Ohh, finalmente trovo un po' di tempo per intervenire, dopo la presentazione di rito.
Come già scritto, sono un "analogista di ritorno" (sia pure in sedicesimo).
Di ritorno perché, da 50enne, l'unico mezzo effettivo di riproduzione musicale di alta qualità, per quasi metà della mia vita, è stato il vinile, o l'LP come si diceva comunemente. Da piccolo e anche da più grandicello, sfruttavo il mobile radio-grammofono Grundig da papà (qui ne potete vedere uno pressoché identico a quello da noi posseduto: Grundig , del quale, incredibilmente, sono riuscito a conservare il centratore per i 45 giri...) alternandolo alla classicissima fonovaligia Lesa:
Poi più tardi, assai più tardi, venne un coordinato Pioneer con il suo giradischi T4P che mi sembrava già un grosso passo avanti, ma eravamo ormai vicini all'avvento del CD e fu lì che decisi di farmi uno stereo mio personale, con componenti Philips fra cui il primo lettore CD, mod. CD350 che conservo ancora benché si rifiuti ormai di leggere alcunché...
La mia discoteca divenne perciò un tripudio di dischetti d'argento mentre, mi dispiace dirlo, la collezione di LP veniva dispersa qua e là o lasciata nel dimenticatoio... Questo è andato avanti per molti anni finché non ho deciso di rimettere in pista un certo numero di LP di jazz lasciatimi da mio padre scomparso purtroppo quasi due anni fa. Sentivo che non era giusto lasciar andare in malora quella collezione, e dopo lungo pensare ho deciso di prendere un giradischi nuovo, facendo cadere la scelta su un Pro-Ject Esprit.
Mai fui più contento dell'acquisto di un apparecchio, ho sentito suonare vecchi vinili come mai prima il vecchio Pioneer T4P mi aveva permesso, con una gioia e una soddisfazione che mi hanno spinto a metterli su uno dopo l'altro, sia vecchi che alcuni più recenti che non ho mai sostituito con la versione in CD, quasi freneticamente. E' come se fosse cominciata una nuova giovinezza!
Però proprio su questo giraLP ho necessità di porvi alcune domande e perplessità.
Innanzitutto la testina: l'Esprit, che come certamente saprete è una versione "rifinita" del Debut III, con laccatura nera dello chassis e piatto in acrilico, monta anche una testina dedicata (e a quanto mi consta è anche l'unico modello a montarla), una Ortofon Alpha che, a quanto risulta dopo qualche ricerca in rete, altro non sarebbe che una 510 MkII rimarchiata per l'occasione.
Ora, la serie 500 è stata "discontinuata" da Ortofon, per cui mi lascia un po' perplesso il fatto di dotare un giradischi con una testina in qualche modo "obsoleta", benché almeno sulla carta lievemente più performante delle OM5 montate sui Debut (comunque, mi pare opportuno dirlo, per quel che riguarda i risultati sonori del tutto soddisfacente e confacente alle mie esigenze).
Oltretutto, benché sul manuale del gira vengano riportate le caratteristiche della testina in questione, non si fa alcun cenno a come e dove reperire uno stilo di ricambio, né all'eventuale sigla o numero di catalogo con cui richiederlo, contrariamente a quanto ho visto sui manuali di giradischi anche più economici di questo; nè vi sono notizie riguardo a questo sul sito o sul listino online di Audiogamma... Nè sulla rete mi è stato possibile reperirne. Ho visto che sul sito Ortofon sono in vendita (ad un prezzo non proprio economicissimo, 63,50 euro...) gli stili per le 510: dovrò ricorrere a questi? Saranno effettivamente compatibili?
E poi: non c'é alcun cenno a come fare per la sostituzione dello stilo: anche qui con una piccola ricerca in rete ho visto che la modalità corretta è quella di portare il proteggi stilo in posizione anteriore, e usarlo come "appiglio" per tirare in avanti la parte anteriore della testina recante lo stilo. Ma, un disegnino, uno schema, no? In questo nuovo revival del vinile, ci può essere il giovane che compra il suo primo giradischi e per lui quindi è tutto nuovo, e si aspetta quindi di trovare ogni dettaglio (e magari anche in italiano... ) sul manuale a corredo.
