Nuova iniziativa imprenditoriale

Una struttura che si interpone tra due soggetti privati di cui uno vende oggetti hifi usati e l'altro valuta ed eventualmente poi acquista, come funzionerebbe;
Per il venditore
La società riceve per mano di chi vende l'oggetto ed insieme stabiliscono il prezzo a cui sarà venduto, compilando una scheda di ingresso con tutte le clausole contrattuali.
La società offre un servizio di ritiro e riconsegna eventuale a domicilio degli oggetti messi in vendita, servizio a pagamento.
Il costo è un tot. % fisso in base al valore e a quanto tempo si desidera esporre + un tot. % sulla vendita, sempre in base al valore, diciamo che so fino a 10.000 euro un tot% e oltre i 10.000 un tot- %.
Il costo comprende una assicurazione per danni eventuali o per smarrimento, furto o distruzione.
La società offre la possibilità di eseguire un ceck up completo con tanto di certificato di attestazione e garanzia aggiuntiva rilasciata dalla società stessa (se ci sono i requisiti) per l'eventuale acquirente, servizio a pagamento.
La società espone per il periodo pattuito l'oggetto attivando tutta una serie di iniziative che possano dare visibilità al prodotto (sito dedicato, pubblicità, annunci, ecc.).
Per l'acquirente.
Possibilità di visionare e toccare con mano gli oggetti.
Possibilità di ascoltare gli oggetti, servizio a pagamento.
Gli ascolti saranno su appuntamento previo briefing dove si stabilisce in quali condizioni e in quali combinazioni l'oggetto dovrà essere ascoltato, la sala sarà preparata dal personale della società prima dell'incontro con l'acquirente potenziale, il quale potrà fornire in anticipo oggetti suoi da provare secondo una lista degli oggetti ammessi (probabilmente occorre limitare le fantasie perverse dell'audiofilo) in combinazione con quelli a cui è interessato, si compila la scheda di ascolto e si paga quanto pattuito.
Parte del costo potrà essere recuperato in caso di acquisto, secondo dinamiche da stabilire e in base all'entità dello sforzo.
La società offre un servizio di trasporto ed installazione a domicilio, servizio a pagamento.
La società attraverso strutture specializzate offrirà pagamenti personalizzati.
Fine.

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Lorenzo

petrus ha scritto:Una struttura che si interpone tra due soggetti privati di cui uno vende oggetti hifi usati e l'altro valuta ed eventualmente poi acquista, come funzionerebbe;
Per il venditore
La società riceve per mano di chi vende l'oggetto ed insieme stabiliscono il prezzo a cui sarà venduto, compilando una scheda di ingresso con tutte le clausole contrattuali.
La società offre un servizio di ritiro e riconsegna eventuale a domicilio degli oggetti messi in vendita, servizio a pagamento.
Il costo è un tot. % fisso in base al valore e a quanto tempo si desidera esporre + un tot. % sulla vendita, sempre in base al valore, diciamo che so fino a 10.000 euro un tot% e oltre i 10.000 un tot- %.
Il costo comprende una assicurazione per danni eventuali o per smarrimento, furto o distruzione.
La società offre la possibilità di eseguire un ceck up completo con tanto di certificato di attestazione e garanzia aggiuntiva rilasciata dalla società stessa (se ci sono i requisiti) per l'eventuale acquirente, servizio a pagamento.
La società espone per il periodo pattuito l'oggetto attivando tutta una serie di iniziative che possano dare visibilità al prodotto (sito dedicato, pubblicità, annunci, ecc.).
Per l'acquirente.
Possibilità di visionare e toccare con mano gli oggetti.
Possibilità di ascoltare gli oggetti, servizio a pagamento.
Gli ascolti saranno su appuntamento previo briefing dove si stabilisce in quali condizioni e in quali combinazioni l'oggetto dovrà essere ascoltato, la sala sarà preparata dal personale della società prima dell'incontro con l'acquirente potenziale, il quale potrà fornire in anticipo oggetti suoi da provare secondo una lista degli oggetti ammessi (probabilmente occorre limitare le fantasie perverse dell'audiofilo) in combinazione con quelli a cui è interessato, si compila la scheda di ascolto e si paga quanto pattuito.
Parte del costo potrà essere recuperato in caso di acquisto, secondo dinamiche da stabilire e in base all'entità dello sforzo.
La società offre un servizio di trasporto ed installazione a domicilio, servizio a pagamento.
La società attraverso strutture specializzate offrirà pagamenti personalizzati.
Fine.

