phaeton ha scritto:umh. va bene, vediamo di fare un po' di chiarezza su alcuni punti tecnici.
finche' si resta in ambito digitale consumer, il clock, o meglio il jitter, non ha alcuna importanza (lo so, e' controintuitivo).
la sincronia, e quindi avere un unico clock su diversi apparecchi che processano il segnale, e' importante negli studi in ambito professionale, ed e' per questo che esistono i master clock. ovvero, non (o meglio non necessariamente) per avere un clock migliore, ma per avere un clock UNICO sincrono tra i vri apparecchi. in questi casi e' importante la sincronia e la precisione, ecco perche' si usano clock molto costosi e particolari, fino al limite del clock al rubidio o al cesio. la cosa interessante e' che questi clock hanno spesso jitter su finestra breve superiore a quello di un clock femto "normale". e' giusto cosi', infatti l'importante per questi oggetti e' la precisione e stabilita' nel tempo sul medio/lungo termine, non sono progettati per migliorare la conversione DA.
il clock, o meglio il suo jitter, e' massimamente importante invece quando si converte da digitale ad analogico, e l'effetto di un clock non eccelso e' proprio quello riportato nel post iniziale.
un "reclocker" prende uno stream digitale, lo bufferizza e lo reinvia sempre in digitale usando il suo clock. va da se che il quest'ultimo debba essere molto migliore del clock originale per sortire un qualche effetto. (NOTA: attenzione a non confondere un reclocker con un oggeto come l'intona che invece fa molto altro in termini di isolamento elettrico)
quando il segnale "entra" nel dac, sia usb che (in misura minore) spdif, viene sottoposto allo stesso identico processo di cui sopra. ovvero il flusso digitale viene bufferizzato e "reclockato" con il clock interno del dac (tutte le moderne interfaccie USB e quasi tutte le moderne interfaccie spdif lo fanno). avere un clock preciso e senza jitter in ingresso "facilita" questo lavoro, e a volte puo' influire in misura molto ridotta nel caso spdif (dipende in realta' da come aggancia il spdif, ad esempio il Sabre usa un DPLL e quindi e' inutile).
il concetto dovrebbe quindi essere chiaro spero. a meno che non si debbano gestire problemi di sincronia tra diversi apparecchi (e non e' questo il caso) un reclocker davanti ad un moderno dac e' INUTILE, il dac convertira' SEMPRE con il suo clock interno.
e qui arriviamo al tuo giusto (giustissimo) appunto. un buon dac (qualunque modalita' di trasporto si usi, usb spdif etc..) deve avere un buon clock in termini di jitter introdotto nella conversione, soprattutto nel caso multibit (i ds per come lavorano sono meno soggetti).
ci sono due strade per avere un buon clock: il clock integrato e' all'altezza (vedi ad esempio Auralic col suo femtoclock o MSB con il Galaxy) oppure il dac dispone di un ingresso worldclock e usi un master clock esterno all'altezza (vedi ad esempio lo stupendo Antelope Rubidium). ma in ogni caso arriveresti comunque solo alla condizione di avere le gomme nuove sull'auto, certamente anche il Rubidium non trasforma una Panda in una GTR.
veniamo al discorso cd - file. in un cd c'e' inciso un file, spero sia noto a tutti. quando si estrae il file (wav) e lo si mette su un hd, l'unica differenza e' la modalita' di lettura di questo file. ma il file e' IDENTICO (al netto ovviamente dei possibili errorri di lettura, ma sono noti e quindi si puo' sapere se il file e' identico o no).
c'e' pero' una differenza sostanziale nella modalita' di lettura: un cdp deve leggere real time, e quindi un eventuale errore viene interpolato perche' il dato non puo' essere ri-letto. viceversa con il file su hd il campione 'e semrpe esatto perche' si puo' rileggere e correggere. quindi una meccanica AL MASSIMO puo' eguagliare un pc in termini di correttezza di lettura. perche' allora una meccanica puo' suonare meglio? beh, fermo restando che e' sempre difficile fare confronti a parita' di condizioni, il motivo e' quasi sempre legato al "rumore" elettrico del pc e quasi mai al clock.
quanto segue invece e' a mia esperienza e quindi in qualche modo c'entra anche il mio "gusto" sonoro.
ho ascoltato nel corso degli anni decine di dac, molti di fascia high-end. a parte casi estremamente particolari, tutte queste esperienze mi hanno sostanzialmente confermato una certa idea: e' vero, nei dac c'e' un effetto "diminishing return" molto elevato, ma e' anche vero che non ho mai sentito suonare un dac da 1000€ come uno da 5000€.
mai.
esistono oggetti bensuonanti che valgono quello che costano, e oggetti malsuonanti che non valgono quel che costano. a mia esperienza un dac da 1000$ suona come qualunque altro dac da 1000$ (se entrambi sono bensuonanti, con differenze solo di sfumature) e la differenza con un dac da 5000$ bensuonante si sente tutta.
dare retta agli hype del momento sulla rete e' estremamente fuorviante. ad esempio molti ti diranno che un dac da 500€ e' molto meglio del tuo Gustard (cosa molto probabilmente non vera).
non esistono ammazzagiganti. e mi permetto di dissentire, un Gustard X20, per quanto possa essere un buon DAC, e' molto lontano da una GTR anche con gomme totalmente liscie guidata da un novellino su asfalto bagnato.
se, come lecito, le tue esigenze sono cosi' elevate, allora il suggerimento e' di investire in un dac all'altezza.
viste le tue esigenze, ti consilierei di ascoltare un MSB Analog, anche in versione base. e vedrai che non servono miracolosi ammenicoli "migliorativi" esterni.
ma, ovviamente, e ribadisco ovviamente, ognuno fa quel che gli pare con i propri soldi, ed e' anche giusto formarsi la propria esperienza sul campo. quindi magari se ti va quando ti arriva il reclocker sono interessato ai tuoi feedback, quindi se ti va tienici aggiornati
Innanzitutto grazie per la risposta esauriente. È una tematica che mi interessa molto questa al momento.
