Questo tipo di prova come è evidente ha lo scopo di fare giustizia della possibile suggestione che interviene nella percezione in chiaro.
Così può succedere,come sembra sia successo già,che chi affermava di sentire differenze,poi in cieco non le ha sentite più.
Rimane però un punto scoperto.Come facciamo a dimostrare il contrario?
Cioè il fatto che chi dice di non sentire differenze non le senta per suggestione,pure lui,anche se con effetti opposti?
Secondo me l'unico modo per aggirare l'ostacolo è che costui non sappia cosa si stia cambiando,se un cavo o un altro componente.Cioè deve essere previsto il cambio di qualunque componente,o solo alcuni,ma che lui non sappia quale.
Diversamente potrebbe sentire le differenze fra cavi,ma affermare il contrario,suggestionato fortemente dal suo pregiudizio.Che poi questo pregiudizio discenda direttamente dalla teoria a noi non interessa.Si tratta comunque di un possibile elemento di inquinamento del giudizio all'ascolto.
Ciao,Sebastiano.