Per mia esperienza ci sono alcuni pre-requisiti che devono essere soddisfatti affinche' l'impiego di una sorgente/dac direttamente connessa ad un finale possa offrire prestazioni equiparabili o anche superiori all'interposizione di un preamplificatore:
- la regolazione del livello di uscita: se opera in digitale deve avere una opportuna profondita' di bit, altrimenti ad alti livelli di attenuazione c'e' perdita di informazioni;
- il rapporto fra impedenza di ingresso (finale) e di uscita (sorgente) deve essere "piu' elevata possibile", e comunque superiore ad un fattore 10 che costituisce davvero il minimo sindacale;
- il circuito di guadagno deve essere "adeguato a pilotare il finale"; definizione assai generica, ma per intenderci parliamo di "corrente" (non tensione); per mia empirica esperienza, tale condizione e' piu' facilmente soddisfatta da circuitazioni a discreti rispetto a corrispondenti operazionali.
Personalmente impiego tuttora un lettore NOVA connesso ad un finale Norma, e tale configurazione performa su numerosi parametri meglio che interponendo un pur onesto ARC ls17.
Viceversa so per certo che ad esempio Accuphase, pur essendo una sorgente sopraffina, in questa configurazione non va per nulla bene, poiche' presumibilmente il livello di uscita variabile di cui sono dotate le sorgenti e' stato pensato per scopo diverso dal pilotaggio di un finale.
Quindi bisogna provare, perche' ...dipende !
(non ultimo, da quante migliaia di Eu vuoi spendere per il preamplificatore )