Parte Quarta: il valzer delle NOSDeterminatomi sulla necessità di provare valvole NOS preamplificatrici per il mio amplificatore, sulla traccia lasciatami da Fabio Fiori mi rivolgo alla ricerca di valvole NOS della Siemens Halske. Prezzi i più variabili su internet, ma i venditori dicono poco sull'annata reale delle valvole, la qual cosa, anche non sapendone nulla lascai qualche dubbio. Io sapevo le Siemens Halske essere quelle degli anni '60, ma molti produttori parlavano di Siemens senza meglio specificare: e se poi mi fossi ritrovato una Siemens anni '70? Quelle mi erano state sconsigliate. E poi: compravo a scatola chiusa un suono che non sapevo se mi sarebbe piaciuto: come fare ad ascoltare queste valvole?
Ne parlammo anche in questo forum: http://hifi-hiend.forumattivo.com/tutto-valvole-f20/e88cc-siemens-halske-per-il-mio-graaf-t1718.htm.
Per fortuna mi viene fatto il nome di Ferdinando Dallari (che ha acconsentito ad essere citato in questo mio escursus, cosa di cui lo ringrazio). Un grande appassionato di 6922/e88cc d'epoca ed una persona di rara disponibilità e correttezza. Mi rivolgo a lui per chiedergli delle Siemens Halske, e lui mi risponde, sinteticamente, con questo piccolo "trattato", che vi riporto togliendo ciò che non occorre alla mia spiegazione:
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Salve Vito, provo a rispondere partendo da una premessa importante:
- la mia esperienza si basa sulle valvole che ho acquistato, testato e provato sulle mie elettroniche ARC: LS22, DAC3 e PH3SE,
- è bene evidenziare che la medesima valvola inserita in circuiti diversi con funzioni/settaggi differenti potrebbe dare risultati differenti in sistemi diversi, anche se alcune caratteristiche specifiche si riscontrano nella maggior parte dei casi/situazioni
- non ho nessun esperienza diretta o indiretta di tube rolling relativo al tuo GRAAF GM50
Per quanto riguarda la produzione Siemens nella famiglia delle E88CC (in accezione allargata) si possono trovare:
- E88CC
- CCa, selezione delle E88CC sopraccitate
- E188CC (versione premium delle E88CC con range di utilizzo più ampi normalmente sostituibile alle E88CC, nessun limite più basso)
- ECC88 (quest’ultime hanno dei range di utilizzo differenti dalle E88CC, uno in particolare più stretto, limite max Ua -tensione anodica = 130V contro i 220V delle E88CC e i 240V delle E188CC), da utilizzare solo se previsto dal costruttore o dopo verifica del circuito da parte di un tecnico esperto se si vuole rispettare il principio della prudenza (per maggiori dati vedere file pdf allegato)
Per quanto riguarda la produzione delle Siemens E88CC si hanno diverse versioni:
- codice “A0”, le prime prodotte a Monaco D fino al 1965 circa
- codice “A1” e “A2”, prodotte a Monaco D dal 1966 al 1967, molto rare
- codice “A3”/”A4”, prodotte a Monaco D dal 1968 al 1969 circa
- codice “A6” prodotte con due strutture diverse dal 1970 in poi, le meno interessanti – non consigliate
Inoltre si trovano valvole E88CC marchiate Siemens di produzione Tungsram e forse anche Tesla/EI (produzioni anni 80 rimarchiate da Siemens dopo la chiusura della produzione in Germania), chiaramente queste valvole devono essere considerate alla pari delle equivalenti: Tungsram, Tesla ed EI
Le Siemens E188CC nelle versioni con codici da “G0” (le prime) alle “G3/G4” (1968/69) sono fra le valvole che più apprezzo (soprattutto per l’equilibrio generale) in misura maggiore anche delle famose Siemens CCa di pari annata/versione. ..."
Non so se vi rendete conto
: un venditore che non conosce tutte queste cose vi può vendere una coppia di valvole e88cc entrambe marchiate Siemens Halske, magari selezionate per valori elettrici analoghi, e magari appartenenti però a due lotti ben distinti, una del 69 ad esempio (A4) ed una del '70 (A6), entrambe con il logo Siemens Halske ma che suonano diversamente l'una dall'altra(!!!). La verità è che per le valvole NOS, nonostante quello che c'è stampigliato sul vetro, non possiamo essere certi di cosa stiamo comprando (o vendendo) se non conosciamo i codici di produzione impressi sulle parti metalliche della valvola.
C'è poi il problema che se io non sono in grado di testare le valvole non posso sapere il grado di tolleranza con cui è stata fatta la selezione e, soprattutto, non posso sapere quanto le valvole sono state usate, quindi quanto sono nuove.
Chiaramente, in internet prezzo basso vuol dire meno certezza di valvole nuove e di abbinamento che tenga conto di annate di produzione (a meno che il fornitore non stia attingendo, fortunosamente, da un singolo lotto omogeneo). L'impressione è che però pochissimi venditori sappiano del variare del suono di queste valvole sulla base dell'anno di produzione, perché nessuno (o quasi nessuno) specifica l'anno di produzione quando parla delle valvole che vende.
Ebbene, dopo un pò di giorni che se ne parla anche telefonicamente, Ferdinando si rende disponibile a farmi provare a casa mia le valvole (!!!!!!!!!!!!!!!!!). Evidentemente si è reso conto che sono un pignolo ed un rigoroso, quindi non ha timore ad affidarmi creature della sua collezione. Io, devo dire, non ho tradito in nulla la sua fiducia, ed ho usato la massima cautela nella gestione delle valvole - per la loro integrità ma anche per quella delle serigrafie - affinché tanta disponibilità (più unica che rara) non venisse tradita. Inoltre si è chiacchierato molto al telefono da veri appassionati, per il gusto di raccontarci le nostre esperienze: anche questa cosa rara, credo.
