fil ha scritto:
Raro se non unico caso di stato solido con autotraformatori d'uscita...
Questo mi piacerebbe proprio provarlo.
fil ha scritto:
Raro se non unico caso di stato solido con autotraformatori d'uscita...
archigius ha scritto:Fil mi stai incuriosendo con questa recensione.
Io avevo provato la cuffia in negozio e sinceramente non mi aveva impressionato. Mi ritrovo sui commenti riguardanti l'headstage e la bella gamma media, ma il basso mi era sembrato confuso, meno preciso di altre top e l'alto un po' sottotono.
Se mi capita, ripasso in negozio e la riprovo.
phaeton ha scritto:probabilmente il MHA100 di Fil ci mette molto del suo..... sto leggendo un po' di commenti sia sul solito HeadFI che su vari altri forum US e EU, e i commenti vanno dall'inascoltabile all'eccellente.... c'e' da rimanere perplessi con una cosi' ampia variabilita'......
phaeton ha scritto:umh... forse la THD in bassa freq potrebbe spiegare le sensazioni di basso "confuso"....
phaeton ha scritto:probabilmente il MHA100 di Fil ci mette molto del suo..... sto leggendo un po' di commenti sia sul solito HeadFI che su vari altri forum US e EU, e i commenti vanno dall'inascoltabile all'eccellente.... c'e' da rimanere perplessi con una cosi' ampia variabilita'......
fil ha scritto:Ragazzi, tenete conto che l'orecchio di un 55enne, probabilmente ha delle perdite di sensibilità...ritengo, soprattutto all'estremo alto.... In ogni modo, tali eventuali carenze non dipendono dal set-up/cuffia...quindi le considerazioni sono pur sempre relative alle esperienze precedenti....
Ho notato, osservando la cuffia all'interno dei padiglioni, che vi sono due "risuonatori" - per padiglione - (credo si chiamino così...), per intenderci quelli che Sennheiser ha aggiunto alla 800s...e che non erano presenti nella 800 originaria. Aggiungo ancora che l'insieme degli abbinamenti a partire dalla sorgente, senza trascurare i cavi (ho sempre considerato il Kubala & Sosna "Emotion", un cavo assolutamente particolare per ciò che riesce ad apportare in termini di matericità...e qualità in raffinatezza di tutta la gamma udibile...pur sapendo che il cavo non dovrebbe nè apportare nè asportare nulla....ma a volte gioca un ruolo "passivamente equalizzante" che non guasta...come a me pare sia, nel mio caso...).
Ho notato anch'io che i commenti su questa cuffia, sparsi per il web, sono molto discordanti...riterrei anche che Pioneer non sia considerata in ambito cuffie flagship, un nome di cui tener conto, ma, sinceramente, non me ne può fregà de meno!!!
phaeton ha scritto:gia', lo penso anch'io, come scrivevo da qualche altra parte la perfetta sinergia (anche, eventualmente, compensativa) tra i vari componenti puo' rendere a volte il totale molto maggiore delal somma dei singoli componenti.........
ecco perche' IMHO fare commenti assoluti su un singolo componente e' sempre quantomeno rischioso.... ci possono essere situazioni in cui quella cuffia, qull'ampli, quel DAC, diventano TOP e altre in cui sono inascoltabili.....................
e OVVIAMENTE tra i componenti del setup io metto al primo posto la musica tipicamente ascoltata e le 'recchie qualcosa che va bene per me che ascolto tipicamente jazz, potrebbe non andare bene per un altro che ascolta lo stesso jazz, figuriamoci per un altro ancora che ascolta rock
PS a scanso di equivoci, non sto generalizzando al ribasso. una ciofega resta una ciofega sia col jazz che col rock. sto ovviamente parlando di situazioni gia' top, in cui le sfumature contano come caratteristiche principali e fanno scegliere una cuffia piuttosto che un'altra
fil ha scritto:
Qui la sensazione è che la "perfezione" consista nel riportare l'imperfezione dell'intonazione del primo violino, degli stacchi dei pizzicati dallo sfondo del tessuto sonoro e dall'amalgama del tutto che non impasta, ma conserva l'unitarietà dell'ensemble (con un'emissione contemporanea di tutta la gamma di frequenze) e nel contempo il dettaglio di ogni componente...ho detto tutto.
Knife Edge ha scritto:
Oh la Hilary
davidbo ha scritto:In effetti a distanza di tempo, non posso che confermare che sono ottime cuffie; relativamente semplici da pilotare, nel senso che non serve una centrale elettrica, ma sopratutto molto equilibrate: non manca nulla e non stancano dopo un po', cosa che spesso accade con cuffie top che prediligono alcune porzioni dello spettro audio.
Non pensavo che l'avrei mai scritto, ma con i prezzi che si sentono in giro, alla fine della fiera sono pure convenienti, alla luce dello street price (inglese).