Voi che cosa ne pensate?
Regolazioni: nonostante sia un giradischi veramente "plug&play", è consentita la regolazione dell'azimuth. Come dice Pro-Ject nel manuale, non tutte le testine hanno lo stilo perfettamente perpendicolare alla superficie che andranno a leggere. In effetti sul mio ho notato che la situazione è proprio questa: come potete vedere in questo disegno in cui ho rappresentato la testina vista di fronte:
l'estremità del cantilever non è perfettamente orizzontale: devo desumerne che anche la puntina sia leggermente "storta"? Cioè, la puntina è sempre perpendicolare alla parte di cantilever che la supporta? In effetti, ho notato un certo sbilanciamento sonoro a favore del canale sx, potrebbe essere necessario regolare appunto l'azimuth? In quel caso dovrei usare uno specchietto mi pare, per vedere se lo stilo e la sua immagine riflessa formano una linea diritta. Ma dal momento che ho qualche problemino di vista, se mi regolassi più sull'orizzontalità della porzione terminale del cantilever, andrebbe bene lo stesso?
Infine, un dilemma: ma il coperchio del giradischi, durante la riproduzione, va tenuto chiuso o aperto? Anni fa, in occasione di uno scambio di email con Mario Berlinguer, allora direttore di Suono, lui mi disse che il coperchio andava tenuto sempre chiuso. Però quasi tutti i giradischi di pregio vedo che vengono tenuti o addirittura venduti senza coperchio. Io non noto grosse differenza nel mio setup, forse un suono leggermente più impastato a coperchio chiuso. I manuali Rega (almeno quello dell'RP1, uno dei candidati che avevo valutato per l'acquisto oltre la Pro-Ject) consigliano di tenerlo chiuso, ma in particolari condizioni adi temperatura (?) o di ambiente può essere preferibile tenerlo aperto. C'è una "regola aurea" oppure vale solo il responso dell'orecchio?
Ok, scusate, forse ho esagerato, spero comunque nella vostra benevolenza e in un aiuto a dirimere le mie perplessità.
Fatemi sapere...
Saluti
Come già scritto, sono un "analogista di ritorno" (sia pure in sedicesimo).
Di ritorno perché, da 50enne, l'unico mezzo effettivo di riproduzione musicale di alta qualità, per quasi metà della mia vita, è stato il vinile, o l'LP come si diceva comunemente. Da piccolo e anche da più grandicello, sfruttavo il mobile radio-grammofono Grundig da papà (qui ne potete vedere uno pressoché identico a quello da noi posseduto: Grundig , del quale, incredibilmente, sono riuscito a conservare il centratore per i 45 giri...) alternandolo alla classicissima fonovaligia Lesa:
Poi più tardi, assai più tardi, venne un coordinato Pioneer con il suo giradischi T4P che mi sembrava già un grosso passo avanti, ma eravamo ormai vicini all'avvento del CD e fu lì che decisi di farmi uno stereo mio personale, con componenti Philips fra cui il primo lettore CD, mod. CD350 che conservo ancora benché si rifiuti ormai di leggere alcunché...
La mia discoteca divenne perciò un tripudio di dischetti d'argento mentre, mi dispiace dirlo, la collezione di LP veniva dispersa qua e là o lasciata nel dimenticatoio... Questo è andato avanti per molti anni finché non ho deciso di rimettere in pista un certo numero di LP di jazz lasciatimi da mio padre scomparso purtroppo quasi due anni fa. Sentivo che non era giusto lasciar andare in malora quella collezione, e dopo lungo pensare ho deciso di prendere un giradischi nuovo, facendo cadere la scelta su un Pro-Ject Esprit.
Mai fui più contento dell'acquisto di un apparecchio, ho sentito suonare vecchi vinili come mai prima il vecchio Pioneer T4P mi aveva permesso, con una gioia e una soddisfazione che mi hanno spinto a metterli su uno dopo l'altro, sia vecchi che alcuni più recenti che non ho mai sostituito con la versione in CD, quasi freneticamente. E' come se fosse cominciata una nuova giovinezza!
Però proprio su questo giraLP ho necessità di porvi alcune domande e perplessità.
