Ciao a tutti!
Ho avuto modo di provare e testare approfonditamente le IEM in titolo e con piacere mi dedico a farne una piccola review. Chiaramente tutto ciò che segue è frutto delle mie impressioni ed inevitabilmente, per quanto possa sforzarmi, mie personali preferenze ed attitudini influiscono sui giudizi quindi prendetela come occasione per "incuriosirsi" e magari provare queste validissime IEM.
Come sempre i test di ascolto sono stati condotti FiiO X1, con e senza amplificatore, e tutti su file .flac e mp3 320 kbps.
The Custom Art Music One
Mini glossario
Avendo l'abitudine di usare l'inglese per descrivere il suono vi copio un mini glossario che avevo composto tempo fa per chiarire alcuni termini usati nella review. Perdonate l'esterofilia ma l'abitudine è dura a morire!
Dry Sound: suono dal riverbero smorzato o comunque limitato. Si oppone a "wet sound" dove viene lasciato (o inserito) del riverbero.
Bright Sound: Si può dire di una cuffia che predilige la resa del registro alto ed ultra alto dando una caratteristica sonora cristallina. Si oppone a "Dark sound" dove invece i registri medio e basso sono in particolare enfasi.
Neutral Sound: Resa fedele del suono così come è stato registrato. Non viene enfatizzato o cassato nulla dalla fonte per ottenere la fedele riproduzione della registrazione. Si oppone a "colored" che invece intende una particolare enfatizzazione di un registro.
Natural Sound: Seppur orientato alla resa fedele della registrazione prende in considerazione la naturale tendenza dell'udito a "preferire" certe frequenze su altre. Il suono risulta sì precisamente adeso alla registrazione ma viene "pilotato" dalle cuffie secondo le naturali caratteristiche dell'udito verso alcuni registri (ad esempio 1 kHz, tipico registro della voce umana).
Analitico: Enfasi delle IEM sulla fedeltà alla registrazione ed al posizionamento originale delle fonti durante la registrazione. Si oppone a "musical" o "olographic" dove le caratteristiche originali, spaziali e del suono, vengono rese secondo caratteristiche proprie delle IEM (vedi resa olografica del soundstage delle SM3 o colorazione del suono verso un particolare registro)
Out of the head Sound: Presentazione del suono che enfatizza lo spazio tra il focus dell'ascoltatore e la sorgente sonora. Si oppone ad "intimate sound" dove il focus d'ascolto è nettamente all'interno della sorgente sonora. In soldoni è la differenza tra il sentire un'orchestra dalla platea o dallo scranno del direttore d'orchestra
Boomy Sound: Tendenza di certe IEM a far risuonare le basse frequenze aggiungendo riverbero o aumentando il decay per evidenziare basso e sub-bass. Si oppone a "sharp sound" che è la tendenza a far risuonare le frequenze alte ed ultra-alte
Muddy Sound: Enfasi sulla musicalità della resa sonora (specie su registro medio e basso) che porta però alla sovrapposizione dei registri con successiva perdita di definizione. Si oppone a "clear sound".
Laid Back Sound: Resa dell'immagine sonora orientata al piacere d'ascolto senza evidenziare particolari picchi, dettagli o caratteristiche del suono per un'esperienza più "rilassata". Si oppone a "aggressive sound" dove tutte le caratteristiche vendono rese ed evidenziate per un ascolto più analitico.
Package e dotazioni:
La confezione delle M-One è una utilissima Pelican 1010! All'interno, oltre alle cuffie, si trovano: un contenitore semirigido, un strumento per la pulizia ed un piccolo "assorbi umidità". La qualità costruttiva è immensa e si può capire soltanto tenendo in mano questi piccoli, morbidi capolavori. Il fit è istantaneo, senza dolori o attriti grazie al silicone e siamo subito pronti per godercele!
Comfort ed usability:
Le M-One sono concepite per la comodità più estrema, e credetemi mantengono tutte le promesse. L'unione di "custom made", il silicone e la possibilità di farle completamente scomparire nelle orecchie avendo solo il cavo come "sporgenza" le rendono davvero imbattibili per le lunghe sessioni. Io viaggio molto, spesso passo tra voli ed aeroporti anche 48 ore e capita che resti l'intero viaggio con le M-One senza avere il minimo effetto collaterale.
Microphonics: assente in configurazione sovra-padiglione (l'unica possibile data la configurazione delle IEM).