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Lorenzo

Sogno o realtà?

ottimo, ma alla fine dei giochi l'usato potrebbe costare più del nuovo o avvicinarcisi paurosamente, non dimentichiamo poi che per gli italiani è tutto dovuto senza esborso

petrus ha scritto:Una struttura che si interpone tra due soggetti privati di cui uno vende oggetti hifi usati e l'altro valuta ed eventualmente poi acquista, come funzionerebbe;
Per il venditore
.
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Lorenzo

Una specie di Agente Immobiliare nel campo audiofilo...

io aggiungerei il servizio
soldi subito
uno ha un oggetto hifi e vuole venderlo in fretta
la società lo ritira e paga in contanti.

audiofilofine ha scritto:io aggiungerei il servizio
soldi subito
uno ha un oggetto hifi e vuole venderlo in fretta
la società lo ritira e paga in contanti.

In questo modo somiglia ad un negozio che vende HI-FI usato con prodotti revisionati garantiti.
Mi sembra che già ce ne siano cose del genere soprattutto su internet ,
alcuni anche con negozio fisico oltre che virtuale.

io non conosco negozi dove si porta un usato hifi e si ricevono soldi .

Una volta volevo vendere un ampli senza comprarne un altro mi proposero o in contovendita al 40% per me o una cifra ridicola. LO detti a mia figlia per giocarci.

lo scopo di una ditta è il profitto,qui la passione per l'hi fi non c'entra ..solo profitto.

audiofilofine ha scritto:lo scopo di una ditta è il profitto,qui la passione per l'hi fi non c'entra ..solo profitto.

Purtroppo hai ragione sono io che mi illudo che per gli altri dietro la facciata ci sia sempre un minimo di umanita', di passione in quello che fanno

hr2 ha scritto:


Sogno o realtà?

Sogno però ...........

Lorenzo

aircooled ha scritto:ottimo, ma alla fine dei giochi l'usato potrebbe costare più del nuovo o avvicinarcisi paurosamente, non dimentichiamo poi che per gli italiani è tutto dovuto senza esborso

Osservazione quanto mai azzeccata, il difficile, se mai si volesse intraprendere un'avventura imprenditoriale del genere è proprio quello del prezzo di vendita finale.
E' chiaro che per rivolgersi ad una struttura del genere chi vende deve saper rinunciare a qualcosa e chi compra a cedere un pochino di più.
E' impossibile accontenterre tutti e quelli che non vogliono mai pagare niente possono continuare la loro strada, però analizzando da i due punti di vista la cosa;
chi vende:
non deve rispondere a decine di mail e telefonate di curiosi che vogliono solo chiaccherare e collezionare foto, non deve aprire casa a tutti senza neppure sapere chi sono, risolve il problema delle transazioni, bonifici, paypal, contanti , può offrire garanzia sul prodotto, ecc.
chi compra:
non ha il problema di scegliere solo guardando delle foto via mail, può curiosare quanto vuole senza invadere la privacy di nessuno, non deve sentirsi trattare come un disonesto quando si arriva al problema pagamenti, può provare gli oggetti in tutte le configurazioni possibili e con oggetti suoi, può pagare dilazionato, riceve una garanzia, ecc.

Lorenzo

Luca58 ha scritto:

petrus ha scritto:Una struttura che si interpone tra due soggetti privati di cui uno vende oggetti hifi usati e l'altro valuta ed eventualmente poi acquista, come funzionerebbe;
Per il venditore
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.
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Lorenzo

Una specie di Agente Immobiliare nel campo audiofilo...

