E veniamo alla Twin Pulse, dopo i piacevolissimi ascolti fatti con la Monoblock. La Twin Pulse era, fra le due cuffie, quella che mi interessava di più ascoltare fra le realizzazioni di Andrea, grazie all'entusiasmo che provo quando ascolto la versione MMXVI.
La scelta del doppio driver in serie è una idea estremamente interessante dal punto di vista teorico e m'intrigava moltissimo poterne approfondire le qualità, dopo il fugace ascolto fatto a Milano assieme alla Monoblock (ma dove lo troviamo un costruttore così disponibile per l'ascolto dei propri prodotti??? Grandissimo Andrea!!!
).
Dico subito che l'ascolto è stato, in qualche modo contraddittorio ma, voglio chiarire subito la questione, non voglio che pensiate che la contraddittorietà rilevata sia un aspetto negativo.
La Twin Pulse è certamente una cuffia di elevata qualità complessiva, decisamente superiore alle Grado da cui deriva. Questa è una certezza. La seconda certezza è che la Twin Pulse suona in modo differente dalla MMXVI.
Come parecchi di voi sanno, la MMXVI è una cuffia “ignorante”, sanguigna, viva, che fornisce delle grandi emozioni nell'ascolto di musica amplificata, come il rock in molte delle sue declinazioni. Quando la si indossa, si perde ogni riferimento rispetto alla ricerca della qualità e della correttezza, e l'entusiasmo pervade gli ascolti. Il piede batte a tenere il ritmo e ci si dimentica dei difetti, comunque presenti all'ascolto: un basso poderoso ma non controllatissimo, una gamma media pulita, ma Grado, ed una gamma acuta chiara ma non estesissima, con una scena “da cuffia”.
La Twin Pulse corregge tutti questi “errori”, fornendo un basso molto profondo e ben controllato, una gamma media più aperta lateralmente e più corretta ed una gamma acuta più estesa e raffinata, meno aggressiva.
Ecco, la Twin Pulse è una cuffia parecchio più corretta della MMXVI, cosa che era un po' l'obiettivo dichiarato di Andrea, precisa e più “vera” rispetto al contenuto originario della registrazione.
Ma, secondo il mio personalissimo modo di vedere (o di ascoltare), questo è anche un po' il suo limite. Certo, considerato il prezzo totale, poche cuffie sono in grado di fornire queste prestazioni complessive. Pensata come cuffia unica universale è quasi imbattibile. Se però, come nel mio caso (ma anche di molti altri) si possiedono già cuffie di classe superiore, la Twin Pulse diventa un po' un doppione. E' difficile dire che suoni al livello della HE1000 e della Stax 009, piuttosto che di una HD800, per citare tre cuffie a caso, e, quindi, per un malato di cuffie appare forse meno interessante. Si trova ad essere, come dicevo, una sorta di doppione. Per chi invece dice: “ragazzi, a me interessa ascoltare la musica e non collezionare cuffie, per cui ne voglio una sola”, ecco che la Twin Pulse diventa una cuffia universale di riferimento nella fascia di prezzo fino a 1.000-1.200 euro!
Basta che l'ascoltatore non cerchi quella emozione viscerale che la MMXVI può fornire e che, per me, è l'elemento che fa preferire quest'ultima alla Twin Pulse.
Ancora grazie e complimenti ad Andrea!!!
P.S.: anche per la Twin Pulse SOLO AMPLI A S.S.!!!