Innanzitutto la testina: l'Esprit, che come certamente saprete è una versione "rifinita" del Debut III, con laccatura nera dello chassis e piatto in acrilico, monta anche una testina dedicata (e a quanto mi consta è anche l'unico modello a montarla), una Ortofon Alpha che, a quanto risulta dopo qualche ricerca in rete, altro non sarebbe che una 510 MkII rimarchiata per l'occasione.
Ora, la serie 500 è stata "discontinuata" da Ortofon, per cui mi lascia un po' perplesso il fatto di dotare un giradischi con una testina in qualche modo "obsoleta", benché almeno sulla carta lievemente più performante delle OM5 montate sui Debut (comunque, mi pare opportuno dirlo, per quel che riguarda i risultati sonori del tutto soddisfacente e confacente alle mie esigenze).
Oltretutto, benché sul manuale del gira vengano riportate le caratteristiche della testina in questione, non si fa alcun cenno a come e dove reperire uno stilo di ricambio, né all'eventuale sigla o numero di catalogo con cui richiederlo, contrariamente a quanto ho visto sui manuali di giradischi anche più economici di questo; nè vi sono notizie riguardo a questo sul sito o sul listino online di Audiogamma... Nè sulla rete mi è stato possibile reperirne. Ho visto che sul sito Ortofon sono in vendita (ad un prezzo non proprio economicissimo, 63,50 euro...) gli stili per le 510: dovrò ricorrere a questi? Saranno effettivamente compatibili?
E poi: non c'é alcun cenno a come fare per la sostituzione dello stilo: anche qui con una piccola ricerca in rete ho visto che la modalità corretta è quella di portare il proteggi stilo in posizione anteriore, e usarlo come "appiglio" per tirare in avanti la parte anteriore della testina recante lo stilo. Ma, un disegnino, uno schema, no? In questo nuovo revival del vinile, ci può essere il giovane che compra il suo primo giradischi e per lui quindi è tutto nuovo, e si aspetta quindi di trovare ogni dettaglio (e magari anche in italiano... ) sul manuale a corredo.
Voi che cosa ne pensate?
Regolazioni: nonostante sia un giradischi veramente "plug&play", è consentita la regolazione dell'azimuth. Come dice Pro-Ject nel manuale, non tutte le testine hanno lo stilo perfettamente perpendicolare alla superficie che andranno a leggere. In effetti sul mio ho notato che la situazione è proprio questa: come potete vedere in questo disegno in cui ho rappresentato la testina vista di fronte:
l'estremità del cantilever non è perfettamente orizzontale: devo desumerne che anche la puntina sia leggermente "storta"? Cioè, la puntina è sempre perpendicolare alla parte di cantilever che la supporta? In effetti, ho notato un certo sbilanciamento sonoro a favore del canale sx, potrebbe essere necessario regolare appunto l'azimuth? In quel caso dovrei usare uno specchietto mi pare, per vedere se lo stilo e la sua immagine riflessa formano una linea diritta. Ma dal momento che ho qualche problemino di vista, se mi regolassi più sull'orizzontalità della porzione terminale del cantilever, andrebbe bene lo stesso?
Infine, un dilemma: ma il coperchio del giradischi, durante la riproduzione, va tenuto chiuso o aperto? Anni fa, in occasione di uno scambio di email con Mario Berlinguer, allora direttore di Suono, lui mi disse che il coperchio andava tenuto sempre chiuso. Però quasi tutti i giradischi di pregio vedo che vengono tenuti o addirittura venduti senza coperchio. Io non noto grosse differenza nel mio setup, forse un suono leggermente più impastato a coperchio chiuso. I manuali Rega (almeno quello dell'RP1, uno dei candidati che avevo valutato per l'acquisto oltre la Pro-Ject) consigliano di tenerlo chiuso, ma in particolari condizioni adi temperatura (?) o di ambiente può essere preferibile tenerlo aperto. C'è una "regola aurea" oppure vale solo il responso dell'orecchio?
Ok, scusate, forse ho esagerato, spero comunque nella vostra benevolenza e in un aiuto a dirimere le mie perplessità.
Fatemi sapere...
Saluti