L' impianto di cui vi sto relazionando appartiene ad un amico che vive poco lontano da me.
Di questa persona apprezzo molto l' educato approccio alle cose, sempre con un mix di giusta capacità, attenzione, curiosità e conoscenza che ne fanno una persona molto piacevole per uno scambio di idee per cui per me è un piacere potervi rendere partecipi dei quello che reputo un vero grande voluto risultato.
Naturalmente, vivendo vicini, ho avuto modo di potere ascoltare a più riprese questo impianto ed di seguirne gli sviluppi intervenuti nel tempo.
Questa persona è appassionato di musica e frequentatore di concerti, non per questo sottovaluta l' importanza/il piacere di una valida riproduzione audio casalinga. Negli ultimi tempi mi pare che abbia posto molta e attenzione al vinile come fonte audio ed alla sua buona riproduzione.
Tengo a precisare che questo amico, ha, a mio parere una precisa impostazione mentale unita ad una grande attenzione, manualità e meticolosità, per cui riesce a settare davvero molto bene i propri bracci/testine/ giradischi (come anche gli altri componenti ovviamente, ma il giradischi, a mio avviso resta una bella prova del nove) ed è un piacere ascoltare un disco quando il suono che ne esce, cosa facilmente intuibile, è proprio quello voluto dal suo possessore che fa si che l' impianto gli "assomigli" diventando quello che per me è importantissimo, non più un impianto ma, un sistema o "insieme" con ambiente, musica e proprietario.
In ogni caso, onde fare chiarezza, preciso che usa correntemente anche il CDP e la musica liquida. Come evidenziato dalle foto, nella stessa sala ci sono un bel numero dei vari supporti.
Anche dietro al punto di ascolto, un comodo divano, ha ricavato lo spazio per dischi e CD.
Mi pare, conoscendolo un pochino, di capire che quello che lui ricerca sia un suono che al di là della precisione sia essenzialmente ben godibile e fluido.
In tal senso, io credo, abbia mixato con cura elementi diversi per ottenere i propri desiderata.
La stanza dove l' impianto è inserito si trova al primo piano ed è di forma regolare rettangolare. Non è particolarmente trattata acusticamente, però è dotata di una buona sonorità, non troppo asciutta o "magra"ma neppure carica di code o rigonfiamenti che caratterizzino il suono.
L' impianto è così composto:
giradischi: Clearaudio Master Solution con due bracci:
A) Clearaudio Universal 9" con testina Clearaudio Concertoe e pre-phono Northstar Phonostage
B) Reed 2a con testina AT 33 PTG e pre phono Vincent PHO8
pre: Northstar Linestage SE
CDP: Marantz CD 72mk2
DAC: Arcam RDac
finali: Northstar Monoblock
finali: Mastersound 845 Monoblock
filtro di rete: Monster Cable HTS 5100 + UPS
diffusori: Monitoraudio Platinum 300
Come si vede dalla foto (scattata più o meno dal punto di ascolto, un comodo divano), le casse distano fra loro circa2.8 metri e la distanza fra loro è l' ascoltatore sarà (sempre ad occhio) circa 3.5 metri.
Avendo avuto modo di ascoltare a più riprese questo impianto non ho da riferire relativamente a qualche LP o CD bensì posso raccontare più che di un insieme di ascolti che ne tempo ho potuto apprezzare, del tipo di evoluzione che mi è parso poter cogliere nel tempo. Per prima cosa direi che questa evoluzione a mio avviso è andata nella direzione voluta dal proprietario.
Il suono che con gli amplificatori a SS si era fatto più preciso con il passaggio dalle vecchie casse (Sonus Faber) alle nuove (Monitor Audio) senza perdere in piacevolezza (anzi a mio parere prima un certo rinforzo in gamma medio bassa tendeva a uniformare le varie incisioni verso un suono un po "piacione" ma a mio parere, meno vero), con il successivo impiego dei Mastersound 845 è ancora più andato nella direzione voluta.
