Da mariovalvola Mar Nov 17 2015, 06:57
La 211, la si vede poco perché la sua alta resistenza interna associata a potenze erogabili tutt'altro che basse richiede trasformatori d'uscita molto più costosi e complessi e un'alimentazione pesante, ingombrante e onerosa anche dal punto di vista economico. Tenete presente che i normali trasformatori audio che si vedono negli amplificatori commerciali, anche quelli di pregio, non sono degli oggetti particolarmente ricercati (forse qualche eccezione la si trova ma rimangono una rarità).
Pensare di utilizzare la 211/VT4C tirando al risparmio non ti porterebbe da nessuna parte.
Un costruttore artigianale, può, legittimamente cercare di ridurre i costi dei componenti impiegati (tanto conta di più il colore del telaio). Con la 211, risulta piuttosto difficile fare questi conti ( anche se l'effetto ipnotico potrebbe , anzi può, fare miracoli)
In sé è un tubo superlativo. Lineare, capace di fornire potenze fino a 50W in single ended, ipnotica e con tutto il fascino dei tubi antichi con filamento in torio tungsteno.
Però, vorrei domandarVi: ma a cosa serve tutta questa potenza? Questa spasmodica ricerca dei watt, non ha fatto abbastanza macelli nell'alta fedeltà convenzionale con i diffusori? Non si sta ricadendo nel medesimo errore? Alla fine, che pressione acustica volete applicare ai timpani? che senso ha spendere tra ampli e cuffia 10.000 o più euro per fottersi timpani e/o coclee? Una HE-6, dalle prove effettuate da Bandalex funziona a livelli altissimi con 2,27W (con picchi di 4,51W). La vostra nobilissima HE-1000 che risulta più sensibile, dovrebbe comportarsi, più o meno come la HE-560 sotto questo profilo, le potenze in gioco, con volumi altissimi, risultano pari a 0,4W (1,15 di picco). Ora: se le cose stanno in questi termini, il problema non è nella potenza ma di come si comportano gli ampli a quelle potenze. Ecco allora che, oltre al tubo finale, entrano in gioco le caratteristiche dei trasformatori d'uscita, lo stadio driver come è strutturato? ( ottimo l'uso dell'interstadio tra driver e finale ). Alla fine, per la mia esperienza che vale come quella di un altro, la corretta gestione anche di una cuffia, non è tanto un problema contabile (contare i W) ma è il risultato di un'attenta analisi del circuito per andare a trovare i colli di bottiglia che ti fanno percepire come inadeguata la potenza erogata quando a essere inadeguato è l'ampli stesso.