ema49 ha scritto: Se conduco una prova anche solo in cieco sostituendo tutti i cavi (potenza e segnale), al primo ascolto riesco a percepire con facilità che qualcosa è cambiato, in meglio o in peggio. Viceversa il turnover ravvicinato dei cavi alla fine mi confonde e mi induce ad errori statisticamente significativi. Con alcuni cavi dalle caratteristiche fortemente impressive (sia nel senso di una loro colorazione che nel senso di una quasi assoluta neutralità), anche il cambio in cieco semplice di una sola coppia al primo ascolto mi induce ad una quantità di errori scarsamente significativa.
Proviamo a dare una spiegazione.
Se considerate la tormentata risposta in ambiente di uno stereo,a forma di impossibili montagne russe,l'unico motivo per cui possiamo dire di stare ascoltando ancora musica è nella capacità del cervello di ricostruire l'intero messaggio a partire da relativamente pochi indizi.
Si potrà dire che gli strumenti sarebbero nella stessa condizione di uno stereo.Ma le cose per lo stereo stanno peggio.
Infatti,anche considerando una catena stereo idealmente perfetta,rimane l'andicap per lo stereo di immettere nell'ambiente la registrazione di suoni che sono contemporaneamente diretti e riflessi che vanno ulteriormente ad essere riflessi dal nostro ambiente,con ulteriori esaltazioni e cancellazioni.
A questo punto è da credere che quello che rimane fisicamente del timbro originario degli strumenti nella nostra postazione di ascolto è ben poca cosa e l'unico modo per poterlo sentire il suono è quello di ricostruirlo,cosa che il cervello è dimostrato essere capace di fare.
Questo lavoro del cervello però comporta una fatica e la fatica la si sente nel tempo.
Un veloce turnover negli ascolti credo non tenga conto di questo fattore,che se ci pensate bene invece è fondamentale.
Evidentemente questo problema non si presenta durante i nostri ascolti rilassati durante i quali ci prendiamo naturalmente tutto il tempo che vogliamo,e alla fine i nostri giudizi,che apparentemente vertono sulla fedeltà del timbro e simili cose,in effetti è solo un giudizio sulla nostra fatica di ascolto che deriva dall'aver ricostruito quel timbro e quelle altre cose lì.
La cosa di per sè ovviamente ci sfugge al momento dell'ascolto,specie se rapido,,in quanto il lavoro fatto dal cervello và in automatico e non dipende dalla nostra volontà,buona o cattiva che sia.
Ciao,Sebastiano.