Questo l'impianto in cui l'ho piazzato
Impressioni del giorno dopo: confermo il calore della riproduzione, più
accentuato del Teac UD503 che in confronto è neutrale.
La scena e l'ariosità non mi sembrano più
estese del DAC integrato nel Denon (che sarà pure freddino... Ma si difende in maniera pregevole) la separazione invece è bella nitida e corposa, sul livelli del dual mono Teac (che ha dalla sua anche un'alimentazione indipendente per ogni canale).
Tutto stabile a fuoco e soprattutto "voluminoso".
L'indicatore radiale dell'avanzamento è ipnotico.
La parte dell'upsampling in DSD è implementata meglio che nel Teac: risulta più percepibile ed eleva un po' tutte le caratteristiche.
I FLAC "campione" che uso di solito per valutare la conversione provengono da due CD della seconda metà degli anni '90, che rappresentano (per mia esperienza) alcune delle peggiori edizioni in pieno boom della loudness war.
La traccia 10 di
(What's the Story) Morning Glory? del 1996 (Morning Glory appunto, con il famoso riff plagiato dai R.E.M.) è per mia esperienza
inascoltabile con i dac contemporanei... Nei vecchi compattoni era tutto impastato ma alla fine si ascoltava (attuffatissima).
Non a caso l'album è stato rimasterizzato nel 2011.
Con una conversione contemporanea e puntuta del Denon (ma anche con i Sabre che stanno nell'Oppo e nel Burson) la distorsione sibilante sovrasta ogni cosa e la voce di Liam ti taglia i timpani. Con l'upsampling DSD del Teac sono riuscito ad addolcire questi aspetti, ma con il D2 riesco a percepire
finalmente il soundstage di questo pezzo... Lo strato della distorsione è sempre avanzato (evidentemente voluto) ma le voci e la restante parte strumentale sono posizionati su livelli diversi.
Nella riproduzione dei DSD nativa invece mi sembrano perfettamente alla pari.
I settings che offre sono piuttosto dettagliati.
Si può spegnere la ricezione della singolo protocollo (AirPlay, Proprietario, Spotify Connect e Roon), scegliere un tipo di upsampling differente per ogni frequenza (finalmente...) e in futuro aggiungeranno i filtri del DAC.
Anche l'MQA può essere controllato decidendo se fare l'unfolding su RCA o su BNC, oppure il classico pass-through.
Lato hardware si ha la possibilità di spegnere l'uscita digitale, invertire la fase e i vari timer per standby.
Aggiornamenti automatici del firmware, piuttosto veloci.
Continuo nell'ascolto ma fino ad ora non sono riuscito a trovare lati negativi particolarmente evidenti.
Acceso ha funzionato subito senza bisogno di configurazioni, il suono è di livello pari e in alcuni aspetti superiore a quello dei DS che possiedo e con un suo carattere ben definito. Forse l'interfaccia della APP è un po' fatta "con l'accetta" rispetto all'opera di cesello che invece emerge dal design dello chassis e dell' LCD...