Chiedo aiuto per partitore resistivo ampli - cuffie beyerdynamic dt-880 600 ohm

calibro ha scritto:
Sempre a livello di esercizio. Poniamo che la tenuta in potenza delle cuffie sia illimitata.

Ma se un amplificatore a stato solido per casse è progettato per pilotare impedenze nominali di 4 o 8 ohm, la sua impedenza d'uscita non dovrebbe essere ragionevolmente inferiore a questi valori?

Se si trova quindi a pilotare un carico di impedenza più elevata (x es. 50 ohm) tale condizione non dovrebbe essere sicuramente rispettata?

Certo!
ed è oltremodo più favorevole; essendo il rapporto: impedenza di carico/impedenza di uscita più alto.

La funzione della R3 è quella di "rimediare" alla presenza della R2 in serie al segnale; poichè R2 riduce la tensione verso l'uscita ma contemporaneamente "allontana" dal carico anche la Zu (impedenza di uscita)dell'amplificatore.

Pertanto, se la R2 "non occorre", la R3... non serve.

Però così ci ritroviamo l'intero guadagno in tensione dell'amplificatore.

Dom

Grazie ancora x i tuoi sempre chiari interventi.

La faccenda è abbastanza "attuale" anche su head fi....

http://www.head-fi.org/t/649107/speaker-amps-for-headphones

All'interno del 3d hanno linkato il seguente documento:

http://www.benchmarkmedia.com/discuss/feedback/newsletter/2011/12/2/0-ohm-headphone-amplifier-sonic-advantages-low-impedance-headphone-amp

Dal quale si evincerebbero anche implicazioni sulla distorsione (e non solo sulle alterazioni di risposta in frequenza).

Posso chiedere la tua opinione su questo documento?

calibro ha scritto:
Posso chiedere la tua opinione su questo documento?

Le rilevazioni di John Siau possono ritenersi oggettive, riferendosi alle (note) interazioni tra generatore (reale) ed utilizzatore elettrodinamico.

Egli pone come raffronto al suo Benchmark, un semplice Op-Amp con una resistenza di 30 Ohm in serie all’uscita; come dire... gli piace vincere facile.

E' noto che si può facilmente ottenere una bassa impedenza di uscita adottando la controreazione; e presumo che quell'ampli (The 0-Ohm) ne faccia cospicuo ricorso.

Conclude precisando che le differenze evidenziate nei grafici (30 Ohm vs. 0 Ohm) sono di natura "elettrica", ovvero ampiezze rilevate strumentalmente ai morsetti delle cuffie;

ed infine sostiene che, pur non potendo rilevare strumentalmente delle differenze uditive, queste ultime saranno sicuramente avvertite nell’ascolto a confronto tra i due amplificatori.

Che dire...

Un po ingenuo ...mr. John?

E comunque, per mia esperienza, l’influenza del fattore di smorzamento sulla qualità complessiva del suono di un amplicuffie, va considerato ma non è determinante (bastasse quello...)

Dom

So' un po' americani...tendono a semplificare troppo...a volte... ;-)

Ciao...

sempre a titolo di esercizio...poniamo che:

1)Abbiamo un CD o un DAC che fornisce 2V in uscita sugli RCA.
2)Delle intraurali (che come noto necessitano di pochissima potenza ma hanno bassa impedenza, di solito).

Se collego le intraurali direttamente all'uscita RCA del DAC (ovviamente tramite un adattatore) che cosa succede?????

Grazie mille!!!!

calibro ha scritto:
...
Se collego le intraurali direttamente all'uscita RCA del DAC (ovviamente tramite un adattatore) che cosa succede?????

succede semplicemente che sentirai... la musica

vuoi sapere a quale livello di potenza?

vale sempre la legge di mr. Ohm; nel caso specifico P=R*Iquadro

ovvero, esprime che la potenza elettrica "prelevabile" da quella sorgente (il DAC) dall'utilizzatore (gli auricolari) è data dal quadrato della corrente circolante, moltiplicato per il valore di impedenza del carico applicato

Il valore della corrente "I" lo ricaviamo dai dati di uscita della sorgente, Vout e Zout;

ipotizziamo che la Zout della sorgente sia di 1 KOhm (tipico); e che la Vout sia di 2V;

sempre mediante la legge di Ohm sappiamo che I=V/Z ovvero 2/1000 = 2mA

pertanto la potenza disponibile per auricolari da 30 Ohm sarà di 0,12 mW

mentre per auricolari da 16 Ohm sarà di 0,064 mW

...

Se avverti distorsione, mettici in serie una resistenza da 1 KOhm

Dom

Poniamo di avere un eccellente DAC, dotato di eccellenti stadi d'uscita. Non poniamoci il problema - per il momento - della regolazione del volume (che potrebbe cmq avvenire digitalmente con le problematiche note ecc... ecc...)

Dal punto di vista concettuale del "buon suono" tale collegamento diretto agli auricolari avrebbe un senso???

Con quali motivazioni?

Ad esempio una Sennheiser IE800 (circa 1000$ ... ) dichiara 125 db @ 1 Volt in ingresso.

Quando affermi "se avverti distorsione metti una resistenza da 1Kohm in serie" perchè? Per abbassare il livello riprodotto dagli auricolari?

calibro ha scritto:
Dal punto di vista concettuale del "buon suono" tale collegamento diretto agli auricolari avrebbe un senso???

Facciamo alcune considerazioni circa le potenze in gioco;

la sorgente (il DAC) nelle migliori condizioni operative (uscita di 2Vrms su un carico di 1 KOhm) eroga una potenza elettrica data da: Vquadro/Z, ovvero 4/1000 = 4 mW;

se tu collegassi agli RCA una cuffia da 1.000 Ohm, avresti disponibile quella potenza;

se invece ci colleghi gli auricolari da 16 Ohm come le IE800, la tensione in uscita scende bruscamente da 2V a 0,032V; questo perché la corrente circolante non può superare i 2mA

e pertanto la potenza erogata su 16 Ohm si riduce a 0,064 mW

il rapporto tra la potenza prelevabile dalla cuffia da 1.000 Ohm rispetto a quella prelevabile dalla cuffia da 16 Ohm è pari a 4/0,064, ovvero 62,5 a uno
ed è lo stesso rapporto esistente tra le impedenze delle due cuffie (1.000/16 = 62,5)

...

le IE800, alimentate con 1V assorbono una corrente di: V/Z = 1/16 = 62,5 mA da ciò ne risulta una potenza di pilotaggio di: V*I = 1*62,5 = 62,5 mW
(lo stesso risultato si ottiene dalla formula equivalente: P=Vquadro/Z = (1*1)/16 = 62,5 mW

...

Allora,
in considerazione dei valori suddetti, le IE800 non possono “funzionare” bene, visto che la pressione acustica ottenibile (con 0,064 mW) non permette di raggiungere un livello sonoro idoneo alla migliore percezione lineare dello spettro acustico ed opportunamente centrabile rispetto alla dinamica della registrazione.

Interponendo un trasformatore avente Zin = 1.000 Ohm e Zout = 16 Ohm, potresti prelevare 4 mW.

Il “buon suono” è ottenibile con l’impiego di un idoneo amplificatore che sappia interfacciarsi al meglio con la sorgente e con i trasduttori.

Dom