occhio, non si parla di ups (che nella maggioranza dei casi "consumer" ricrea una onda quadra poi filtrata.... male, molto male per i nostri apparecchi audio.....) ma di un oggetto che "modifica" la tensione in ingresso e mantiene i 220V anche a fronte di grosse variazioni. in sostanza e' un autotrasformatore con contatto strisciante, nulla di che, tecnologia vecchia, ma adeguata all'uopo, e soprattutto non introduce fastidiose armoniche.
secondo occhio , non si parla neppure di regolatori in tecnologia boost and buck, molto piu' economici ma che hanno lo stesso problema degli ups consumer....
perche' mi e' saltata la scimmia? per due motivi sostanzialmente. il primo e' la molto maggiore sensibilita' dei tubi senza gnfb rispetto agli ss reazionati al punto di lavoro e quindi in definitiva alla tensione in ingresso nelle nostre case (per svariati motivi, non ultimo economici, ENEL&co hanno molto piacere a mandarci una tensione piu' alta dei canonici 230V), secondo e forse piu' importante motivo (anche perche' i miei ampli hanno un regolatore di tensione sull'anodica ) e' l'accensione del filamento, che molto spesso e' fatto prendendo direttamente l'uscita del trafo. la classica tolleranza dei tubi e' tipicamente dei 5%, e il simpatico gestore mi sta mandando in questo momento 243V, cioe' proprio al limite... e come noto accendere i tubi con troppi V non fa bene alla vita del tubo stesso, che se poi costa svariati bigliettoni da 100€ non fa neppure bene al mio portafogli
ergo, stabilizzatore Daewoo da 2kVA appena ordinato, vediamo quando arriva l'effetto.