Source Matching: Fatto salvo che sono adatte a qualsiasi DAP, sicuramente avere un po' di potenza in più non guasta data l'impedenza "Robusta". Le ragazze hanno 41 Ohm di impedenza e, seppur non "silenziose" per le basse potenze, restano durette da pilotare come di deve. L'altro lato di questa medaglia è una scalabilità IMMENSA. Con DAC/DAP potenti potete farle suonare DAVVERO forte senza perdere in qualità di riproduzione. Il FiiO X1 fa un ottimo lavoro, l'ipod nano fa molta fatica mentre il mio DAC d'emergenza si comporta egregiamente. Intanto attendo l'arrivo del Mojo per provare un po' più di potenza.
Caratteristiche e suono:
Facciamo una piccola premessa, che sarà di sottofondo a tutta l'analisi del suono di questi piccoli portenti. La premessa è che: queste sono singole armature bilanciate. In un mondo che viaggia spedito verso le molteplici decine sembra davvero un'impresa impossibile, ma il miracolo di Piotr è proprio qui. La cifra di queste IEM è orientata all'ascolto analitico attraverso una resa equilibrata dello spettro ed una grande enfasi sulla presentazione... e leggendo questo può tranquillamente venire in mente: "ok sono la versione anabolizzata delle ER4-SP con qualche optional".
Credetemi... non lo sono! L'equilibrio che le M-One mettono in mostra è comunque musicale e ben coeso, con una buona presenza sull'intero spettro (sì anche i bassi!!!). La separazione è molto buona, aiutata da un soundstage un po' piatto frontalmente ma molto largo. Altezza e profondità sono "on par" delle pari categorie di prezzo. Ma un difetto lo avranno? Beh sì, non uno solo ad essere onesti. Quanto a velocità non sono di certo al top della gamma. Anche l'ottima separazione e layering vanno perduti non appena il suono diventa più complesso ed elaborato. C'è da dire che in ogni caso il risultato non è confuso o incoerente. Ma andiamo un po' più approfonditi sul suono:
Alti:
Accurati, presenti ma non energetici come in altre pari prezzo. Decay ed intensità sono sul "dry side" dando una ottima separazione ma non avendo particolare prominenza sul suono generale. L'estensione è ottima e, considerando il lavoro che UNA singola BA deve sobbarcarsi, è quasi eccezionale! Magie di Piotr! La velocità non è proprio di riferimento ma è comprensibile data la specifica configurazione di queste IEM.
Medi:
Equilibrio, equilibrio ed equilibrio! Vi presento le M-One! Anche nel registro medio si distinguono per resa e coerenza. Non c'è particolare focus sul registro ma non li definirei "laid back" per niente. Anche quanto a velocità e coerenza, riescono meglio del registro alto a rendere anche melodie e brani complicati. Inoltre, rispetto al registro alto, sono più equilibrati e meno "dry sounding" ritrovando un buon equilibrio dimensionale del riverbero.
Bassi:
Ok la premessa è stata fatta un milione di volte, ma vorrei sottolineare: UNA singola BA! Ebbene i bassi ci sono, eccome! D'accordo non sono le FX850 nè tantomeno le IE800 però il registro c'è! Ha corpo, volume e spazio che rivaleggia con modelli che hanno una (o più) BA dedicate alla resa dei bassi! Il texture non è estremo e mostra il fianco non appena la scena si "affolla" ma fa un egregio lavoro.
Soundstage e presentazione:
Il soundstage della M-One è davvero ottimo. Ampio in larghezza permette una distinta separazione spaziale delle fonti sonore pur mantenendo accuratezza e coerenza ad ottimi livelli. Per intenderci: le TDK IE800 (doppio driver dinamico!) in certi pezzi usano il trucchetto di "raddoppiare" in entrambe le orecchie i suoni deboli in posizione centrale per dare un'impressione 3D. Le M-One, pur rimanendo fedeli alla fonte, rendono bene lo spazio tra gli strumenti usando la larghezza del soundstage. Un'altra caratteristica apprezzabile è l'assenza di effetto "distanziomentro", mi spiego: in alcune ottiem IEM al crescere del volume si ha l'impressione di avvicinarsi alla fonte. Le M-One, essendo tendenzialmente "dry souding", al crescere del volume non danno particolari effetti spaziali e di resa.
In definitiva:
Se avete problemi ad accettare le IEM per lunghi periodi, se volete provare l'esperienza delle custom, se volete avere un monitor di riferimento per poter settare l'amplificatore o più semplicemente se volete un'economica "camera del silenzio" per i viaggi avrete un'ottima sorpresa dalle M-One.
Se farete questa scelta troverete un customer service fantastico, gestito interamente da Piotr (che è il padrone della Custom Art) che si dedicherà alle vostre preferenze e necessità. Se dovete spendere qualche $ in più andate senza dubbio sui cavi rimovibili (io uso i loro cavi con le Miracle e vi giuro che suonano meglio degli UM !). Inoltre Piotr conserverà le impronte per due anni nel suo archivio senza costi aggiuntivi.