Ora, personalmente lo trovo un suono, piacevole e preciso, con valida e naturale capacità emozionale mista ad una valida capacità di discernimento sia degli artisti e strumenti incisi che del come sono stati ripresi e trasferiti nel supporto loro ed i loro messaggi.
La gamma media, che tanto influenza voci e strumenti, qui la si avverte non tanto più presente in termini quantitativi, bensì in termini qualitativi. La liquidità e fluidità è più fruibile ora e invoglia all' ascolto anche nei passaggi meno facili e più impegnativi per la comprensione del momento proposto.
La quantità e densità del suono è adeguata, forse un sistema ad alta efficienza, da questo punrto di vista offrirebbe anche qualche cosa in più (ovviamente lascerebbe molto probabilmente altre cose sul terreno, ogni medaglia….).
Sicuramente, un sistema che è stato ben "guidato" con la consapevolezza di quello che si voleva e dei limiti che ogni cosa può avere.
Se io dovessi provare qualcosa di diverso, probabilmente penserei a testina (e relativo trafo/pre fono) in quanto mi piacerebbe ascoltare quei due bracci con testine più "colorate" ed energicamente "esagerate" ed anche proverei, avendo i finali a disposizione, la bi amplificazione attiva.
Ma, ovviamente, questo perché, ovviamente, i gusti non sono mai perfettamente sovrapponibili e così quelli del mio amico con i miei. Però, come detto, a mio avviso lui ha centrato il suo obbiettivo (che fra l' altro è molto vicino al mio) per cui, al suo posto, probabilmente prima di cambiare anche un solo spillo ci penserei mille volte.
Quando si è in cima alla montagna dei propri desideri, muoversi anche di poco, di solito porta giù.
Come sempre ecco l' elenco delle solite domande e risposte relative:
D: Qual è la prima cosa che ricerchi in un impianto?
R: La possibilità di ascoltare musica piacevolmente per diverse ore, provando le sensazioni che dà un’esecuzione ‘live’,senza però voler ricreare a tutti i costi l’evento nel proprio ambiente!!!
D: Quale è per te il parametro più importante perché un impianto sia fedele?
R: La riproduzione corretta del timbro degli strumenti (compresa la voce!!!)
D: Quello meno importante?
R: L’iperdettaglio nelle varie frequenze e la riproduzione a tutti i costi della scena, a volte impossibile per ovvi motivi dimensionali del proprio ambiente rispetto a quello originale!
D: Quale sarà il pezzo che intendi cambiare per primo?
R: Attualmente sono soddisfatto di quanto sono riuscito ad assemblare. Potrei valutare l’aggiornamento della sezione Pre Phono o della sorgente digitale (Marantz CD72mk2).
D: Qual è la cosa che per prima suggeriresti a chi si avvicina per la prima volta al mondo dell’hifi?
R: Non farsi prendere da un’iperattività di cambio apparecchiature fine a se stessa, che porta alla dispersione di tante risorse (soldi e tempo) senza ottenere un risultato soddisfacente: ascoltare (possibilmente nel proprio ambiente!!) quanto può interessare avendo presente cosa ricercare/ottenere, così da poter interfacciare/comporre il proprio impianto nel migliore dei modi.
D: Quali sono per genere i dischi che suggeriresti?
R: Non ho particolari dischi da consigliare (sia per qualità artistica che tecnica/audiofila): posso dire che ascolto prevalentemente classica e jazz acustico, senza disdegnare altri generi, purchè rispettino sempre una certa ‘musicalità’, melodia, senza generare ‘fatica di ascolto’.
D: Quando ti rechi ad un concerto in che posizione tendi a stare (davanti, dietro, di lato?)
R: Quando posso, preferibilmente in platea in posizione centrale.
Per quanto riguarda i concerti di classica, a volte mi piace stare in una posizione che mi dia la possibilità anche di ‘vedere’ le varie sezioni dell’orchestra o l’eventuale solista in ‘azione’.