Più o meno

Lorenzo

audiofilofine ha scritto:io aggiungerei il servizio
soldi subito
uno ha un oggetto hifi e vuole venderlo in fretta
la società lo ritira e paga in contanti.

Potrebbe essere un'idea, però impiega molta liquidità e costringe ad immobilizzi che pesano sui costi della struttura.
L'idea è di una società di servizio con buoni valori aggiunti sulla trattativa, che fa profitto con trasparenza.

Lorenzo

Massimo ha scritto:Una volta volevo vendere un ampli senza comprarne un altro mi proposero o in contovendita al 40% per me o una cifra ridicola. LO detti a mia figlia per giocarci.

Il cliente ideale per una struttura del genere.
Quando proponi in conto vendita un oggetto ad un negozio hifi inevitabilmente questo deve fare conto con tutte le menate che dovrà sopportare per togliersi l'oggetto in questione dalle balle e se hai esperienze di vendita di usato puoi capire, la novità della mia società sta nel far pagare qualcosina anche a chi compra e non solo a chi vende, quindi se vuoi ascoltare l'oggetto che ti interessa io vado oltre e ti confeziono un ascolto su misura magari con interfacciamenti ad hoc ma paghi, poi possiamo anche far recuperare parte della spesa se la transazione va a buon fine, è giusto e fa un distinguo tra chi gira per far perdere tempo alla gente e chi invece cerca davvero un affare interessante.

Lorenzo

un affare interessante.

questo è il difficile, gli italiani sono sempre alla sola ricerca dello sconto e non vogliono capire che invece la cosa più importante è il servizio e la sicurezza di cosa compri, qua quello che conta è essere convinti di aver fatto l'Affare, cosa che regolarmente non succede, tutto il resto del mondo stranamente funziona al contrario, e la tua iniziativa troverebbe terreno fertile, tant'è che esistono già agenzie del genere

aircooled ha scritto:

un affare interessante.

questo è il difficile, gli italiani sono sempre alla sola ricerca dello sconto e non vogliono capire che invece la cosa più importante è il servizio e la sicurezza di cosa compri, qua quello che conta è essere convinti di aver fatto l'Affare, cosa che regolarmente non succede, tutto il resto del mondo stranamente funziona al contrario, e la tua iniziativa troverebbe terreno fertile, tant'è che esistono già agenzie del genere

Hai proprio ragione air ma sai perchè questo accade, sai perchè l'unica cosa che chiediamo è il prezzo ?
Io sono dell'idea che ciò deriva dal fatto che raramente qualcuno si preoccupa di analizzare le nostre esigenze e di offrire concrete soluzioni, ecco perchè poi non mi rimane altro che scegliere per il miglior prezzo.
L'idea di fondo per una iniziataiva del genere è quello di contrubuire a soddisfare "realmente" una esigenza.
Gli acquisti compulsivi fatti su internet rivolti ad un prodotto che "crediamo" (ma non possiamo saperlo) possa risolvere il nostro problema in genere riserva solo grosse delusioni e soldi sprecati, per questo gli acquisti si basano solo sul prezzo e per questo gli audiofili sono tanto insicuri ed eternamente indecisi, perchè si muovono alla cieca e alla sorda .

Lorenzo

nei bei tempi andati non era cosi, il negozio era un punto di riferimento assoluto, ogni punto vendita era specializzato nei suoi marchi e sapeva sfruttarli al meglio come abbinamento, le riviste di settore anchesse avevano un ruolo molto importante e l'appassionato era tenuto in considerazione, poi quel mondo ha cominciato degradarsi fino al punto in cui siamo oggi, di chi è la colpa? bha meglio tacere sono troppi gli attori comunque un punto vendita del genere potrebbe far scuola anche qua, il problema è che ci vorrebbe un bell'investimento che prima di dare frutti......

