Come già annunciato mi sto godendo le Audeze lcd3 arrivatemi da un privato USA che, se mi mandava uin mattone, non avrebbe avuto alcuna ripercussione materiale. Invece ha pure messo di tasca sua 40$ di spedizione extra perchè all'ultimo minuto ha deciso di cambiare corriere (FEDEX forever).
Quelle che sto per scrivere sono prime impressioni di ascolto dopo qualche decina di ore di luuunghe sessioni di ascolto notturne, comparate con la hd800 della quale (disclaimer) sono un grande entusiasta.
Vi ricordo la mia catena : FOOBAR driver ASIO -> BURSON CONDUCTOR via usb -> cuffie con cavo di serie.
Meno cose ci sono e meno si guastano.
Comincio subito con le conclusioni cosi poi posso parlare con calma da solo di tutti gli aspetti strutturali delle mie prime impressioni. Chi ha molto fretta può leggere solo il punto 1 che rappresenta la summa delle successive 8000 pagine.
1) la lcd3 è una ottima cuffia ma costa troppo
2) non son d'accordo sul fatto che è scomoda
3) grande versatilità: si difende egregiamente sulla classica, è ottima sulle voci e sul rock, sul jazz strumentale l'ho trovata eccezionale. Non ascolto elettronica. Non mi è parsa una cuffia per bass-heads.
4) LCD3 vs HD800: non mi pare abbia senso di parlare di vincitori, la 800 prevale oggettivamente solo su rapporto qualità prezzo, ma per tutto il resto si tratta di 2 impostazioni sonore diverse, ognuna a suo modo raffinata e soddisfacente. La 800 ha una comodità difficilmente eguagliabile ed offre una esperienza sonora trasparente, dettagliata, mai pesante ma mai troppo intima, la lcd3 è una cuffia egregiamente portabile con un carattere materico: il suono è piu circoscritto ma anche piu presente e vicino. Solo il gusto personale, e quindi l'ascolto in prima persona, possono dirimere la gara. Difetti pricipali: la 800 è piu a rischio di rigetto idiosincrasico, la lcd3 ha un peggior rapporto qualità/prezzo e qualche limite (in corso di attenta verifica) sugli acuti.
Adesso la trattazione inutilmente prolissa, dove non è detto che non mi contraddica ma a fini legali valgono i punti elencati sopra. Voglio premettere che, nonostante il linguaggio inutilmente ampolloso utilizzato lo suggerisca, sono perfettamente sobrio.
ASPETTO E COMODITA'
La lcd è una cuffia dall'aspetto SONTUOSO.
Ha un peso (mi dicono) superiore alla norma e presa in mano dà l'impressione di un oggetto solido e costruito per durare. L'accostamento pelle-zebrawood finitura super lucida (che chissa perche mi aspettavo opaca dalle foto) non è che mi aggrada piu di tanto ma qua si cade sui gusti personali. Unico "neo" è il cavo di serie che col sua rivestimento di gomma nera e la struttura a fettuccia sottile sembra un po' tirato al risparmio, ma parlo solo di fattori estetici, quando avrò speso 20mila euro di cavi aftermarket magari potrò dire qualcosa di più tecnico al riguardo.
Sulla comodità come ho già accennato in un altro thread mi schiero dalla parte dei negazionisti: per me la lcd3 è una cuffia pesante ma comoda, dopo sessioni di 5 ore di ascolto non mi ha dato problemi. E' sicuramente una cuffia PRESENTE, non scompare in testa: in particolare l'archetto dà chiari segni di sè ma, ed è la mia personalissima opinione, la comodità non è nè un punto di eccellenza della cuffia nè un valido deterrente per l'acquisto.
I pad in pelle fanno sentire la loro pressione attrono alle orecchie e sono a tenuta sorprendente, tanto che se si toglie la cuffia con una certa prescia (trad. energica fretta) si sente un accenno di effetto "ventosa" che comunque rimane lieve.
SUONO
Faccio un po' fatica, un po' per poca esperienza un po' per impostazione mentale (e poche ore d'ascolto) a parlare del suono della lcd3 in termini di bassi/medio/alti. Matantè.
Le poche recensioni che avevo disordinatamente letto mi avevano fatto pensare ad una cuffia molto piu presente sui bassi mentre ho avuto la (per me) piacevole sorpresa di trovare bassi alla giusta distanza, con una eccellente estensione.
Sugli acuti non voglio parlare di "limiti" ma non sono sicuramente le frequenze che mi hanno più entusiasmato, pur rimanendo a livelli ottimi ho sentito un po' di affanno, come da luogo comune, nella rappresentazione dei violini. Nulla da dire sulle voci e sui registri alti strumenti elettrificati.