Di questa persona apprezzo molto l' educato approccio alle cose, sempre con un mix di giusta capacità, attenzione, curiosità e conoscenza che ne fanno una persona molto piacevole per uno scambio di idee per cui per me è un piacere potervi rendere partecipi dei quello che reputo un vero grande voluto risultato.
Naturalmente, vivendo vicini, ho avuto modo di potere ascoltare a più riprese questo impianto ed di seguirne gli sviluppi intervenuti nel tempo.
Questa persona è appassionato di musica e frequentatore di concerti, non per questo sottovaluta l' importanza/il piacere di una valida riproduzione audio casalinga. Negli ultimi tempi mi pare che abbia posto molta e attenzione al vinile come fonte audio ed alla sua buona riproduzione.
Tengo a precisare che questo amico, ha, a mio parere una precisa impostazione mentale unita ad una grande attenzione, manualità e meticolosità, per cui riesce a settare davvero molto bene i propri bracci/testine/ giradischi (come anche gli altri componenti ovviamente, ma il giradischi, a mio avviso resta una bella prova del nove) ed è un piacere ascoltare un disco quando il suono che ne esce, cosa facilmente intuibile, è proprio quello voluto dal suo possessore che fa si che l' impianto gli "assomigli" diventando quello che per me è importantissimo, non più un impianto ma, un sistema o "insieme" con ambiente, musica e proprietario.
In ogni caso, onde fare chiarezza, preciso che usa correntemente anche il CDP e la musica liquida. Come evidenziato dalle foto, nella stessa sala ci sono un bel numero dei vari supporti.
Anche dietro al punto di ascolto, un comodo divano, ha ricavato lo spazio per dischi e CD.
Mi pare, conoscendolo un pochino, di capire che quello che lui ricerca sia un suono che al di là della precisione sia essenzialmente ben godibile e fluido.
In tal senso, io credo, abbia mixato con cura elementi diversi per ottenere i propri desiderata.
La stanza dove l' impianto è inserito si trova al primo piano ed è di forma regolare rettangolare. Non è particolarmente trattata acusticamente, però è dotata di una buona sonorità, non troppo asciutta o "magra"ma neppure carica di code o rigonfiamenti che caratterizzino il suono.
L' impianto è così composto:
giradischi: Clearaudio Master Solution con due bracci:
A) Clearaudio Universal 9" con testina Clearaudio Concertoe e pre-phono Northstar Phonostage
B) Reed 2a con testina AT 33 PTG e pre phono Vincent PHO8
pre: Northstar Linestage SE
CDP: Marantz CD 72mk2
DAC: Arcam RDac
finali: Northstar Monoblock
finali: Mastersound 845 Monoblock
filtro di rete: Monster Cable HTS 5100 + UPS
diffusori: Monitoraudio Platinum 300
Come si vede dalla foto (scattata più o meno dal punto di ascolto, un comodo divano), le casse distano fra loro circa2.8 metri e la distanza fra loro è l' ascoltatore sarà (sempre ad occhio) circa 3.5 metri.
Avendo avuto modo di ascoltare a più riprese questo impianto non ho da riferire relativamente a qualche LP o CD bensì posso raccontare più che di un insieme di ascolti che ne tempo ho potuto apprezzare, del tipo di evoluzione che mi è parso poter cogliere nel tempo. Per prima cosa direi che questa evoluzione a mio avviso è andata nella direzione voluta dal proprietario.
Il suono che con gli amplificatori a SS si era fatto più preciso con il passaggio dalle vecchie casse (Sonus Faber) alle nuove (Monitor Audio) senza perdere in piacevolezza (anzi a mio parere prima un certo rinforzo in gamma medio bassa tendeva a uniformare le varie incisioni verso un suono un po "piacione" ma a mio parere, meno vero), con il successivo impiego dei Mastersound 845 è ancora più andato nella direzione voluta.
