Cosa state ascoltando in cuffia in questo momento

indie funk alternative bla bla bla
genere bello piacevole

Un grande artista non c'è che dire. Un album con delle gran belle sonorità.

madmax ha scritto:

Lo so   passare  da James Taylor ai Depeche Mode può essere "strano" ma per me è normale  


Mcintosh MCD301/Mcintosh MA6300/Hifiman HE-6

beh si può anche passare dai Metallica alla musica classica e poi al folk .....

Negrita - Reset (1999)



Rock!

RockOnlyRare ha scritto:

beh si può anche passare dai Metallica alla musica classica e poi al folk .....

Più o meno come faccio io, spesso nella stessa sessione d'ascolto…

Mai ascoltato un suo album......mi sono fatto un'idea sul tubo.....Max che album mi consiglieresti?Domando la stessa cosa anche a "Mr.Matt"......grazie!

Jesper Bodilsen ‎– Short Stories For Dreamers

Dalla Danimarca un bel Jazz.

archigius ha scritto:

Più o meno come faccio io,  spesso nella stessa sessione d'ascolto…

Certamente penso che capiti a tutti, specialmente in due occasioni.....la prima quando vai ad ascoltare qualcosa su internet (es you tube) oppure quanto spulci nel tuo hd musicale di files un po' a casaccio.
La seconda quando stai ascoltando un po' di generi vari sull'impianto per provare magari qualche componente o regolazione.

Penso sia un po' più difficile se ascolti un album per intero senza fare altro, sull'impianto "bello" con le casse, ad esempio di classica, che il successivo possa essere punk o metal, ogni tipo di musica richiede un certo "spirito giusto", una cosa è farlo su 1-2 brani un'altra su un album intero..... quante volte vi sarà capitato di iniziare ad ascoltare un album poi dopo 1-2 brani passare a tutt'altro perchè in quel momento non vi sentite del giusto spirito per quel genere di musica... a me talvolta capita anche con la musica diciamo di "sottofondo", mentre guido ad esempio.

Beethoven, Quartetto n. 12, Op. 127 - Quartetto Italiano (Philips)



AKG K702

Ragazzi che emozione! Poche ore fa lo ascoltavo dal vivo, arrivando forse a capire il perché della sua ostilità nei confronti delle registrazioni studio.



Il concerto all'Auditorium di ieri sera (sempre dal basso della mia inesperienza) è stato veramente intenso. Incredibile poi la sua generosità nei confronti del pubblico: dopo una prima parte di circa 50 minuti e una seconda parte altrettanto lunga e intensa, ha concesso la bellezza di 6 bis, per me ancora più coinvolgenti dell'esecuzione originale.

Mi pare stessero registrando, ho provato a chiedere ma nessuno sapeva nulla.

VitOne ha scritto:Ragazzi che emozione! Poche ore fa lo ascoltavo dal vivo, arrivando forse a capire il perché della sua ostilità nei confronti delle registrazioni studio.


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Il contrario di Glenn Gould, che ancora molto giovane decise di registrare solo in studio, e anzi di non esibirsi più in concerto.

Eppure anch'egli ci ha lasciato una splendida registrazione a Salisburgo (1958 ?) con le Variazioni Goldberg e altro che ora non ricordo.

dexterdm ha scritto:

Blumine ha scritto:

Il contrario di Glenn Gould, che ancora molto giovane decise di registrare solo in studio, e anzi di non esibirsi più in concerto.

Eppure anch'egli ci ha lasciato una splendida registrazione a Salisburgo (1958 ?) con le Variazioni Goldberg e altro che ora non ricordo.

Eccolo:

Arve Henriksen - Cosmic Creation

un disco strano, evocativo, molto sperimentale ma piu' nel senso di ambient che di free jazz.

da ascoltare con mood meditativo, altrimenti potrebbe risultare anche noioso (che invece non e' affatto). certo non un disco facile, ma lo consiglio ugualmente per capire se il genere piace. Henriksen poi non e' mai banale o scontato, c'e' sempre da scoprire qualcosa anche dopo dieci o venti ascolti.

Arve Henriksen - DAA
...e questo invece e' proprio sperimentale, in alcuni brani al limite del noise.... in ogni caso, e come per il precedente, un disco assolutamente non banale.

Ryuichi Sakamoto - Year Book 2005-2014

Fantastico Sakamoto, mente aperta e senza limiti alla sperimentazione (come Arve).

Alessandro Cortini ‎– Forse 2
Un drone sperimentale dalla chitarra dei Nine Inch Nails.

cambiando completamente genere.... un disco veramente divertente, da ascoltare con animo rilassato e magari tenendo il tempo col piede difficile anche darne una "inquadratura", direi un ragtime moderno, un Dixieland ma con elementi sicuramente bop e hard bop e pure scat.... decisamente molto divertente, anche se il disco e' del 2012 a chiudere gli occhi ci si ritrova in una sala da ballo a New Orleans anni '30
consigliato per passare un oretta di puro divertimento a cervello spento

Ketil Bjørnstad / David Darling / Terje Rypdal / Jon Christensen ‎– The Sea

Bel disco di jazz, sempre dai sapori nordici ma con sonorità che, a mio parere, si incrociano anche con il modern classical (sarà il violoncello?).