[quote="aircooled"]nei bei tempi andati non era cosi, ................

poi quel mondo ha cominciato degradarsi fino al punto in cui siamo oggi, di chi è la colpa?






di chi ha inventato l'hiend in italia ?

aircooled ha scritto:nei bei tempi andati non era cosi, il negozio era un punto di riferimento assoluto, ogni punto vendita era specializzato nei suoi marchi e sapeva sfruttarli al meglio come abbinamento, le riviste di settore anchesse avevano un ruolo molto importante e l'appassionato era tenuto in considerazione, poi quel mondo ha cominciato degradarsi fino al punto in cui siamo oggi, di chi è la colpa? bha meglio tacere sono troppi gli attori comunque un punto vendita del genere potrebbe far scuola anche qua, il problema è che ci vorrebbe un bell'investimento che prima di dare frutti......

Esatto, era proprio ai bei tempi andati che mi ispiravo
io sono cresciuto in uno di quei negozi e il rispetto di cui godeva il titolare del negozio, oggi, nessuno penso lo possa vantare, rispetto che gli veniva riconosciuto perchè sapeva quello che diceva. (punto)
In fondo da qualche parte bisogna pur partire per cambiare le cose.

Lorenzo

[quote="audiofilofine"]

aircooled ha scritto:nei bei tempi andati non era cosi, ................

poi quel mondo ha cominciato degradarsi fino al punto in cui siamo oggi, di chi è la colpa?






di chi ha inventato l'hiend in italia ?

Forse vuoi dire chi ha inventato il termine HI-END

l'HI-END è morta molti anni fa, da quando si è cominciato a parlare di sinergia accompagnata da: a me piace cosi, li l'HI-END è morta e dalle sue ceneri è nata l'HIFI Adpersonam
ah.... l'armonia, chi sa più che significa

petrus ha scritto:

Massimo ha scritto:Una volta volevo vendere un ampli senza comprarne un altro mi proposero o in contovendita al 40% per me o una cifra ridicola. LO detti a mia figlia per giocarci.

Il cliente ideale per una struttura del genere.
Quando proponi in conto vendita un oggetto ad un negozio hifi inevitabilmente questo deve fare conto con tutte le menate che dovrà sopportare per togliersi l'oggetto in questione dalle balle e se hai esperienze di vendita di usato puoi capire, la novità della mia società sta nel far pagare qualcosina anche a chi compra e non solo a chi vende, quindi se vuoi ascoltare l'oggetto che ti interessa io vado oltre e ti confeziono un ascolto su misura magari con interfacciamenti ad hoc ma paghi, poi possiamo anche far recuperare parte della spesa se la transazione va a buon fine, è giusto e fa un distinguo tra chi gira per far perdere tempo alla gente e chi invece cerca davvero un affare interessante.

Lorenzo

In Toscana c'e' gia' chi ha messo in pratica proprio questo ed e' stato pesantemente criticato, secondo me ingiustamente. Nel discorso generale che paghi, veniva anche sottolineato che andare da un consulente di hi-end che ti mette insieme un impianto secondo le tue esigenze (possedendo una varieta' di elettroniche/diffusori sufficiente che sa come combinare)alla fine si traduce in un risparmio per l'acquirente, dato che il compra/vendi per insoddisfazione ti costa un botto.

Non so, alla fine, come sia finita, cioe' se la cosa abbia trovato estimatori ed abbia quindi "ingranato" o se e' rimasta li'.

la cosa funziona, ma è capita da pochi, molto pochi, però è molto criticata
Antoniooooooooooooooooooooooooo dici qualcosa

Comunque questa esigenza di consulenti specializzati, come dicevi, e' nata dalla fine (quasi) dei negozi affidabili, che in pratica facevano la stessa cosa ed erano i punti di riferimento.

Oggi le persone alle quali ti puoi affidare per un acquisto sono davvero rare perche' molte, nel casino generale, hanno lasciato.