Ho avuto modo di provare e testare approfonditamente le IEM in titolo e con piacere mi dedico a farne una piccola review. Chiaramente tutto ciò che segue è frutto delle mie impressioni ed inevitabilmente, per quanto possa sforzarmi, mie personali preferenze ed attitudini influiscono sui giudizi quindi prendetela come occasione per "incuriosirsi" e magari provare queste validissime IEM.
Come sempre i test di ascolto sono stati condotti FiiO X1, con e senza amplificatore, e tutti su file .flac e mp3 320 kbps.
The Custom Art Music One
Mini glossario
Avendo l'abitudine di usare l'inglese per descrivere il suono vi copio un mini glossario che avevo composto tempo fa per chiarire alcuni termini usati nella review. Perdonate l'esterofilia ma l'abitudine è dura a morire!
Dry Sound: suono dal riverbero smorzato o comunque limitato. Si oppone a "wet sound" dove viene lasciato (o inserito) del riverbero.
Bright Sound: Si può dire di una cuffia che predilige la resa del registro alto ed ultra alto dando una caratteristica sonora cristallina. Si oppone a "Dark sound" dove invece i registri medio e basso sono in particolare enfasi.
Neutral Sound: Resa fedele del suono così come è stato registrato. Non viene enfatizzato o cassato nulla dalla fonte per ottenere la fedele riproduzione della registrazione. Si oppone a "colored" che invece intende una particolare enfatizzazione di un registro.
Natural Sound: Seppur orientato alla resa fedele della registrazione prende in considerazione la naturale tendenza dell'udito a "preferire" certe frequenze su altre. Il suono risulta sì precisamente adeso alla registrazione ma viene "pilotato" dalle cuffie secondo le naturali caratteristiche dell'udito verso alcuni registri (ad esempio 1 kHz, tipico registro della voce umana).
Analitico: Enfasi delle IEM sulla fedeltà alla registrazione ed al posizionamento originale delle fonti durante la registrazione. Si oppone a "musical" o "olographic" dove le caratteristiche originali, spaziali e del suono, vengono rese secondo caratteristiche proprie delle IEM (vedi resa olografica del soundstage delle SM3 o colorazione del suono verso un particolare registro)
Out of the head Sound: Presentazione del suono che enfatizza lo spazio tra il focus dell'ascoltatore e la sorgente sonora. Si oppone ad "intimate sound" dove il focus d'ascolto è nettamente all'interno della sorgente sonora. In soldoni è la differenza tra il sentire un'orchestra dalla platea o dallo scranno del direttore d'orchestra
Boomy Sound: Tendenza di certe IEM a far risuonare le basse frequenze aggiungendo riverbero o aumentando il decay per evidenziare basso e sub-bass. Si oppone a "sharp sound" che è la tendenza a far risuonare le frequenze alte ed ultra-alte
Muddy Sound: Enfasi sulla musicalità della resa sonora (specie su registro medio e basso) che porta però alla sovrapposizione dei registri con successiva perdita di definizione. Si oppone a "clear sound".
Laid Back Sound: Resa dell'immagine sonora orientata al piacere d'ascolto senza evidenziare particolari picchi, dettagli o caratteristiche del suono per un'esperienza più "rilassata". Si oppone a "aggressive sound" dove tutte le caratteristiche vendono rese ed evidenziate per un ascolto più analitico.
Package e dotazioni:
La confezione delle M-One è una utilissima Pelican 1010! All'interno, oltre alle cuffie, si trovano: un contenitore semirigido, un strumento per la pulizia ed un piccolo "assorbi umidità". La qualità costruttiva è immensa e si può capire soltanto tenendo in mano questi piccoli, morbidi capolavori. Il fit è istantaneo, senza dolori o attriti grazie al silicone e siamo subito pronti per godercele!
Comfort ed usability:
Le M-One sono concepite per la comodità più estrema, e credetemi mantengono tutte le promesse. L'unione di "custom made", il silicone e la possibilità di farle completamente scomparire nelle orecchie avendo solo il cavo come "sporgenza" le rendono davvero imbattibili per le lunghe sessioni. Io viaggio molto, spesso passo tra voli ed aeroporti anche 48 ore e capita che resti l'intero viaggio con le M-One senza avere il minimo effetto collaterale.
Microphonics: assente in configurazione sovra-padiglione (l'unica possibile data la configurazione delle IEM).