Ora, personalmente lo trovo un suono, piacevole e preciso, con valida e naturale capacità emozionale mista ad una valida capacità di discernimento sia degli artisti e strumenti incisi che del come sono stati ripresi e trasferiti nel supporto loro ed i loro messaggi.
La gamma media, che tanto influenza voci e strumenti, qui la si avverte non tanto più presente in termini quantitativi, bensì in termini qualitativi. La liquidità e fluidità è più fruibile ora e invoglia all' ascolto anche nei passaggi meno facili e più impegnativi per la comprensione del momento proposto.
La quantità e densità del suono è adeguata, forse un sistema ad alta efficienza, da questo punrto di vista offrirebbe anche qualche cosa in più (ovviamente lascerebbe molto probabilmente altre cose sul terreno, ogni medaglia….).
Sicuramente, un sistema che è stato ben "guidato" con la consapevolezza di quello che si voleva e dei limiti che ogni cosa può avere.
Se io dovessi provare qualcosa di diverso, probabilmente penserei a testina (e relativo trafo/pre fono) in quanto mi piacerebbe ascoltare quei due bracci con testine più "colorate" ed energicamente "esagerate" ed anche proverei, avendo i finali a disposizione, la bi amplificazione attiva.
Ma, ovviamente, questo perché, ovviamente, i gusti non sono mai perfettamente sovrapponibili e così quelli del mio amico con i miei. Però, come detto, a mio avviso lui ha centrato il suo obbiettivo (che fra l' altro è molto vicino al mio) per cui, al suo posto, probabilmente prima di cambiare anche un solo spillo ci penserei mille volte.
Quando si è in cima alla montagna dei propri desideri, muoversi anche di poco, di solito porta giù.
Come sempre ecco l' elenco delle solite domande e risposte relative:
D: Qual è la prima cosa che ricerchi in un impianto?
R: La possibilità di ascoltare musica piacevolmente per diverse ore, provando le sensazioni che dà un’esecuzione ‘live’,senza però voler ricreare a tutti i costi l’evento nel proprio ambiente!!!
D: Quale è per te il parametro più importante perché un impianto sia fedele?
R: La riproduzione corretta del timbro degli strumenti (compresa la voce!!!)
D: Quello meno importante?
R: L’iperdettaglio nelle varie frequenze e la riproduzione a tutti i costi della scena, a volte impossibile per ovvi motivi dimensionali del proprio ambiente rispetto a quello originale!
D: Quale sarà il pezzo che intendi cambiare per primo?
R: Attualmente sono soddisfatto di quanto sono riuscito ad assemblare. Potrei valutare l’aggiornamento della sezione Pre Phono o della sorgente digitale (Marantz CD72mk2).
D: Qual è la cosa che per prima suggeriresti a chi si avvicina per la prima volta al mondo dell’hifi?
R: Non farsi prendere da un’iperattività di cambio apparecchiature fine a se stessa, che porta alla dispersione di tante risorse (soldi e tempo) senza ottenere un risultato soddisfacente: ascoltare (possibilmente nel proprio ambiente!!) quanto può interessare avendo presente cosa ricercare/ottenere, così da poter interfacciare/comporre il proprio impianto nel migliore dei modi.
D: Quali sono per genere i dischi che suggeriresti?
R: Non ho particolari dischi da consigliare (sia per qualità artistica che tecnica/audiofila): posso dire che ascolto prevalentemente classica e jazz acustico, senza disdegnare altri generi, purchè rispettino sempre una certa ‘musicalità’, melodia, senza generare ‘fatica di ascolto’.
D: Quando ti rechi ad un concerto in che posizione tendi a stare (davanti, dietro, di lato?)
R: Quando posso, preferibilmente in platea in posizione centrale.
Per quanto riguarda i concerti di classica, a volte mi piace stare in una posizione che mi dia la possibilità anche di ‘vedere’ le varie sezioni dell’orchestra o l’eventuale solista in ‘azione’.