Da zulele Lun Dic 21 2015, 12:47
mi verrebbe da dire che la distanza fra motore e gira, posto che sia sufficiente, non dovrebbe influenzare la velocità di rotazione.
questa, come per una bicicletta, è determinata (a partire dalla velocità di rotazione del motore, che prescinde dal resto) in funzione del rapporto fra il diametro della puleggina del motore e quello del piatto.
da questo punto di partenza, la condizione necessaria perchè la velocità sia quella desiderata è che la cinghia trasmetta il moto al piatto, il che avviene per attrito.
l'attrito è pari alla pressione della cinghia sul piatto moltiplicata per un coefficiente d'attrito cinghia÷piatto che varierà di caso in caso.
la pressione della cinghia sul piatto, e veniamo al dunque, dipende da quanto la cinghia è tesa, cioè da quanto il motore dista dal piatto.
se il motore è troppo vicino (cinghia lasca), la cinghia non aderisce perfettamente al piatto e trasmette una velocità inferiore a quella corretta, o irregolare (slitta, anche se magari non costantemente).
se il motore è più lontano del necessario, cioè se la cinghia è più tesa del necessario, trasmetterà una forza maggiore ma che si tradurrà -in prima battuta- in un'aderenza più "salda": la velocità non dovrebbe cambiare, perchè comunque il piatto sarà obbligato a ruotare alla velocità dettata dalla rotazione del motore: non può andare più veloce di quanto dettato dal motore attraverso il rapporto dei diametri di piatto e puleggia.
se tendo troppo la cinghia, tuttavia, questa si usurerà più rapidamente, il motore lavorerà male e forse anche il piatto potrebbe risultarne troppo schiacciato sul perno (rallentamenti/irregolarità per attrito sui perni del motore e del piatto ???).
insomma ci dovrebbe essere un punto di ottimo che garantisce velocità stabile senza forzare eccessivamente su cinghia, motore e perno.
ma ovviamente penso a situazioni realistiche e sensate, cioè al massimo con una tensione solo di poco superiore a quella ottimale.
così vedo il meccanismo, sempre che non mi sfugga qualcosa.