Probabilmente molti di voi conosceranno benissimo questo cd, sicuramente non tutti si saranno soffermati ad ascoltarlo. In questa discussione vorrei parlare di musica, ma in maniera un po diversa da come se ne parla di solito in questo forum, dando maggiore rilievo ai testi. Forse più che altro darò rilievo a quella che è stata la mia interpretazione dei testi, le riflessioni che hanno contribuito alla mia maturazione e crescita. Faber, come in tutti i suoi album, ci racconta delle storie senza mai esprimere un giudizio o descrivere con un aggettivo i protagonisti, le quali diventano evocative di tratte proprie conclusioni. Non posso che consigliarvi l'ascolto di questo album affinché possiate trarre le vostre conclusioni e spero che sia per voi costruttivo.
In Non al denaro... ci parla di un gruppo di persone che una volta morte raccontano la loro storia con totale sincerità come non avrebbero mai fatto in vita. Quasi tutti i personaggi non hanno vissuto come avrebbero voluto, sono insoddisfatti della loro vita. Alcuni hanno cercato a tutti i costi di conseguire un obbiettivo ed il raggiungimento dello stesso era fondamentale per essere felici e sereni interiormente; altri non sono stati compresi dalla società che gli ha stereotipati, condannati ed essere valutati secondo degli schemi predefiniti, ed emarginati. Penso che sia un tema molto attuale, noi viviamo una vita immersa negli impegni, obiettivi da raggiungere, desideri e passioni che ci rendono schiavi privandoci della nostra liberà. Quello che ho imparato è che il concetto di liberà non è solo il non essere rinchiusi in una stanza, ma la liberà di pensiero e la libertà dalle passioni, emozioni, giudizi altrui.
La liberà di pensiero la intendo come la capacità di interpretare la realtà senza uno schema predefinito, lasciando da una parte i costumi, la cultura e luoghi comuni attuali. Spesso ci uniformiamo a delle regole, non perchè le condividiamo, ma in modo passivo, senza metterle in discussione, forse perchè ce le hanno insegnate da quando siamo nati, forse perchè abbiamo paura di essere esclusi dalla società. In questo modo i personaggi dell'album diventano degli emarginati e non per loro scelta ma perchè non vengono compresi dalla società, perché non hanno rispettato ciò che il sistema imponeva. Questo lo sa bene chi governa e vuole pilotare la popolazione, assoggettarla senza che sia cosciente del fatto che è suddita. Ciò è stato fatto nei secoli passati sia dai governi, sia dalla chiesa, e anche negli ultimi anni i politici hanno tenuto bene a mente l'importanza dell'informazione trasmessa dalla tv, giornali ecc... ma non parliamo di politica! non mi piace e nel forum non se ne deve parlare a quanto so!!
Inoltre penso che spesso siamo resi schiavi da desideri e passioni, che ci privano della nostra libertà. Basti pensare che se non riusciamo a raggiungere un obiettivo per noi importante stiamo male, talvolta siamo considerati falliti dalla società, siamo tristi e non riusciamo a godere a piene mani della vita come se quell'obiettivo fosse tutto per noi.
A questo punto devo citare "Il suonatore Jones" che invidio tantissimo perchè lui è l'unico che ha vissuto sereno ed è morto senza nemmeno un rimpianto.
"Lui che offrì la facci al vento la gola al vino e mai un pensiero
non al denaro non all'amore ne al cielo.
......
Libertà l'ho vista dormire nei campi coltivati
a cielo e denaro, a cielo ed amore,
protetta da un filo spinato.
Libertà l'ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato
per un fruscio di ragazze a un ballo,
per un compagno ubriaco."
Lui si che ha vissuto veramente libero e in lui la totale libertà ha coinciso con la felicità, si distacca dal pensiero comune secondo il quale la felicità si ottiene con il raggiungimento di un obiettivo o peggio con l'ottenimento di qualcosa di materiale. Lui è un alternativa, ha messo da parte tutti i desideri, invidie che attanagliano l'uomo ed è riuscito a godere a piene mani della vita: giocando, divertendosi. Certamente è un ideale che non potrò mai raggiungere ma mi aiuta tutti i giorni a stare meglio, capire cosa è importante ed essere più felice.
Tornando alla musica vi dico che le musiche di questo cd, dopo che ho studiato i testi, sono diventate a dir poco stupende, uno di quei pochi cd che mi emozionano veramente all'ascolto. Spero di dare inizio ad un nuovo modo di parlare di musica, almeno per quelle musiche che acquistano valore con i testi perchè anche la musica va capita e spesso serve l'aiuto del testo.
Riccardo