carloc ha scritto:Ciao Fil,
viste le richieste, potresti organizzare una spedizione a catena sullo stile di Spirit Labs....molti ne sarebbero felici!
Scherzi a parte, complimenti per il nuovo giocattolo
Grazie!
carloc ha scritto:Ciao Fil,
viste le richieste, potresti organizzare una spedizione a catena sullo stile di Spirit Labs....molti ne sarebbero felici!
Scherzi a parte, complimenti per il nuovo giocattolo
pluto ha scritto:Meno male che non sapevi fare le recensioni.
Chissà cosa sarebbe venuto fuori in caso contrario
Bravo Felipe. Buona musica!
trubks ha scritto:Grazie per la bella recensione, è una cuffia che mi ha sempre incuriosito ma sulla quale ho trovato molto poco da leggere.
Edmond ha scritto:La porterai da Nik, un giorno? Così, magari, la ascolto...
Carlito ha scritto:Bellissimo leggerTi Fil, complimenti nel tuo tradurre e molto bene il fascino per il buon ascolto, assolutamente fuori dai cori e dalle mode.
E' proprio quello che un vero appassionato di musica, sente dentro.
Il resto, è solo un contorno.
Concordo con te sul made in Japan, forse ha le basi per dirla ancora lunga sugli altri produttori di cuffie. Ultimamente, si sta denotando un fattore di crescita del "saper fare" giapponese.
Auguri per il nuovo acquisto, Fil.
fil ha scritto:Intanto....sarà la maturazione del rodaggio come anche della confidenza tra le mie orecchie e la Pioneer, mi sento di affermare che le sensazioni/emozioni d'ascolto si consolidano in positivo. Positivamente oltre le aspettative. Ho optato/preferito la connessione rca/sbilanciata lungo tutto il percorso del segnale ( ciò ha comportato l'acquisizione della versione rca del Kubala Emotion...). Ciò in ragione anche delle caratteristiche della sorgente, oltre al fatto che mi è parso "doveroso" evitare che il McIntosh ricevesse in entrata un segnale xlr/bilanciato per convertirlo in uscita in sbilanciato/jack6.3. Non ho le competenze per sapere se a quanto appena detto corrisponda una giustificazione tecnica...ma comunque ho preferito impostare in "linearità" il percorso del segnale dalla sorgente ai driver della cuffia.
In ogni modo, avverto un rafforzarsi della dinamica e punch in uno al senso di materica presenza che conferisce un corpo pieno che, congiuntamente ad una meticolosa restituzione del dettaglio ( sia dei suoni che dei riverberi ambientali...disposti in nette diversificazioni di piani sonori), rafforza in me la convinzione che la cuffia la si può classificare come top a titolo anche oggettivo. Mi permetto usare il termine "oggettivo" soprattutto in ragione della neutralità e assenza di colorazioni o eccessi/carenze/squilibri che mi sembra possano connotare l'elemento caratterizzante di questa piccola campionessa!!!!
Mi entusiasma, per esempio, la resa nell'orchestra sinfonica dei violini di sfondo che pur dietro, risaltano giustamente accesi, luminosi e "frizzanti" ( non mi viene altro termine come opposto di ovattati) in uno al substrato degli archi bassi che scendono abissali e giustamente ruvidi, ricostruendo così una presenza solida, tridimensionale ed emotivamente coinvolgente per sincera sensazione live!! Partecipazione emotiva ad un evento, come avvenuto realmente....Non mi sembra si possa desiderare molto altro ancora....
Buranello64 ha scritto:Complimenti Fil, come sempre corretto e realista!!
Mi hai fatto incuriosire anche perché sai bene che io dalle elettrostatiche sono tornato alle... dinamiche e senza rimpianti!!!!
Ciaoooo
Luka
fil ha scritto:
Rispetto però alla recente Hifiman HEK, direi che la Pioneer non è da meno e quel senso di maggiore apertura sulle alte/issime, regala anche ampiezza dello "spazio attorno"
biscottino ha scritto:
Fil, ritieni che le dinamiche sulle alte/altissime siano ancora un po' in vantaggio rispetto alle ortodinamiche, hek nel caso...
fil ha scritto:
Mi hai letto nel pensiero caro Sal!!
La mia cognizione di causa in campo planari è limitata alle sole HEK e Abyss...e mi sento di dire che restano leggermente "smussate" sulle altissime. Sia rispetto alle dinamiche ( hd800 e Pioneer master1) che alle elettrostatiche ( Stax 009).
Ma non mi permetto di stabilire io un limite ad una tecnologia...quindi prendi ciò che dico come mere sensazioni d'ascolto.
La matericità del contrabbasso (archetto in orchestra) con la Pioneer rispetto alla HEK, si differenzia per la maggior tangibilità nella Pioneer della ruvidità dello strisciare dell'archetto e questo lo attribuirei alla presenza in gamma acutissima...
iniquum ha scritto:si sa nulla sulla pilotabilità? è facile?
poi altra domanda: la cuffia ha un punto debole?
phaeton ha scritto:ci stavo pensando anch'io.... e mi e' venuto in mente uno schemino forse semplificato, ma che potrebbe rendere l'idea
Utopia e LCD4, ottime ma costano troppo in assoluto
HEK V2, ottima, un po' colorata, ma costa troppo
HEK V1, ottima, un po' colorata, al giusto prezzo e' un discreto affare
Pio, eccellente, costa il giusto (rispetto alle altre proposte TOTL)
Sony, potrebbe rivelarsi eccellente come la Pio, al prezzo di Amazon.it e' un affarone da prendere al volo
e poi ovviamente ci sono LCD3F, LCDX, Elear, le varie Ether, le varie Fostex, e molte altre che colpevolmente ora mi sfuggono.... spero di non averti confuso ancor piu'
si scherza ne'.... il succo e' che ognuno sceglie con le proprie 'recchie, non ci possono essere schemini o classifiche assolute, alla fine conta solo se ci divertiamo ad ascoltare musica oppure no con le cuffie scelte.........
fil ha scritto: [...]Colpisce inoltre, il grande headstage e la spiccata attitudine a restituire ogni sfumatura e particolare, con una microdinamica ricca e che mai sconfina nell'asettico e freddo senso radiografante fine a se stesso; capacità di introspezione più efficace rispetto alla HEK...(Mozart-Requiem- DG-Thieleman/Philharmoniker / Brahms Requiem - Pentatone classics - di quest'ultimo invito ad ascoltare il pedale dell'organo a canne che tocca frequenze talmente basse che la Pioneer risolve e restituisce meravigliosamente facendo percepire addirittura lo spostamento d'aria, quasi direi a livello subsonico...davvero impressionante. In precedenza solo con la Abyss, ho potuto godere di questo particolare...La ricchezza dei contenuti, la ammaliante armonia e coerenza fra essi ed il senso di scorrevole naturalezza, regalano all'ascoltatore una condizione di rilassatezza e stupore nel contempo, che ben dispone all'ascolto più emozionante, anche prolungato, della musica preferita (assoluta assenza di fatica d'ascolto, anzi, si fa fatica a decidere di levarsi la cuffia dalla testa!). [...]