostandosi nella stessa stanza la ragione è che il suono riflette contro qualsiasi superficie (specialmente dai muri, il soffitto e il pavimento,
ma anche dall’arredo e l’attrezzatura) creando il riverbero, queste riflessioni percorrono tratti più lunghi nell’aria e raggiungono le nostre orecchie leggermente in ritardo rispetto al suono diretto (quello che vorremmo monitorare al meglio), e ciò modifica il modo in cui percepiamo quest’ultimo, alle basse frequenze è come se qualcuno usasse un equalizzatore raffinato a nostra insaputa, si noti che è dannoso provare a correggere il problema solo equalizzando il segnale audio esistente, la questione esiste nel mondo della stanza e dell’aria che essa contiene e lì dovrebbe essere affrontata per prima, il nostro sistema uditivo è bravo a individuare questo tipo di scorciatoie
a voi la palla
aggiornati, i MAC fanno oramai parte da anni della più sfrenata galassia consumistica e inculatoria di appassinati presente sulla terra, finiti i tempi in cui facevano tutto in casa, adesso basta che vedano uno con i calzini gialli .... che si buttano a capofitto per fortuna a me hanno sempre fatto cagare, prima e dopoCi sara' un motivo se tutti, inclusa un'ultra tradizionalista e conservativa MCintosh, stanno uscendo con correttori attivi dell'acustica ambientale.
sono ferme a Firenze per colpa del blocco del traffico pesante per i vacanzieri ma lunedi pomeriggio finalmente le consegnano, unvedo l'ora di dargli fuoco, oramai mi son rotto i coglioni di aspetta le Maestrohr2 ha scritto:aircooled ha scritto:le stanze sono a tutti gli effetti dei filtri acustici, e più piccole sono le loro dimensioni peggiore è il loro effetto, in qualsiasi sala di regia è importante osservare l’effetto dell’acustica dalla prospettiva del monitoraggio, il fenomeno può essere apprezzato facendo suonare lo stesso CD sullo stesso impianto in stanze diverse, ma orecchie allenate possono in realtà notare differenze già spostandosi nella stessa stanza la ragione è che il suono riflette contro qualsiasi superficie (specialmente dai muri, il soffitto e il pavimento,
ma anche dall’arredo e l’attrezzatura) creando il riverbero, queste riflessioni percorrono tratti più lunghi nell’aria e raggiungono le nostre orecchie leggermente in ritardo rispetto al suono diretto (quello che vorremmo monitorare al meglio), e ciò modifica il modo in cui percepiamo quest’ultimo, alle basse frequenze è come se qualcuno usasse un equalizzatore raffinato a nostra insaputa, si noti che è dannoso provare a correggere il problema solo equalizzando il segnale audio esistente, la questione esiste nel mondo della stanza e dell’aria che essa contiene e lì dovrebbe essere affrontata per prima, il nostro sistema uditivo è bravo a individuare questo tipo di scorciatoie
a voi la palla
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=5&ved=0CDMQFjAE&url=http%3A%2F%2Fwww.stereophile.com%2Ffloorloudspeakers%2Ffocal_maestro_utopia_iii_loudspeaker%2F&ei=lxBUTIzpFomSsAb2hKniAQ&usg=AFQjCNFHQfuRFmu8EPVAOi9Lwif6x5PFZg
Vedrai che tra poco ci potrai giocare,complimenti per i tuoi graziosi giocattoli.aircooled ha scritto:sono ferme a Firenze per colpa del blocco del traffico pesante per i vacanzieri ma lunedi pomeriggio finalmente le consegnano, unvedo l'ora di dargli fuoco, oramai mi son rotto i coglioni di aspetta le Maestro
aircooled ha scritto:sono ferme a Firenze per colpa del blocco del traffico pesante per i vacanzieri ma lunedi pomeriggio finalmente le consegnano, unvedo l'ora di dargli fuoco, oramai mi son rotto i coglioni di aspetta le Maestrohr2 ha scritto:aircooled ha scritto:le stanze sono a tutti gli effetti dei filtri acustici, e più piccole sono le loro dimensioni peggiore è il loro effetto, in qualsiasi sala di regia è importante osservare l’effetto dell’acustica dalla prospettiva del monitoraggio, il fenomeno può essere apprezzato facendo suonare lo stesso CD sullo stesso impianto in stanze diverse, ma orecchie allenate possono in realtà notare differenze già spostandosi nella stessa stanza la ragione è che il suono riflette contro qualsiasi superficie (specialmente dai muri, il soffitto e il pavimento,
ma anche dall’arredo e l’attrezzatura) creando il riverbero, queste riflessioni percorrono tratti più lunghi nell’aria e raggiungono le nostre orecchie leggermente in ritardo rispetto al suono diretto (quello che vorremmo monitorare al meglio), e ciò modifica il modo in cui percepiamo quest’ultimo, alle basse frequenze è come se qualcuno usasse un equalizzatore raffinato a nostra insaputa, si noti che è dannoso provare a correggere il problema solo equalizzando il segnale audio esistente, la questione esiste nel mondo della stanza e dell’aria che essa contiene e lì dovrebbe essere affrontata per prima, il nostro sistema uditivo è bravo a individuare questo tipo di scorciatoie
a voi la palla
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=5&ved=0CDMQFjAE&url=http%3A%2F%2Fwww.stereophile.com%2Ffloorloudspeakers%2Ffocal_maestro_utopia_iii_loudspeaker%2F&ei=lxBUTIzpFomSsAb2hKniAQ&usg=AFQjCNFHQfuRFmu8EPVAOi9Lwif6x5PFZg
microfast ha scritto:
Sbattere il muso contro la realta' non fu certo un divertimento e dovetti rimboccarmi le maniche, studiare cose che avevo sempre trascurato e minimizzato, attrezzare con apparecchiature, imparare come misurare in ambiente e provare, provare ed ancora provare.
Saluti
Marco