Source Matching: Fatto salvo che sono adatte a qualsiasi DAP, sicuramente avere un po' di potenza in più non guasta data l'impedenza "Robusta". Le ragazze hanno 41 Ohm di impedenza e, seppur non "silenziose" per le basse potenze, restano durette da pilotare come di deve. L'altro lato di questa medaglia è una scalabilità IMMENSA. Con DAC/DAP potenti potete farle suonare DAVVERO forte senza perdere in qualità di riproduzione. Il FiiO X1 fa un ottimo lavoro, l'ipod nano fa molta fatica mentre il mio DAC d'emergenza si comporta egregiamente. Intanto attendo l'arrivo del Mojo per provare un po' più di potenza.
Caratteristiche e suono:
Facciamo una piccola premessa, che sarà di sottofondo a tutta l'analisi del suono di questi piccoli portenti. La premessa è che: queste sono singole armature bilanciate. In un mondo che viaggia spedito verso le molteplici decine sembra davvero un'impresa impossibile, ma il miracolo di Piotr è proprio qui. La cifra di queste IEM è orientata all'ascolto analitico attraverso una resa equilibrata dello spettro ed una grande enfasi sulla presentazione... e leggendo questo può tranquillamente venire in mente: "ok sono la versione anabolizzata delle ER4-SP con qualche optional".
Credetemi... non lo sono! L'equilibrio che le M-One mettono in mostra è comunque musicale e ben coeso, con una buona presenza sull'intero spettro (sì anche i bassi!!!). La separazione è molto buona, aiutata da un soundstage un po' piatto frontalmente ma molto largo. Altezza e profondità sono "on par" delle pari categorie di prezzo. Ma un difetto lo avranno? Beh sì, non uno solo ad essere onesti. Quanto a velocità non sono di certo al top della gamma. Anche l'ottima separazione e layering vanno perduti non appena il suono diventa più complesso ed elaborato. C'è da dire che in ogni caso il risultato non è confuso o incoerente. Ma andiamo un po' più approfonditi sul suono:
Alti:
Accurati, presenti ma non energetici come in altre pari prezzo. Decay ed intensità sono sul "dry side" dando una ottima separazione ma non avendo particolare prominenza sul suono generale. L'estensione è ottima e, considerando il lavoro che UNA singola BA deve sobbarcarsi, è quasi eccezionale! Magie di Piotr! La velocità non è proprio di riferimento ma è comprensibile data la specifica configurazione di queste IEM.
Medi:
Equilibrio, equilibrio ed equilibrio! Vi presento le M-One! Anche nel registro medio si distinguono per resa e coerenza. Non c'è particolare focus sul registro ma non li definirei "laid back" per niente. Anche quanto a velocità e coerenza, riescono meglio del registro alto a rendere anche melodie e brani complicati. Inoltre, rispetto al registro alto, sono più equilibrati e meno "dry sounding" ritrovando un buon equilibrio dimensionale del riverbero.
Bassi:
Ok la premessa è stata fatta un milione di volte, ma vorrei sottolineare: UNA singola BA! Ebbene i bassi ci sono, eccome! D'accordo non sono le FX850 nè tantomeno le IE800 però il registro c'è! Ha corpo, volume e spazio che rivaleggia con modelli che hanno una (o più) BA dedicate alla resa dei bassi! Il texture non è estremo e mostra il fianco non appena la scena si "affolla" ma fa un egregio lavoro.
Soundstage e presentazione:
Il soundstage della M-One è davvero ottimo. Ampio in larghezza permette una distinta separazione spaziale delle fonti sonore pur mantenendo accuratezza e coerenza ad ottimi livelli. Per intenderci: le TDK IE800 (doppio driver dinamico!) in certi pezzi usano il trucchetto di "raddoppiare" in entrambe le orecchie i suoni deboli in posizione centrale per dare un'impressione 3D. Le M-One, pur rimanendo fedeli alla fonte, rendono bene lo spazio tra gli strumenti usando la larghezza del soundstage. Un'altra caratteristica apprezzabile è l'assenza di effetto "distanziomentro", mi spiego: in alcune ottiem IEM al crescere del volume si ha l'impressione di avvicinarsi alla fonte. Le M-One, essendo tendenzialmente "dry souding", al crescere del volume non danno particolari effetti spaziali e di resa.
In definitiva:
Se avete problemi ad accettare le IEM per lunghi periodi, se volete provare l'esperienza delle custom, se volete avere un monitor di riferimento per poter settare l'amplificatore o più semplicemente se volete un'economica "camera del silenzio" per i viaggi avrete un'ottima sorpresa dalle M-One.
Se farete questa scelta troverete un customer service fantastico, gestito interamente da Piotr (che è il padrone della Custom Art) che si dedicherà alle vostre preferenze e necessità. Se dovete spendere qualche $ in più andate senza dubbio sui cavi rimovibili (io uso i loro cavi con le Miracle e vi giuro che suonano meglio degli UM !). Inoltre Piotr conserverà le impronte per due anni nel suo archivio senza costi aggiuntivi.