Malgrado , come hai detto tu, il massimo vantaggio da un buon reclocker di precisione si ottenga dalla sincronia di più apparecchi con lo stesso , sono comunque documentati vantaggi tangibili anche per l’uso consumer. Cioè utilizzando questi apparecchi come generatori di clock (o digital transport) alla pari di ciò che può essere un cd transport .
A tale proposito suggerisco la lettura di questo esperimento condotto da un utente di un forum estero che non posso linkare perché in quanto nuovo utente il forum non me lo permette ma che potete reperire facilmente digitando su google “cd transport shootout and bada”
Dal momento che il clock in uscita da dispostivi come il Mutec MC-3+ o il BADA è molto più preciso di quello generato dal Gustard X20 e dai DAC in genere, il vantaggio sarà tangibile.
Il DAC fa comunque di testa sua ed utilizza il suo clock anche se il segnale è in uscita da un reclocker dici tu?
No. Il Gustard X20 permette di essere settato in modalità slave e lasciare il master clock ad un dispositivo esterno, a monte, il reclocker appunto.
Non è teoria ... Utilizzo già un reclocker. È una schedina aggiuntiva, un modulo di espansione del Raspberry Pi che si chiama Allo Digione. Si collega via i2S al Raspberry, prende il segnale in entrata a quest’ultimo, effettua un isolamento galvanico e un reclocking e lo converte in SPDIF. Lo mette dunque in uscita attraverso due connessioni digitali coassiali (BNC e RCA) che poi vanno al DAC.
Se, come dici tu , il DAC facesse da master clock a prescindere da ciò che c’è a monte , non dovrei udire alcuna differenza tra il settaggio “normal” e quello “auto” del Gustard. Quando invece settando su “auto” (cioè il Gustard diventa slave e lascia a un dispositivo esterno il compito di generare il , master clock) e lasciando fare alla Allo DigiOne il risultato è il seguente:
Estensione in profondità della scena , con conseguente aumento del senso di tridimensionalità e , in misura minore , maggiore estensione in larghezza.
Ora se la Allo, una schedina da 100€ , sortisce una differenza così sensibile, immagino cosa possa fare un dispositivo del calibro del Mutec MC-3+ o del Berkeley Audio Alpha. E mi rendo dunque conto dell’importanza di questi dispositivi e che il semplice collegamento sorgente digitale > DAC non è sufficiente nel voler raggiungere un risultato non inferiore ad una buona meccanica CD. Quantomeno con alcuni modelli come il mio.
Un utente ha riscontrato miglioramenti persino con un Audio Research DAC 8.
C’è chi addirittura collega in serie due Mutec e afferma di ottenere miglioramenti ulteriori. Ma non so. Al secondo apparecchio arriva in ingresso (attraverso L ingresso word clock) il segnale in uscita già ottimizzato dal primo generando , IN TEORIA , un clock ancora più preciso.
Non posso esprimermi su quest’ultima cosa ma posso dirvi che è ciò che accadrà anche nel mio caso dato che in entrata in BNC al Mutec arriverà un segnale già “ricloccato” dalla scheda Allo (e ho letto di utenti che già lo fanno ).
A meno che non decida di rimuovere la scheda ed utilizzare il collegamento diretto usb Raspberry > Mutec
Farò le mie prove e vi farò sapere.
Quanto al rumore elettrico del pc, in teoria , e sottolineo, in teoria un circuito delle dimensioni esigue di un Raspberry, con installata una versione semplificata , ottimizzata e specializzata di Linux, dovrebbe generare meno rumore rispetto un PC. Confido, inoltre , nell’isolamento galvanico della Allo e del Mutec. Poi non so se i danni vengono eliminati del tutto o semplicemente attutiti.
Ciò che però si evince dal esperimento che ho linkato qualche riga più su è che
Pc > reclocker > DAC Dcs Scarlatti
Si è rivelata una soluzione superiore a
Meccanica Scarlatti (33.000$) > DAC Scarlatti
Sono d’accordo con te sul discorso che non esistono gli ammazza giganti. Sei mesi fa quando iniziò questa mia avventura presi originariamente questo DAC per l’ascolto in cuffia con un semplice pc è un Docet Cuffia AMP. Lo presi perché lessi di utenti che lo preferirono a Schiit Yggdrasil e Auralic Vega. In versione modificata risultava superiore su alcuni aspetti (no la modifica non riguardava lo stadio di uscita). A tal proposito tu cosa ne pensi sulla veridicità di queste affermazioni? Hai avuto modo di ascoltarli?
Io sinceramente Ero un po’ scettico ma dato il costo (720€) e il fatto che mi sembra improbabile voler fare pubblicità gratuita ad una piccola compagnia cinese che non ha nemmeno un distributore nel mondo e spedisce direttamente da Hong Kong, mi sono lasciato convincere. Adesso il Gustard pilota un Levinson 28, un Pass X150 e due B&W 702.
Ho lavorato molto a valle della catena e ora sto cercando di migliorare a monte dove c’è più bisogno. Cambiare DAC è sicuramente una priorità a prescindere dal reclocker.
E dopo L esperienza con il Sony cdp 991 vs Gustard mi e venuta voglia di ricomprare il Denon DCD 2000AE che ho venduto l’anno scorso. Me ne pento amaramente.
Certo ti terrò aggiornato sui risultati ottenuti come hai chiesto