Roby di dove sei?
magari abitiamo vicini e ti faccio sentire i miei.
comunque collegandomi al discorso di Ernesto,devo dire che a li vello di "portata" non c'e nessuna differenza tra pigreco e Infinito F2 .vanno tutti sia su finali che su sorgenti senza alcun problema se si parla delle nuove serie...le vecchie cioe' anni 90 per intenderci...e' meglio metterli sulle sorgenti o piccoli ampli perche' hanno una sezione inferiore.
detto questo...ho perso il filo del discorso...
ah ok...ho riletto..
il consiglio, visto il tuo budget di circa 700/800 euro a cavo e' certamente l'infinito F2 che sull'usato ha circa quelle quotazioni.
Il prestige si differienza per una ancora maggiore autorevolezza del basso ma non solo, tutto il resto dello spettro appare piu' immanente e corposo(corposo e' la parola giusta)e materico...pero' costa di piu' ed e' un bel salsiccione,cosa che a volte e' mal tollerata.
su impianti che hanno voglia di diventare grandi il prestige lo trovo piu' adattto ma ti posso garantire che gia' con l'F2 sei ad un livello molto alto.
mi ripeto, il fatto che tu abbia deciso di cambiarne piu' di uno rendera' l'esperienza decisamente piu' significativa.
l'unica cosa ,e lo dico perche' e' successo a me....,l'esperienza no e' mai troppa,mai...occhio al cavo della ciabatta,se ce'...quando si decide di cambiare cavi di alimentazione a valle l'effetto catena e' da ritenersi fondamentale.
quindi o sei certo di avere sulla ciabatta un cavo il piu' neutro possibile, oppure meglio optare per il comune filo in dotazione agli apparecchi e cambiare il cavo ciabatta per ultimo una volta stabiliti i cavi a valle.
questo rende l'ascolto dei futuri cavi attendibile sotto il punto di vista dell'equilibrio tonale,altre prove potrebbero essere ,e lo sono nella maggior parte dei casi ,forvianti ,che non significa che non possa andare bene col cavo che usi ora,ma che di sicuro scongiura idiosincrasie di sorta che mai si imputerebbero al cavo della ciabatta che resta il piu' sottovalutato dell'impianto creando spesso danni..visto che di solito ,sbattiamo sulla ciabattta il cavo piu' sfigato dell'impianto ...e se questo e' fortemente caratterizzato, ci incasina tutto a valle.
esco dall'argomento mache di cavi e prodotti per passsare a quello che davvero mi appassiona cioe' la teoria su cui condurre i test in modo attendibile.. accidenti mi ero promesso di non farlo!!
riguardo a questo: accidenti ancora !! cerca,o cerchiamo, di vedere l'impianto come un triangolo o una piramide se vi aiuta meglio l'immaginazione
i due angoli in basso(o la base della piramide) sono i diffusori o meglio e' il fronte sonoro.
il vertice superiore e' la presa di corrente nel muro da cui inevitabilmente tutto parte.
ora e' facile immaginare che se noi introduciamo un problema... non risolviamo un problema al vertice questo ce lo porteremo ,non sempre mitigato ma avolte addirittura esaltato..,fino alla base che sarebbe il fronte sonoro fra, e oltre i diffusori.
basta mi fermo qui...
magari abitiamo vicini e ti faccio sentire i miei.
comunque collegandomi al discorso di Ernesto,devo dire che a li vello di "portata" non c'e nessuna differenza tra pigreco e Infinito F2 .vanno tutti sia su finali che su sorgenti senza alcun problema se si parla delle nuove serie...le vecchie cioe' anni 90 per intenderci...e' meglio metterli sulle sorgenti o piccoli ampli perche' hanno una sezione inferiore.
detto questo...ho perso il filo del discorso...
ah ok...ho riletto..
il consiglio, visto il tuo budget di circa 700/800 euro a cavo e' certamente l'infinito F2 che sull'usato ha circa quelle quotazioni.
Il prestige si differienza per una ancora maggiore autorevolezza del basso ma non solo, tutto il resto dello spettro appare piu' immanente e corposo(corposo e' la parola giusta)e materico...pero' costa di piu' ed e' un bel salsiccione,cosa che a volte e' mal tollerata.
su impianti che hanno voglia di diventare grandi il prestige lo trovo piu' adattto ma ti posso garantire che gia' con l'F2 sei ad un livello molto alto.
mi ripeto, il fatto che tu abbia deciso di cambiarne piu' di uno rendera' l'esperienza decisamente piu' significativa.
l'unica cosa ,e lo dico perche' e' successo a me....,l'esperienza no e' mai troppa,mai...occhio al cavo della ciabatta,se ce'...quando si decide di cambiare cavi di alimentazione a valle l'effetto catena e' da ritenersi fondamentale.
quindi o sei certo di avere sulla ciabatta un cavo il piu' neutro possibile, oppure meglio optare per il comune filo in dotazione agli apparecchi e cambiare il cavo ciabatta per ultimo una volta stabiliti i cavi a valle.
questo rende l'ascolto dei futuri cavi attendibile sotto il punto di vista dell'equilibrio tonale,altre prove potrebbero essere ,e lo sono nella maggior parte dei casi ,forvianti ,che non significa che non possa andare bene col cavo che usi ora,ma che di sicuro scongiura idiosincrasie di sorta che mai si imputerebbero al cavo della ciabatta che resta il piu' sottovalutato dell'impianto creando spesso danni..visto che di solito ,sbattiamo sulla ciabattta il cavo piu' sfigato dell'impianto ...e se questo e' fortemente caratterizzato, ci incasina tutto a valle.
esco dall'argomento mache di cavi e prodotti per passsare a quello che davvero mi appassiona cioe' la teoria su cui condurre i test in modo attendibile.. accidenti mi ero promesso di non farlo!!
riguardo a questo: accidenti ancora !! cerca,o cerchiamo, di vedere l'impianto come un triangolo o una piramide se vi aiuta meglio l'immaginazione
i due angoli in basso(o la base della piramide) sono i diffusori o meglio e' il fronte sonoro.
il vertice superiore e' la presa di corrente nel muro da cui inevitabilmente tutto parte.
ora e' facile immaginare che se noi introduciamo un problema... non risolviamo un problema al vertice questo ce lo porteremo ,non sempre mitigato ma avolte addirittura esaltato..,fino alla base che sarebbe il fronte sonoro fra, e oltre i diffusori.
basta mi fermo qui...