I medi sono secondo me le frequenze su cui si poggia il piacere dell'ascolto della lcd3: avvolgenti, in qunatità generosa senza dare però una impostazione francamente "scura" al suono lo caratterizzano.
Unendo le cose, sto trovando il suono delle lcd3 molto materico: ovvero il suono si presenta come molto raccolto, estremamente musicale a scapito del dettaglio e della "scena". Vorrei tentarre di spiegarmi bene: alla cuffia non manca dettaglio, non arriva ad impastare i suoni ma li amalgama quel tanto che basta a lasciare una buona separazione fra gli strumenti da una parte, dall'altra tutta la muscia viene circoscritta in un ascolto molto intimo. Questi aspetti privilegiano alcuni generi e ne penalizzano altri: come da luogo comune ho trovato la cuffia ascoltabilissima ma non eccellente sulla sinfonica e i grandi ensemble in generale, ottima sul rock dove la scena ampia (a miogiudizio) nono è cosi importante, ottima sulle voci maschili e femminili ancor di piu, eccellente sul jazz strumentale.
La lcd3 quindi a mio parere è una cuffia veraemnte versatile, consente un ascolto a livelli alti a 360 gradi; dovendo individuare un punto debole ho indicato la classica sinfonica ma, ripeto, l'ascolto rimane anche qui ad alti livelli.
LCD3 vs HD800
HO le 800 da diverso tempo non chiedetemi quanto le ho ascoltate per centinaia di ore sempre e solo in sbilanciato e sempre e solo con ampificatori burson, prima il 160ds poi il conductor che ho attualmente. Lo dico subito: io sono un entusiasta delle hd800 ( che pure, pare non ascolto nel loro setup migliore) che rimangono per me uno strumento prezioso di accesso alla musica e dalle quali è rinata la mia curiostià culturale per la musica stessa.
Ma non posso dire che il mio giudizio personale possa diventare un verdetto obiettivo.
Le hd800 e le lcd3 offrono esperienze di ascolto diverse ed a livelli molto alti per cui non c'è un vincitore dal (mio) punto di vista musicale. Dal punto di vista del rapporto qualità prezzo, invece, la lcd3 con i suoi 2000 euro scarsi non è quasi il doppio della hd800 con i suoi 1000 euro. Facciamo anche 1100 ma il discorso non cambia.
Ora, l'aspetto del rapporto qualità prezzo è poco rilevante perchè ormai è pacifico che LA QUALITA' NON E' PROPORZIONALE AL PREZZO. Da nessuna parte. Mai.
Quindi torniamo alla musica: la 800 come è scritto ormai dappertutto ha una esperienza sonora ampia, trasparente, impietosamente rivelatrice il che, coniugato allo straordinario comfort, crea una specie di concept fra leggerezza fisica e di ascolto. La lcd3 in questo senso non si pone come ho letto spesso, in maniera diametralmente opposta ma neanche, come ho letto spesso, si accosta alla 800.
L'esperienza sonora della lcd3 offre una scena più contenuta della 800 ma non piatta; la separazione degli strumenti rimane ottima ma con meno dettaglio. Sarebbe forse più proprio parlare di microdettaglio: non ho notato elementi sonori rilevanti che si sentono con la 800 e non con la lcd3. Viceversa però con la lcd3 tutte le componenti sonore appaiono amalgamate, racchiuse nella musica che esce dai driver piuttosto che aperte nella stanza come accade (a me) con la 800. Quindi esperienze diverse ma non opposte, la presentazione sonora delle cuffie rimane libera da particolari colorazioni come mi era parso di sentire con la gloriosa 650 i cui bassi però, tuttoggi, mi fanno tornare periodicamente la voglia di ricomprarne una. Che a 250 euro usata offre prestazioni solo marginalmente inferiori a cuffie ben piu costose.
A parte divagazioni quindi, la 800 vince per me ma non posso dire di ritenerla superiore alla lcd3, risponde semplicemente meglio alle mie inclinazioni di ascolto pur offrendo il fianco a critiche riguardo alla presenza dei bassi, eccessivo dettaglio e "distanza" di ascolto e quindi, più in generale, prestandosi meglio a rigetti idiosincrasici.
La lcd3 è una ottima cuffia, dal prezzo elevato , che mostra qualche incertezza solo in particolari contesti sonori, e sottolineo, in presenza di controllo immediato.
Facciamo che la rileggo domani ed edito le vaccate più imbarazzanti, va'.