Vi posso raccontare quindi le mie impressioni d'ascolto su quelle poche, ma significative, valvole che ho potuto provare sul mio GRAAF GM50.
Sapendo della predilezione di F. per le 188 ho deciso di preferire queste alle e88cc/6922 che monta in partenza il mio amplificatore. Purtroppo non è possibile sostituire le 188 alle 6922 poste sulla scheda degli ingressi, pena precisi problemi di funzionamento dell'ampli (come vi ho detto nella terza puntata); dopo un unico tentativo quella strada è stata risolutamente scartata. Peccato, avevo tra le mani una coppia di Siemens e188cc "G4" (9K, prod. nov. 1969, Monaco /D.), più "scure" timbricamente, ed una coppia sempre Siemens e sempre 188 ma "G1" (7C, marzo '67, Monaco/D.), più "chiare", che mi sarebbe piaciuto ascoltare in serie al posto della doppia Sovtek di fabbrica. Pazienza.
Sistemo quindi l'unica e88cc che mi ritrovavo tra le mani, una delle famose Siemens Halske di cui mi aveva consigliato il Fiori (una bella coppia "A0" 4J, ott. 1964, Monaco/D.) a ridosso degli ingressi dell'ampli ed a seguire, sapendo che la e88cc A0 sarebbe stata molto luminosa timbricamente, la 188 più tarda G4 del '69.
Accendo l'ampli e ... sbalordisco
: avete presente il suono di un bell'impianto incentrato su una buona coppia di elettrostatiche? Ebbene è il suono che sento con l'accoppiata 88"A0"+188"G4" Siemens. In primo luogo: uno stage di un rigore spaziale assoluto, una messa a fuoco paurosa di ogni singolo dettaglio, una quantità di aria pazzesca tra gli strumenti, un timbro del basso veramente buono, ma soprattutto un basso veloce ed articolato (addio addio basso monocorde!). Ridicolo ogni confronto con la vecchia accoppiata di Sovtek. Non ho mai sentito le mie D25 cantare così. Chitarre elettriche emozionanti, di una ricchezza armonica commuovente. Nessuna opacità in questo suono, nessuna durezza, devo dire anche nessuna freddezza, nonostante la enorme luminosità dell'insieme. Mi sembra di stare ascoltando con la mia abbinata cuffia Stax Lambda + ampli 006t (!). Però... però qualcosa non torna: l'estremo acuto (dalla parte più alta delle voci sopranili in su) è accentuato con un effetto di argentinità che è incoerente con il resto del suono del sistema. Come avere introdotto nell'impianto cavi in argento. Ma siccome questo effetto tocca solo l'acuto e non è percepibile nel resto della gamma, risulta spiacevole. Chiaramente, ovvio, io vi sto parlando del mio GRAAF, ragazzi, non solo delle Siemens e88cc; inoltre delle e88cc Siemens io avevo solo la prima generazione, la "A0", quella per l'appunto più chiara e luminosa di tutte. Ma insomma, questa volta devo dar torto al Fiori: o lui ha ascoltato una coppia più tarda di e88cc sul GM 50, oppure ha provato l'ampli con diffusori molto diversi dai miei, oppure gli piace un suono molto luminoso sull'estremo acuto, o tutte queste cose messe insieme. Sta di fatto che il timbro delle e88cc Siemens "A0" col tweeter delle mie D25 produce un effetto poco piacevole, un pò faticoso a lungo termine ma soprattuto non coerente timbricamente col resto della gamma. E poi... non ho mai sopportato i cavi in argento!!!
A questo punto tolgo le Siemens e88cc rimettendo al loro posto le Sovtek, e lascio le 188 G4 Siemens sulla scheda principale dell'ampli. In quella posizione le 188 Siemens danno solo vantaggi e nessun effetto negativo: suono molto più a fuoco, basso pieno ed articolato (molto più che con le Sovtek precedenti in quella posizione, che hanno basso molto più debole, lento, seduto, poco dinamico e ricostruzione spaziale molto più approssimativa), gamma acuta rifinita ma senza alcuna accentuazione o attenuazione, in apparenza realmente flat, maggior dinamica. Mi rendo conto anche che questa coppia di valvole sul risultato finale del suono è meno influente della prima, quella critica posta sugli ingressi, ma che comunque fa sentire un notevole effetto benefico, ed anche sostituendo solo questa coppia il suono migliora sensibilmente. Anzi, ho l'impressione che le 188 "g4", le Siemens più "scure" si abbinino magnificamente alla freschezza delle KT90, rimpolpandone un pizzico il suono in gamma grave. Veramente niente male. Le 188 G4 sono ancorà lì, infatti, che occhieggiano sulla scheda principale del mio amplificatore, non le ho più toccate.
Senza però le e88cc Siemens sugli ingressi il suono è tornato ad essere peggiore: ora il timbro torna, non è più iperaccentuato all'estremo acuto, il medio ha la giusta polpa, ma la dinamica è peggiorata, la ricostruzione spaziale pure, ariosità addio, il basso è floscio e privo di energia. Occorre che io trovi una e88cc che si sposi meglio col mio ampli.
Forse l'ho già trovata. Ci sentiamo presto per la parte quinta e conclusiva (forunatamente per voi
).